Mia personale opinione è che per parlare dell’ aborto bisogna prima chiarirsi sul fatto che l’embrione sia o meno un essere umano. Se lo è l’aborto non è concepibile dalla nostra società democratica che ha il compito di tutelare i diritti fondamentali dell’uomo. Se invece non è ancora vita o cmq un essere umano, chi decide quando è vita????
La definizione di essere vivente è: organismo che si NUTRE, RESPIRA e si RIPRODUCE.
Bene… l’embrione non si nutre??? Non respira??? Non sta crescendo riproducendosi???
Inoltre a volte sento dire che l’embrione fa parte della madre…non è vero…l’embrione non fa parte né del padre nè della madre, perché ha un proprio DNA, diverso da quello del padre e da quello della madre.
Quindi io penso che l’embrione, l’essere umano, vada tutelato e che l’aborto non sia ammissibile. Ad essere preciso credo che l’aborto debba essere concesso solo nel caso che ci sia un rischio reale di vita per la madre… e la madre debba essere decidere…perché si tratta di una vita contro un’altra.
L’aborto è la soppressione di un essere umano compiuta durante la fase prenatale della sua esistenza. Esso può essere provocato con metodi chirurgici: aspirando l’embrione dalla donna o strappandolo dalla parete uterina mediante pinze speciali. Dopo il terzo mese, prima di aspirare il nascituro è necessario procedere allo smembramento del feto, i cui resti vengono poi ricomposti dall’aborzionista sopra un telino sterile per verificare che siano stati tutti recuperati. L’aborto si può ottenere anche con mezzi chimici, ingerendo apposite pastiglie, come la cosiddetta "Pillola del giorno dopo". In tutti i casi, l’aborto consiste in un’azione cruenta che elimina una nuova vita.