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10-02-2003, 14.47.12 | #97 |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Ciao kri..già di ritorno? ...non riesci è..l'hanno provato altri prima di te..ma questo forum dona assuefazione hehehhe....
Se posso, ma dubito che ascolterai quanto sto per dire, perchè... va bhe..lo sappiamo ambedue perchè.... ma.... Il cammino verso la consapevolezza è fatto di "tappe"...che un tempo chiamavano iniziazioni.... Queste tappe servono per divenire consapevoli, ovvero "vivere" in prima persona quell'emanazione divina, quella forza divina.... Consapevolezza=risveglio.... se vuoi divenire un tutt'uno con il tuo Dio, devi risvegliare quelle forze che dentro di te dormono... se è vero che ciò che sta sopra è come ciò che sta sotto... secondo me, significa che per prendere coscienza del divino devi risvegliarlo dentro di te.... e per far questo esistono dei metodi già sperimentati e validi. La famosa ricerca del Graal.... niente di più semplice, il Graal sta dentro di noi..li va cercato.... come diceva Kremmerz.... conosci l'uomo e conoscerai l'universo.... conosci le leggi universali ed applilcale all'uomo..... bentornata Kri. |
10-02-2003, 15.11.22 | #98 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
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Citazione:
il mio è un passaggio ... si tutto questo è chiaro ... ciò che mi domandavo era una spiegazione a questa frase estrapolata dal discorso di fabrizio: "Perché tu puoi essere anche uno con Dio, ma se non lo sai non lo sei." l'ho letta come se diventi "uno" solo nella consapevolezza ... invece io penso di poterlo essere sempre, solo che prima non lo si sa ... ma siccome sono convinta che fabrizietto intendesse altro io domando. |
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11-02-2003, 00.16.23 | #99 |
Ospite
Data registrazione: 01-02-2003
Messaggi: 17
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il mio è un passaggio ...
si tutto questo è chiaro ... ciò che mi domandavo era una spiegazione a questa frase estrapolata dal discorso di fabrizio: "Perché tu puoi essere anche uno con Dio, ma se non lo sai non lo sei." Cara Kri, forse mi sono spiegato male, quello che volevo dire, che poi più o meno è ciò che ha detto anche Deirdre, è che pur essendo tutti gli esseri uno con Dio, dal serpente che striscia sulla terra a l’uomo, non tutti ne sono consapevoli e di conseguenza è come se non lo fossero pur essendolo; in quanto per essere realmente una cosa, devi diventare la cosa stessa. Se vuoi diventare acqua, devi fare l’esperienza dell’acqua e diventare un tutt’uno con quell’elemento… Tu Kri, pensi di essere uno con Dio e questa tua consapevolezza non è da poco, perché è il risultato di una lunga evoluzione, ma in realtà tu (come tutti noi) sarai uno con Dio in proporzione della tua evoluzione, cioè delle tue esperienze, diverse da quelle di un altro. Quindi la tua unione con Dio, è un unione del tutto soggettiva, mentre Dio è oggettivo, è l’Uno senza secondo. Ed è verso quest’ Uno che tutti noi siamo diretti, per questo si parla di espansione di coscienza. Mettersi alla ricerca del Graal, significa iniziare questo viaggio interiore alla ricerca di Dio, è una ricerca nobile fatta per soli Cavalieri (iniziati), capaci di sacrificare se stessi (il loro ego) per Dio (il Se che dalla morte dell’ego deve nascere, come il fiore dal seme). Ma finché tale ricerca dura, non possiamo dire “io e mio padre siamo uno” perché è la stessa ricerca che conferma che siamo separati da questo Uno, altrimenti non lo cercheremmo, lo saremmo. Essere consapevoli di tale unione indicibile, non significa avere una conoscenza completa di Dio, la conoscenza è solo un mezzo per arrivare a Dio, mezzo che prima o poi abbandoneremo, come abbandoneremo molti altri mezzi ora utili non solo per avvicinarci a Dio, ma anche per vivere su questo piano, o stato di esistenza. Ora, c’è da chiedersi, come l’uomo può accelerare questo cammino che la natura lentamente già sta compiendo? Le strade sono molte, ma ognuna che sia rispettata, include il miglioramento di se stessi, ma per migliorare se stessi come dice kremmerz, bisogna agire operare….nulla ci viene regalato. Però, va anche detto che Dio per essere perfetto e completo, deve contenere tutto anche ciò che è imperfetto e limitato, così troviamo che Dio è oggettivo, ma anche soggettivo. Non è facile spiegare questo, dirò solo che in alchimia bisogna raggiungere lo stato di Rebis, contrapponendo i due principi, quello soggettivo o individuale e quello oggettivo o universale, il primo viene simboleggiato dal segno verticale della croce, il secondo da quello orizzontale, il centro rappresenta la quintessenza, cioè un nuovo e terzo stato superiore ove i quattro elementi, simbolo anche dei quattro temperamenti nell’uomo, (acqua – flemmatico, aria – sanguigno, fuoco – bilioso, terra – malinconico) si trovano in perfetto equilibrio. I quattro elementi più i tre principi suddetti, attivo, passivo e neutro, che poi corrispondono in alchimia allo zolfo (spirito) al mercurio (anima) ed al sale (corpo) ci portano al settenario umano, e più precisamente ai sette caratteri o influenze astrologiche che in noi e fuori di noi si trovano: lunare, marziale, mercuriale, gioviano, venereo, saturniano, e solare. Ed è anche su essi, che l’alchimista lavora per trasformare il lato negativo nel suo opposto positivo, il vizio nell’opposta virtù. (Sette sono i peccati capitali e sette sono le virtù: tre teologali e quattro cardinali). Fossero questi i sette sigilli del libricino (materia prima) apocalittico da aprire? Ma per lavorare in questa direzione, bisogna prima trovare la materia prima, ed essa si trova liberandoci da ogni egoismo e automatismo, in poche parole per mezzo della morte iniziatica (chiamata anche: corvo, nero più nero del nero, caos, rebis, il nulla ecc) simbolo del nigredo. Perché è solo morendo che si può nascere a vita nuova. Finisco questo mio dire, con la speranza di non aver confuso ancor più le cose. Ed a proposito dell’esser uno con Dio, è scritto nella Bhagavad – Gita (Canto del Beato): Gli yogi lo percepiscono entro di sé, ma i non-svegliati, la cui mente non è disciplinata, per quanto possano lottare, non potranno vederlo (percepirlo). Ciao a tutti. P.S. non vi arrabbiate sono solo mie riflessioni. |
11-02-2003, 10.32.21 | #100 |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Molto interessante il tuo passaggio Fabrizio.
L'alchimia rappresenta l'evoluzione umana da uno stato di predominio della materia a quella dello spirito. Da qui deriva l'unione dell'elemento maschile (zolfo-attivo) con quello femminile (mercurio-passivo). La celebre formula "Solve et Coagula" si potrebbe tradurre con "purifica ed integra". L'interpretazione alchemica usa i simboli del suo linguaggio come chiavi per aprire il "senso nascosto" delle cose. La Suprema Grande Opera cerca, secondo me, di reintegrare l'uomo nella sua originaria divinità. Quindi, la ricerca della Pietra Filosofale è la ricerca dell'Assoluto, della conoscenza perfetta, la gnosi. Qui potremmo collegare la figura di Cristo, morto e risuscitato a nuova vita, più pura. Infatti se non ricordo male, la croce posta al di sopra di un simbolo (dal punto originario, espandendosi origina una sfera, sotto l'azione degli elementi modifica la sua struttura ottenendo un cubo) sta ad indicare l'opera compiuta..... Se ho detto una stupidata ti prego di correggermi perchè il discorso m'interessa ma vorrei aver le idee chiare. grazie...e buona giornata. |