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06-05-2006, 12.41.24 | #22 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2006
Messaggi: 185
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Hai ragione Yam, le mie parole sono fuorvianti; ma il fatto è che tutte le parole sono fuorvianti quando si tratta di descrivere un'esperienza che per sua natura può accadere solo in assenza di parole.
E hai ragione anche quando dici che la mente non si può far tacere, perchè così facendo essa sarà ancora più attiva. La mente può diventare quieta solo quando siamo in una posizione di ricettività, di passività, perchè ogni azione produce una reazione. |
06-05-2006, 13.05.39 | #23 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Certo, presumo che tu non sia una principiante....e' che occorre essere molto precisi per chi lo e'....e questo lo si fa con le parole, tanti, soprattutto autodidatti, cercano forzatamente di "fare il vuoto"...come di solito dicono....e finiscono per crearsi solo degli ostacoli.... Le parole sono l'unico strumento che abbiamo per insegnare la meditazione e vanno usate bene. Se noi usiamo la parola mente separata dall'osservatore, gia' si crea una piccola schizofrenia, uno cio' pensa che la mente sia una cosa e l'osservatore un'altra. La parola Manas indica la mente pensante e identificata...non la mente o intelletto in generale. L'osservatore o Saksin o Consapevolezza o IO SONO o Chirara Luce Figlia o Rig Pa ecc. ecc. e' sempre e solo l'intelletto, la mente. Bisogna essere chiari onde non creare confusione...e questo si fa con le parole. |
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06-05-2006, 14.12.24 | #25 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Dai di cio' che hai compreso....se qualcosa hai compreso....perche' ne dubito molto. Quando si dice tutto e' mente, perfino nella tavola smeraldina, si intende che tutto e' mente, tutto e' pensiero e che il pensiero radice dell'intelletto e' IO SONO e che IO SONO e' il Figlio o Logos non e' una mia invenzione. Te lo spiego ancora una volta, come si fa con i bambini. Ogni uomo riflette.....chiaro o non chiaro? Cosa vuol dire che riflette? Ogni uomo e' dotato di Consapevolezza o Coscienza...e possiamo solo parlare di livelli di coscienza, chiaro? Un uomo animalo e' identificato con li bassi livelli di coscienza e riflette molto poco quella Luce originaria, cioe' non (la) riflette affatto....anche se la sua presenza pallida quanto vuoi...c'e'! Uno che gia' riflette un pochino di piu' sara' meno animalo e piu' intellettualo, ma non basta ancora, ecco che un uomo che sa che quella qualita' riflettente e' la sua Luce interiore e li dimora sara' un uomo Cosciente e Consapevole (la prossima volta che cambi nick ti lancio un siluro ) |
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06-05-2006, 14.19.40 | #26 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2006
Messaggi: 185
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Anche tu stai fuorviando il principiante, Yam, perchè la mente non è l'osservatore.
L'osservatore è consapevole della mente, il contrario, nò. La mente può solo dire "c'è l'osservatore", ma non ne ha le prove. La mente può parlare dell'osservatore ma non lo conosce. L'osservatore conosce la mente, invece, ma non ne può parlare. Ciao |
06-05-2006, 14.56.28 | #27 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Citazione:
"...il vostro essere interiore altro non è che il cielo vuoto. Le nubi vanno e vengono, i pianeti nascono e scompaiono, le stelle nascono, le stelle sorgono per poi morire e quel cielo rimane intatto, identico a se stesso, immacolato, limpido.Quel cielo interiore è chiamato Sakshin, il Testimone. Ed è quella la meta della meditazione. Entra in te e godi quel cielo interiore. Ricorda: tutto ciò che puoi vedere non sei tu. Puoi vedere i tuoi pensieri, dunque non sei i tuoi pensieri, puoi vedere i tuoi sentimenti, dunque non sei i tuoi sentimenti; puoi vedere i tuoi sogni, i desideri, i ricordi, le immaginazioni, le proiezioni, dunque non sei nulla di tutto ciò. Vai avanti, eliminando tutto ciò che sei in grado di vedere. E un giorno sorgerà un istante incredibile, l'istante più ricco nella vita di un uomo, l'istante in cui non resta più nulla da scartare. Tutto ciò che può essere visto è scomparso: solo il Veggente rimane. Colui che vede è il cielo vuoto. Conoscerlo rende liberi da ogni timore, conoscerlo rende ricolmi d'amore, conoscerlo significa essere Dio, Essere immortali." ( OSHO ) Questo s'ntende per Sakshin, l'Osservatore, e questi non è la mente (con la "m" minuscola), ovvero la mente identificata. Altrimenti, se ci riferisce alla Mente ("M" maiuscola) come sinonimo di Coscienza impersonale allora ci si può anche intendere: sarebbe solo una una differenza terminologica, non essenziale. Ultima modifica di Mirror : 06-05-2006 alle ore 15.08.29. |
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06-05-2006, 14.58.56 | #28 | |
Ospite pianeta Terra
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Messaggi: 3,020
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Citazione:
Ultima modifica di atisha : 06-05-2006 alle ore 15.00.01. |
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06-05-2006, 15.05.36 | #29 | |
Sii cio' che Sei....
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Messaggi: 4,124
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Citazione:
Cincin leggi bene cosa ho scritto....e cerca di uscire da quegli schemi che ti sei fatta sull'osservatore, la mente e tutto il resto. E' chiaro che se non comprendi cosa vuol dire essere identificata nella funzione discorsiva non vai da nessuna parte, ma e' il modo di dare l'indicazione che fa la differenza. Non c'e' chiarezza nei termini in questo primo approccio alla meditazione da parte degli occidentali...tutto qui. Non si puo' separare cio' che non e' separato e se lo si fa' bisogna sottolineare questo. Quindi separa pure, ma ricordati che la mente e' una e una sola ed e' piu' o meno Consapevole. Allora puoi dare l'indicazione della parte piu' interna della mente, che e' la sorgente della parte esterna (fenomenica)...tutto qui.....dai quell'indicazione...in modo pratico che ciascuno la possa riconoscere...senza sentirsi separato....perche' e' proprio quella cosa che fa si che ogni uomo "rifletta". Quale Luce riflette? (noi funzionaimo al contrario....allora come salmoni iniziamo a ri-salire) |
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06-05-2006, 16.04.53 | #30 |
Ospite abituale
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Messaggi: 351
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Cerco di farmi capire con un esempio:
Quando mi sveglio il mattino, c’è un istante primo che comincio a pensare alle cose della giornata, un momento in cui mi sento sveglio senza alcun pensiero particolare della mente. Sono solo io stesso, in un semplice stato di consapevolezza. Questo ci dà la percezione dell’assoluta certezza della nostra esistenza, poiché di là da ogni osservazione vi è l’osservatore immutabile ( il testimone ) Questa esperienza di semplicità si rinnova più volte durante il giorno, ma poche persone se n’accorgono perché di solito ci s’identifica con il processo del pensiero. NOI, NON SIAMO QUELLO CHE STIAMO PENSANDO. I pensieri della nostra mente non ci appartengono…. Noi siamo CONSAPEVOLEZZA. La stanza del tesoro dove sono celate tutte le vere ricchezze della nostra vita. |