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12-01-2007, 11.25.08 | #172 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
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Riferimento: temere la morte
Belli questi ultimi interventi, anche quello di Maxim e' molto importante. (anche io so di J.K. molte cose profondamente umane...ma questo non toglie nulla all'ordinaria esperienza di illuminazione possibile ad ogni uomo, in misura e gradi diversi!).
Bisognerebbe prima di tutto liberarsi dal concetto di eccezzionalita' che attribuiamo al racconto e alle esperienze dei cosiddetti Maestri e comprendere "psicologicamente" cosa significa morire dentro e perche' questo processo e' identico a quello della morte fisica. Questo sarebbe un grande passo avanti verso quella possibile "trasformazione" interiore che volere o volare siamo costretti a vivere, e che la Vita stessa, se facciamo orecchie da mercante, provvede a somministrarci. Un EGO non disposto a morire sara' sempre piu' rigido e in caso di malattia o invecchiamento potrebbero sorgere gravi problemi, per se e per gli altri che ci dovranno stare vicino. Viceversa se si impara ad accettare, ad arrendersi e quindi a rilassarsi, saremo piu' morbidi, ma non rassegnati come diceva Maxim in un altro intervento, bensi Vivi come mai lo siamo stati prima. Lo giuro e lo prometto, dovessi morire in questo istante*! *se ho detto una bugia. Ultima modifica di Yam : 12-01-2007 alle ore 13.46.51. |
12-01-2007, 13.01.34 | #173 |
Ospite abituale
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Riferimento: temere la morte
Buona giornata!
in fraterna contrapposizione a quanto postato dall'amico Van.....un inno alla vita: Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte De l'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminato Spazio di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo, ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e 'l suon di lei. Così tra questa Infinità s'annega il pensier mio: E 'l naufragar m'è dolce in questo mare. Ps Ha "ragione" maxim apriamo un 3d "Amare la vita" quella fatta di tramonti luci fresco dell'erba e profumo di fiori, quelle gioie che ci accompagnano nella fantastica impermanente passeggiata terrena claudio |
12-01-2007, 14.07.31 | #174 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Per quanto ne so, (ma potrei non sapere tutto), l’unico italiano (realmente) vicino a J.K. (il cui nome è anche riportato in questo stesso sito), è morto agli inizi degli anni 90. P.S. scusate l'O.T. Ultima modifica di VanLag : 12-01-2007 alle ore 14.31.14. |
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12-01-2007, 18.49.07 | #175 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 184
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Riferimento: temere la morte
Citazione:
Certo che si può fare, si può anche aprire un thread sull'amore per le formiche, il rumore che fa l'acqua cadendo per terra...non è che voglio essere polemico, il fatto è che, almeno per me, ma credo anche per quelli che hanno partecipato a questa discussione, se lo hanno fatto è perchè sentono l'esigenza di affrontare quest'argomento...come uno può sentire l'esigenza di parlare del sesso o della vecchiaia... Se senti l'esigenza di aprire un thread intitolato " amare la vita " fallo. ...già intitolarlo " Perchè in taluni casi non si AMA la VITA? " ( ovviamente partendo da ciò che si intende per amore e per vita visto che quello che hai accenato tu è " solo " natura ) forse sarebbe più stimolante, ma qui andiamo già sul personale. |
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13-01-2007, 10.14.40 | #176 | |
Ospite
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Messaggi: 31
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Riferimento: la buia notte dell'anima
Citazione:
Perchè non riesci ad accettare le TUE DEBOLEZZE?? e viverle cercando di migliorare e rafforzarle?? ... anzichè riversare su tutti gli altri quanto tu percepisci come una debolezza TUA? Sicuramente hai molte ragioni, perchè l'uomo non ha ancora sviluppato certe forze interiori che gli consentiranno di superare prima certe paure e poi lo condurranno alla completa spiritualizzazione anche del mondo fisico...... Io ho già detto che PENSO l'idea della reincarnazione come l'unica spiegazione per l'evoluzione spirituale dell'uomo e ti dico: VIVREI, COME GIà VIVO, serenamente nell'attesa della mia NASCITA VERSO IL MONDO DELLO SPIRITO, in quanto così concepisco la "morte", come la chiami tu e la maggior parte degli uomini!!! L'unica cosa che posso dire cambierebbe sicuramente non è il mio stato d'animo al sapere di "trapassare" ma lo stato d'animo di chi mi sta vicino, di chi mi vople bene, di coloro che sentono il futuro come una "perdita" PER LORO e non sentono in questo la presenza del proprio egoismo, e non pensano alla possibilità che il "trapasso" possa essere il GIUSTO compimento del destino della persona cui vogliono bene..... Non nego sia una visione della vita ed una forza interiore che è raro incontrare, ma a me è successo! e da ciò ho imparato molto... e ho sviluppato forze interiori inaspettate.... Quello che spero è che la "debolezza" di chi mi starà vicino quando andrò incontro alla "nasita" possa essere sostenuta adeguatamente dalla mia tranquilità e non accada il contrario. In conclusione, la MIA risposta alla tua domanda (per tutti) è: SI! Anche se sono certo che questa risposta non possa essere DI TUTTI! almeno non ancora! |
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13-01-2007, 11.12.20 | #177 |
Ospite abituale
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Messaggi: 351
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Riferimento: temere la morte
L’opinione del saggio sulla MORTE.
Finché vi è creazione, dev’esservi distruzione. "voi mortali vorreste abolire la morte" "senza pensare al peso di persone, animali e piante che la terra dovrebbe sopportare. Le foreste soffocherebbero per la loro stessa forza vitale, i mari traboccherebbero di creature in lotta per avere un po’ di spazio e d’ossigeno, e la delicata bellezza dell’equilibrio della natura andrebbe perduta" Il ciclo di nascita e morte si trasforma in una questione di lotta e paura quando diventa un fatto personale. Dopo aver lottato tutta la vita per conservare ciò che ha, l’ego vede la morte come la sconfitta definitiva. Per molti la paura della morte è cosi grande da non poter essere affrontata. Viene ricacciata nell'inconscio e negata in ogni momento della Vita. Talvolta questo rifiuto viene intellettualizzato e la morte è vista come un mistero metafisico che può essere soppesato a distanza di sicurezza. La morte è soltanto un cambiamento. Essa implica la caduta dei sensi, l’abbandono del mondo materiale e il passaggio ad un nuovo tipo di percezione. "Io ho preso una decisione che perlopiù voi mortali evitate. Ho deciso di cercare la morte e prenderla fra le mie braccia come un’amante, mentre voi non fate che scappare da lei, come se fosse un demonio. La morte è molto sensibile, e se la demonizzate resterà in disparte e terrà per sé i suoi segreti. In verità, tutta la vostra paura della morte è una proiezione della vostra ignoranza. Avete semplicemente paura di ciò che non conoscete". Tutto nella creazione è fatto d’energia. Dopo essere stata creata, ogni forma d’energia deve conservare se stessa per un certo tempo. Dopo un periodo di stabilità, la forza vitale desidera far entrare in scena qualcosa di nuovo. A questo scopo, i modelli vecchi e consumati devono essere dissolti. Questa dissoluzione ha luogo in nome della Vita. Ma l’ego si attacca a certe forme d’energia che non vuole vedere dissolte.(famiglia,casa,denaro ,relazione ecc..) la lotta dell’ego è una forma di opposizione alla Vita, poiché cerca di imporre una Vita artificiale. "la natura si porta via le cose perché ha buone ragioni di farlo al momento opportuno". Infine, sostituite biasimo e rammarico con la consapevolezza certa e serena che nel suo progetto la natura ha cura di voi: qualsiasi cosa abbiate perduto, si tratta di un danno temporale e irreale. Doveva andare cosi, non perché la natura sia crudele e indifferente, ma poiché ogni passo che fate verso il reale è prezioso. In questa luce, comincerete a vedere che perdita e guadagno non sono che una maschera. Al di sotto vi è la stabile luce dell’eternità, che splende attraverso ogni cosa tessendo l’unità a partire dal caos. di Deepak Chopra Tratto da: http://www.geocities.com/athens/bridge/1612/index.htm Sito di SalvatoreR. In questa esistenza tutto ha un significato. Nulla accade casualmente,neanche i fatti transitori. |
13-01-2007, 16.07.12 | #178 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 184
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Riferimento: la buia notte dell'anima
Citazione:
Dasca, scusa se lo sottolineo, dici:" Io ho già detto che PENSO l'idea della reincarnazione come l'unica spiegazione per l'evoluzione..." Lo sai vero che quello che tu credi o pensi della realtà deriva dalla cultura in cui vivi? cioè non hai un barlume, uno straccio di prova che quello che tu pensi sia vero eppure sei davvero disposto a modellare la tua vita la tua condotta proprio su questa tua credenza che non poggia su nulla. Se quello che credi o pensi fosse sbagliato? Se la reincarnazione non esistesse, vivresti comunque allo stesso modo? Se parole come evoluzione miglioramento fossero solo concetti inventati dall'uomo per sostenere una condizione priva di senso ( non so ) come quella umana, non potresti mai andare in fondo a questa insesatezza per scoprire realmente, per vedere se al di la di questa insesatezza c'è qulacosa d'altro oppure niente. Non credi che il tuo atteggiamento di credere in qualcosa derivi dalla paura di sentire davvero che la tua vita non poggia su nulla?... e se fosse davvero cosi come faresti a scoprire la " verità "? No!!! mi sembra ( mi potrei sbagliare ) che tu preferisca credere in qualcosa, rinunciare a scoprire a sperimentare direttamente su te stesso... e cosi decidi di modellare la tua vita su questa tua credenza che magari deriva proprio dalla tua paura di accettare che magari non c'è senso a questa vita. Ma la tua mente, non può accettare di sperimentare questa cosa, perchè teme che la sua sicurezza verrebbe meno e cosi costruisce l'idea di reincarnazione, cosi la tua mente ha di nuovo un obbiettivo, qualcosa da seguire, un cammino che ti risparmi la fatica di scoprire davvero, di andare davvero fino in fondo alla " natura umana ". Hanno ragione gli stessi maestri nel dire che siamo noi a creare i maestri perchè abbiamo bisogno di sicurezze di qualcuno che ci guidi...ma se loro si possono considerare " maestri " è proprio perchè hanno preferito abbandonare la strada della certezza mettendo in discussione tutto...e non seguendo alcuna idea che li potesse intrappollare in un cammino artificiale, mentale...proprio come il credere alla reincarnazione o all'amore o a qualsiasi altro Dio. Ed è qui che loro dicono iniziare la vera religiosità...ovvero quando l'individuo comincia a capire sentire che si è davvero soli, che non c'è alcuna certezza o cammino da seguire...e forse proprio in questo sta la vera fede, nell'abbandonare qualsiasi certezza pur di sapere di comprendere di vivere di scoprire la " verità " costi quel che costi ", di arrivare laddove il seguire un idea non ti porterà mai, perchè incastrerai modellerai la tua vita entro un percorso che per quanto apparentemente spirituale possa sembrare ( quello di credere nell'incarnazione per esempio ) in realtà non è che un cammino artificiale creato dalla nostra mente all'interno del quale la tua la nostra mente può trovare quella tanto agoniata tranquillità certezza che cerca. E' per quello che i " maestri " insistono sull'osservazione di se stessi, sull'osservare i nostri pensieri, di come essi determinano il nostro agire...e di come possono ingannarci...dicono: la mente è molto astuta!!! Non voglio distruggere le certezze di nessuno, in realtà questo è un discorso che molto probabilmente, anzi senza il probabilmente rivolgo a me stesso prendendo solo spunto dalle tue parole, ma intanto facendolo anche a te. Per cui quello che mi sento di dire è:occhio!...e: vai e con Dios amigo!!! ( dal Film " Point Break " ) Ultima modifica di individuo : 13-01-2007 alle ore 20.09.06. |
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13-01-2007, 19.58.29 | #179 | |
Ospite
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Riferimento: temere la morte
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Matteo 11:11-15 In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto nessuno maggiore di Giovanni il battista; eppure il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono. Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. Se lo volete accettare, egli è l'Elia che doveva venire. Chi ha orecchi per udire oda. Matteo 17:12 Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro». Matteo 17:13 Allora i discepoli capirono che egli aveva parlato loro di Giovanni il battista Marco 9:11-13 Poi gli chiesero: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?» Egli disse loro: «Elia deve venire prima e ristabilire ogni cosa; e come mai sta scritto del Figlio dell'uomo che egli deve patire molte cose ed esser disprezzato? Ma io vi dico che Elia è già venuto e, come è scritto di lui, gli hanno anche fatto quello che hanno voluto». Da molti altri passi dei vangeli si può evincere la conoscenza della idea di reincarnazione ma devi cercarteli da solo.... quando avrai letto senza "pregiudizi", capirai meglio! -------------------------------- Quando amate non dovreste dire <ho Dio in cuore>, ma piuttosto <Io sono in cuore a Dio>. E non crediate di condurre l'amore, giacchè se vi scopre degni, esso vi conduce. GIBRAN |
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14-01-2007, 01.05.23 | #180 |
Ospite abituale
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Riferimento: temere la morte
buona noattata!
riporto quanto postato dall'amico per fare mente locale: già intitolarlo " Perchè in taluni casi non si AMA la VITA? " ( ovviamente partendo da ciò che si intende per amore e per vita visto che quello che hai accenato tu è " solo " natura ) forse sarebbe più stimolante, ma qui andiamo già sul personale. ho colorato la parte che è fulcro di quello che potrebbe essere una chiave di volta dell'amare la vita (natura) che, a volte, per il suo essere impermanente illusorio imperfetto viene sottovalutato... ma nell' assistere a un tramonto, bagnarsi sotto un temporale, ascoltare il grido dei gabbiani sul mare agitato, si può cogliere " l'abbandonare la strada della certezza mettendo in discussione tutto." ed amare la V/vita claudio ps anche io non credo nella polemica ma nel dialogo ciao |