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02-05-2006, 20.30.44 | #33 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 01-05-2006
Messaggi: 2
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Ciao sono nuova. Da ieri seguo questa discussione, mi sembra molto interessante. A mio modesto parere la confessione può essere "comoda" soltanto se uno la usa appunto come un mezzo per lavarsi la coscienza e quindi in modo estremamente superficiale. Però se viene fatta con autenticità, con vero pentimento, credo possa essere una risorsa importante, perchè ti porta a riflettere sulle tue mancanze, a renderti consapevole di esse, a condividerle con qualcuno che può aiutarti a farti meglio comprendere i tuoi errori. L'importante è che il confessore sia una persona valida, umana, capace di capire e di ascoltare. E ce ne sono pochi così...Il confessore secondo me dovrebbe funzionare come una sorta di specchio, nel quale ti rifletti. Leggevo in qualche risposta che Gesù non ha mai parlato di confessione, non sono in grado di dirlo però mi veniva in mente l'episodio della donna con l'emorragia: Gesù chiede chi avesse toccato il suo mantello, ben sapendo in realtà che era stata lei, ma voleva che lei stessa riconoscesse la sua responsabilità. Lei ammette di essere stata lei, dopodiché lui le dice "la tua fede ti ha salvata" e la guarisce. Direi, più confessione di questa...
Comunque proprio sabato scorso sono andata a confessarmi da un parroco meraviglioso come pochi, con delle straordinarie doti di umanità e di comprensione: mi sono sentita capita, profondamente capita. E mi rendo conto che non è che adesso mi abbia ripulito la coscienza, e quindi alé, torno a peccare, anzi sento che la strada è lunga e faticosa, ma mi basta essere stata capita. E continuo a ripensare alle cose che mi ha detto, mi ha fatto un gran bene. Credo ancora che parlare soltanto a Dio delle proprie colpe sia in fondo molto più semplice: ma dirle a qualcuno che ha un volto, due occhi che ti fissano, lo stesso fatto di sentire la tua voce che dice determinate cose...beh qui la faccenda si fa più complicata, ma decisamente più sanante. |
02-05-2006, 21.14.46 | #34 | |
Ospite
Data registrazione: 16-04-2006
Messaggi: 37
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Re: Re: Re: Quanto è comoda la confessione.
Citazione:
Se la persona a cui ho fatto del male non mi perdona, io sono legata a lei karmicamente e non potrò avanzare finché non ho ottenuto il suo perdono e - se possibile - riparato a male fattole. Quello che intendevo a proposito di Dio é questo: Dio non é così piccolo da non perdonarmi ma sono io che non posso andare da Lui anche se solo una persona o un'anima non mi perdona. Quindi, é molto importante - secondo me - non ferire e non fare del male a nessuno, nemmeno alla più piccola creatura, né in pernsieri, né in parole né con le azioni |
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03-05-2006, 09.25.21 | #35 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-09-2004
Messaggi: 586
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Re: Re: Re: Re: Quanto è comoda la confessione.
Citazione:
in questo modo attribuisci il potere di perdonarti a un'altra persona ..non credi? una volta che hai fatto tutto quello che potevi fare per farti perdonare e questa persona continua a negarti il perdono ... non ti rimane che "abbandonarti" al giudizio di Dio..ma questo risulta difficile farlo se non si crede che ..Qualcuno che ha sacrificato la sua vita per noi, Qualcuno che ha preso tutti i peccati del mondo su di se , lo ha fatto solo ed esclusivamente per Amore e perchè ci ama gratuitamente e immensamente...ecco ....se non sentiamo questo allora ......si hai ragione....... non si riesce ad andarGli incontro..... questo è il vero peccato ..scegliere dal profondo del tuo cuore di rifiutare l'Amore che ti è stato offerto gratuitamente da Dio attraverso il Figlio Gesù Cristo. . Certo che è importante non ferire e non fare male a nessuno ma sta di fatto che ognuno di noi deve fare i conti con la propria natura peccatrice , inevitabilmente ognuno di noi commette errori più o meno gravi . .il peccato è qualcosa che nasce nel cuore , nella parte più intima e profonda di noi stessi..ancora prima che parte l'azione già solo aver "desiderato" abbiamo consapevolmente o no peccato. Il cuore così come ci condanna puo anche salvarci...spetta solo a noi la scelta. L'amore di Dio spezza le catene ....nessun legame karmico ci puo spaventare dunque.... ciao . Ultima modifica di Sweet Cat : 03-05-2006 alle ore 09.27.19. |
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03-05-2006, 22.27.35 | #36 | |
Ospite
Data registrazione: 16-04-2006
Messaggi: 37
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Re: Re: Re: Re: Re: Quanto è comoda la confessione.
Citazione:
Certo può perdonarmi solo quella persona a cui io ho fatto del male. Se la persona non mi perdona, come può perdonarmi una terza persona non coinvolta nella cosa e che quindi non è la diretta interessata? Se tu fai un torno enorme a una persona x, chi deve perdonarti, la persona x o una persona y che è al di fuori della cosa? Questa è una cosa ovvia qui sulla terra, nelle relazioni normali tra uomini. Oppure ammettiamo che tu sei una mamma e un tuo figlio che ha picchiato di santa ragione suo fratello viene da te a chiedere perdono del male fatto a suo fratello. CHE COSA GLI DIRESTI TU, MAMMA BUONA E GIUSTA??? Tu, come mamma, ami ambedue i tuoi figli. E così, nostro Padre ama anche la persona che ha subito un torto così grande che non riesce a perdonare. Per quanto riguarda la storia che Gesù Cristo si è preso tutti i peccati del mondo su di se è una questione di fede, anzi di chiesa cattolica. E che cosa significa poi? Se guardo come è conciato questo mondo, non mi sembra che questo abbia aiutato molto… Oppure quelle parole hanno qualche altro significato |
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04-05-2006, 11.38.01 | #38 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-12-2005
Messaggi: 301
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Io continuo a pensare che il pentimento e l'essere perdonati siano due strade separate.
Se per esempio io faccio del male a una persona e me ne pento profondamente, chiedo perdono ma non lo ottengo, quello che conta sia il mio stato d'animo e la sincerità di quello che provo. Penso che una persona che rifiuta di perdonare perda un'occasione di crescita. |
04-05-2006, 22.55.40 | #39 | |
Ospite
Data registrazione: 16-04-2006
Messaggi: 37
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Citazione:
Domanda giusta. Se la persona che deve perdonarmi muore prima di avermi perdonato, per me le cose saranno un po' più difficili. Posso sempre provare con la preghiera, con pensieri d'amore inviati alla sua anima, ma qui il terreno si fa insicuro perché non avrò mai lacertezza che quella persona (anima) mi ha perdonato, quindi lasciamo questa pista. Ma ammettiamo che la mia colpa é grave e l'anima non mi perdona nemmeno in seguito alle miei preghiere e ai miei pensieri positivi, la mia via passerà inevitabilmente attraverso un incontro con questa persona in qualche altra incarnazione (perchi ci crede??!!??), sotto forma di madre e figlio, o moglie e marito o amanti, o vicini di casa, o capo e dipendente e mi verrà data una nuova chance di riconciliarmi con questa persona, perdonandola io per un male fattomi da lei, facendole del bene o qualsiasi altra combinazione che mi verrà suggerita da un sentire profondo, che io sono libera di seguire o no. Per questo Gesù in qualche passo del vangelo che non ricordo, ma lo cercherò e te lo comunicherò, mi sembra che dica di riconciliarci con nostro prossimo finchè siamo sulla via insieme, o qualcosa del genere. |
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05-05-2006, 21.46.50 | #40 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 01-05-2006
Messaggi: 2
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Sono d'accordo con Donatella: quello che conta è il pentimento sincero, anche se non viene perdonato. Il pentimento sincero ha comunque - secondo me - la forza di liberarmi, a prescindere da quello che decide di fare colui al quale chiedo perdono. Il chiedere perdono implica umiltà, amore, saggezza: mi sembra naturale che è meglio farlo prima possibile per non tormentarsi, per vivere serenamente con chi amiamo, ma la morte a mio parere non è un ostacolo al perdono se il cuore è autenticamente pentito.
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