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19-12-2006, 17.10.09 | #91 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: temere la morte
Citazione:
Non ho dubbi che sia proprio come dici tu, tant'è che avevo aperto tempo fa un discussione proprio sull'idea sbagliata e nichilista della morte. ...è questa... https://www.riflessioni.it/forum/filosofia/9904-il-migliore-dei-mondi-possibili-con-la-peggior-idea-della-morte.html Del resto che vuoi che ti dica...la mia idea sul fatto che non vincerò mai il superenalotto è molto pessimista (anche perchè non c'ho mai giocato e mai ci giocherò) però la realtà potrebbe anche essere un'altra...chi lo sa! Yam...un vero mestro (come il Krishnamurti da te riportato) si fa riconoscere...usa spesso il condizionale |
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20-12-2006, 09.45.22 | #93 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: temere la morte
Citazione:
Mimmo carissimo, io non ho ancora capito, pero, da che parte stai tu......spiegami cosa significa per te morire a te stesso...e vorrei sapere se hai compreso che non vi e' alcuna differenza, come sostiene J.K., tra la morte e la vita....se si e' gia' morti in Vita.....occhio che non vi e' distinzione alcuna tra la morte dell'ego e quella fisica.... |
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20-12-2006, 11.46.26 | #94 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-11-2006
Messaggi: 349
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Riferimento: temere la morte
Citazione:
Vedi yam, il problema è nato dall'interpretazione del mio primo messaggio, io per morte intendevo l'idea della morte che la gente comune ha, e se dico che è assurda tale paura mi riferivo a quella paura, alla paura di un'idea non di un fatto. Se invece parliamo della vera morte, e tutt'altra cosa. La vita , quella che comunemente chiamiamo vita, non è forse un continuo alternarsi tra vita e morte? Esse non sono due aspetti della stesas cosa, puo essere l'una senza l'altra, ci sarebbe la primavera senza l'inverno? Quindi questa morte è vita non si può temere, il perdurare è illusione, illusione che nasce dal bisogno d'essere noi. Però vedi Yam, questi discorsi andrebbero fatti in contesti diversi perchè non tutti possono capire ciò, se lo capissero non vivremmo un un modo come questo.... |
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20-12-2006, 13.34.17 | #95 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: temere la morte
Citazione:
Grazie, ora ho capito.....non riuscivo bene ad inquadrarti....o meglio a capire se eri inquadrato o meno.... Tuttavia dovrai sperimentare delle morti interiori perche' la strada che hai scelto te lo richiedera' e in quei momenti dovrai essere forte e avere chiaro che cio' che si sta manifestando e' solo un aspetto della Vita piu' forte di altri, a volte terrifico....e' li che la vera Consapevolezza ne esce potenziata. La Consapevolezza non e' infatti statica, o meglio e' velata e si svela atytraverso le esperienze che la Vita ci riserva. La Vita intelligente...di cui Egli e' Testimone. Piu' l'ostacolo e' grande, piu' la crescita sara' grande, diceva uno dei miei Maestri, ora so che e' proprio cosi. |
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28-12-2006, 14.36.53 | #98 | |||||
Ospite
Data registrazione: 11-12-2006
Messaggi: 31
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Riferimento: temere la morte
Citazione:
SBAGLIATO!! Io sono spirituale in quanto ritengo di essere tale!! come è tale, in forme differenti tutto quanto ci circonda. Citazione:
Spero non ti riferisca al "credo" cattolico, perchè non mi appartiene, o almeno io non appartengo ad esso; io sono convinto della realtà della reincarnazione (e sempre e solo intesa nella realtà di UOMO, maschile o femminile che possa essere!!) che mi dà il senso di una evoluzione spirituale dell'Umanità che dalla "caduta dal paradiso" (vedi la Genesi) è sempre più sceso nella visione terrena materialistica e nell'egoismo ed individualismo sin dal momento della venuta di Cristo. Quanto poi si evince come insegnamento spirituale dato dal Cristo attraverso i Vangeli è la via per riscattare dal "fisico" e ritornare alla realtà spirituale che ci è propria le nostre "individualità spirituali". E questo cammino evolutivo verso la completa "spiritualizzazione" ed il definitivo scioglimento dalla realtà fisica avviene secondo me (e non solo: più della metà dell'umanità vive secondo l'idea della reincarnazione) attaverso molteplici vite terrene, ognuna in epoca differente così da sperimentare via via nuove realtà di evoluzione della "coscienza spirituale" dell'umanità. E l'evoluzione della nostra spiritualità segue una legge, la legge del karma, per la quale ogni azione negativa da noi compiuta (e ogni pensiero è anch'esso un'azione) dovrà essere compensata in qualche modo (immagina la bilancia a die piatti: da una parte il bene dall'altra il male) mentre ogni azione positiva ci porta a crescere (o in alcuni casi a compensare delle azioni negative pasate (vedi il passo, in Giovanni, del miracolo del cieco nato in particolare il dialogo di Cristo coi discepoli). Qui riporto anche un passo riferito alla legge del karma, anche se non so se Lama Yesce lo colloca in una visione Cristiana dell'Uomo. "Quando interiormente sorge una profonda comprensione del karma, della causa e del relativo effetto, e in tal modo comprendiamo che ogni singola azione darà un suo determinato risultato, possiamo capire quanto sia importante essere estremamente consapevoli di tutto ciò che facciamo. La consapevolezza del karma crea spontaneamente una consapevolezza del proprio comportamento. Comprendendo che le azioni positive conducono definitivamente alla felicità e quelle negative ai problemi e alla sofferenza diventiamo più consapevoli, e più attenti alla qualità delle nostre attività. Se la nostra vita non seguirà la legge di causa ed effetto non potremo mai ottenere alcun reale beneficio, e dovremo sperimentare solo ignoranza e sofferenza." Lama Yesce Citazione:
Diciamo che ho "20 anni + trenta e qualcosa di esperienza"!! e riguardo alla "perdita" di un figlio sarei certo rattristato assai, ma questo sentimento so che è connesso (come dice anche il termine perdita) al sentimento egoistico di qualcosa che viene a mancare.... Ritengo che la realtà spirituale sia una sola e che in essa la giustizia sia disgiunta dai sentimenti che noi abbiamo, conessi al mondo fisico, e che ci portano a esprimere giudizi condizionati da quegli stessi sentimenti. di conseguenza se faccio mia la convinzione di NON poter giudicare l'evento "morte" come perdita, ma lo vedo come "trapasso" e quindi rinascita nel mondo spirituale che ci è proprio, posso anche pensare che nel destino di quell'essere spirituale individuale (che per destino, ancora, è anche divenuto mio figlio) il "trapasso" sia una cosa giusta, anche se a me causa dolore! Citazione:
Di domande me ne sono poste, me ne pongo e continuerò a pormele, perchè la conoscenza non è un cosa che si ferma (scontato, forse, ma: chi si ferma è perduto) Citazione:
Qualcun'altro ti ha già dato una risposta analoga: VITA E MORTE SONO I DUE VOLTI DELLA STESSA REALTA', non puoi prescindere dall'uno o dall'altro così come BENE e MALE, FISICO e SPIRITUALE, soltanto che la nostra realtà fisice "vela" tutto con l'egoismo personale e ci fa credere o sperare che non sia così, o che possa no essere così. |
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28-12-2006, 17.53.00 | #99 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
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Riferimento: temere la morte
Diciamo che ho "20 anni + trenta e qualcosa di esperienza"!! e riguardo alla "perdita" di un figlio sarei certo rattristato assai, ma questo sentimento so che è connesso (come dice anche il termine perdita) al sentimento egoistico di qualcosa che viene a mancare.... Ritengo che la realtà spirituale sia una sola e che in essa la giustizia sia disgiunta dai sentimenti che noi abbiamo, conessi al mondo fisico, e che ci portano a esprimere giudizi condizionati da quegli stessi sentimenti. di conseguenza se faccio mia la convinzione di NON poter giudicare l'evento "morte" come perdita, ma lo vedo come "trapasso" e quindi rinascita nel mondo spirituale che ci è proprio, posso anche pensare che nel destino di quell'essere spirituale individuale (che per destino, ancora, è anche divenuto mio figlio) il "trapasso" sia una cosa giusta, anche se a me causa dolore! Caro Dasca, se quello che hai scritto è sentito veramente nel tuo intimo, tu hai veramente risolto il problema della paura della morte. Io la pensavo come te, però quando dopo una colonscopia mi hanno detto di aver un tumore nell’intestino, non dormivo più la notte. Per fortuna dopo l’operazione, tutto è andato per il meglio. Questa prova mi ha fatto capire che io ancora non ho trasceso un bel niente. Il mio attaccamento alla vita terrena è ancora solidamente ancorato malgrado tutto il "mio sapere"… che l’esistenza umana non è fine a se stessa, ma è soltanto una tappa verso una mèta più bella…. Ecc…. Ecc... Naturalmente tutto questo vale solo per me. Un abbraccio e Buon Anno a tutti. Salvatore R. |
28-12-2006, 18.50.20 | #100 |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-12-2006
Messaggi: 158
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Riferimento: temere la morte
L'atto di morire è parte della vita, e la vita è composta da tutto quello che riusciamo a percepire e concepire.
Dire che nessuno ha paura della morte è solo una disquisizione squisitamente terminologica, perchè noi non possiamo accettare l'idea di non esistere, e questo è l'unico fatto circa la morte. Vivere e morire non sono la stessa faccia della medaglia. Per niente. Perchè a livello personale (per quanto ne sappiamo) siamo vivi una volta sola, quindi la vita è finita e la morte infinita. Due cose ben distinte. Se poi volgiamo parlare di ciclicità e di una sorta di tautologia vita-morte, allora è un altro discorso, e dico altro discorso perchè, ripeto, a livello personale non ci coinvolge. Per essere più chiaro il carro continua ad andare... ma le ruote (noi) vanno perdute e sostituite. Senza lasciare più nulla. |