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11-04-2014, 07.12.38 | #93 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
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Riferimento: si può credere a dio ma non identificarsi appartenere a nessuna religione?
** scritto da Sancho:
Citazione:
Certamente che è una mia personale opinione, ma è anche certo che credere in Dio conduce a smascherare il nostro Ego e quindi come potrebbe non ferire?!?! Credere in Dio significa amarlo e per amare Lui dobbiamo sacrificare l'Io, ed un sacrificio non può essere senza ferite. Chi non crede in Dio ha, obbligatoriamente, fede in qualcos'altro, facendolo divenire, per conseguenza, il suo dio, quindi dov'è il suo cuore?!?! |
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11-04-2014, 08.31.33 | #94 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: si può credere a dio ma non identificarsi appartenere a nessuna religione?
Si può anche non credere ad un Dio predeterminato da religioni e e varie spiritualità e cedere ad un Dio astratto o metafisico.
Due sono a parer mio gli aspetti fondamentali: 1) la motivazione per cui si ha necessità di un qualcuno al di sopra delle parti che unisce il Tutto per dare senso logico alla nostra esistenza 2) comunque deve esserci un sistema di relazione, un linguaggio di rapporto fra il Dio pensato e la nostra esistenza che orienta il nostro modo di essere nel mondo Il fatto di credere ad un dio personalizzato è sempre più comune e questo porta ad un pregio e un difetto insieme. Significa che sia ha sempre più esercizio critico verso le istituzioni religiose, per cui sempre meno persone accettano come un "piatto pronto" ciò che strutture dogmatiche impongono. Il personalizzare un proprio percorso spirituale individualizza e separa, divide sempre più le persone in una incomunicabilità. La difficoltà allora diventa saper comunicare le differenze, ma anche le proprie identificazioni per essere accettati. Diventa allora fondamentale il rispetto e la tolleranza, cosa assi difficiile nelle tematiche della spiritualità, poichè toccano un intimo difficilmente comunicabile. Un altro rischio è la psicologicizzazione della spiritualità, cioè vivere la spiritualità come ancora, come soccorso dove è difficilmente scindibile la sfera psichica dalla quella razionale. Quindi sì un dio personalizzato fuori dagli antichi schemi è possibile e lo dimostrano i sincretismi di molte "sette" e correnti spirituali da almeno un secolo a questa parte. Temo non aiuti, ma alimenti l'isolamento. Riprendendo i due punti che sono all'inizio del post il "come vivo la mia spiritualità" cioè come relaziono il rapporto fra me e il "mio" dio determina una sfera morale ancora individualizzata e sempre meno socializzata. A volte penso che sia giusto così, che dopo il tempo della massificazione religiosa , la risposta culturale delle persone che prendono sempre più coscienza di sè è l'atomizzazione individuale. Forse sarà possibile un domani riavere una spiritualità di nuovo socializzata , ma non più massificata. perchè la grande difficoltà è essere liberi e nello stesso tempo sentirsi parte con i propri simili di un percorso comune che identifichi. |
11-04-2014, 13.42.34 | #95 | ||
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-03-2014
Messaggi: 32
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Riferimento: si può credere a dio ma non identificarsi appartenere a nessuna religione?
Citazione:
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11-04-2014, 20.26.45 | #96 |
Moderatore
Data registrazione: 23-05-2007
Messaggi: 241
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Riferimento: si può credere a dio ma non identificarsi appartenere a nessuna religione?
A mio avviso vi sono due modi per credere in Dio senza appartenere ad alcuna religione: il primo è credere in un Dio "razionale" come quello dei teisti e dei deisti del periodo illuminista; una sorta di spinoziano Deus sive natura che è anche quello di molti scienziati moderni come ad esempio Einstein. Ma questo è anche un "dio minore", che non ha le caratteristiche del Dio inteso come Assoluto ed è per certi versi più simile al dio "tappabuchi" di Nietzsche e Bonhoeffer.
Il secondo modo è quello dei metafisici, dei sapienti, degli illuminati, di coloro che vedono dio direttamente senza alcuna necessità di mediazione. Costoro, se spesso partono abbracciando una confessione religiosa per iniziare il proprio percorso verso l'illuminazione, una volta giunti al culmine trascendono naturalmente ogni rappresentazione religiosa poichè non più necessaria. Tanti personaggi della storia entrano in questa categoria, e molti di questi dichiaravano di essere allo stesso modo taoisti, cristiani, musulmani, buddhisti, ebrei e indù poichè comprendevano che essenzialmente tutte le grandi tradizioni religiose hanno il medesimo riferimento e affermano le stesse cose. Un signore di cui non ricordo il nome ma che la sapeva lunga diceva che il compito della Chiesa e della religione è di accompagnare il fedele al cospetto di Dio, dopo di che è Dio stesso a farsi suo tutore e il compito della Chiesa finisce, come allo stesso modo affermava il Buddha della dottrina che deve essere considerata come una zattera e abbandonata non appena giunti sulla riva. Due modi diversi quindi di credere in Dio, uno inferiore alla religione e uno superiore ad essa: tutto ciò che sta nel mezzo è l'espressione indefinita e molteplice delle più varie forme religiose. |
11-04-2014, 20.29.28 | #97 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: si può credere a dio ma non identificarsi appartenere a nessuna religione?
** scritto da Sancho:
Citazione:
Come puoi non avere idea? Tutti crediamo in qualcosa. O forse ti riferivi al percorso di un cattolico cristiano praticante come me? Poiché ogni scelta ed ogni decisione presume una fede, non esiste l'esperienza di non-credente, esiste invece l'essere vicini o lontani dal "tocco"di Dio. Inoltre gli aspetti che io presento non sono rivolti ai non-credenti (almeno se non specifichi che intendi con questo) , ma a tutti, proprio in forza della non esistenza dell'ateo. Citazione:
Non-credente nel Dio padre di Gesù o non-credente assoluto? Altrimenti non ci si capisce. Citazione:
E' proprio questa l'utopia (ammiro la tua sincerità innocente), quella di pensare che la morale umana, soggettiva addirittura, possa essere universalmente (dal greco katholikos) condivisibile, e che l'etica che ne deriva, anche se edificata sull'Ego riconosciuto, ama il prossimo e la vita. L'Ego è l'Io al primo posto, il noi non è compreso altrimenti si è altruisti, e non per convenienza altrimenti si è opportunisti. Citazione:
La ferita non te l'ho regalata io, ma la tua coscienza che reagisce ad una verità. Credere al diofaidate, come nel tuo caso, è la pratica spirituale della filosofia della relatività, causa della crisi odierna per chi crede in Cristo. Non c'è intenzione di farti danno, quello te lo fai da sola, è la tua scelta non il mio pregiudizio, le tue parole non hanno niente di nuovo (per il servizio che svolgo è quotidiano, altro che condizione estranea), quindi come potrebbero offendermi o far vacillare la mia consapevolezza? Se tu avverti le mie affermazioni come un giudizio, prova a riscontrare se hanno invece risvegliato qualcosa nelle tue presunte certezze, la mia non è una morale personale, non è la religione degli uomini, ma è dettata e voluta dal trascendente, quindi è logico che ci sono delle discrepanze tra i nostri modi di discernere e soprattutto di esistere. |
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11-04-2014, 23.30.46 | #98 | ||
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-03-2014
Messaggi: 32
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Riferimento: si può credere a dio ma non identificarsi appartenere a nessuna religione?
Caro Duc,quando parlo di non credenti ,mi riferiscono a quanti non credono in Dio.Certo che si crede in qualche altra cosa e, sicuramente non è per tutti i non credenti la stessa.Io credo nella vita e nell'evoluzione delle coscienze,quando mi relaziono cerco il buono negli altri ,convinta che tutti ne hanno ,anche se apparentemente alcuni sembrano esserne sprovvisti.Quando mi riferisco ai valori umani universalmente condivisibili,penso al non uccidere ad esempio,..e non servono i comandamenti,...se dai alla vita dell'altro il medesimo valore che dai alla tua,è automatica l'acquisizione del non uccidere e il non uccidere è un valore umano universalmente condivisibile..Egoismo e altruismo sono entrambi componenti della natura umana,..non esisterebbe uno senza l'altro,districarsi è, la ricerca quotidiana di un equilibrio tra i due, con il rispetto per gli altri senza mancare di rispetto a se stessi e viceversa.
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12-04-2014, 07.15.11 | #99 | |||||
Ospite abituale
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Riferimento: si può credere a dio ma non identificarsi appartenere a nessuna religione?
** scritto da Sancho:
Citazione:
Come ho già affermato in precedenti commenti io sono chiamato solo a dirti delle cose (argomentandole) non a fartele credere, anche perché nessuno le può fare sue con la sola propria forza di volontà. Citazione:
Ma quel tuo qualcosa, per te (e per tutti), diventa un dio, almeno su questo sei d'accordo? E se tutte le tue scelte vengono prese in funzione di esso (visto che lo ritieni Verità), e se codesta divinità è personale e fondata sull'Ego, può darsi che le decisioni prese siano non tanto altruistiche? Non tanto desideri del cuore? Citazione:
E da dove provengono la vita e la coscienza? Sono nate per caso o per logica? E' su questo che si basa la Fede, l'identificarsi ed appartenere a Dio. Citazione:
Non uccidere (scomponendo esegeticamente il 5°comandamento) non significa solo sopprimere la vita altrui, ma anche non amare, quindi col solo non amare già si uccide, ma questo senza Cristo è difficile che sia universalmente condivisibile. Citazione:
Ma se si potrebbe incontrare questo equilibrio da soli a che servirebbe la religione? A che servirebbe credere in qualcosa? |
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12-04-2014, 14.19.06 | #100 | ||||
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-03-2014
Messaggi: 32
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Riferimento: si può credere a dio ma non identificarsi appartenere a nessuna religione?
Buongiorno Duc, buongiorno a tutti, con questo dibattito a due si rischia di monopolizzare la discussione ,chiedo scusa ma,è stato necessario per arrivare ad una migliore comprensione di due differenti modi di guardare al credere.
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