ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
04-08-2004, 11.25.48 | #44 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
|
Citazione:
“Ma perchè non parli anche del tuo vissuto?” Non si può parlare di tutto e di più. Io dialogo in base a come sento e so che devo dialogare. Ho ragione, ho torto, ma che mi frega, … “O devo dedurre che hai poco da raccontare?” Quando avevo sei anni mi sono visto universi passati. Diciamo, molto antichi. Ma niente di chè, eh? Cosucce. E sono un ricercatore della non forma, oltretutto. Bo? “Perchè queste affermazioni "tu non sai niente e io so"?” Questa è carina. Ti riferisci al fatto che ho detto a qualcuno: “La differenza sta nel fatto che io le cose le so, e tu no.” Certo, io quello che dico lo so, mentre chi lo sente per la prima volta (ad esempio) non lo sa, e se vuole imparare e sentire una cosa nuova, deve solo che ascoltare. “E ne leggo molto di dolore nelle tue parole.” Nicola, l’unico dolore che posso avere nel tempo, sarà quello di non vedere negli esseri il viversi eterni e in Dio. Un dolore, che non esiste, però. Ciao, Giulio |
|
04-08-2004, 11.38.53 | #45 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
|
Citazione:
“Beh, direi che su questo non c'è nulla da ribattere. Contento tu!” Risposta infantile. Perché se io posso dirti delle cose che tu non sai, sei tu che devi saperne beneficiare. E chi ci perde, sei tu. (tu per dire chiunque con ciunque). Non ti dico questo perché mi sento meglio di te, ma perché tu non ti rendi conto che quando si parla con qualcuno, quel qualcuno può dirti qualcosa che tu non sai. In questo caso, quello che ti ho detto. “Ah, benissimo, allora è un testo. Bene, allora cita i riferimenti. Un testo scritto da chi? quando? dove? dove è reperibile? è tradotto in italiano? o in ingelse? ... questo mi sembra il minimo per chi cita un testo. “ Non si chiedono così le cose, solo perché si è arrabbiati. Mi sembrava che non ti interessasse, prima, … “io credo che in assoluto disutere sugli stadi dell'illuminazione sia una disquisizione dotta ma sterile se non parte da un'esperienza di carne e sangue. Come ti dicevo, possiamo parlare, sulla base di antichi testi, sulla differenza tra il sapore del mango e quello della papaia, me faremmo molto meglio ad assaggiarli se li vogliamo conoscere. Questo non è presunzione, è la mia opinione.” Prima di conoscere certe cose, come esperienza personale, bisognerebbe andare a scuola. Un medico, prima di sperimentare cosa significa operare un paziente e che bello sia quando questo viene aiutato, deve andare a scuola. Deve diventare medico, e poi lavora. Durante la scuola, ogni tanto farà però qualche esperienza. Niente, in confronto al lavoro e alla sperimentazione che dovrà avere dopo. Devi ancora fare la scuola, pedala! (impara il più possibile) “Discutere sulla base dei testi e non dell'esperienza è veramente un gioco mentale.” A scuola, questo si fa. E la vita, è una scuola. Ti dà fastidio quello che ti dico? Ma sono solo parole. Giulio |
|
04-08-2004, 11.40.19 | #46 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
|
Re: Re: Re: Re: Livelli...di coscienza
Citazione:
Ciao Giulio.. rispondo da questa postazione perchè finalmente hai espresso il "frutto" della tua esperienza.... e...dialetticamente è esattamente il contrario della mia interpretazione esperienziale.. Ma sono solo termini che non servono a niente, solo a far confusione ed a crearci, se seguiti alla lettera prematuramente, degli illusori stati di coscienza alterati, credendo di aver raggiunto chissa chè. Semplicemente lo Stato Naturale. Ecco perchè non mi è mai piaciuta la parola Illuminazione, ho sempre sentito vivo il suo fraintendimento...o la "presa in giro". Tanto per giocare... che ne dici di Irradiazione? Proiezione Cosciente di Energia? Moksha? Nirvana? Turiya...termini che indicano lo stesso stato supremo di Coscienza o Coscienza Finale... Ho sempre creduto che Gautama il Buddha fosse illuminato che delusione! (scherzo sai... sono fuori dalle terminologie!!! quello che dovevo verbalmente comprendere l'ho compreso..tutto il resto è Vita..qui e ora.) Ciao Divino un abbraccio a. Ultima modifica di atisha : 04-08-2004 alle ore 11.45.55. |
|
04-08-2004, 11.47.42 | #47 | |||
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
|
Citazione:
No non è niente di chè tutt'altro e credo sarebbe utile e arricchente per tutti cge tu raccontassi in cosa consistevano questi universi che hanno fatto si che poi tu abbia giustamente scelto di comprenderli. Citazione:
Citazione:
Sono d'accordo rispetto a questa affermazione ma se non veniamo ascoltati come vorremo può essere che una parte di responsabilità sia anche nostra. Ti porto un esempio banale. Un italiano e un ghanese non si possono capire se non si sforzano di imparare reciprocamente la lingua dell'altro. Il nostro linguaggio è inesorabilmente condizionato dall'accezione che noi attribuiamo alle parole e gia ho portato un esempio in un altro forum. Le stesse parole, proprio perchè illusorie possono essere lette in tanti modi. Uno sforzo nel venirsi incontro credo sia doveroso ma vedo che comunque questo sta avvenendo. Ora però siccome sto sforando rispetto all'argomento trattato mi fermo qui e ti mando un caldo saluto. (già nonostante la pioggia di ieri fà ancora caldo Nicola |
|||
04-08-2004, 11.48.46 | #48 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
|
Re: Re: Re: Re: Re: Livelli...di coscienza
Citazione:
La parola illuminazione non piace neanche a me, ma perchè questo termine è stato utilizzato e ridicolizato nel tempo. Però esiste, e bisigna utilizzarlo, sperando di farlo nel migliore dei modi. Per questo ogni tanto consiglio dei testi, per tutti coloro che non sanno bene con che cosa hanno a che fare. In questi testi, i termini di cui noi parliamo sono esplicitati (per quanto chiaramente ciò possa essere possibile) in modo serio e corretto, questo per me. Oltre a quello che hai compreso, ricordati che hai ancora infinito da comprendere. Ciao, Giulio |
|
04-08-2004, 11.56.23 | #49 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
|
Citazione:
Hai ragione. Ma io ho i miei metodi. E non mi interessa se sbaglio. Quando sbaglio imparo. Ad esempio, senti tu come parli. Mi parli di illusorietà delle parole, di soggettività nell'interpretazione (quindi, la mente). Ti rendi conto? Inizi a spaventare anche me, tra un pò, Incredibile no? Ciao, Giulio |
|
04-08-2004, 11.59.50 | #50 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Re: Re: Re: Re: Livelli...di coscienza
Citazione:
Il significato delle parole dipende dal sistema di riferimento. Se il sistema di riferimento sono le religioni orientali (buddhidmo, induismo) le parole risveglio e lilluminazione solo solamente pessime traduzioni. I termini che nelle tradizioni orientali si riferiscono alle esperienze di illuminazione sono diversi e hanno anche diverse sfumature di significato. Il Satori dello Zen, ad esempio, non corrisponde al Nirvana. Forse somiglia all'esperienza della mente naturale del buddhismo tibetano, ma non è completamente sovrapponibile. Perchè? Perchè tante parole per descrivere uno stato indescrivibile a parole? Quello che sto per dire è una mia opinione! Perchè non esiste una scala a piloli che si sale e io oggi sono sul gradino 1 e domani su quello 2, dopodomani sul 3. Perchè il percorso è fatto di infinite sfumature, di su e giù. Perchè l'illuminazione non si "raggiunge" una volta per tutte. Si sperimenta, poi si perde, poi si sperimenta ancora... è insomma, come dice un maestro "un percorso quitidiano". (Citazione dal libro di Marco Valli "Solamente un gusto, una iniziazione al buddhismo tibetano", ed Xenia, Milano 1999) Conoscere queste cose a volte serve e a volte no. Dipende dalla persona. C'è chi ha bisogno di un approccio intelletuale e quindi di studiare. I tibetani, ad esempio, puntano molto sullo studio. Ma provate ad entrare in un monastero Zen e a parlare di stadi dell'illuminazione! Comunque il Bodhisattva (si scrive così, Giulio) è colui che ha fatto il voto di praticare la Bodhicitta. La Bodhicitta, terminse spessso tradotto con compassione, consiste nel mettere il benessere di tutti gli esseri senzienti prima del nostro e quindi il Bodhisattva è colui che ha fatto voto di raggiungere l'illuminazione non per sè, ma per poter guidare tutti gli altri esseri all'illuminazione. Per intendersi, rinuncia al Nirvana e sceglie di reincarnarsi ancora ed ancora, accettando la sofferenza, per il bene di tutti gli esseri. Un Bodhisattva può quindi essere o non essere illuminato, dipende dal momento! Questo, ovviamente, secondo il sistema di riferimento buddhista. Ma poi sono solo parole e significati di parole. Ultima modifica di Fragola : 04-08-2004 alle ore 12.01.57. |
|