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05-08-2004, 17.16.53 | #75 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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dimenticanza...
Così, quando una donna attua l'aborto(e non è realmente a conoscenza di quello che fa come abbiamo visto),
chi l'ha visto? chi non è a conoscenza? Se tu vedessi Dio in ogni cosa senza divisioni, accetteresti anche la limitatezza di un'anima che per liberarsi dall'ombra di se stessa dedica ad Esso il suo canto..di morte. Dura da comprendere in divisione... |
05-08-2004, 17.40.55 | #76 | ||
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
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Citazione:
Condivido in pieno quello che dici, so cosa significa, pur non essendo una donna, so cosa significa subirla, la violenza, e se finora non sono intervenuto in questo forum, è perchè ho dovuto scavare nel profondo della mia anima per trovare comprensione per chi parla, in buona fede naturalmente, armato delle più meravigliose intenzioni senza aver provato certe esperienze, e questo nonostante stia trovando la forza di perdonare il padre del mio senso di colpa. Un senso di colpa che è stato come un figlio, che ho nutrito, ho cresciuto dentro di me, un senso di colpa che stava distruggendo tutti i miei affetti. Ora lo sto umanizzando, mi sta facendo diventare una persona straordinaria, straordinaria in quanto sto imparando ad amarmi e ad amare perfino chi tanto mi fece del male. E' anche grazie a lui che sono diventato il Nicola di oggi Citazione:
E ti volevo ringraziare Manuela per questo tuo invito alla comprensione nella sua totalità, una comprensione che sia in grado di comprendere anche chi non comprende, perchè la vita non è stata abbastanza generosa con lui/lei. Nicola |
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05-08-2004, 20.22.15 | #78 |
Utente bannato
Data registrazione: 17-06-2004
Messaggi: 421
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Iris tu dici:
"E' più grave peccare o giudicare chi ha peccato?" non ho affatto giudicato, ho parlato di amore verso la vita e che va aiutato in questo senso la persona che è devastata nello spirito, che si tratti o meno di aborto, ancor più importante se si tratti di quest'ultimo giacchè vi è in gioco sempre una vita inconsapevole. "E' più grave peccare o essere incapaci di comprendere chi ha peccato?" è più grave non far comprendere a chi fa una scelta del genere, abortire, il significato reale di quel gesto, ma acconsentire tacitamente per danaro; per quanto riguarda la donna disperata ha tutto il mio perdono e conforto, ma proprio perchè così vulnerabile la colpa è di chi è mal consigliatore per proprio profitto, fregandosene altamente sia della donna, che della creatura chiamata a vita. "Mi domando... è più grave peccare o credere di poter sostituire il proprio giudizio a quello di Dio?" come prima, nessun giudizio ma comprensione e cercar di far comprendere alla donna; il giudizio di Dio ricadrà su chi ha voluto decidere senza avere potere di vita o di morte su alcuno, della vita o meno di un innocente; la "vita" guarisce ferite che possono sembrare non rimarginabili. l'amore infinito del Signore perdona anche i peccati mortali più gravi, ma solo quando si avrà una reale contrizione di quello che si è commesso, del fatto che ci siamo messi al suo posto e abbiamo agito di conseguenza. "Non sei poi tanto più 'illuminato' di noi 'umili peccatori'.... giudicare, giudicare e ancora giudicare.... sei capace solo di questo?" Come sopra, ma non comprendo questo parlare di cose che non centrano nulla con discorsi così importanti; cosa centra essere illuminati? illuminati di cosa? difendere la vita e cercare di far comprenderne il reale significato, vi orripila così tanto che vi fa a voi giudicare su cosa è meglio o non è meglio per la creatura che sta nascendo? ma non tu mi avevi appena detto:"è più grave peccare o credere di poter sostituire il proprio giudizio a quello di Dio?" o meglio, sostituire il proprio volere a quello di Dio? "parli di amore... ma non lo dimostri... dov'è il tuo amore per gli altri? Non si dimostra certo col dire "te hai sbagliato!"... ma si dimostra col dire "vorrei cercare di comprendere il perché lo hai fatto, perché si tratta di qualcosa che io non conosco affatto!"... ma questa è una domanda che io non ho mai letto nei tuoi post..." Infatti non hai compreso ciò che ho scritto. Atisha dici: "L'Amore con la A maiuscola, quello puro e supremo è ben altra cosa... ed accetta sia lo stupro..che l'aborto. Questo è certo." l'Amore supremo non accetta lo stupro, ma perdona chi lo ha commesso; l'Amore supremo non può volere ed accettare l'aborto, perchè amore è vita, e la vita è amore; l'Amore supremo è luce dove vi sono le tenebre della disperazione e della morte; la scelta della morte non è scelta d'amore ma di disperazione a cui non è stato dato modo di riaccendere il lumicino della speranza e dell'amore. L'Amore supremo è speranza che questo amore mai abbia fine nonostante la notte del nostro spirito. la Vita è amore supremo, la morte è la fine della speranza e dell'amore. "Se tu vedessi Dio in ogni cosa senza divisioni, accetteresti anche la limitatezza di un'anima che per liberarsi dall'ombra di se stessa dedica ad Esso il suo canto..di morte." se un anima vive d'amore e cresce nell'amore non rimane limitata ma effonde la sua luce anche ad altre anime che vivono nell'oscurità, che libera dalle loro ombre, quelle dell'egoismo e delle virtù negative; nessun canto di morte, quando siamo in Cristo Dio che è vita e amore infinito. Ricordo poi che la maggior parte degli aborti, o meglio di levare di mezzo vite inconsapevoli e indifese, avviene per rapporti sessuali non al fine di procreare tra coppie giovani che vogliono solo egoisticamente il loro piacere, e quando ci scappa un "inconveniente", che sia un bambino o come vi aggrada di più chiamarlo, ce se ne disfa come un rifiuto non voluto; eppure il rischio è ben conosciuto. Il rischio sì, ma quando si vive d'egoismo e non dell'Amore supremo allora sì, si leva un canto di morte! |
05-08-2004, 20.44.24 | #79 | |
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
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Citazione:
L'Amore non fa distinzioni tra vittime e carnefici, è l'odio che fà queste distinzioni, è anche l'odio di chi le subisce certe violenze (seppur giustificato) a creare colpevoli ed innocenti, è lo stesso odio di chi le perpetua certe violenze , a creare sempre vittime e carnefici. L' Amore, quello che sto conoscendo io, quello che è passato attraverso certe violenze, quello che è nato dalle paludi della mia disperazione, del mio odio sviscerato per me stesso e per gli altri, quell'Amore, che non ha la presunzione di pretendere di essere quello supremo, ma che ha però la presunzione di accogliere tutti nelle sue braccia, sia che essi si chiamino Luciano Liboni (al quale dedico un pensiero d'amore, - le preghiere non le conosco-) o Madre teresa di Calcutta è quello che vede semplicemente esseri umani, non assassini o vittime, esseri umani, non profittatori o sfruttati, tutti degni della stessa comprensione e dello stesso ascolto. E per ascoltarci penso che sia il momento di cominciare a parlare di vita vissuta, raccontarsi, raccontare soprattutto ciò che meno amiamo di noi, ciò che più ci fà vergognare. ....."dal letame nascon i fior".... (fabrizio de andrè) " Ultima modifica di nicola185 : 05-08-2004 alle ore 20.49.41. |
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05-08-2004, 21.40.00 | #80 |
Ospite pianeta Terra
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"Se tu vedessi Dio in ogni cosa senza divisioni, accetteresti anche la limitatezza di un'anima che per liberarsi dall'ombra di se stessa dedica ad Esso il suo canto..di morte."
se un anima vive d'amore e cresce nell'amore non rimane limitata ma effonde la sua luce anche ad altre anime che vivono nell'oscurità, che libera dalle loro ombre, quelle dell'egoismo e delle virtù negative; nessun canto di morte, quando siamo in Cristo Dio che è vita e amore infinito. Cosa c'entra questa risposta caro shakespeare? hai confuso le mie "parole"...d'altronde avevo premesso che sarebbero state di difficile "accettazione" dalla tua visuale... "Nell'universo non esiste il male Assoluto; il male è solo realtivo" (Jalal-ud-Din-Rumi) |