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07-08-2004, 00.37.42 | #93 |
Utente bannato
Data registrazione: 17-06-2004
Messaggi: 421
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"Ma leggendo le tue parole, mi rendo conto da dovunque provenga l'amore, sia che si stia conquistando attraverso un percorso doloroso di vita, sia che si stia acquisendo attraverso lunghi ed estenuanti studi e riflessioni che comportano comunque altrettanta fatica e dolore..."
caro Nicola, per quel che mi riguarda ti assicuro che è la prima, tra le due che hai detto; l'amore vero, quello che diceva Gesù, è il dono di sè! credo tu capisca Nicola, l'universo che è compreso in questa frase e credimi anche tu iris, che è tutto fuorchè utopia; solo che molto pochi sanno donare se stessi non volendo nulla in cambio; si può raggiungere iris il vero amore quando ci si dona incondizionatamente, perchè dici dunque che viviamo la consapevolezza di non raggiungerlo mai?quanta poca fiducia hai riposto nel tuo cuore! proprio per questo donarsi e nulla chiedere, non lo si impone come sostieni, ma lo si fa comprendere, lo si percepisce, vedremo come anche noi lo avevamo nel nostro cuore ma ben nascosto da mille paure, dall'angoscia di non essere all'altezza, di non farcela. Dona tutta te stessa iris, e scoprirai che l'amore che darai, ti tornerà cento volte maggiore di quel che hai dato perchè la felicità delle persone a cui hai dato questo amore sarà il tuo tesoro; non lasciare che il tuo cuore creda alla menzogna che sia tutto inutile, che sia utopia o imposizione e per un falso rispetto lasciare nella disperazione persone che impareranno l'amore da tale disperazione; quando lo si ha l'amore lo si da, sia che è accettato o che non lo è; perchè se nel buio tu hai una luce, la copri o meglio non la irradi per far vedere meglio? un bacio. |
07-08-2004, 01.06.56 | #94 | ||
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
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Citazione:
Quello che ti volevo dire è che anche chi non dovesse conoscere il messaggio di Cristo può arrivare comunque a quella conclusione. Il dono di sè incondizionato è un percorso senza fine, prorpio perchè l'amore non ha fine. In questo senso io lo riterrei "utopistico" nel senso che nell'ottica umana dove è il punto d'arrivo di un percorso senza fine? Ma siccome anch'io ho decissso di credere ho accettato questa sfida meravigliosa. Citazione:
Credo che in questa frase sia compreso l'infinito Un caro saluto Nicola |
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07-08-2004, 14.40.23 | #95 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Parole Sante |
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07-08-2004, 17.08.41 | #96 |
Ospite abituale
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Se una donna ritiene che sia giusto allora lo è.
Se una donna ritiene che è sbagliato allora lo è. La gravidanza è un fatto personale. Non lo è più quando nasce un altro essere. Allora quell'essere non è più di proprietà della madre ma ne diventa la custode, la protettrice. La chiesa si è intromessa in un campo che non le appartiene. Il grembo di una donna appartiene alla donna stessa e al suo essere. Nessuno la può giudicare e tantomento condannare. Se la chiesa permettesse l'uso di anticoncezionali forse ci sarebbero meno aborti. Se ci fosse una conoscenza maggiore sui metodi per impedire gravidanze indesiderate non ci sarebbe il problema dell'aborto. Non credo sia lecito entrare nella sfera privata di un individuo e decidere al suo posto. Neppure il padre credo abbia il diritto di imporre un sì o un no. Mary |
07-08-2004, 20.43.05 | #98 |
Utente bannato
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sfera privata Mary?
sai, anche quando il figlio è nato ed è piccolo, o quando è già grande a qualche genitore prende lo sgiribizzo di farlo fuori, che cos'è li, sfera privata? proprietà privata? il campo della Chiesa è il campo di Dio, ossia dell'amore e della vita quindi non è un intromissione ma un portare a riflettere la donna in questo caso che la gravidanza più che un fatto egoisticamente personale, cioè dire:"il figlio è mio e ci faccio quello che mi pare" come quei genitori che picchiano violentemente i figli, li maltrattano, è un fatto che appartiene ad una sfera più alta, perchè più che della donna è una creatura di Dio; sai che appunto i figli non sono proprietà privata dei genitori ma dello stato fino a che non raggiungono la maggiore età? proprio perchè se un genitore maltrattasse un suo figlio minorenne, questi può essere denunciato, arrestato o mandato via da casa; se fosse di sua proprietà invece potrebbe dissanguarlo come meglio crede. Non comprendi proprio perchè la Chiesa proibisce gli anticoncezionali? questo perchè non conosci e non puoi comprendere le Scritture; chi vuole entrare per la porta stretta? noi vogliamo egoisticamente fare sesso e se poi ci scappa il moccioso nessun problema, l'aborto; tanto è un fatto personale e non debbo rispondere a nessuno, non finquando sto su questa terra almeno. L'egoismo Mary, non di amore vive l'uomo ma di egoismo e presunzione. Ecco perchè si finisce poi con il chiamare una vita, "fatto" personale. Pace e bene. |
07-08-2004, 21.31.43 | #99 | |
al di là della Porta
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Citazione:
Fondamentalmente non lo penso nemmeno io ma cercar di far comprendere che si possono fare anche altre scelte, che nel caso dell'aborto ci sono donne che hanno fatto anche altre scelte anche quando in grembo avevano un figlio concepito con una violenza, be' questo lo ritengo più che doveroso. Nel centro che frequento io come volontario ci sono bambini con famiglie fortemente disagiate. Nei nostri limiti cerchiamo di essere d'aiuto e di conforto. Anche con i genitori, anche con le mamme, che spesso sono giovani donne con trascorsi di disperazione. Sapessi quante volte è capitato che ci siano arrivati i bambini con dei segni sulla faccia. Già erano caduti dalle scale... Ed è difficilissimo affrontare l'argomento con i genitori, pur con tutto il tatto richiesto per certe circostanze. Perchè quando ci si prova ci si sente rispondere che il figlio è loro e che noi ci dobbiamo fare i ***** nostri. E allora il compito di chi si pone nella posizione di aiutare e stare vicino a persone con certe difficoltà, siano esse legate al decidere se abortire oppure no, siano esse legate al maltrattamento dei figli, o tante altre problematiche, è quello prima di tutto di instaurare un rapporto di fiducia con le persone in questione. Solo in questo caso, nel caso di una donna che è indecisa se abortire oppure no, la nostra parola può avere un peso rilevante. E porre la Chiesa tutta sullo stesso piano non lo trovo corretto. Personalmente credo che la Chiesa abbia fatto e faccia tuttor degli errori enormi e che talvolta si macchi di colpe quasi imperdonabili. Ho sempre avuto una grande diffidenza per questa istituzione, ma ho poi compreso che la Chiesa è fatta di uomini che ahimè sbagliano anche malamente. Ma tra i tanti ve ne sono alcuni grazie ai quali certe persone hanno recuperato un po' di serenità e un po' di pace. E lo sto constatando di persona. L'imposizione non è giusta. Ma neanche l'abbandono a sè stesi. Nicola |
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08-08-2004, 09.38.43 | #100 |
Ospite abituale
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Nicola
sono certa che i buoni e i cattivi si trovino in ogni luogo e in ogni società. Nella chiesa ci sono persone straordinarie, ma questo non cambia di certo il danno che la chiesa stessa continua a fare a questo mondo. Aiutare una donna in difficoltà è molto ma molto importante, ma bisogna evitare di suggerirle quel che noi vogliamo senza essere capaci di ascoltare il suo problema e la sua volontà. Io, per me stessa, in questo momento non abortirei , però...... la scelta deve essere fatta sul momento e non si può mai sapere. Uno stupro, per esempio. La vita è sacra ma un essere generato dalla violenza che vita avrebbe? Alle difficoltà della vita dovrebbe aggiungere un altro marchio indelebile. Ma anche qui la scelta può essere solo personale. Ma torno a ripetere che si dovrebbe adottare una campagna a tappeto e il supporto necessario per prevenire e non per abortire. Anche in caso di violenza vi è sempre la pillola del giorno dopo. Se si è nella possibilità di prenderla. Restare incinta, oggi come oggi, senza volerlo può essere solo frutto di ignoranza e pregiudizio o ubbidienza ad una sciocca imposizione religiosa. Mary |