Il cristianesimo riconosce come sacramento quello della CONFESSIONE.

Questa mossa a dir poco geniale permette ad un qualsiasi uomo di praticare qualsiasi peccato egli abbia intenzione di compiere sapendo che "dopo" potrà redimere le sue colpe se si pentirà veramente sotto confessione.

Anche l'omicidio può essere perdonato.


Il tutto potrebbe essere rappresentato metaforicamente come una doccia che lava tutte le impurità che l'uomo ha accumulato nel corso della settimana.

Le domande che vorrei porvi sono queste:

1) Vi sembra giusto che un uomo, nonostante compia gravi peccati possa redimersi semplicemente confessandosi?

2) La confessione fu indetta in un concilio ecclesiastico e non venne mai predicata da Gesù. Dunque è opera dell'uomo. Vi sembra giusto che l'uomo spacci questa decisione presa ad un consiglio come volere e sacramento di Dio? (ricordo che cristiani come i protestanti non riconoscono la conbfessione in quanto opera dell'uomo)

i peccati e dio che li toglie non il prete
il prete e l'intermediario ma il pentimento e dell'uomo.
dio conosce ogni tua zozzura ogni tuo pensiero puoi ingannare il prete ma non dio.
il prete ti assolve in base a quello che dici tu in base al pentimento che dimostri tu ma e solo dio che puo' assolverti.
il cuore dell'uomo lo conosce solo dio ne il prete ne l'uomo che lo possiede.

C'è da rilevare il fatto che oltre ad istituire la "confessione" la chiesa ha istituito anche un elenco d' infiniti peccati di cui chiedere perdono, far confessare, ad esempio per la sua prima comunione un bambino di nove anni credo che sia assurdo! e terribilmente frustrante se non forviante per il bimbo.

si, è troppo facile.
infatti papa Leone X, che la sapeva lunga, sancì le Taxae Camarae, molto più oneste:

- L'ecclesiastico che incorresse in peccato carnale, sia con suore, sia con cugine, nipoti o figliocce, sia infine, con un'altra donna, sarà assolto, mediante il pagamento di 67 libbre, 12 soldi.

- Se l'ecclesiastico, oltre dal peccato di fornicazione chiedesse d'essere assolto dal peccato contro natura con bambini o bestie e non con una donna, pagherà solamente 131 libbre, 15 soldi.

- Il sacerdote che deflorasse una vergine, pagherà 2 libbre, 8 soldi.

- La religiosa che ambisse alla dignità di badessa dopo essersi data a uno o più uomini simultaneamente o successivamente, all'interno o fuori del convento, pagherà 131 libbre, 15 soldi.

- I sacerdoti che volessero vivere in concubinato con i loro parenti, pagheranno 76 libbre, 1 soldo.

- Per ogni peccato di lussuria commesso da un laico, l'assoluzione costerà 27 libbre, 1 soldo; per gli incesti si aggiungerà a coscienza 4 libbre.

- La donna adultera che chieda l'assoluzione per restare libera da ogni processo e avere ampie dispense per proseguire i propri rapporti illeciti pagherà al Papa 87 libbre, 3 soldi. In caso analogo, il marito pagherà uguale somma, se avessero commesso incesto con i propri figli aggiungeranno a coscienza 8 libbre.


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questa è una minima parte.
il testo completo si trova su internet

saluti

La confessione mi pare non sia un sacramento.
Ciao

Mi sorprendi..................... .....

Battesimo, Cresima, Comunione, Matrimonio, Confessione, Unzione degli Infermi, Sacerdozio.

A mio avviso c'è un vizio di fondo. Anzitutto non esiste il peccato che è un'invenzione umana allo scopo di controllare le coscienze. Esiste l'esperienza da cui dobbiamo trarre insegnamento. Non si potrà mai imparare senza commettere errori.
Il problema non è commettere errori, bensì sta nel comprendere la lezione dell'esperienza di vita (conosci te stesso), rilasciare i pensieri e le emozioni che hanno portato all'errore (cioè rilasciare ciò che hai riconosciuto) e cambiare il modo di pensare. E tutto questo non ha bisogno di alcuna confessione, ma lo si può fare da soli nella propria interiorità.

Gianfry

Concordo...sull'imparare...e soprattutto sul non ripetersi nell' "errore"...una volta divenuti consapevoli di esso.

Premettendo che la "confessione" per me dovrebbe riguardare solo Dio e l'Uomo, senza bisogno di intermediari (perchè è Dio che sa costantemente ciò di cui ti sei macchiato e se sei veramente pentito delle azioni commesse)...

Magari fosse così semplice! La confessione ha valore solo se frutto di un serio e profondo pentimento, non basta che il prete ti assolva dai peccati, lui è solo un intermediario, deve essere Dio a farlo (e lo farà solo se vedrà un vero pentimento!).

Vedi risposta precedente

Certo perchè Dio, essendo infinitamente buono, comprende che i suoi figli possono sbagliare e non porta rancore: si addolora soltanto quando vede l'uomo che si svia, dandogli sempre l'opportunità di redimersi.

Non c'è bisogno che risponda perchè Aleksandr è già stato abbastanda esauriente.

(Comunque non si può negare che la Confessione, in un periodo non troppo dignitoso per la Chiesa, dava molto potere al clero...)

Eppure a me questa idea mi pare molto vicina a quella della confessione! rilasciare i pensieri e le emozioni che hanno portato all'errore (cioè rilasciare ciò che hai riconosciuto) e cambiare il modo di pensare , alias il pentimento.