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Vecchio 13-05-2006, 00.12.35   #41
Flavio**61
Ospite abituale
 
L'avatar di Flavio**61
 
Data registrazione: 12-03-2005
Messaggi: 388
Credo che si debba fare chiarezza su che cos’è il peccato…

Il cristiano crede in Gesù ….e ritiene vero ciò che dice …Gesù ci riferisce la volontà di Dio…il cristiano ritiene la volontà di Dio la verità .

Il cristiano è convinto che vivere nel modo in cui vuole Dio sia quello giusto …lo sente giusto dentro di se

Quando il cristiano và con la propria volontà ……contro a quella verità che è la volontà di Dio….. commette peccato .

Il peccato è scegliere la propria volontà……….. piuttosto che quella che ha conosciuto da Dio …che sa essere giusta .

Poi c’è il pentimento…..

Ci si pente di questo atteggiamento …….per questo atteggiamento si chiede il perdono a Dio.

Pentirsi è come riconciliarsi con Dio ….e Dio è disposto a riconciliarsi ..sempre ..anche se hai tirato giù dei bestemmioni…!

Prima c’è la volontà di riconciliarsi con Dio a livello spirituale ……..poi c’è il vescovo o il prete che da un corpo a Dio cosicché il cristiano può riconciliarsi anche materialmente ..con il corpo ..a Dio….è comunque chiaro che….il vescovo e il prete non hanno nessun potere

Se quel peccato ha avuto come vittima un’altra persona….è chiaro che devo chiederle scusa …perdono …devo cercare di riparare al danno ..se possibile .

Questo mi mette in un atteggiamento di amore …di servizio ..verso quella persona …anche questo dimostra che ho voluto riconciliarmi con Dio ..

Se poi quella persona non riuscirà a perdonarmi ..pazienza ..vivrò con quel tormento …

Ma quello che più mi tormenta non è il fatto che non mi perdona ….ma il fatto che la mia azione ha provocato …odio… risentimento ..voglia di rivalsa in quella persona …e questo turba la sua serenità.

Chi pensa che confessando un peccato, senza una conversione interiore, possa riabilitarsi ….non fa altro che raccontare frottole alla propria coscienza.

La confessione è la riconciliazione con Dio …con la verità conosciuta …

Lo stesso si può dire per l’ateo ….questo si pente e si riconcilia con la verità conosciuta …..ma per lui è più facile perché non deve rivelare il proprio peccato ad un altro uomo.

Risultato finale …la confessione o la riconciliazione è più comoda per un ateo.

Ciao Flavio
Flavio**61 is offline  
Vecchio 13-05-2006, 11.57.42   #42
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Citazione:
Messaggio originale inviato da Jack Sparrow
.......
- L'ecclesiastico che incorresse in peccato carnale, sia con suore, sia con cugine, nipoti o figliocce, sia infine, con un'altra donna, sarà assolto, mediante il pagamento di 67 libbre, 12 soldi.
- Se l'ecclesiastico, oltre dal peccato di fornicazione chiedesse d'essere assolto dal peccato contro natura con bambini o bestie e non con una donna, pagherà solamente 131 libbre, 15 soldi.
- Il sacerdote che deflorasse una vergine, pagherà 2 libbre, 8 soldi.
- La religiosa che ambisse alla dignità di badessa dopo essersi data a uno o più uomini simultaneamente o successivamente, all'interno o fuori del convento, pagherà 131 libbre, 15 soldi.
- I sacerdoti che volessero vivere in concubinato con i loro parenti, pagheranno 76 libbre, 1 soldo.
- Per ogni peccato di lussuria commesso da un laico, l'assoluzione costerà 27 libbre, 1 soldo; per gli incesti si aggiungerà a coscienza 4 libbre.

- La donna adultera che chieda l'assoluzione per restare libera da ogni processo e avere ampie dispense per proseguire i propri rapporti illeciti pagherà al Papa 87 libbre, 3 soldi. In caso analogo, il marito pagherà uguale somma, se avessero commesso incesto con i propri figli aggiungeranno a coscienza 8 libbre.

questa è una minima parte.
il testo completo si trova su internet

saluti

Adesso il clero prende i soldi direttamente da tutti, non sta più a fare distinzione fra peccatori e non.

Vedo che i peccati non sono cambiati per nulla, sono sempre gli stessi con qualche aggravante dovuta al progresso, ovviamente!

La confessione introdotta dalla chiesa è un altro strumento per "incanalare" i fedeli all'obbedienza.

In quanto al perdono, io credo che il vero perdono che deve essere ricercato prima di tutto verso se stessi per se stessi.
Dio è sempre pronto a perdonarci come madre amorosa che accetta il figlio per quel che è e non per quello che fa o non fa.

Perdonare se stessi di una vera colpa è impresa ardua e difficilissima.
Stiamo parlando di veri errori, di veri peccati che non è così facile commettere.
Quando diventi consapevole di aver commesso un qualcosa di veramente grave perdonarsi, ripeto, è cosa assai difficile.

Preciso che perdonarsi non è la stessa cosa che giustificarsi.
Tutti sono capaci di trovare una giustificazione ma l'accettazione, il vero perdono del nostro male è altro. E' davvero altro.

E qui stiamo parlando di cose serie non della masturbazione, (che ai miei tempi era peccato gravissimo) non del furto della marmellata, non della parolaccia, non dell'infedeltà coniugale,
non del divorzio, non della prevenzione delle nascite ecc.

Ciao
mary
Mary is offline  

 



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