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06-06-2005, 00.45.21 | #83 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-05-2005
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Io sono uno studente di medicina e posso raccontare che la nostra professoressa di genetica, una ricercatrice famosa e molto brava, nonchè decana della scuola di specializzazione in genetica medica, ha affermato che la diagnosi preimpianto, tecnica che sarebbe permessa dalla nuova legge, è una operazione difficile e persino gli operatori piu bravi talvolta non riescono. Questa tecnica permetterebbe di impiantare gli embrioni sani e "buttare" quelli malati! Ha detto, per esempio, che se c'è una traslocazione 13-21 a volte non si vede chiaramente, si vede solo raramente il puntino del bandeggio o totalmente distaccato dal cromosoma 13 (bimbo sano) o vicino.. Spesso ci sono infinite variazioni, in cui i due cromosomi risultano vicini ma non attaccati (malattia), per cui il medico ad una signora che l'aveva richiesta è stato costretto a "buttare" 16 (16!!) embrioni + altri 12 di un altro ciclo di stimolazione perchè obbiettivamente"non era sicuro" della salute degli zigoti.
La signora alla fine avrebbe commentato che, a questo punto, era meglio impiantare gli embrioni e poi fare, al terzo mese un amniocentesi...piuttosto che buttare via 28 embrioni!! L'embrione normalmente si forma durante la fecondazione quando lo spermatozoo penetra l'ovulo e i due patrimoni genetici della cellula uovo e dello spematozoo(che hanno entrambi un solo corredo cromosomico) si fondono e si forma lo zigote(doppio corredo cromosomico). Lo zigote è l'embrione allo stadio unicellulare che poi continua a dividersi. Dal momento in cui si forma lo zigote si parla di VITA UMANA. Questo fatto è alla base di tutta la biologia. La nuova legge permetterebbe la cosiddetta clonazione terapeutica. La clonazione si ottiene trasferendo il nucleo (doppio corredo cromosomico) di una cellula adulta (prelevata dalla pelle) in un cellula uovo da cui è stato sottratto il nucleo. Attraverso una stimolazione artificiosa lo zigote appena formatosi comincia a dividersi come un embrione ottenuto tramite fecondazione. Quindi sempre di vita umana si tratta; ma è un CLONE perchè ha lo stesso patrimonio genetico del donatore del nucleo prelevato dalla cellula adulta! Comuque non sarebbe interamente identico a noi, perchè nei mitocondri dell'ovocita ci sono piccole ma significative quantità di dna della donatrice..per cui sarebbe una VITA, unica ed irripetibile come tutte le altre, creata SOLO per fare da riserva al "proprietario" della cellula somatica, (cioè la cellula adulta prelevata dalla pelle)!!!! Magari poi, piu in la si porteranno questi embrioni sempre piu avanti nella divisione cellulare... un embrione che serve solo per quello! Ma il problema sarebbe; questo embrione è "un altro me"! Rimane il fatto che si stà parlando di CLONAZIONE, seppure per brevi tempi e poche (speriamo!!!) divisioni cellulari, sempre clonazione è, ed io non posso onestamente essere d'accordo. L'embrione allo stadio di poche cellule non si può dire se diventerà uomo. Un bambino di due anni non si sa se potrà mai essere un uomo, allora lo possiamo uccidere?? Io estremizzo, ma in effetti gli stessi pensieri erano nelle pazze teste dei nazisti che facevano gli esperimenti sugli ebrei. "Un ebreo non potrà mai essere una persona, possiamo ucciderlo". L'embrione E' un essere umano, non potrà diventare altro che un uomo: non una sedia, non un cane, non un sasso o una pianta. Se non verrà eliminato, non potrà che svilupparsi in un uomo adulto. Per quanto riguarda la salute della donna avrei molte cose da scrivere personalmente, però non avendo tempo riporto un brano che spiega invece lo stesso come è molto meglio tutelata dalla legge 40 la salute della donna La legge 40 non impone assurde malvagità alle donne, ma riduce anzi i problemi e i danni per le donne che la fecondazione artificiale inevitabilmente porta con sé, dal momento elimina l’esigenza di effettuare pesanti stimolazioni ormonali e scongiura le gravidanze plurigemellari di quattro, cinque, sei, anche otto embrioni, come è avvenuto ad esempio a Trapani nel 2000. Qualcuna delle aberrazioni della “provetta selvaggia” nei confronti delle donne è raccontata con dovizia di particolari da Chiara Valentini, fautrice convinta dei referendum, nel suo libro La fecondazione proibita (Feltrinelli, 2004): “Chi operava nel privato non aveva regole specifiche da rispettare… Non c’era alcun obbligo di far verificare la scientificità e la sicurezza dei propri metodi agli ispettori del ministero” (p. 100). Proprio la Valentini riporta un caso italiano di impianto di ben dieci embrioni, a Reggio Emilia, terminato con la nascita di quattro minuscoli gemelli che pesavano meno di otto etti. Riporta poi le dichiarazioni di cinquanta donne, da lei intervistate, che si erano sottoposte a tecniche di fecondazione artificiale: “quasi la metà ha riferito episodi di malasanità in genere” (p. 101), fra cui “scambi” di embrioni, impianto di troppi embrioni, dosaggio sbagliato dei farmaci, stimolazioni ovariche eccessive. Tutti questi abusi tornerebbero legali se i referendum vincessero. L’articolo 6 della legge 40 afferma che la donna non può revocare il suo consenso al trasferimento dell’embrione dopo che l’embrione è stato generato. Tale raccomandazione non rappresenta tuttavia un’imposizione, intanto perché non ha implicazioni penali, e poi perché, in realtà, deriva da un consenso liberamente espresso e sottoscritto dalla donna prima di sottoporsi alle tecniche. La legge intende cioè richiamare i genitori “artificiali” alle loro responsabilità di padre e di madre, equiparando, come è ragionevole, il piccolo esserino in provetta al figlio naturalmente concepito e a lungo desiderato. Inoltre, non c’è un obbligo di produrre e di trasferire tre embrioni, ma di non superare il numero di tre. È perfettamente lecito produrne e trasferirne uno o due, come avviene già in altri paesi e come sarà sempre più consigliabile fare con il progredire della ricerca e della tecnologia. Dunque, chiedere il trasferimento di più di tre embrioni non è prudente: causa alla donna e ai bambini rischi eccessivi. La buona pratica clinica non consente un simile comportamento nemmeno se a chiederlo è la donna stessa. Chiedere di produrre molti embrioni e trasferirne pochi, poi, è fonte di problemi ineliminabili. In primo luogo, ciò richiederebbe, come già osservato, di stimolare pericolosamente le ovaie per produrre molti ovuli, con il rischio di ingenerare una vera e propria sindrome da iperstimolazione ovarica, che può essere mortale. In secondo luogo, pone il problema degli embrioni soprannumerari, soggetti umani vivi e indifesi che restano “sospesi”, in attesa di assurgere al ruolo di “veri” figli. Crioconservarli per destinarli ad un impianto futuro non facilita le cose: inevitabilmente aumenterebbe il numero degli embrioni “abbandonati”, cioè di quelli che, ottenuto il figlio desiderato, non interessano più. Non solo: fra gli embrioni “scongelati” per il trasferimento in utero molti morirebbero nel processo, altri avrebbero patologie che ne potrebbero causare precocemente la morte, oppure che si porterebbero per tutta la vita. In vari paesi che hanno legiferato prima dell’Italia, i problemi aperti dalla crioconservazione embrionale hanno via via scoraggiato la pratica, che risulta complessivamente in calo nel mondo occidentale. Dunque, le donne sono meglio tutelate dalla legge 40 di quanto non fossero prima, e di quanto non sarebbero se il referendum abrogativo dovesse passare. Stupisce francamente che tante donne ancora non lo riconoscano. Infine, il divieto “oscurantista” di revocare il trasferimento per embrioni provatamente malati, grazie alla diagnosi preimplantatoria. Questo caso semplicemente non si dà, perché la diagnosi preimplantatoria, sul modello di svariati paesi europei, è vietata. Ed è vietata sia perché poco efficace sia perché non etica. Non è efficace perché molti embrioni muoiono per effetto delle stesso tecniche (sani o malati che siano), altri sembrano sani e invece sono malati (poiché la tecnica permette di indagare pochissime malattie e può produrre falsi negativi), altri ancora sembrano malati e invece sono sani, per la fisiologica presenza di falsi positivi. La diagnosi preimplantatoria, dal punto di vista etico, non è poi ammissibile perché non previene la malattia ma sopprime il malato. Tale comportamento viene giustificato con il diritto di “autodeterminazione”, con l’appello alla libertà individuale. Eppure accade una cosa curiosa: una società che elimina esseri umani – gli embrioni in vitro – solo perché malati, perché deboli, istituisce un principio di prevaricazione e di ingiusta discriminazione che si risolve nel dominio del più forte. E un mondo in cui i più forti schiacciano i più deboli non è una civiltà, ma un totalitarismo, cioè la negazione di quella stessa libertà strenuamente inseguita dai referendari. Fonte http://it.groups.yahoo.com/group/fec...40/message/204 |
06-06-2005, 00.48.36 | #84 |
Ospite abituale
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IL FOGLIO - 17 maggio 2005 - pagina 2
Un altro equivoco, sempre a proposito di salute della donna, trova a una più attenta analisi una sonora smentita. La legge crudele, si dice, vietando il congelamento degli embrioni allo scopo di evitare che si producano altri “sovrannumerari” destinati all’estinzione o, come auspicherebbero i fautori del Sì, alla vivisezione nei laboratori, costringe le donne a sottoporsi a più stimolazioni ovariche (comunque dannose, si è già detto) nel caso in cui dal primo impianto di tre embrioni prodotti (o di due o uno soltanto) non sortisse alcun risultato. Ma sull’Avvenire di sabato, uno dei pionieri della Fiv in Italia, il ginecologo Orazio Piccinni, ha spiegato che “per ottenere più embrioni in un solo ciclo la paziente viene stressata, sottoposta a un trattamento dieci volte maggiore rispetto a quello messo in atto oggi con la legge 40”. E afferma con chiarezza che “è scientificamente innegabile: due stimolazioni blande per ricavare tre embrioni più altri tre sono assolutamente meno rischiose di una sola per ricavarne sei. In questo caso i pericoli di iperstimolazione, e quindi di trombosi e insufficienza renale, sono infinitamente più elevati”. Fermo restando, cioè, che la risposta alle stimolazioni ormonali resta del tutto soggettiva, rimane assodato (oltre che intuitivo) che a una dose maggiore di ormoni finalizzata a produrre più embrioni corrisponda generalmente una dose maggiore di pericoli. Quindi fare tre stimolazioni per ricavare tre embrioni, uno per ogni stimolazione, prevede meno rischi che farne una sola di stimolazione ormonale per ricavare tre embrioni insieme e non ci sarebbe neanche la necessità di crioconservare gli embrioni, il che comporta anche rischi per lo stesso come è riportato nell'articolo sopra! Quindi è vero che la legge 40 tutela di più la salute delle donne! |
06-06-2005, 07.49.12 | #85 | |
stella danzante
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stai facendo della vera disinformazione intanto le prime righe di questa frase sono veramente false
Citazione:
o la tua professoressa non le sa queste cose, o stai inventndo tu, oppure state volontariamente disinformando la diagniosi pre impianto danneggia l'embrione in percentuale del 2%, anche gli astensionisti cattivi e manipolatori e antidemocratici non riescono a dire piu' del 10% ma la cosa piu' bella e' la seconda parte >>>>>>Questa tecnica permetterebbe di impiantare gli embrioni sani e "buttare" quelli malati! proprio per questo bisogna andare a votare e abrogarne il divieto la donna viene veramenet maltrattata obbligata a farsi impiantare un embrione sul quale la diagnosi nn e' stata fatta portare avanti la gravidanza, e se e' malato abortire ma io dico non lo trovate di una crudelta' impossibile??? e proprio in base a questa logica che l'embrione malato va buttato, si mettono le basi per non poter abortire un bimbo malato se fate la bataglia per l'embrione la farete anche per l'aborto questa legge da un giorno all'altro ha vietato la fecondazione eterologa che prima era permessa... cosi' dall'oggi al domani le coppie sterili non possono piu' avere figli in italia se questo referendum fallisce la prossima legge sara' quella che vieta l'aborto e voi lo so che la difenderete e che ora fate orekkie da mercante |
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06-06-2005, 08.08.05 | #86 | |
eternità incarnata
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Citazione:
Poi succederà che i ricchi andranno all'estero e i poveri saranno cornuti e bastonati.... Ah già, come consolazione avranno la parabola evangelica secondo cui è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, piuttosto che un ricco entri nel regno dei cieli... |
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06-06-2005, 08.11.52 | #87 |
stella danzante
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Messaggi: 1,751
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eggia', non mi ricordo dove ho letto qulacuno ire che queste voci degli astensionisti sono proprio la voce del maligno
e' satana in persona che li muove e quasi quasi inizio a credere alle possessioni diaboliche la besta e' fra noi e in ognuno di noi ma soprattutti gode dei credenti ke spacciandosi per voce del signore gli fa compiere atti immondi |
06-06-2005, 11.27.05 | #88 | |||||
Ospite abituale
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Citazione:
Ma sono convinto che lo Stato debba essere Laico... ti ho già spiegato che questa non è una legge cattolica, forse non lo hai letto (strano)... Ti ricordo ancora che ci sono anche agnostici e atei tra i sostenitori dell'astensione, ma naturalmente a questo non risponderai come hai fatto fino adesso... smentiscimi Citazione:
Cmq tu parli di danneggiamento... Aleksander parlava anche di diagnosi sbagliata... accade con l'amniocentesi, figuriamoci con l'analisi preimpianto Citazione:
Se tu avessi fecondato due embrioni, ne dovessi impiantare uno... se ti dicessero che uno è celiaco (non può manguiare il glutine... quindi pane,etc.) e l'altro è sano... quale impianteresti? E' eugenetica... Inoltre con questo referendum, si vuole eliminare la gradualità... L' art.4 comma 1 e comma 2 a... parlano di gradualità... si vuole cioè far ricorrere alla procreazione assistita soltanto se non c'è altra soluzione e soltanto le coppie che siano veramente sterili...0 Se questo articolo verrebbe cancellato potrebbero accedere alle tecniche di fecondazione assistita anche quelle coppie che non hanno problemi di sterilità... magari attratti dalla prospettiva dell'analisi preimpianto... Citazione:
Citazione:
però c'era una circolare che vietava la fecondazione eterologa negli ospedali pubblici... |
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06-06-2005, 11.42.30 | #89 |
stella danzante
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sai una cosa? se vuoi che le tue idee vengano ascoltate e rispettate devi rispettare anche quelle degli altri permettendogli di dare voce in materia
se ti arroghi il diritto che tu solo hai la verita' assoluta e sei l'unico la cui opinione debba essere rispettata ti sbagli, non e' cosi' che si guadagna il rispetto tu, come tutti gli astensionisti per dovere morale soprattutto verso voi stessi e per dimostrare che le idee di tutti meritano rispetto dovreste andare a votare finche' manterrete questo atteggiamneto censorio verso ki non la pensa come voi siete bestie e basta, non meriti ascolto ne' risposta ne che t reputino esseer umano l'essere umano che si possa chiamare tale prima dimostra rispetto per gli altri cosi' mi stai semplicemente dicendo che hai piacere e aiuti chi ti defeca in testa per questo tutti devono farsi defecare da kiunque dimostri di valere meno di unameba perche' cosi' ti reputano quelli che t fanno pensare cosi' e cosi' ti spronano a tratare gli altri e spronano tutti a trattarti peggio che un'ameba |
06-06-2005, 11.58.53 | #90 |
Ospite abituale
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Sei arrivata ad offendere?
Va bene... tu lo puoi fare perchè hai rispetto Non mi interessa avere ragione, la ragione è degli stupidi... Io volevo semplicemente che le mie idee fossero ascoltate, io ho ascoltato le tue, ho risposto alle tue domande e ti ho controbattuto quello che non condividevo... tu non hai fatto lo stesso... potrei anche pensare che non lo fai perchè non sai dare risposta, spero di no... Continui a dire che non rispondi perchè io non vado a votare, nonostante questo sia leggittimo. Ti ho parlato anche degli agnostici e degli atei che non vanno a votare... ma questo non conta,vero? Ciao, l'ameba |