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07-12-2006, 11.38.26 | #5 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: temere la morte
Citazione:
già... per questo vi sono "Forze" che tengono l'uomo nello stato di sonno.. e schiavitù.. ne hanno interesse.. quella "Morte" è uno sforzo estremo che porta a Libertà di scelta nella lotta contro l'identificazione.. nient'altro.. occorre sacrificare ciò che non si ha...e che purtroppo crediamo di avere.. prima di tutto bisogna sacrificare la sofferenza.. quella automatica.. quella inutile.. non quella cosciente! la Morte non è quella fisica.. ma quella dell'io.. gli io piccoli... quelli immaginari creati dalla mente separativa... Per Morire ci vuole coraggio... e fino alla fine di questo processo che porterà a rinascita, spesso quel coraggio manca... va ad intermittenza.. |
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07-12-2006, 12.27.49 | #6 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: temere la morte
Cio' di cui parlo e' una morte interiore, la morte dell'ego.
E' dolorosa. Non parlo della morte definitiva che accade al momento dell'Illuminazione, ma di tutti quei pezzetti che si perdono per strada. Gia' solo l'avanzare dell'eta' causa spontaneamente, nelle persone aperte, questo evento. E' una "dis-illusione", un arrendersi, un silenzio che si fa spazio, un decantare della brama, una sorta di Vuoto pacifico e pieno di Ascolto. E' doloroso, non sempre, ma ogni tanto lo e'....quando sotto il riflettore della Consapevolezza appaiono nostre parti ancora spigolose, ancora oscurate da antichi condizionamenti. E' un dolore profondo e apparentemente senza causa, senza spiegazioni, quello che ogni tanto emerge...si tratta di accettarlo e non caricarlo con il pensiero... So che sono le Vasana, le impressioni dell'Anima o memoria emozionale, che emergono come scarpe vecchie o rospi morti (come diceva un mio Maestro) , che giacciono nel fondo dell'acqua della mente. Questo accade quando iniziamo a vivere il Silenzio, e' una purificazione. |
07-12-2006, 12.55.29 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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Riferimento: temere la morte
Buon giorno e ciao!
Attraverso un periodo di scarsa com-partecipazione ma con i soliti dubbi : .....una sorta di disillusione dalla quale bisogna passare.... disullusione rispetto a chi o che cosa? claudio |
07-12-2006, 13.21.59 | #9 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Cosa vuol dire "morire a se stessi"... prima della morte fisica
Spesso si sente parlare di “morire a se stessi” in molti insegnamenti spirituali. Cosa vuol dire in realtà morire a stessi quando si è ancora in vita?
Per me non vuole dire sacrificare, negarci, la nostra sensorialità, affettività, diventare alieni a questo mondo, seppur effimero eppur tanto solido e reale. Piuttosto, per me ciò significa accettare, e qui ritorno sul punto a me caro, rendersi pienamente Consapevoli che noi siamo agiti da una Volontà Superiore che ci trascende, che sempre si esprime attraverso noi, anche se noi non ce ne rendiamo conto. Riconoscere questa situazione può non far piacere al nostro ego il quale è totalmente identificato con una sua presunta autonomia ma, d’altronde, se si vuole avere un senso di libertà Assoluto bisogna “morire a noi stessi”, arrendersi al Tutto. Abbandonarsi al Mistero della Vita, della quale siamo dinamica espressione fisica e Testimonianza Coscienziale impersonale. Se ci arrendiamo… in questo abbandono vedremo e constateremo che nessuna libertà ci è preclusa, perché lo stato di Coscienza non sarà più centrato sull’ego agente, ma sul Tutto in azione in noi, liberamente, fluidamente, armonicamente. In questo abbandono di ogni resistenza, accettandoci per come siamo, permettiamo alla beatitudine d’inondarci, alla Grazia d’illuminarci, alla Verità di rivelarsi. La faccenda in realtà è molto più semplice di quanto l’ego possa immaginare: si tratta di Comprendere in maniera assoluta che, di fatto, è sempre fatta la Sua Volontà, anche quando pensiamo di avere agito noi, nel bene e nel male. Quando “sei morto a te stesso” in realtà sei più vivo e consapevole che mai. Anzi ti senti per la prima volta veramente libero interiormente. Perché non succede allora così spesso questo “morire ancora in vita”? Perché, per me, vogliamo rimanere attaccati al nostro illusorio libero arbitrio.Questo è forse il più grande dogma, sul quale l’ego ha costruito il “suo” illusorio mondo. Il ritorno a Casa, nel giardino dell’Eden è sempre a portata di mano, è qui ed adesso, nell'arresa... Basta soltanto che ci svegliamo. Ma ci sveglieremo solo quando Lui lo vorrà. E’ questo il magico paradosso, del gioco Divino dualistico che fa in se stesso. Il Gioco contemporaneo dell’Essere e non essere, dell’assoluto Uno e del molteplice. Morire a sé stessi significa stare Consapevolmente in questo doppio gioco: morti come identificazione personale e Vivi come espressione Divina. Detto questo, non si può temere la morte fisica dopo essere morti a stessi ancora in vita. E' questo in fondo il senso della Vita. |
07-12-2006, 13.25.22 | #10 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: temere la morte
Citazione:
Alla mente che mai tace quando improvvisamente inizia a tacere perche' stanca del solito giro-vagare (che potrebbe essere la traduzione di:Samsara...letteralmente girare in tondo) in quei luoghi dove e' gia' stata molte volte per una vita intera che noia! Sempre gli stessi luoghi, gli stessi labirinti di pensieri..... uff...che noia! Stanca, la mente riposa in se stessa e finalmente si svela la sua purezza originaria, senza oggetto.... |
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