La mia voleva essere una riflessione del tutto personale (come penso che facciano tutti qui) e parte da studi ed insegnamenti che si appoggiano alla tradizione egizia che ha una visione Olistica dell’Universo, (ivi compreso Dio).
Tale concetto si rifà, però, alla tradizione antica degli egizi, e non a quella che i più oggi conoscono, volutamente distorta e inquinata dalla mentalità materialista.
In tale tradizione sia l'Uomo che l'Universo venivano concepiti come un composto energetico a vari stati di condensazione, come fossero una Cipolla a nove strati, dove il nucleo centrale è la parte materiale/ cioè quella che cade direttamente sotto i nostri sensi.
Gli altri otto livelli sono a variabile stato di condensazione, dal più spesso al più sottile (dall'astrale, al mentale fino a quello spirituale).
In questa visione è il “Sottile che comanda lo Spesso”, per cui il segnale vitale parte dal piano spirituale e via, via, discende fino a quello materiale, comandandone i comportamenti.
Le leggi Universali, che governano questi vari piani, sono nascoste ai nostri occhi, ed esse appaiono, nel campo materiale, in un certo modo.
Questo modo è soggetto alla nostra interpretazione, seguendo principalmente il metodo Analogico, che integra, in un corpo unico, quello deduttivo - induttivo, permettendo una penetrazione del fenomeno.
Ecco che qui vediamo come la metodologia deduttivo/induttiva, figlia della nostra attuale forma mentis, è cioè di Superficie, con l'Analogia diventi una espressione volumetrica.
Infatti, noi percepiamo, con i nostri sensi, esclusivamente volumi, e da questi dobbiamo partire per penetrare e conoscere questi fenomeni.
Le leggi nascoste, sottili, sono riconducibili, nel nostro caso, all'Astronomia, che esprime la Quantità dei fenomeni, ed alla Astrologia, che esprime la Qualità dei fenomeni medesimi.
Dio appartiene alla sfera "astrale", "sottile", ed è quindi una espressione, una rappresentazione del Macrocosmo.
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