ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
25-07-2013, 20.04.43 | #202 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: Siamo solo un ammasso di cellule?
Citazione:
Citazione:
Per quanto… non tener conto della scienza...mi sa che diventa un sapere fasullo! Comunque non possiamo che essere dicotomici...per nostra diversa atavica cultura: per non andare troppo indietro, la stessa riforma Gentile (1922/23), a suo tempo, divise la scuola in due domini ben distinti: la scuola classica con greco, latino e filosofia…nettamente predominante sulla scuola tecnico/scientifica con matematica, meccanica, scienze naturali, ecc…: una tale cesura, (predominio classico), ancora la paghiamo Quindi, anche fra i grandi “pensamenti” di scienza/filosofia, la dicotomia esiste e non è simulata o arbitraria…è un portato storico della nostra formazione culturale a livello sociale! E’ comunque vero che le “Vision” sono sempre originate dal pensiero umano…ma la vision filosofica parla ancora di entità e significati/significanti assoluti…in contrasto con la Vision scientifica che tratta di un mondo relativistico sia nel concreto che nell’astratto. Quindi, a meno che non vi sia qualcuno che ha capito male, le due cose non possono concordare! …perseguono strade diverse e non possono che generare modi di pensare e agire diversi...e opposti. Citazione:
Tu parli invece di Dio come “conquista” conoscitiva…significa che ancora non hai accettato pedissequamente: forse sei in mezzo al guado:…o prosegui all’altra riva o torni indietro. Effettivamente è un tormentoso dilemma! Io, invece, col guado non ci ho più’ a che fare…l’ho superato! Significa che devo sempre cercare e di cercare non ho mai finito: è per questo che non credere, essere agnostici, anche se non proprio tormentoso, non è affatto comodo. |
|||
26-07-2013, 08.23.04 | #203 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
|
Riferimento: Siamo solo un ammasso di cellule?
Queste righe di Giorgio Masiero, fisico e docente universitario, dovrebbero far capire l'assurdità dell'atteggiamento di chi crede che il sapere scientifico abbia spazzato via ogni altro tipo di sapere, e che facendo ciò contraddice la scienza stessa che ha sempre bisogno delle altre materie (come più sotto è affermato dallo stesso Einstein), e che se ne esce con frasi insensate come quella del titolo di questo post. Pure un ignorante come me sa che un organismo pluricellulare come l'uomo è appunto un ente organizzato, non ci sarebbero funzioni vitali se le cellule non fossero organizzate, e se sono organizzate non possono essere un ammasso.
Hawking scrive: «Poiché esiste una legge di gravità, l’Universo può creare e di fatto crea se stesso da niente». Questa frase merita di entrare nel Guiness dei primati:*4 nonsensi in una riga. Se è raro, infatti, che l’uomo di strada si contraddica due volte nella stessa frase, il cosmologo che ha occupato per 30 anni a Cambridge la cattedra già di Newton e di Dirac lo fa 4 volte qui, nella proposizione che sintetizza tutta la sua ricerca metafisica: Nonsenso n. 1: «Poiché esiste la legge di gravità…*»: altolà! Allora l’Universo*non è sorto da niente, ma dalla legge di gravità pre-esistente. Nonsenso n. 2: la legge di gravità è la stessa cosa della gravità?*Ovviamente no: la prima è un’equazione matematica che descrive un fenomeno naturale, la seconda è il fenomeno naturale, noto fin dalla preistoria ai nostri avi che, senza conoscere l’equazione di Newton, lo usavano in difesa salendo sulle alture e potendo così scagliare*dall’alto verso il basso*proiettili con maggior violenza dei nemici. E, con l’eccezione degli sciamani operanti in Amazzonia, Nuova Guinea ed Oceania – che appartengono a culture dove non è ancora stato inventato il metodo galileiano –, tutto il mondo distingue tra la capacità descrittiva e la sterilità prescrittiva delle formule nell’evocazione di eventi naturali. Insomma la legge di gravità non può*fare*alcunché, men che mai creare un Universo, perché*per fare serve un agente. Nonsenso n. 3: «L’Universo può creare e di fatto crea…”: la potenzialità di fare una cosa e l’atto di farla sono*due stati distinti, essendo la prima un’apertura sia all’accadere che al non accadere del secondo. Va spiegato perché un evento solo possibile si è realizzato “di fatto” qualche tempo fa, e non è rimasto (per l’eternità) allo stato di potenzialità latente. Nonsenso n. 4: «L’Universo crea se stesso», come dire «l’Universo è causa dell’Universo». Se A è causa dell’effetto B, si richiede l’esistenza della causa A per il realizzarsi dell’effetto B: quindi la proposizione “A è causa di A”*è priva di senso, perché invoca l’esistenza di A per spiegare l’esistenza di A. Anche ad Hawking servirebbe un Bignami di filosofia aristotelica… «Per fare della buona scienza non è necessaria la filosofia» dunque? Einstein bollerebbe gli autori di questiragionamenti da bar Sport*come operai di reparto cui è preclusa la visione d’insieme del*lay out*di fabbrica. In una lettera del 1944 lo scopritore della relatività moderna*raccomandava l’insegnamento della filosofia*agli scienziati con queste parole: «Io concordo pienamente con te sull’importanza ed il valore educativo della metodologia, della storia e della filosofia della scienza. Oggi molta gente, tra cui scienziati di professione, mi sembrano come chi ha visto migliaia di alberi, ma non ha mai visto una foresta. La conoscenza dei fondamenti storici e filosofici fornisce quel genere di indipendenza dai pregiudizi di cui soffre la maggior parte degli scienziati di oggi. Questa indipendenza creata dall’intuizione filosofica è, a mio parere, il segno distintivo tra un*puro artigiano o specialista*ed un*vero ricercatore della verità» (Lettera a R.A. Thornton, Einstein Archive, Hebrew University in Jerusalem, EA 6-574). Da che cosa è provocata questa*deriva irrazionalistica*contro la quale Einstein metteva in guardia già 70 anni fa? È la*specializzazione, bellezza! L’altra faccia dello sviluppo tecno-scientifico è la comparsa di una nuova specie terrestre, i*tecnici superspecializzati: essi si sono eletti tedofori della conoscenza del sol dell’avvenire, ma si sono fissati così maniacalmente nella loro ristretta area di lavoro da aver perso*il senso del valore della filosofia*come logos sintetico e veritativo, e da ignorare perfino di possedere nel loro background culturale un pregiudizio (naturalistico) che ne acceca, fuori del loro antro, la ragione contro l’evidenza. La loro razionalità è una*delta di Dirac: sanno tutto su niente, e niente su tutto. |
26-07-2013, 16.25.35 | #204 | |
prof
Data registrazione: 28-05-2011
Messaggi: 221
|
Riferimento: Siamo solo un ammasso di cellule?
Citazione:
|
|
26-07-2013, 18.42.51 | #205 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: Siamo solo un ammasso di cellule?
Citazione:
L'argomento mi piace ed insisto!..ma, se vuoi, puoi prescinderne...ovviamente! Citazione:
Per cui, io, invece, non mi stanco mai di dirlo, affermarlo, scriverlo, ripeterlo, ecc...e non solo per gyta...ciò che segue: Udite! Udite! Un conto è l'azione/interazione/reazione con scambio/produzione/consumo di energia o meno fra elementi o aggregati di materia...come quark, particelle, atomi, molecole, aggregati di molecole...., meteoriti, pianeti, stelle, galassie, universi, multiunversi ecc... secondo leggi elettro/chimico/fisiche...ecc...elettromagneti che/gravitazionali, ecc... universali, ecc... Cosa che si può anche chiamare "scambio di informazioni"...la terra sarebbe "informata" che la luna le orbita attorno provocando maree!...e la luna sarebbe "informata" che la terra la attira benevolmente a sé per forza centripeta! Informazioni intrinseche che inducono a replicare l'interazione quasi all'infinito E un esprimersi un po' inusuale, e, infatti, i due corpi celesti non sono coscienti della reciproca conoscenza...per cui conoscenza non c'è! Chiamiamo comunque una tale interazione Luna/Terra scambio di informazione/energia...se si vuole, ma non credo sia indispensabile!...mi pare piuttosto un emulare nel nostro linguaggio, in modo un po' tirato...le interazioni fra viventi. Altro conto, comunque è lo scambio, acquisizione, fruizione, formazione , ecc...della "conoscenza" che solo in presenza, per mezzo, per intervento della intelligenza cosciente, può avvenire. E... l'intelligenza cosciente è propria del vivente...anzi dei primati di ordine superiore...peculiarmente degli umani...almeno su questo pianeta. Ma anche per l'intero universo/multiverso, ecc... oserei insinuare che il binomio coscienza/conoscenza sia inscindibile...anche ammesso che esointelligenze, oltre la nostra, esistano...nello spazio esterno. Comunque non voglio essere impositivo o prevalente: il colto o l'inclito possono sempre credere ed esprimere che è per "cosciente intelligenza" che un temporale estivo interviene a dissetare campi di patate...o la grandine a rovinare un campo di mais...antipatico! ...Dubito però che al di fuori di questo topic si possa mai sentire una tale espressione...anche perché può essere raro che un coltivatore diretto si insinui su questo forum.coffee Ultima modifica di ulysse : 26-07-2013 alle ore 19.53.30. |
||
26-07-2013, 19.50.27 | #206 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: Siamo solo un ammasso di cellule?
Citazione:
Ma la cosa non può essere lasciata a se stessa o diventa la torre di Babele! La lingua, infatti, non è proprietà privata! Occorre pensarci bene prima di affibbiare una propria personale definizione ad un proprio personale pensamento! Per contrastare tale tendenza, fin dalle elementari, impariamo l'uso del vocabolario e della grammatica...in modo da adeguare qunto più la lingua alla comunità globale. Più in là, nell'ambito delle specifiche discipline si formano spesso enti normalizzanti che tendono a definire ed accumunare i significati dei significanti ed a contrastare il fatto che sia la lingua del trovato originale, con l'espressione del paese ove la ricerca è prevalente, ad imporsi sulla lingua dei media e dei fruitori ultimi...che quasi sempre siamo noi. La storia è vecchia: i conquistatori romani, all'opposto, portarono il latino persino in Britania...tanto che oggi abbiamo da quei paesi anglofoni il latino di ritorno...che con le loro invenzioni ci conquistano...proprio noi che il latino l'abbiamo abolito! Suggerirei quindi di non essere troppo lassisti in proposito e di non esaltare troppo le particolarità di specifici linguaggi. Sarebbe magari bene, invece, usare per nuove oggetti vecchie parole di significato confacente invece di introdurne sempre di nuove ...magari pure straniere...aiutati in ciò dai media! I francesi, di contro, si rifiutano apertamente...E noi che li condanniamo come sciovinisti!? Ma loro insistono: già alle origini dissero "ordinateur"...in luogo di computer! Fecero bene o male? ...fanno bene o male, in genere, a rifiutare le parole straniere? Noi, invece, di esse ci nutriamo come fossero pane e mortadella!...e crediamo di mostrare così la nostra nobilitade! Citazione:
Verrebbe spontaneo esclamare: parla come mangi!...ma riconosco anche che non sarebbe sempre appropriato! |
||
26-07-2013, 20.57.30 | #207 | ||||||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: Siamo solo un ammasso di cellule?
Citazione:
Citazione:
““Epistemologia evoluzionistica: Complesso di teorie gnoseologiche secondo cui i processi cognitivi che si sviluppano con l’evoluzione filogenetica e i loro prodotti (il complesso delle conoscenze) vanno soggetti alla selezione naturale. Il richiamo a Darwin e il tentativo di offrire una visione naturalistica della conoscenza umana, accomunano i maggiori rappresentanti di quest’orientamento (K.R. Popper, K. Lorenz, D.T. Campbell).”” Come vedi …sono citati, per lo più, filosofi…filosofi della scienza. Significa che i grandi scienziati…quelli duri e puri, i fisici, i cosmologi, ecc… della “epistemologia della scienza” poco si interessano: loro, la scienza, la fanno…poi se qualcuno vuole indagare come si faccia scienza…venga pure avanti!...è ben venuto! Per i limiti, la scienza emula l’universo…che i limiti se li conquista man mano virando sul rosso! Con le galassie in fuga a velocità crescente, i limiti dell’universo si allargano…indefinitamente ..così è per il saper scientifico...fin che ce la fà! Citazione:
Comunque le zone buie nel dominio della scienza (che certo ancora esistono) le si perseguono col “metodo della scienza”..che è parso, fino ad ora, quanto mai efficace: il "fai da te" in questo campo, per quanto libero, sarebbe perdita di tempo: i “Deus ex Machina” della vecchia cultura, la scienza se li è già scrollati di dosso!. Al di fuori del campo scientifico (indagine sull’universo) ognuno cerchi pure e persegua cio’ che più gli aggrada: vi sono all’uopo discipline ad hoc…alcune serie, alcune più o meno fasulle, ecc.. Citazione:
Le grandi teorie oggi vigenti quali neoarwinismo, relativismo, quantistica, ecc…, che cosa credi che siano o che perseguano se non la reciproca “connessione” generale nei loro rispettivi campi e discipline? Infatti, la congruenza fra le varie leggi ed enunciazioni scientifiche, se non la attua la scienza che le ha scoperte, chi la dovrebbe o potrebbe attuare? Per ogni enunciato del resto, c’è il test di congruenza con le relative leggi di base, In ogni caso, chi è un minimo introdotto, non può confondere le leggi quantistiche (microuniverso), con le leggi fisico/cosmologiche (macroniverso) o con neodarvinismo e biologia (leggi della vita). D’altra parte, molto è “work in progress”, come ad es. la Teoria del Tutto,(le teorie M), la teoria delle stringhe, ecc…ed altre innumeri ricerche in corso. Noto che un “work in progress” continuo testimonia la vitalità della scienza che, sempre più approfondisce, in ogni senso, la conoscenza consequenziale del sempre più vasto concreto universo.. La congruenza delle leggi ed enunciati scientifici è testimone della veridicità della scienza: la struttura e connessione delle sue varie leggi ed enunciati è congruente per sperimentazione con le corrispondenti strutture dell’universo. La crisi dei neutrini, in particolare, ha testimoniato della congruenza del sapere scientifico non appena, dal CERN al Gran Sasso, si diffuse la notizia dell’ipotetico superamento della velocità della luce: un brivido freddo percorse la schiena dalla comunità scientifica del pianeta: Oddio! Qui casca tutto! Ma Dio, o chi per lui, non volle! E la “luce” è rimasta salda a pervadere l’universo! Citazione:
Ma se la crisi dei neutrini è bastata a scuotere la grande “baracca”..ti pare che sia logico pensare che la scienza si limita a trattare il “particolare” caso per caso?...mentre alle interelazioni ci penserebbe la filosofia?...assurdo! E vero invece che il sapere scientifico tratta globalmente l’intero universo in ogni sua particolarità e interconnessione qualitativa e quantitativa… fino al tutto compreso delle teorie M, come essere, come funzione, come derivazione dal remoto passato e come previsione estrapolabile per il più lontano futuro in congruenza con le possibilità intellettuali e strumentali sempre crescenti…nel continuo superamento dei limiti. Credere che la scienza sia limitata all’indagine delle “particolarità” quantitative… o è un non conoscere, o è insinuazione malevola. Citazione:
A qualunque stadio ci troviamo nella conoscenza di ciò che è l’universo e che siamo noi stessi …ci sarà sempre qualcosa, anche di grande, che resta da sapere…e che non faremo in tempo a sapere. D’altra parte è anche vero che molto che ci chiediamo è già davanti ai nostri occhi..ce lo dice la scienza…solo che non vogliamo vedere! Citazione:
Le foglie che in autunno cadono dagli alberi nel sottostante laghetto si raggruppano “motu proprio”: contribuisce la tensione superficiale, l’attrazione gravitazionale, l’elettromagnetismo, ecc… I materiali quando siano a contatto, possono anche reagire chimicamnte e dar luogo ad aggregati sempre più complessi,…magari anche inglobando le catene molecolari arrivate dal cielo coi meteoriti sfuggiti alle esplosioni delle super nove ecc… Il “try and error” delle diverse aggregazioni, per miliardi di miliardi di volte in miliardi di anni, ha risolto la cosa: è bastato un solo caso che abbia portato a replicazione e quindi alla vita…ma nessuno ci ha dato la ricetta. Ovvio che è solo una ipotesi fra le tante: la domanda è fondamentale quindi la ricerca è spasmodica. Forse si arriverà al successo fra un anno, dieci anni… o fra cento, ecc…ma ci si arriverà! Citazione:
Infatti le nostre cellule sono costituite principalmente di carbonio, ossigeno, idrogeno (H2O), un po’ di fosforo, ecc….che sono gli atomi piu’ frequenti nei mari primordiali! E anche di più facile reazione a formare complessi! Ma avremmo anche potuto avere le ossa di silicio…materiale pure molto presente, ecc. E poi ci sarebbe il “Principio Antropico”: escursione termica, pressione atmosferica, gravità, ecc… adeguati al vivere nostro”…una fortunaccia!. Infatti, con una situazione antropica appena diversa, il vivente sarebbe certo stato diverso …o non ci sarebbe stato per niente. Citazione:
Uno scienziato, del resto, fa lo stesso!..ma forse lo scinziato parte con una “Vision” validata che evita la dispersione in astrusi pensamenti! In sostanza il non dare assolutamente nulla per scontato provoca un eterno restare al palo!..”est modus in rebus”! Citazione:
E poi se ti fidi..se superi certi ideologismi…la scienza te ne dà parecchie…di risposte! Osservo Infatti che, con un minor “barcollare”, “fidando” in riferimenti fra i più probilisticamente veridici, forse la vita la capisci anche meglio. E tu sai che (sempre per il concreto universo) io ritengo massimamente veridici (non certo “assolutamente” veridici) quei saperi, enunciazioni, teorie e trovati che il metodo scientifico ha filtrato. Per le astrazioni, ad esempio quelle filosofiche, che, mancando di misura, il metodo scientifico non filtra, si va un pò a senso o a preferenza..e, in deficienza di riferimento valutativo, si accetta anche il dogmatismo! Ma è solo una idea...per quanto…vale sempre la faccenda del palo! |
||||||||||
27-07-2013, 10.17.02 | #208 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
|
Riferimento: Siamo solo un ammasso di cellule?
** Citazione di Dayasagaran:
Citazione:
No, altrimenti saremmo emozionalmente duri come le pietre per sempre. Si risponde no quando si pensa col cuore, si ama con la mente, si vive con coerenza. E' sconcertante leggere che hai questa triste considerazione della tua esistenza: un virus senza cervello, cioè come una persona senza sentimento, ossia come una coscienza senza giudizio, ovvero come una vita senza speranza. Il libero arbitrio è reale e non è figlio dell'evoluzione, piuttosto sono le circostanze a cui dobbiamo rispondere con esso che non sono per niente casuali e illusorie. Superare questa concezione (specialmente quest'ultima da me espressa), liberarsi dal tormento, sono alcune delle affascinanti sfide di ogni essere umano, non tutti ci riescono nello stesso arco di tempo, in tanti non sanno neanche che esiste (per adesso!), in molti saranno battuti, ma tu già solo col proporti questo cruccio sei privilegiato e sperimenti che non siamo solo un ammasso di cellule. |
|
27-07-2013, 14.06.46 | #209 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: Siamo solo un ammasso di cellule?
Citazione:
...Veramente non ho ben capito cosa intendi con l'esaurirsi come "agglomerati cellulari"...mi parrebbe un po' vago! Comunque....l'osservazione che mi fai è abbastanza comune fra chi mi chiosa su questo forum: bisognerebbe, dicono, indagare ogni possibilità...cioè ogni possibile Vision fuori di ogni legge e remora di un vasto improbabile universo... metafisico o meno che sia...ecc... In linea di principio non hanno torto, ma l'osservazione è troppo facile e ovvia: niente di concreto che la sostenga e... spaziare con la fantasia sugli infiniti campi dell'immaginario possibile...senza nulla escludere dell'impossibile che per magia potrebbe diventare immantinente possibile...ma improbabile...mi pare fatica di Sisisfo pur sempre senza nulla concludere. Mi ricorda la frase di Amleto rivolta all'amico Orazio: Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia! Il discorso sembra recepibile e di buon senso, ma non porta a niente...è solo una osservazione estemporanea: Amleto "Principe" vuole farsi "bello" di fronte all'amico...che poi è suddito e deve abbozzare: "E’ troppo facile"! Io invece mi sforzo di tacitare il fantastico e di percorrere la strada inversa: mi sforzo e cerco di tenermi entro la "Vision" ed il rigore della scienza che già consciamente sa che, oltre il possibile probabile, si può indagare anche il supposto impossibile/improbabile...ed il "caso" persino!. Il fatto è che per quanto tutto possa essere possibile e indagabile...di possibile/probabile già ce n'è tanto sul tavolo e con tali ampie visioni estrapolabili, che, dell'improbabile, che la Vision scientifica pur reputata possibile un domani...., per ora... manco sarebbe il caso di parlarne. Voglio dire che, ad essere molto larghi e possibilisti, anche la strada che la ricerca scientifica persegue, di massima ha una sua economia: "oggi" esploro il possibile/probabile...che già è tanto, oltre ogni limite, in ogni campo di indagine, "domani" prendo in considerazione l'improbabile e "posdomani" vedo se ancora è rimasto qualcosa: credo che al "posdomani" mai ci arriveremo! Che poi c'è un'altra considerazione da fare...ed è che il castello della scienza non parte ogni volta da zero e non è emerso ieri: già ce una storia e ci sono saperi e Vision di base che sono universalmente accettati dalla comunità scientifica: metterli in dubbio oggi (e non ci sono indizi di un loro non sopperire) sarebbe un tutto disfare per ricominciare da capo una costruzione che già ottimamente sopperisce… Per giunta si sfilerebbero di sotto anche la fondamenta per le tante discipline che sulla scienza si fondano e dalla scienza traggono linfa. Ed osservo infine (ma è solo mia impressione) che il perseguire un fai-da-te artigianale percorrendo improbabili e magici lidi ...per quanto sembri un esplorare l'infinito, alla fine nulla conclude...quando invece lo studio e l'approfondimento della Vision scientifica a largo spettro tanto di più ci direbbe con prospettive anche realistiche e congruenti al reale universo...in vista anche di un effettivo progredire nel concreto. Per le astrazioni non quantificabili il discorso è naturalmente altro...per quanto il metodo scientifico avanzi comunque inesorabilmente. |
|
28-07-2013, 13.58.30 | #210 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: Siamo solo un ammasso di cellule?
Citazione:
Per quanto, sempre più, il sapere scientifico, che lo vogliamo o meno, appaia eclatante per il nostro vivere...perseguendo, in questo, un certo prevalere sulla filosofia e sulla teologia...che furono i grandi saperi del passato... anche prossimo. Comunque le discipline astratte e non quantizzabili (come, ad es.: arte, etica, emotività, discipline giuridiche, affettività, filosofia , teologia, ecc…) hanno certamente una loro validità e indispensabilità, al di fuori delle scienza galileana: che prevalgano o meno dipende dai nostri interessi e pulsioni. Per questi altri saperi, infatti, o discipline... enunciati, concetti o Vision...mancando di una possibile misura, non si puo' perseguire una qualche "validazione" col metodo sperimentale/matematico introdotto da Galileo per la ricerca ed enunciazioni scientifiche, ma la garanzia deve limitarsi a semplici logicismi. Infatti la congruenza e veridicità di queste varie discipline deve essere solo mantenuta nell’ambito della specifica stessa disciplina…non all’essere fenomenico e funzionale dell’intero universo. La filosofia, in particolare, pur pretendendo di perseguire una verità universale e assoluta...anche in relazione all'universo..., arriva a perseguire, in realtà, solo la verità dello specifico filosofo o congrega di adepti…o della linea filosofica, magari diversificata nello spazio e nel tempo…breve o lungo che sia.. Non è che per la scienza sia molto diverso…la cosa è solo di ordine superiore: la scienza, infatti, pur limitata al concreto universo...o proprio per questo... ha anche lo stesso universo come riferimento e alla sua “realtà”, avendone i mezzi, deve essere e mantenersi conforme e congruente…sempre più. La scienza, infatti, persegue la conoscenza di solo e tutto ciò che concerne il “concreto universo”…di ciò che esso contiene provoca e produce…dal più remoto passato…dalle origini quantistiche...alla estrapolazione di ogni possibile futuro. E' in relazione ad esso, attraverso leggi, enunciati, teorie, ricerche, ecc…che passando al vaglio della sperimentazione/matematizzazione, tali leggi, enunciati, ecc...ne perseguono una conoscenza congruente. Poiché, per ora, solo questo universo conosciamo o ci si appalesa, due o più saperi o scienze relative a diversi universi…o esplicanti in modi diversi, magari contrastanti, la stessa fenomenologia di questo stesso universo, sarebbero inconcepibili. Magari se ne può osservare la fenomenologia da diversi punti di vista e ne nascono le diverse specializzazioni entro il globale ambito scientifico. Per quanto, a volte, fra i diversi scienziati…o diversi team di ricerca… possano insorgere, circa la stessa risultanza sperimentale/fenomenica, opinioni, interpretazioni diverse e contrastanti: si tratterà allora di evidenziarle esponendo le rispettive ragioni e trovare, dimostrativamente e con le diverse modalità del metodo, la più giusta e verace soluzione. Tuttavia non è raro che il contrasto resti anche a lungo a dividere la comunità scientifica finchè la giusta soluzione, magari diversa ed evoluta rispetto a quelle ipotizzate inizialmente dalle parti, non ricomponga il contrasto: sarebbe, comunque, anche questo, un eclatante contributo derivante dalla eccellenza del metodo! Citazione:
Magari il titolo del topic dovrebbe essere: non siamo altro (noi pluricellulari) che un ammasso di cellule organizzate per la vita!...orientata e specializzata ciascuna cellula o in team, a compiere specifiche funzioni nell’ambito dei diversi organi del vivente. Come le cellule cerebrali, ad esempio, i famosi neuroni, le celluline grige di Poirot, specializzate ciascuna col rapidissimo mutare di stato elettro/chimico/fisico/quantistico a trasmettere/recepire segnali/codici interagendo globalmente o per aree e zone, fra i più che 100 miliardi di neuroni cerebrali... cui conseguono miliardi di miliardi di possibili interconnessioni al secondo…per 1,3 kg di peso! Quindi, è vero: la parola “ammasso” non rende affatto l’idea! Ma forse un tal titolo del topic è stato concepito proprio nell’intento di dare un senso di spregio!...oppure, all’opposto, un senso di straordinaria eccellenza: vedi un po’ che riesce a fare un semplice, bruto, enorme ammasso di cellule! Per quanto anche ogni singola cellula sia già, di per sé, sapientemente organizzata per la vita…come già accade “eminentemente” per i monocellulari. Ultima modifica di ulysse : 29-07-2013 alle ore 12.23.50. |
||