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23-06-2004, 14.41.09 | #14 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
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- il decreto legge non è ciò che da principio fa rimanere in cinta, è una cosa successva. Prima di esserci la legge dovrebbe esserci la persona che evita di rimanere in cinta. (tralasciando i casi particolari come le violenze sessuali).-
allora mettiamola così : io donna gravida voglio esser libera di decidere se partorire o meno ne consegue evidentemente che se la pratica dell'aborto viene messa fuori legge (per legge!) a far nascere mio figlio sarà lo stato !!! (pensa che belle prospettive...) "Prima di esserci la legge dovrebbe esserci la persona che evita di rimanere in cinta." beh... e qui invece sprofondiamo nell'utopia poichè a questo mondo la maggior parte delle cose non sono come "dovrebbero essere" ed è inevitabile trattandosi di un mondo di uomini "Meglio essere vivi e sapere che i propri genitori non si amavano ma si attraevano, piuttosto che non vivere mai, non trovi?" la mancanza d'amore non è quasi mai la causa di un aborto lo sono invece problematiche quali miseria e malattia ma si sa > : a stati e chiese interessa più il numero delle pecore nel recinto che la loro qualità,anzi peggio sono meglio si "controllano" w. |
23-06-2004, 15.59.24 | #15 |
Ospite abituale
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risposta a Naima
In riferimento a:
“Le donne abortirebbero con o senza legge e senza lo farebbero in modo cruento o alimentando un traffico illegale gestito da medici corrotti (un pò come succede per la droga e per in generale ciò che viene proibito). Proibire non è difendere i cittadini, se c'è un disagio l'uomo vi reagisce in modi diversi, è lì che bisognerebbe agire con l'aiuto, il conforto, l'informazione, tenendo ben presente che nessuno è esente da niente.” A parte che aborti illegali (con grandi rischi per le donne che vi si sottopongono) continuano a verificarsi nonostante ci sia una legge che lo permette, volevo dirti che, certo proibire non è difendere i cittadini, ma lo è ancor di meno UCCIDERLI. Se è vero, come è vero, che l’embrione è una vita umana, che diritto abbiamo noi di ucciderlo??? Quindi secondo me il problema non va affrontato in maniera “semplicistico” (non lo intendo nel senso di semplice da parte della madre, ma in generale, come risoluzione di un “problema”, un “fastidio”), ma come dici tu “con l'aiuto, il conforto, l'informazione, tenendo ben presente che nessuno è esente da niente” , cioè ci vorrebbero leggi che aiutino le donne a tenere il bambino o che cmq, nel caso non vogliano tenerlo, le aiutino a partorire, per poi dare il bambino in affidamento o in adozione. Infatti credo che un bambino, che poi diventerà una persona adulta, preferisca venire al mondo, magari con qualche difficoltà piuttosto che morire… |
23-06-2004, 16.07.22 | #16 |
Ospite abituale
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risposta a Dawork
“la mancanza d'amore non è quasi mai la causa di un aborto..."
…No infatti le cause maggiori d’aborto sono dettate dalla società consumistica… con la forza dei mass media ti dice “fai sesso! è bello! ma usa il preservativo…se va male, e resti in cinta, non ti preoccupare, c’è l’aborto…tanto che è una vita quella? e se pure fosse? Tanto non può reagire, non parla, non può comunicare, e poi neanche ha diritti… quindi consuma, fai sesso non ci pensare…”. Certo forse il msg non è cosi esplicito, ma è questo quello che passa. Così ci sta gente che fa sesso, senza pensare al principio di AZIONE-REAZIONE, ad’ogni nostra azione corrisponde una reazione… “...lo sono invece problematiche quali miseria…” …e la soluzione sarebbe l’aborto? Non sarebbe meglio fare una legge che dia la possibilità di tenere il bambino con aiuti economici e dare la possibilità a quel nuovo individuo di venire al mondo??? “…e malattia” malattia di chi? Dell’embrione? Beh certo un individuo malato, handicappato, non è produttivo, non serve alla società capitalistica in cui vieni valutato in base a quanto produci. ...ma si sa > : a stati e chiese interessa più il numero delle pecore nel recinto che la loro qualità,anzi peggio sono meglio si "controllano" …Lo stato allora vieterebbe l’aborto…non ho ragione??? E invece no, perché viviamo in una società consumistica, e non importa la vita degli altri, ma quanto uno consumi. La Chiesa, quella Cattolica, condanna l’aborto, non per “avere più pecore nel suo ovile”, ma perché nei dieci comandamenti c’è scritto “NON UCCIDERE”, ed essendo l’embrione un nuova vita umana, abortendo si commette un omicidio… Credo che quest'ultima (ma si sa > : a stati e chiese interessa più il numero delle pecore nel recinto che la loro qualità,anzi peggio sono meglio si "controllano") sia più una frase fatta che un reale pensiero critico... sei sicuro di non essere entrato in qualche ovile (senza offesa ) |
23-06-2004, 16.25.24 | #17 |
Ospite abituale
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Messaggi: 672
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Nel lontano 1974 una non più giovanissima donna si accorse di essere incinta. Aveva già due figli abbastanza grandi, uno di 16 e l’altra di 8 anni, una situazione economica non ottimale, era un’operaia tessile e il marito un saldatore. I nonni anziani e non più in forma e l’utero della donna butterato di fibromi “il suo non è un utero signora, è un campo di cocomeri” le aveva detto scherzoso il ginecologo. Lei incinta era meglio che non rimanesse signora, c’è l’incompatibilità dell’RH, lei ha 40 anni e il suo utero non ne vorrebbe più sapere… per me è un rischio, il bambino potrebbe perderlo di nuovo, come le è successo tre anni fa, si ricorda che brutta esperienza! Lei non corre rischi, ma il bambino può nascere down, emofiliaco, ritardato e chissà cosa!! Mi chiede cosa dovrebbe fare? Ma non c’è dubbio abortire naturalmente. Sì, sì lo so non è legale, ma io conosco una clinica, vede, non pagherà molto perché io la farò passare come una cosa necessaria per motivi di salute mi capisce? La legge si aggira signora, ma si immagini grazie di cosa, lei stia tranquilla che io le prendo l’appuntamento quanto prima, arrivederci signora stia bene e non ci pensi troppo!
Tornando a casa la donna non potè invece fare a meno di pensare. Si ricordò di come fosse stato terribile l’aborto spontaneo, anche se il feto era “solo” di tre mesi e non aveva potuto sapere il sesso perché uscita dalla sala operatoria dopo il raschiamento, aveva tentato con l’ultimo fiato rimastole di chiederlo, ma l’infermiera con cattiveria le aveva risposto “cosa vuole sapere lei che non l’ha voluto!”. Non l’ha voluto… già non sa niente quella mocciosa, non sa che in fabbrica il padrone mi ha lanciato un carrello pieno di filato e che io non ho fatto in tempo a girarmi per prenderlo e mi è arrivato dritto sulle reni….. ma lasciamo perdere pensò la donna, non aveva le forze per reagire. Ma in fondo perché questo bambino dovrebbe essere un problema? La suocera le aveva detto “vergognati, alla tua età rimanere incinta con tutti i problemi che abbiamo!” Vergognarmi di cosa, pensava la donna, di amare suo marito e dopo tanti anni e tanti problemi essere ancora felice di fare l’amore con lui? Vergognarmi di cosa??? Perché non dovrei avere mio figlio?? Per far contento il dottore con tutti i suoi spauracchi? Per compiacere quella cornacchia di mia suocera?? Per non sentire mormorare il paese? Vergognarmi di cosa di essere fertile?? A pochi giorni dal ricovero la donna si recò dal ginecologo e gli disse che non intendeva abortire. Lui allora la guardò come si guarda un condannato e le disse “ come vuole lei, ma almeno prenda queste pilloline che tengono su il feto”. La donna arrivò a casa con in mano la sua scatolina di pillole. Una dopo una le buttò nel pattume, come sgranasse un rosario. La sera a tavola disse chiaro e tondo a tutta la famiglia che nessuno avrebbe mai dovuto permettersi di accusarla o di criticare e che il bambino sarebbe stato ben accetto e amato. Dopo nove mesi giusti giusti nacque una bimba di Kg 3,750.... sana. |
23-06-2004, 17.56.05 | #18 |
Utente bannato
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"La Chiesa, quella Cattolica, condanna l’aborto, non per “avere più pecore nel suo ovile”, ma perché nei dieci comandamenti c’è scritto “NON UCCIDERE”, ed essendo l’embrione un nuova vita umana, abortendo si commette un omicidio…"
ah-ah - buona questa ! perchè,secondo te i 10 comandamenti CHI LI HA SCRITTI ? "…e la soluzione sarebbe l’aborto?" ma ti pare che se io avessi delle soluzioni starei qui a discuterne... ...suvvia,pisquo un pò di serietà (un minimo...) w. (ah sì...ci sono entrato negli ovili,spesso Saluti - IL LUPO) |
23-06-2004, 18.41.20 | #19 |
Ospite abituale
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per Darwork
“ah-ah
- buona questa ! perchè,secondo te i 10 comandamenti CHI LI HA SCRITTI ?” …Allora lo chiedo a te chi gli ha scritti? La chiesa? Non mi sembra… Per chi crede sono stati dettati da Dio a Mosè sul Sinai…per chi non crede sono cmq stati scritti dalle comunità ebraiche… e non mi pare che siano stati scritti dalla Chiesa, che ancora doveva nascere. E a parte 3 di essi (non avrai altro Dio all’infuori di me, non nominare il nome di Dio invano, ricordati di santificare le feste), per quel che riguarda glia atei, sono alla base della convivenza civile… penso che cose come il NON RUBARE, NON UCCIDERE, ECC. siano per tutti alla base della convivenza civile… infatti il DIRITTO ALLA VITA (che quindi vieta l’uccisione di un altro essere umano) è presente anche nei diritti universali dell’uomo… mi pare un pò scarsa come argomentazione il fatto che secondo te i 10 comandamenti gli abbia scritti la Chiesa (peraltro non è così)…non credi? "…e la soluzione sarebbe l’aborto?" ma ti pare che se io avessi delle soluzioni starei qui a discuterne... non ho scritto esattamente questo… io ho scritto……”…e la soluzione sarebbe l’aborto? Non sarebbe meglio fare una legge che dia la possibilità di tenere il bambino con aiuti economici e dare la possibilità a quel nuovo individuo di venire al mondo???” …e mi pare che sia diverso…io cerco una soluzione, propongo una legge a sostegno delle donne gravide che non possono tenere il bambino per motivi economici…(la mancanza d'amore non è quasi mai la causa di un aborto lo sono invece problematiche quali miseria… ).Certo questa andrebbe fatta, discussa, non pretendo di arrivare con una legge già bell’e fatta… ma dico almeno di muoversi in questa direzione. Chiunque lo può fare…e credo che sia meglio che risolvere il problema a monte (informazione, leggi a tutela della donna…) piuttosto che a valle (con l’aborto). (ah sì...ci sono entrato negli ovili,spesso Saluti - IL LUPO) scusa non pensavo che te la prendessi…solo che quella frase ((“ma si sa >: a stati e chiese interessa più il numero delle pecore nel recinto che la loro qualità,anzi peggio sono meglio si "controllano" ) mi sembrava la tipica frase già fatta priva di alcuna riflessione reale. Vabbè spero di essesmi sbagliato... Cmq non sei d' accordo con me quando dico che sia meglio che risolvere il problema a monte (informazione, leggi a tutela della donna…) piuttosto che a valle (con l’aborto) e che questo si può fare emanando delle leggi e facendo opportune campagne di informazione... ciao |
23-06-2004, 18.46.53 | #20 |
Ospite abituale
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parli di diritto alla vita.....pensa un po allora una donna che non puo o non vuole (x esempio nel caso sia stata violentata) tenere il bambino....SI ROVINEREBBE LA VITA.....e pensa un po il figlio che probabilmente se non e' voluto verra' messo in orfanotrofio...AL 90 % GLI ROVINI LA VITA....non sarebbe quindi un po piu saggio pensare ad un DIRITTO ALLA VITA SERENA? piuttosto che buttarla li e chiudersi con la vita sopra tutto?
poi la chiesa mi sembra che in passato non si sia mai fatta problemi ad uccidere.....quindi incarognirsi contro l aborto mi fa solo ridere |