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16-09-2005, 15.59.08 | #6 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
E' mito l'ideale del Bodhisattva. Ne approfitto per farti notare che lo stato Nirvanico non si puo' raggiungere....quello stato accade ed e' la Grazia (adisthana) che te lo concede. |
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20-09-2005, 05.36.53 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-09-2005
Messaggi: 136
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Allora....faro' in modo di eliminare il tuo dubbio.....allora, incominciamo.....innanzitutto chi e' il Bodhisattva??? Il Bodhisattva e' un essere che ha sviluppato Bodhicitta? E che cos'e' Bodhicitta??? Bodhicitta e' l'attitudine altruistica, nata da una fortissima compassione, di eliminare la sofferenza da tutti gli esseri senzienti!! Allora il bodhisattva si chiede: Sono davvero capace di eliminare la sofferenza? Come posso farlo se ancora io sono in preda di emozioni perturbatrici?? Come posso rendere gli altri felici se io stesso sono infelice??? Il bodhisattva capisce che l'unico modo per farlo e' prima arrivare all'Illuminazione, cosi' da acquistare, o meglio, risvegliare delle capacita' che ci permettono di aiutare tutti gli esseri. Cosi' lo scopo di un Bodhisattva e' quello di realizzare l;Illuminazione, lo stato di Buddha. Per farlo il bodisattva si sviluppa spiritualmente percorrendo un sentiero composto dadue fattori: METODO e SAGGEZZA. IL metodo a sua volta si divide in Generosita', Moralita', Pazienza, Sforzo Entusiastico e Concentrazione. Ma il Metododa solo non e' in grado di portarci allIlluminazione se noi non sviluppiamo la Saggezza. Bene, cosa intendiamo per Saggezza???? Non intendiamo quella che sia accumula nelle scuole o nelle Universita'....Saggeza e' invece penetrare la vera natura della realta'. Se noi osserviamo la vera natura delle cose trovereo solo vacuita'. Tutto e' interdipendente...niente esiste in maniera autonoma...cosi' niente e' "io"......realizzare questo e' realizzare la fine della Sofferenza, il Nirvana. Pero' noi distinguiamo due tipi di NIrvana: il Nirvana dimorante (quello degli Arhat) e quello non dimorante (quello dei Buddha). Un Bodhisattva aspira a quest'ultimo tipo..in pratica un Buddha ha contemporaneamente percezione della realta' relativa (samsara) e della sua vacuita' di esistenza intrinseca (Nirvana). Ecco come Lui puo' aiutare tutti in questo mondo essendo contemporaneamente libero dalla sofferenza. In realta' il Bodhisattva nn rinuncia al Nirvana (perche' lui pratica la Saggezza che consente alla nostra mente di unirsi alla vacuita'). Invece il Bodhisattva rinuncia al NIrvana dimorante....lui invece vuole diventare un Buddha, in cui contmporanemente si percepisce realta' relativa e assoluta, samsara e nirvana, che in realta' non sono cose separate. Sono la stessa e identica cosa, ma vista da angolazioni diverse. Quando si e' immersi nell'ignoranza si percepisce la realta' come samsara (ovvero le cose come veramente esistenti), se si sviluppa saggezza come nirvana (ovvero come non veramente esistenti) e se si sviluppa contemporaneamente metodo (compassione) e saggezza si vedra' contemporaneamente esistenza e non esistenza intrinseca, realta' relativa e assoluta, samsara e nirvana.
Spero di non aver aumentato la confusione gia' esistente nelle nostre menti ahahah ciaooooooo |
20-09-2005, 09.40.42 | #9 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Vedo che hai imparato la canzoncina che ti propina il clero tibetano a memoria....., benvenuto....... Ad essere sincero le visioni bigotte non mi piacciono, siano esse tibetane o cattoliche....o induiste...o comuniste...o fasciste... |
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20-09-2005, 10.43.34 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-09-2005
Messaggi: 136
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A dir la verita'....SI!!!! L'ho imparata a memoria.....e ne vado fiero...significa che sono un bravo studente. Ma impararla e fare esperienza della sua verita' sono cose diverse. In particolare riguardo all'ignoranza. Se io rifletto, riesco a intravedere la vera natura della realta', capisco che tutte le cose sono impermanenti e senza un se'. E' talmente logico!!! Ma......perche' allora mi comporto come se questo non fosse vero???? Perche' continuo ad attaccarmi stupidamente a cose che hanno per loro natura quella di svanire???? Perche' provo rabbia verso persone che poi alla fine non sono nient'altro che il frutto di tantissime condizioni (non personali)??? Perche', nonostante la mia riflessione mi faccia capire cosi' chiaramente che la natura della mia mente e' simile allo spazio, continuo a sentirmi il bersaglio delle circostanze avverse della mia vita come se fossi veramente un "io" permanente ed indipendente, portandomi tantissima sofferenza quando accade?????
ps: grazie per il benvenuto pps: neanche a me piacciono le visioni bigotte Siate sempre felici, ciaooooooooooo |