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15-09-2005, 14.16.59 | #102 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
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Citazione:
Prima bisogna nascere? Interiormente? Ecco, ma chi ci dice che questa cosa che dici sia vera o meno? La tua fede. Se è la tua fede, significa che parti da un tuo pre-concetto, che vuoi mettere prima del metodo. Secondo me, il metodo deve nascere all'inizio, deve dare subito un ordine, altrimenti ciò che per te verrebbe prima, sarebbe solo disordine, non-metodo, metodo del preconcetto. |
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15-09-2005, 19.12.11 | #103 | ||
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Citazione:
Una buona parte del tuo destino la conosci già perchè é il tuo passato... presto conoscerai Tutto il tuo destino! Se poi lo vuoi conoscere tutto adesso, basta che rinunci al tuo futuro cessando la durata della sola tra le tue due nature che può cessare. Se fai questo, anche questo sarebbe satato nel tuo destino. Citazione:
Con tutto il rispetto che ho per te, devo chiarirti che siamo troppo lontani per poterci capire a vicenda. Basta osservare che secondo te io sarei una persona di "FEDE" eheheh... Cosa vuoi che serva spiegare? Se vai indietro o ti carichi del fastidio di leggere almeno qualcuno dei miei attuali oltre 1800 posts... forse trovi anche più risposte rispetto alle possibili domande che ti potrebbero venire in mente adesso Scusa ma ripetermi non mi piace. P.S. Scusami, oggi sono un po' giù. Ultima modifica di Mistico : 15-09-2005 alle ore 19.17.33. |
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15-09-2005, 22.19.12 | #104 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 347
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Citazione:
Non ho scelto di fare ma di accettare un percorso già tracciato da una Coscienza che è me stesso oltre i limiti dell'io. Per renderlo più chiaro prenderò in prestito una bellissima citazione che Kantaishi ha postato oggi in un altro thread: "Bene non è, hai seminato e ora devi raccogliere." E sapendo che questa è la Voce del Silenzio, obbedirai. Ma non obbedirai come s'Ei fosse un generale, ma obbedirai sapendo che quella è la voce del tuo cuore." Ora dimmi Dunadan, come ci si può capire se tu hai posto tutta la tua fede nella ragione, e ti sei imposto di non uscire mai dai suoi limiti, e io ti sto dicendo cose che non appartengono alla ragione e quindi per te inaccettabili? Come possiamo ricondurre alla ragione ciò che ragione non è? Sono d'accordo con Mistico quando dice che siamo troppo lontani per capirci a vicenda. Eppure non necessariamente deve essere così. Ho postato due riflessioni di Einstein dove dimostra che la ragione e lo Spirito possono convivere armoniosamente e anzi, complementarsi a vicenda. Dunadan, senza assolutamente nessuna intenzione di far della polemica, non credi che certe domande, invece di farle a noi, dovresti fartele a te stesso? Farti venire il dubbio che non siamo solo una mente in un corpo fisico. Fai troppo affidamento nella tua ragione impedendoti di esplorare orizzonti del tuo essere che la ragione non potrà mai nemmeno immaginare. Pensaci. Ciao |
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16-09-2005, 02.26.39 | #105 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Ho risposto a Dunadan piuttosto male, me ne rendo conto e faccio ammenda. Scusami Duna.
Ti rispondo: Le verità che possiamo riconoscere dipendono sempre dalla nostra disponibilità ad accettarle. Quindi non ha senso il “chi ci dice che… …la tal cosa sia vera?” perché è un’obiezione insensata: Chiunque ce l’avesse “detto”, andremo facilmente a ripeterci il quesito girandolo in “chi ci dice che… …Tizio ha davvero titolo per esser creduto?” e così via. Se crediamo, potrà essere per fiducia, nel quale caso possiamo credere anche al famoso “asino che vola”, oppure possiamo credere per logica coerenza, nel quale caso crederemo solo a quanto le nostre capacità astrattiva e speculativa ci consentiranno di riconoscere una coerenza. Allora cosa dedurre? Evidentemente che per aver fede non serve avere una mente brillante ed una particolare cultura, perché sarà sufficiente la volontà di credere. Mentre, credere per conoscenza, implica la capacità di saper riconoscere le cose per dunque saperle scegliere, dopo averle vagliate. Ebbene, il metodo per arrivare a riconoscere ed accettare una verità, in campo spirituale non esiste come condizione sufficiente. Serve un’intuizione prima, serve la fortuna di trovare durante la propria vita un “input” che dia inizio a tutta la progressione volta al riconoscimento ed alla completa (per quanto possibile) visione della “verità” in questione. L’attimo in cui ci perviene la detta intuizione o “input” è la nostra “nascita”. Prima di essa il concetto ci era estraneo ed ogni altro nostro correlato concetto era necessariamente errato, almeno parzialmente. L’intuizione costituisce la cosiddetta “illuminazione” e la “via della ricerca” è lo studio, il rimuginare, il confrontare, il verificare… mirati al raggiungimento dell’oggetto del nostro desiderio che è la tale “verità”. Se non hai idea di cosa sia il vero, non puoi trovare l’adatto “metodo” che ne costituisca la “via” di conoscenza. Ogni diversa meta ha le sue strade e le strade si scelgono in funzione della meta, non viceversa; ma se non si ha idea di dove andare, il miglior “metodo” è non partire, per risparmiarsi il dover poi tornare indietro (soprattutto oggi col prezzo che c’è della benzina…). Bisogna prima ricevere una scintilla di vera illuminazione, altrimenti è una scintilla che ti da solo fuoco al “culto” e basta (puoi pure togliere la “t”). Concludo dicendo che in campo spirituale le verità possono esserlo davvero se le abbiamo cercate con tutto noi stessi e non perchè le abbiamo accolte per sentito dire. Quindi, il "Chi ci dice" = "Tizio ci dice che..." ed è un metodo errato. Il metodo spirituale è "veder bene che è davvero così". E niente di più. Ciao! Ultima modifica di Mistico : 16-09-2005 alle ore 02.34.46. |
16-09-2005, 14.16.09 | #106 | ||||
Ospite abituale
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Citazione:
Cosa intendi per coscienza? Sarebbe una sorta di presentimento interiore? Perchè dai il presentimento interiore come certo? Citazione:
Io non ti capisco, forse tu non capisci me, entrambi pensiamo di aver scelto la via giusta. Io sto cercando di indagare cosa porta te a scegliere quella via. Interrogandoti, ma senza costringerti per forza alla mia via. Citazione:
Devi ancora conoscermi. E' strano che mi chiedi se ho dubbi. Aspetta, ti faccio leggere un messaggio che è all'interno di questo stesso post: Citazione:
Il mio "metodo" prevederebbe la possibilità (dubbio) che tutto ciò che penso razionalmente sia errato. Così vengo qui da voi a chiedervi perchè anche voi non avete i dubbi che ho io ! ciao |
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16-09-2005, 14.38.36 | #107 | |||
Ospite abituale
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Citazione:
Così si rischia di diventare dei "simboli" per gli altri... come ad esempio io per voi sono il simbolo del materialismo. Sicuramente io non avrò memorizzato efficacemente le tue posizioni... Citazione:
Più il suo metodo ci convince, più credito daremo alle sue parole. Ad esempio, senza offesa, io non dò troppo credito alle descrizioni dell'universo di chi mi dice che il suo metodo è la fede, perchè non condivido quel metodo. E' normale. Citazione:
Per me invece il metodo deve venire prima, perchè altrimenti non si può dire se la verità che crediamo sia vera lo sia veramente, perchè non abbiamo avuto un metodo per saperlo. O meglio, era il metodo della fede (non ti arrabbiare, ma a me quello che mi descrivi appare come un atto di fede). Hai detto che non puoi trovare il metodo adatto se non conosci il Vero. Io non capisco come fai a riconoscere cosa è vero se non hai un metodo che ti dia ordine. Il metodo può essere trovato inizialmente anche senza conoscere il vero, è uno strumento dell'uomo smarrito e DUBBIOSO che cerca di fare ordine dentro di se. Potrebbe essere un metodo errato. L' illuminazione/imput/scintilla non posso porle come vere a priori, perchè in quando uomo smarrito che cerca di avere un metodo, quello sarebbe un atto senza metodo, confuso... di fede. Il tuo metodo "iniziale"(quando dici di trovare la verità) è, secondo il mio linguaggio, un atto di fede; mentre, secondo il tuo linguaggio, qualcos'altro. ok? |
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16-09-2005, 17.41.29 | #108 | |
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Citazione:
L'unico modo per verificarlo è.......................provar e in prima persona! Come? Non chiedetelo a me: io non ci azzecco nulla. Sono troppo ignorante. Rivolgetevi a Dio, please. Scusate l'ardire della mia intromissione. |
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16-09-2005, 23.08.54 | #109 |
Utente bannato
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Hey, Free... Cos'è che Visechi non ha detto? Ci credo facilmente che abbia potuto dire ANCHE questo. Al suo confronto, la verbosità di Giovanni e di Estra sono mutismo. Visechi, fulgida bonanima, aveva il carisma del "verbo sferico", lui non parlava, lui "PALLAVA" a tutto campo. Era l'esteta del controsenso. Era il papà dell'edonismo monoloquiale ed i suoi orfani figli spirituali quì lo esaltano con la loro inadeguatezza. Quale senso di perdita!.... Aimé! ...Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno... Ormai nell'ombra di quel sole tramontato resta il tremolante giallore di rari lumini lontani a ricordarne il fulgore... (piango sconsolato e disperato). Grazie Free, per averlo voluto ricordare, anche se Visechi è vivo nei nostri cuori (soprattutto nel mio fegato... per essere sincero eheheh!). P.S. Quasi quasi lo resuscito... Ultima modifica di Mistico : 16-09-2005 alle ore 23.25.01. |
17-09-2005, 00.34.22 | #110 | |
Moderatore
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Citazione:
Solo Ilpe mi aveva fatto ridere così da quando sono su Riflesioni.it Sì penso che tu hai potuto comprenderlo molto meglio di me Visechi. Quanti contraddittori ci hai fatto, eh? E' tuttavia curioso osservare questa prospettiva: Vise mi aveva aiutato a mettere la parola fine alla ricerca. Finalmente il ragionamento decisivo, conclusivo. Che gigante quel Visechi pensavo. Ha formulato su una tastiera esattamente quel che pensavo ma non arrivavo coscientemente ad esprimere. Finalmente avevo la certezza che desistere era la cosa giusta da fare! Oh quale immenso sollievo.........che peso mi ero tolto dalla coscienza.............che pace provavo........era solo questione di Fede. Io ce l'avevo, grazie al Cielo, e me la sarei fatta bastare. Fu un momento importante per me. E mi portò buone cose. Io ho preso quello che mi serviva da Visechi. E non l'ho nemmeno pagato. Tu hai preso altre cose. Tra l'altro fu merito suo se noi due dialogammo. Ti ricordi? Era la prima volta.......... |
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