Buongiorno a tutti...
Sono una ragazza di 30 anni che da pochissimo, purtroppo, ha abortito.
Dico purtroppo perchè, sebbene sia stata una scelta perfettamente ragionata, e sopratutto accettata consapevolmente per tutto ciò che portava è sempre un evento traumatico nella vita di una donna.
Ho letto le opinioni di alcuni di voi.... c'è chi lo trova un abominio e chi addirittura una pratica salutare per la donna.
Perdonatemi, ma da essere umano e donna che c'è passata vi posso garantire che non è ne l'una ne l'altra cosa.
Non sono cristiana, ma devo dire che questo non è che aiuti più di tanto... Sono la classica "sedotta ed abbandonata", quasi banale direi come copione.... peccato che sia stato tutto vero.
Dunque sola, disoccupata, costretta ancora a vivere coi miei.... Non avevo molte scelte, ma più di questo non me la sentivo di coinvolgere un altro essere umano in una situazione che sarebbe stata non difficile.... di più!
I razionalisti mi diranno "Bene! Brava! Bis"
Gli antiabortisti "Male, Vigliacca, Assassina!"
Ma non ha alcuna importanza... La gente commenta il mondo e i suoi abitanti da sempre e non per questo il mondo cambia.
Quello che pochi colgono è che abortire è davvero una scelta totalmente individuale, in cui vieni posta davanti a te stessa, alle tue convinzioni, alle tue paure, alla tua rabbia e al tuo amore per te stessa che ora deve spostare il suo punto di focalizzazione su un altro essere vivente, che non può essere convinto, che non può essere blandito, non può essere spaventato..... Può solo O vivere, o morire.
Trovarsi di fronte a queste cose è qualcosa che trascende la razionalità, i facili giudizi, e ti obbliga, con la forza impetuosa che solo madre natura ha a trovare le risposte nell'istinto.
Moltissime ragazze che abortiscono sono distrutte poi dai sensi di colpa, molti credono sia davvero solo colpa della morale cristiana... ma non è totalmente vero...
Queste ragazze non si perdonano.... sono durissime verso se stesse e sono logorate dai dubbi "Ma se.... Forse... Chissà se.." L'idea di un futuro alternativo cui non hanno dato possibilità di svolgimento le tormenta perchè a poco a poco si convincono di aver sbagliato e per il loro sbaglio una vita è andata perduta.... e non una vita qualsiasi.... quella di un figlio.
Ovvio che razionalizzando tutto questo sembri eccessivo, parossistico direi.... ma la religione non c'entra... o meglio, c'entra sino ad un certo punto.... Qui stiamo parlando di umori ancestrali che legano da migliaia di anni le madri ai proprio piccoli sin dalle prime fasi della gestazione.
Ok, non son bambini, sono embrioni di pochi millimetri.... E allora? Credete veramente che questo ci risollevi il morale?
Purtroppo no..... La legge ci tutela, le ragioni logiche anche.... Ma per quanto si discetti in terminologie delicate e politicamente corrette, la verità è davvero che abortire significa far morire un probabile figlio.
Il punto è un altro.... E in questo la mia ricerca spirituale mi ha aiutato.Meditando lungamente vivendo sospendendo il giudizio i miei sentimenti recenti sono approdata a questa riflessione:
Accettare le proprie scelte.... Questo è il grande passo. E infischiarsene di chi ti dice Bene o Male.....
Accettare tutto, sino all'ultimo senza ripensamenti!
Non per autoconsolarmi... Ma bensì per essere davvero consapevoli dei miei gesti.
Essere alla fine capaci di dire a se stessi senza orgoglio e senza umiliazione "IO HO SCELTO"
Alla fine l'essenza è questa.... e coglierla credo sia fondamentale.
Namaste Namaskaar
Ondina
|