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20-09-2004, 11.31.34 | #54 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
Ciao brucus, io penso che se un termine non e` definibile e comprensibile allora sia inutile, o comunque sia insensato dire (ad esempio) "Credo in Dio". |
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20-09-2004, 22.19.21 | #56 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 347
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Salve Epicuros
La tua domanda in teoria sarebbe facile da rispondere: nessuno dirà che "crede" che il sole sorge al mattino e tramonta alla sera, perche tutti lo "sanno", in quanto concetto definibile e comprensibile. Si "crede" invece proprio in ciò che non è definibile ne comprensibile, un atto di fede, insomma. Ma questa è una risposta dettata dalla logica comune, in realtà le cose sono molto più complesse di quanto appaiono. Tutto è troppo relativo, troppo dipendente dalla nostra percezione del mondo, una percezione che "crea" realtà piuttosto che osservarle, dove nulla è quello che sembra. Districarsi in questo labirinto di realtà illusorie e illusioni della realtà è praticamente una impresa disperata, col rischio di smarrire la propria individualità e senso di essere se non esiste una contropartita costituita da una visione e conoscenza profonda di sè stessi. Si potrà obbiettare che così facendo, ci si complica la vita inutilmente, che si vuol vedere mari in tempesta dove solo esiste un laghetto dalle acque limpide e tranquille. Non è così, almeno secondo la mia esperienza di vita. Anzi, ad un certo punto, è proprio l'attaccamento alle apparenze, alla visione semplice delle cose, che crea un forte conflitto interiore con una nuova realtà che poco a poco va prendendo forma nella profondità del proprio essere. Una realtà che non fa parte di nulla già conosciuto, una nuova dimensione dell'essere non più percepibile dalla mente o dai sensi, ma da "strumenti" che ignoravamo possedere. Porte che si incominciano a dischiudere sull'orlo di un abisso incomprensibile e inquietante se visto con gli occhi e la mente di quell'io che abbiamo sempre creduto d'essere, ma allo stesso tempo, una nuova consapevolezza che, al di la di quella porta, non vede alcun abisso ma l'infinito spazio di se stesso, dove palpita la vera Vita che è origine di tutte le cose, anche dell'illusione dell'io temporale e tridimensionale che nasce, cresce e muore in un mondo fatto di sogni. Tutto ciò accade, non attraverso tecniche speciali, dottrine o scuole spirituali, nemmeno per nostra volontà, ma naturalmente, spontaneamente, così come un frutto che, seguendo le fasi stabilite dalla Natura, giunge a maturazione. Ogni resistenza a questo processo naturale crea disarmonia e sofferenza, tensione sia a livello individuale che globale, una tensione che porta in superficie tutto ciò che per tanto tempo è rimasto sepolto nell'inconscio dell'essere umano, nella profondità della materia densa e oscura. Le alternative a nostra disposizione, in questo finale di tutto un ciclo della nostra esistenza, sono soltanto due, una sorta di dualità finale e conclusiva, o trasmutiamo queste forze, oppure veniamo assorbiti nella loro voragine fino a soccombere insieme ad esse. Sono uscito completamente fuori tema, e per dire cose forse incoerenti e senza senso, me ne scuso, ma sentivo che dovevo farlo. Se mi direte che il mio posto è nella Neuro e non in un forum come questo, forse vi darò ragione, hihihihihih Un abbraccio brucus |
20-09-2004, 23.02.32 | #57 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Citazione:
Ciao Brucus, il tuo un ottimo e chiarissimo intervento, che mi trova in aplissima sintonia e, a mio parere, anche esaustivo. Per quanto riguarda la neuro...non è ancora il tuo momento. Porta pazienza. |
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23-09-2004, 17.00.21 | #60 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
caio brucus, non condivido. se uno ha fede crede in cose indimostrabili, non in cose che non-so-cosa-siano. ciao, epicurus |
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