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03-02-2003, 22.22.36 | #53 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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per Fabrizio
Benvenuto!
Un bellissimo passaggio il tuo. Voglio credere che avresti pensato e detto le stesse cose anche se non ne avessi tratto tanto spunto dalle scritture sacre. Il cammino verso Dio, di cui tu parli, però, é solo nella consapevolezza di ciascuno di noi. In realtà restiamo quel che siamo anche senza esserne consapevoli. Grazie Fabrizio. Ciao... |
03-02-2003, 22.53.28 | #54 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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Citazione:
Chiedo perdono, ma non credo ad una sola virgola di ciò che è scritto qui sopra tranne una sola cosa ... l'uomo mai e poi mai potrà perseguire e raggiungere la perfetta conoscenza (fra l'altro non credo neppure che esista). Detto questo un saluto e benvenuto a bordo... ti chiederei di specificare meglio i concetti che ho voluto quotare... insomma, dilungati pure... Transustanziasione... mah? Ciao e grazie |
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04-02-2003, 10.23.52 | #55 |
autobannato per protesta
Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
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Dio... l'ultima illusione
E' curioso che leggendo i post si comprenda come la nostra visione non riesca a spaziare in maniera diversa delle usuali categorie mentali...senza offesa.
Ricalchiamo pari-pari un percorso che ci rassicura, non si legge tra le righe la voglia di andare un po'oltre. Mi domando perchè bisogna stilare una classifica dell'evoluzione che naturalmente (guarda caso) vede l'uomo come termine ultimo e manco a dirlo migliore, tranne Dio (naturalmente) al quale aspira e se fà il bravo alla fine approderà, che presunzione! Ultimamente cerco di distaccarmi da questo modo di pensare che trovo non solo scontato, ma pavido. Come mai abbiamo bisogno di afferare tutto etichettandolo? così si perde il profumo della vita ed il respiro delle montagne. L'ego è talmente rumoroso che ci assorda, bene e male comunque ci condannano alla catena degli eventi e quindi alla sofferenza in quanto innescano sempre una causa-effetto il cui effetto genera un causa in un ciclo infinito. Il punto non è bene o male, ma se è possibile uscire da questa ruota! |
04-02-2003, 11.01.29 | #57 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
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Citazione:
Non ho capito! Si rimane ciò che si è pur non essendone consapevoli! Dunque ... Che il cammino verso "Dio" sia personale e discutibile da nessuno ... è giusto, anche se molti si ostinano a non considerare l'altrui verità. Ma quando saliamo uno scalino, ci rendiamo conto di averlo salito perchè lasciamo dietro di noi l'ovvio. Capisci cosa intendo? Se ciò che eravamo lo ricordiamo siamo consapevoli del cammino e delle "vette" raggiute ... anche se pensandoci bene ... forse ... spiega meglio perfavore! |
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04-02-2003, 19.20.44 | #58 |
Ospite
Data registrazione: 01-02-2003
Messaggi: 17
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Ciao Mistico,
Tu dici: “In realtà restiamo quel che siamo anche senza esserne consapevoli”. Ma il punto secondo me, è proprio quello di capire cosa siamo, è questo il cammino al quale tutti siamo chiamati. Nosce te impus qualcuno ha detto. Conoscere se stessi, non significa diventare un grande dotto da enciclopedia, ma significa prendere conoscenza, cioè coscienza di ciò che realmente vi è in noi di divino. Il cammino, è un continuo risveglio fatto di consapevolezza. Essere consapevoli, significa essere presenti a se stessi, e solo chi è presente a se stesso, (cosa non facile) vive la realtà di ogni cosa. Il presente, è il terzo e vero volto di Giano che nessuno vede; mentre gli altri due volti, sono rivolti uno verso il passato, che non è più ed uno verso il futuro, che ancora deve essere. Questo terzo ed invisibile volto, è anche l’occhio onniveggente di Dio, che mai si chiude e che sempre vede tutto. A presto P.S. Purtroppo non ho avuto tempo per rispondere a Visechi, lo farò al più presto, intanto lo ringrazio per il suo interessamento… Grazie. |
04-02-2003, 19.23.43 | #59 |
Ospite
Data registrazione: 01-02-2003
Messaggi: 17
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Dice Visir:
Il punto non è bene o male, ma se è possibile uscire da questa ruota! Cara Visir, e come ci esci da questa ruota e dalla sofferenza se non ti innalzi gerarchicamente sulla scala della vita? Come ci esci se non superi i limiti che ti costringono a vive sul piano in cui ti trovi? Non si tratta di fare una classifica, si tratta solo di migliorare se stessi senza giudicare gli altri. Ma una cosa è necessaria, capire che è possibile salire solo scendendo in noi stessi (ricordi il v.i.t.r.i.o.l. degli alchimisti?) capire che possiamo diventare grandi, solo se ci facciamo piccoli, i più piccoli come la lettera Yod ad esempio, che è la più piccola dell’alfabeto ebraico ma nello stesso tempo la più grande essendo la prima lettera del nome (quello a 4 lettere) di Dio. Spero di non averti fatto arrabbiare un saluto Fabrizio. |