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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
11-08-2004, 14.31.59 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 07-06-2004
Messaggi: 10
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Anche la matematica è una convenzione nata nel momento in cui l'uomo aveva bisogno di contare il cibo, e più avanti, di delimitare la propria proprietà. Se io dico 4 lo dico con una cifra, se dico 100 lo dico con 3 cifre che possono essere solo una cosa o al'altra. Gli arabi ci hanno dato l'annotazione decimale, noi possiamo usare sistemi basati su più cifre, scegliamo il decimale, ma in elettronica è più utile il binario che risponde a presenza o assenza di bit.
L'infinito non possiamo rappresentarcelo quindi non mi interessa. Se poi in una matematica dell'infinito si può elevare un infinito a se stesso e se questo infinito alla seconda è più infinito di se stesso, anche questo è un qualcosa di rappresentabile ma che non può avere a che fare con la realtà, non può essere pensato nella sua realtà, non mi interessa, come dio, come il mondo, l'anima, tutte quelle cose cui Kant ha posto dei limiti per la ragione. Parti da un presupposto che ci sia un mondo tridimensionale, e che la geometria euclidea sia il sistema nato con esso, preciso e perfetto, io non ci credo. Euclide ha inventato la geometria, non ha scoperto quello che gia c'èra e che andava scovato. Benvenga la geometria, i suoi problemi e le sue applicazioni, lasciamoci affascinare dal concetto di universo, a patto che si tenga ben presente che tutto questo è un gioco, che il sapere geometrico-matematico è un corpus di dottrina oggettivo coi quali elementi possiamo essere tutti d'accordo e concordare: ed è proprio questo il bello, che un sapere oggettivo evita il conflitto delle opinioni, e la mia idea di risoluzione di un problema, se esatta, è uguale a quella di tutti gli altri individui. P.S. se tutte le rette passano per un punto, vi passerebbero anche le due parallele, che così si intersecano in quel punto. Ciao |
11-08-2004, 15.34.38 | #9 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Guarda che è: 'Per un determinato punto passano infinite ed infinite rette' e non che TUTTE LE RETTE passano di li..! Però ..ci posso pensare!!! Carina quella dell'infinito elevato a se stesso ..! "..Benvenga la geometria, i suoi problemi e le sue applicazioni, lasciamoci affascinare dal concetto di universo, a patto che si tenga ben presente che tutto questo è un gioco.." Oh..!!! Finalmente sono pienamente d'accordo..! "..non può avere a che fare con la realtà, non può essere pensato nella sua realtà, non mi interessa, come dio, come il mondo, l'anima, tutte quelle cose cui Kant ha posto dei limiti per la ragione." Ahi.. E qui ti sbagli..! Ha a che fare -eccome!- con la Realtà ..Tutto -ma proprio tutto!- ciò che elenchi..!!! La 'ragione' ci aiuta ad 'ordinare' ...ma la comprensione avviene altrove..! Tu stesso ammetti che anche un pc -privo di alcun raziocinio!- è in grado ..di contare! Ma non vede, né sente ed a lui -davvero- della geometria euclidea non gliene può fregar di meno.. Reale ..è ciò che ci anima! Reale ..è ciò che valutiamo essere 'mondo'..! Paradossalmente -a mio avviso!- è Reale Tutto ciò che NON PUO' ESSERE PENSATO ma solo ..'sperimentato' ..<dentro>...! Gyta |
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11-08-2004, 16.05.49 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 07-06-2004
Messaggi: 10
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Me ne vado da un argomento all'altro: scusa; anche il supporre l'esistenza di una realtà come unica ed eguale è un'assunzione che ci rende la vita più comoda.
In particolar modo le teorie socialiste e gli stati totalitari (ed io intendo per socialisistici anche i modelli nazi-fascisti, perché basati su di un consenso di massa) hanno e ancora oggi impongono non solo che la realtà sia UNA, ma che addirittura sia quella che loro impongono dover essere. Io invece mi chiedo non certo solo quale sia la realtà, ma cosa sia la realtà. Forse è l'insieme delle visioni del mondo di ciascuno, sarrebbe l'insieme delle "realtà" che sono tante quanti noi siamo. Ma questo è un concetto troppo astratto. O la realtà è solo il mio mondo? No, di certo, almeno lo spero, perchè credere questo sarebbe ricadere in una condizione solipsistica drammatica. E' vero che negli stati alterati di coscienza dovuti ad assunzione di LSD, ciacuno vede un mondo non solo diverso da quello degli altri (altro che attingere alla fonte della Verità!), ma la proiezione esasperata del proprio universo interiore. E' allora non posso che concordare non te la realtà è dentro di noi, la realtà la facciamo noi, la realtà degli altri modifica la nostra così come noi modifichiamo ciò che è altro da noi. |