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05-05-2006, 18.28.40 | #11 |
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Data registrazione: 02-02-2003
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Non è il caso.. (!)
[non sono ancora.. passata al confine.. ] Per me è un piacere poter condividere! La mente e l'osservatore a mio avviso non sono la medesima "cosa". Nello spazio dove sorgono i pensieri la mente scivola per così dire in quello "spazio" non intellettualizzabile che è "oltre" la mente stessa, o per meglio ancora dire, la sua reale natura intesa come radice reale (per distinguerla dall'apparente-passeggera dei pensieri e del tempo) Ma queste sono mie parole.. e lasciano il tempo che trovano!! La ricerca è qualcosa di assolutamente personale: è un esperienza interiore e personalissima, l'unica in grado di fornirci delle "risposte" soddisfacenti ! Ecco perché vedo nel modo di porsi di Juddu Krishnamurti un buon indirizzo sostanziale perché spinge a cercare esclusivamente al di là di ogni insegnamento spirituale altrui.. Perché la strada interiore è realmente priva si sentieri.. e chiunque si sia incamminato comprende bene - a mio avviso- il pericolo di inganno che si ha a cercare di affidarsi alle parole altrui!! L'unico consiglio che posso darti è quello di non fermarti mai alle parole: le parole sono trappole! Quando credi d'averle intese per benino ti portano al di là della strada che vorresti percorrere.. (!) "Spazio" "Assenza di pensiero" "Osservatore" "Testimone" "Vuoto" "Tutto" sono spesso parole molto.. molto fraintendibili.. e possono portare ad una sorta d'annichilamento che è tutto il contrario del Senso.. (!) un abbraccio! Ho trovato molto indicative questi due messaggi: ["Occhio dello Spirito" -di Ken Wilber:] http://www.meditare.it/forum/_disc1/04-06-04.htm [Jiddu Krishnamurti da:] www.consapevolezza.it/aetos/aetos_index2.asp "La meditazione apre la porta ad una vastità che trascende ogni immaginazione o congettura. Il pensiero è il centro intorno al quale c'è lo spazio dell'idea, e questo spazio può essere allargato da ulteriori idee. Ma tale allargamento mediante stimoli di ogni sorta non è la vastità in cui non c'è alcun centro. La meditazione è la comprensione di questo centro e quindi il suo superamento. Il silenzio e la vastità vanno insieme. L'immensità del silenzio è l'immensità della mente in cui non esiste un centro. La percezione di questo spazio-silenzio non procede dal pensiero. Il pensiero percepisce soltanto la sua proiezione, e il riconoscimento di essa è il suo confine ... " Gyta Ultima modifica di gyta : 05-05-2006 alle ore 18.30.32. |
05-05-2006, 19.19.10 | #13 |
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Data registrazione: 02-02-2003
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Sempre sul "Testimone":
https://www.riflessioni.it/enciclopedia/maharaj.htm "La mente è come un fiume che scorre nel letto del corpo, per un momento t'identifichi con un'onda e la chiami "il mio pensiero". Tutti i tuoi oggetti di coscienza fanno la mente; la consapevolezza è lo stato in cui la coscienza è colta nella sua interezza"." Gyta |
05-05-2006, 21.24.54 | #16 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 224
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Citazione:
Innanzitutto grazie a te ed a tutti per le risposte. Quoto solo questa parte perché mi fa molto riflettere. Pone l’accento su tre aspetti (anzi quattro se includo i pensieri, ma è meglio che li lasciamo -nel senso che non li prendiamo- nel loro stato): mente, coscienza e consapevolezza. Dove la consapevolezza è lo stato in cui la coscienza è colta nella sua interezza, interezza in questo caso che è la mente. Se colgo il senso ciò vuol dire che mente ed osservatore sono l’identica cosa. Se invece l’osservatore fosse l’attributo attraverso cui pervenire alla consapevolezza ci sarebbe (secondo me) qualcosa d’altro da cogliere; anche perché in ciò che mi consigli di leggere ("Occhio dello Spirito" -di Ken Wilber l'Osservatore non può essere osservato; (sempre nello stesso testo: Patanjali dette la classica descrizione della schiavitù come "l'identificazione dell'Osservatore con gli strumenti dell'osservazione"); (stessa fonte: Può essere visto il tuo corpo, può essere vista la tua mente, la natura può essere vista, ma tu non sei nessuno di questi oggetti. Sei la pura sorgente della consapevolezza). |
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06-05-2006, 10.19.08 | #18 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 351
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Re: L'osservatore
Citazione:
Possiamo vedere le cose e gli eventi senza porre in mezzo l’io rappresentativo? Possiamo essere puro fuoco contemplativo senza il pensiero che descrive e confronta? La tecnica suggerita dei saggi è questa: Osservare con l’interezza del nostro essere, in modo che esiste solo l’atto di osservare senza bisogno che intervenga il pensiero Osservare con l’intero essere… con la mente vuota… Essere tutto uno con ciò che si osserva, Uno stato d’osservazione senza l’interferenza del pensiero. Applicare con consapevolezza e attenzione questo strumento non è difficile, basta provare, non richiede alcuna disciplina, alcuna pratica. Allora l’attenzione si fissa su un solo punto, l’intuizione fa il resto e l’Osservazione diventa magica. |
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06-05-2006, 11.05.20 | #19 | |
Ospite abituale
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Re: L'osservatore
Citazione:
Ciao fmoo, la mente non può "osservare"; la mente può essere osservata. Se la mente tace, ci è permesso osservarla. La mente è subordinata all'osservatore; l'osservatore le è al di sopra. Ciao |
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06-05-2006, 11.09.54 | #20 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Non lo potrai mai capire attraverso la mente, perchè in questo caso essa sarebbe in funzione, e quando la mente è in funzione, quel qualcos'altro che la potrebbe osservare, è nascosto. Per poter sapere chi è che osserva devi far tacere la mente; quindi non è un capire intellettuale ma un sapere diretto senza pensiero. Ciao cincin |
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