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07-05-2006, 11.48.36 | #42 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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rispondo a Yam...
cincin scrive:
Citazione:
riapplaudo... silenziosamente. Yam.. puoi tirare fuori ogni termine sanscrito o tibetano e riallacciarti, comparando, ogni tradizione .. ma la sintesi sta in queste parole... se non le sai accogliere ma solo come sempre contestare, è sintomo chiaro che quel Testimone per come intende chi realmente lo ha sperimentato e lo sperimenta costantemente, tu non ne hai mai neanche sentito l'odore.. Questo è il dramma di chi crede di aver meditato o di chi fino a ieri contestava la meditazione.. senza per altro averla mai sperimentata in larga scala... senza soffermarsi ad una sola tradizione o sentiero.. ed ora viene a far le morali a chi ha passato una vita dentro la stessa.. ed ha praticato tutti i tipi di meditazioni esistenti... e non.. e proprio per questa conoscenza profonda si limita a non voler divulgare la stessa ai quattro venti come spesso fanno maestrucoli improvvisati o scuolette spillasoldi... Questo 3D cmq mi par di capire parli proprio di quell'Osservatore.. o Testimone... Ad ognuno la sua strada... |
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07-05-2006, 12.31.53 | #43 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Re: rispondo a Yam...
Citazione:
Ati, so bene quello che dico....leggi attenta-mente, senza sentirti sconfermata, propongo solo Chiarezza. Io non sono un autodidatta e non ho avuto occasionali maestri di passaggio. Il mio primo Maestro ha passato dieci anni della sua Vita in ritiro, in grotta...e' lui che mi ha dato la spinta iniziale. Sotto la sua guida a 24 anni passai sei mesi in un bosco a praticare Samatha, la meditazione per la quiete mentale. Meditavo sei - otto ore al giorno ed ebbi la mia prima esperienza di Samadhi...che ho gia' raccontato, ho iniziato cosi.... Non uso i termini tibetani e sanscriti anche se sarebbe il caso di approfondire il perche' nelle Tradizioni Spirituali si usano tanti termini, ci sono secoli e secoli di esperienza in quei termini. Non ci si improvvisa insegnanti di meditazione. Il mio Samadhi e' una cosa ben precisa e so perfettamente cosa e' e cosa non e' e soprattutto so dove sono. Noto una certa confusione rispetto alla pratica meditativa e questa confusione e' dovuta al cattivo insegnamento ricevuto. Si tenta con la meditazione una fuga dalla Realta', quando la meditazione e' proprio l'opposto ed ecco che allora persone frustrate, sole e con problemi vari, si aggrappano con forza alla cosiddetta non-mente e il risultato e' quello che vediamo in giro. Gli stati momentanei di pacificazione e altri stati alterati che si possono raggiungere sono vissuti come anestetizzante psicofarmaco in cui la Vita ci scivola addosso e perde di significato.....tutto e' illusione...tutto e' concetto..... Questi problemi derivano da un approccio alla pratica squilibrato, basato su false indicazioni, false promesse, derivano dalla mancanza di esperienza, dalla mancanza di pratica, confronto, dalla mancanza di una guida qualificata. Per il resto sei libera di continuare ad illuderti. Ti ho gia detto che basta correggere il tiro, non e' difficile. Il primo passo e' incontare qualcuno in grado di sbloccarci li dove ci siamo bloccati.....o leggere attentamente Yam Per il resto non ho piu' nulla da dire e trovo molto infantile cio' che e' stato mostrato in questo 3d........CinCin! Ultima modifica di Yam : 07-05-2006 alle ore 12.41.25. |
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07-05-2006, 13.26.30 | #45 | ||
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
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Citazione:
appunto.. è questo che volevo dimostrare.. grazie della relazione... non ci s'improvvisa maestri ..... Citazione:
anche questo è espressamente un solo TUO concetto... una sola TUA paura!! NESSUN MAESTRO HA MAI PARLATO DELLA MEDITAZIONE COME QUALCOSA DI DISTACCATO DALLA REALTA'..O FUGA.. SE SI LEGGESSE CON IL CUORE E NON CON LA MENTE OGNI INSEGNAMENTO, ANCHE IL PIù SPROVVEDUTO DEGLI ESSERI COMPRENDEREBBE..RICONOSCEREBBE QUESTA REALTA'.. E NON SI PERDEREBBE NELI MEANDRI DELLA SPECULAZIONE INTELLETTUALE O DELLA FENOMENOLOGIA PSICHICA... namasté.... Ultima modifica di atisha : 07-05-2006 alle ore 13.35.06. |
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07-05-2006, 15.49.27 | #46 | |
Sii cio' che Sei....
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Citazione:
Qui siamo in un forum e se vai ad un corso di meditazione il maestro parla. Non ti pare? Se no fai voto di silenzio e taci per sempre. Il pensiero e il linguaggio hanno una funzione e possono essere piu' o meno consapevoli. Sveglia! |
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07-05-2006, 15.51.27 | #47 | |
Sii cio' che Sei....
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Citazione:
Non urlare, di panzanate ne ho sentite fin troppe...anche da te...e proprio sulla Vita! Non ho voglia di confrontarmi a questi livelli. Buon viaggio! e CinCin! |
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07-05-2006, 16.11.24 | #48 |
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Forse hai ragione fmoo un minimo di chiarezza della terminologia andrebbe fatta o chi magari è la prima volta che s'imbatte in tale percorso rischia di fare una grande confusione e di vedere separazioni/differenza tra i vari percorsi spirituali dove invece non ci sono! Personalmente non sono la più preparata per l'aspetto nomenclativo, forse badando al messaggio l'ho riassunto in quei pochi passi sui quali ho avuto modo di procedere. Per cui se lo vuole lascio questo aspetto a Yam, che sicuramente lo farà con grande attenzione. Posso solo cercare di chiarire nuovamente qualcosa che mi sembra fondamentale per un chiarimento quando nell'uso di alcuni termini ci si riferisce al significato derivato della lingua italiana e lo si distingue solo in un evidenziato maiuscolo per indicare invece più frequentemente (ma non sempre vedi "Osservato" maiusc. per sottintendere invece una sintesi concettuale) una realtà non più espressamente delle sole facoltà razionali.
(Prendo spunto dalle parole di Cincin che possono essere in un certo senso fraintendibili! ) Non è l'assenza di pensiero a dare consapevolezza! Ma la capacità di osservare il moto dei propri pensieri senza identificarvici che rende possibile vedere, prendere coscienza di quello "spazio" sottostante sul quale "scorrono" (per così dire) e dal quale compaiono. Quella capacità di osservare placidamente il flusso dei propri pensieri è la consapevolezza. Si ama poi differenziare l'Osservatore(Testimone) con l'Osservato (la Testimonianza) e si distingue l'Osservatore come il soggetto di tale consapevolezza, del saper lasciar scorrere i pensieri su di questo schermo "bianco"; mentre l' "Osservato" sono i vari pensieri che scorrono su di questo "schermo bianco". E sino a qui tutto semplice credo. Ora il passo verso la vera rivoluzione consiste nel prendere profonda coscienza di cosa significhi in realtà quello "schemo bianco": questo tipo particolare di Consapevolezza è chiamato da alcuni "illuminazione" poiché illumina ciò che prima non risaltava, non appariva visibile, "alla luce". E qui effettivamente le parole non solo non possono ma non dovrebbero essere usate poiché l'esperienza deve portare proprio ad un livello di comunicazione dove le parole, le immagini non potranno mai e poi mai essere sufficienti a spiegare l'infinitezza di una dimensione che racchiude tutte le altre tra cui le mentalmente possibili a definirsi. Se ti interessa vai alla fonte di persone come maharaj ad esempio! O cerca di farti un idea generale che ne hanno avuto i vari maestri, così puoi formarti anche un'idea sulle differenze nelle varie concezioni. Questo dal punto di vista della chiarezza teorica dei vari sunti dei percorsi. Saper leggere tra le righe è sempre buona cosa, comunque.. [Ed a volte una vera e propria dote!] Gyta Ultima modifica di gyta : 07-05-2006 alle ore 16.24.37. |
07-05-2006, 16.25.51 | #49 | |||||||
Ospite abituale
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Il fatto è che, ogni schema può essere giusto e sbagliato. Giusto per chi l'ha conosciuto e sbagliato per chi ancora lo deve conoscere. Citazione:
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La mente non dirà mai che essa non è chiara. Ne vale della sua "immagine", della sua sopravvivenza. Citazione:
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