Ho riesumato una discussione di 3 anni fa, il fatto è che l'ho letta appena ora e il concetto di infinito mi interessa moltissimo.
Citazione:
Originalmente inviato da epicurus
- tu prendi come 'infinitamente piccolo' lo zero. questo potrebbe far un po' di confusione, comunque si può sopprassedere. Però per dimostrare che lo zero non è una vera quantità mostri come puoi avvicinarti a lui quanto vuoi, senza mai raggiungerlo (senza un 'salto di qualità') però tale ragionamento è estendibile ad ogni altro numero con la conseguenza che non ci sono numeri: assurdo.
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Certo, è assurdo, ma anche la nostra esistenza è assurda. Tutto è assurdo.
Secondo me tu sei troppo legato alla matematica, che non è nient'altro che un'opinione.
Potete dirmi 1 + 1 = 2, poi prendere una penna e un'altra, e mostrarmi che effettivamente una penna più un'altra fa due penne, e quindi dire che la matematica non è un'opinione.
In realtà l'uomo, prima ha preso una penna e poi un'altra e ha visto che erano due. Solo in seguito ha messo ciò su carta e ha inventato i numeri per rappresentare ciò che ha fatto.
Quindi la matematica non è altro che la trasposizione su carta di ciò che noi percepiamo con i nostri sensi.
La fisica, e tutte le scienze, non rappresentano fedelmente la realtà, sono solo rappresentazioni del mondo come noi lo vediamo. Ma noi abbiamo una visione molto limitata dell'universo e dell'esistenza, una visione e una percezione che potrebbero essere molto lontane dalla vera realtà. Non siamo nemmeno sicuri che quel che i nostri sensi percepiscono sia realtà, tanto che tutto potrebbe anche non esistere.
E così anche le scienze sono distanti dalla realtà, sono limitate.
Infatti, ad esmpio, l'infinito in matematica presenta molti controsensi, proprio perchè la nostra visione del mondo non ci permette di avere una giusta concezione dell'infinito, infatti la nostra mente ha difficoltà a ragionare su tale concetto.
Tant'è, che attraverso algoritmi matematici che contengono il simbolo dell'infinito, si arriva a risultati formati da numeri reali, cioè finiti. E questo è impossibile, perchè l'infinito è qualcosa che non ha limiti, e dunque non si può mettere in relazione con qualcosa di finito.
In pratica sono d'accordo col creatore di questo Thread.
Infatti anche secondo me, l'infinito può equivalere al nulla, allo zero. Perchè ciò che non ha limiti non esiste, almeno non secondo le leggi matematiche e fisiche, che sarebbero altrimenti ancora più colme di controsensi. Ecco dunque che la scienza non può spiegare tutto.
Ma il discorso si può estendere a molto di più, rendendo la matematica veramente insensata.
Ciò si può fare con l'esempio che tu hai considerato assurdo.
Avremo numeri sempre più piccoli ma non arriveremo mai al nulla. Quindi questa operazione di continui dimezzamenti non avrà mai fine, e ciò che non ha fine è infinito, ovvero NON esiste.
Quindi non si può fare in eterno questa operazione di divisione, quindi non esiste la divisione in un concetto matematico.
Tale ragionamento è estendibile ad ogni altro numero, ad esempio cercando di arrivare da 6 a 3 dimezzando continuamente il 6, con la conseguenza che i numeri non esistono.
Tutta la matematica dunque non può esistere.
Ecco perchè la matematica è solo un'opinione, perchè non può spiegare cose come l'infinito e altre cose che ancora non abbiamo capito. Solo un'altra scienza può farlo, la quale spiegherà la teoria del tutto, una teoria che sta alla base di tutta l'esistenza, e che sarà in grado di smentire la matematica, la fisica, eccetera, o di confermarle perfezionandole e completando i controsensi che le compongono.
Questo non significa che le scienze sono inutili, infatti la tecnologia che l'uomo ha creato deve tutto alla matematica e alla fisica, ma l'umanità ha creato cose geniali senza sapere cosa sta alla base dei propri calcoli.
Infatti, possiamo studiare cose molto piccole, ma sappiamo che esse sono formate da altre cose ancora più piccole che non siamo ancora riusciti a studiare. E la stessa cosa vale per l'infinitamente grande, tant'è che non sappiamo se l'universo è infinito o che cosa ci sia dopo.
In pratica, ci manca la teoria del tutto, ovvero la teoria che sta alla base di qualsiasi legge matematica / fisica, la teoria che spiegherebbe ogni cosa, ma che nessuno è ancora riuscito a formulare.
Anche la filosofia, seppure non sia limitata dalla matematica, ha anch'essa certi limiti, che non ci permettono di arrivare a conclusioni certe su argomentazioni come l'infinito o la nostra esistenza.
In sintesi non sapremo mai tutto, avremo per sempre delle conoscenze limitate.
Ma potrebbe non essere così se un giorno riuscissimo a portare a termine le nostre scoperte, ovvero se un giorno troveremo il "finito" (sia nella ricerca dell'infinitamente grande che nell'infinitamente piccolo). Ovvero quando arriveremo a questi due limiti dell'Universo, o di quel che lo contiene.
Infatti, potrebbe essere che l'Universo o ciò che lo contiene sia finito, e quindi potremmo elaborare una teoria del tutto. Fino ad allora, resteremo nell'ignoranza.
Io credo che esista una teoria del tutto, che spiega ogni cosa, che prima o poi troveremo qualcosa di finito, ovvero la nostra ricerca si fermerà. E' proprio quel che ha sempre creduto Einstain e che è poi stato smentito, ma io lo smentirei nuovamente.
Infatti noi POSSIAMO effettuare la ricerca nel sempre più piccolo e nel sempre più grande.
Se noi possiamo fare ciò, è ovvio che prima o poi ci sarà una fine nella nostra ricerca, questo perchè se esistesse l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo, significherebbe che non può esistere nulla, proprio per l'esempio del cerchio che ho riportato precedentemente. Ma siccome l'Universo esiste, allora deve per forza essere finito.
Tutto ciò che esiste deve essere finito. La materia, lo spazio, il tempo. Tutto ha avuto inizio e tutto avrà fine. Altrimenti tutto non dovrebbe esistere.
Che poi nel mondo a 4 dimensioni (ovvero x,y,z, e t che sta per il tempo) tutto lo spazio tempo si ricongiunga su se stesso, formando una sfera (teoria di Einstain), bè, secondo me questa sfera che contiene lo spazio non è infinita, ma ha un suo iperdiametro (diametro in uno spazio a 4 dimensioni).
Ma questa è solo una teoria che contiene al suo interno il critico concetto dell'esistenza, ovvero io ho detto questo può esistere e questo no, senza sapere cosa esiste e cosa non esiste.
Bè, io mi baso su ciò che le scienze, seppur limitate e molto probabilmente completamente sbagliate e insensate ci hanno insegnato fin ora, cercando però di andare oltre.
E andando oltre a ciò che ancora non si sa, chiede necessariamente di fare delle ipotesi.
Quindi io sto ovviamente ipotizzando.
La mia teoria può infatti presentare dei controsensi.
Infatti, se l'Universo o quel che è ha dei limiti, allora significa che si delimita da qualcos'altro. Questo qualcos'altro che conterrebbe l'Universo, potrebbe essere il nulla. Ma essendo il nulla infinito, senza limiti, come può contenere qualcosa di finito al suo interno, ovvero l'Universo?
Secondo me può. Infatti noi non sappiamo ancora tante cose, e non conosciamo la teoria del tutto. Quindi io ho elaborato delle ipotesi su ciò che tra molto tempo potremmo scoprire davvero.
Il nulla, siccome la nostra mente ha difficoltà a comprenderlo, immaginatelo in modo teorico come una infinita singolarità (la zona centrale dei buchi neri), che ha temperatura, pressione, e densità teoricamente infinite. Al suo interno, le leggi della fisica che conosciamo non hanno validità, ma la teoria del tutto potrebbe spiegare questa singolarità.
All'interno della singolarità potrebbe esserci l'Universo, o quel che lo contiene.
Quindi la mia teoria potrebbe estendersi al fatto che l'Universo si trova all'interno di un immenso buco nero, che risiede su un altro Universo.
Fatto, sta, che secondo me, prima o poi, Universo dopo Universo, si giungerà in una singolarità infinita, che non è nient'altro che il nulla.
In questo nulla, però, possono risiedere insiemi finiti, come l'Universo o più di uno (magari uno diverso dall'altro).
Qualcuno può dire che questo nulla non può contenere qualcosa di finito, ma come ho detto, questa è una teoria, e noi non conosciamo ancora la teoria del tutto, teoria che potrebbe confermare che prima o poi si arriva al nulla.
In sintesi, io credo che prima o poi arriveremo alla fine delle nostre ricerche, e che tutto ciò che contiene cose finite, come ad esempio l'Universo, sia il nulla.
Il nulla è una cosa che la nostra mente non può percepire, ma che io credo esista.
La teoria del tutto potrebbe anche essere la teoria del nulla, che spiega come può esistere il nulla e un qualcosa che vagheggia nel nulla (ad esempio degli Universi).
Io in pratica confido nella teoria del tutto, che è una cosa che forse la mente umana non potrà mai capire e formulare, che però potrebbe essere la soluzione ad ogni quesito dell'umanità.
Tutto ciò per dire che, nella nostra ignoranza e impotenza davanti a fenomeni più grandi di noi, può esserci la speranza di arrivare un giorno ad una soluzione.
L'unico problema è che molto probabilmente, quel giorno, pur trovandosela davanti, la nostra limitata mente non potrà comprendere questa soluzione.