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Vecchio 08-08-2004, 10.55.16   #101
nicola185
al di là della Porta
 
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Messaggio originale inviato da Mary
Nicola
sono certa che i buoni e i cattivi si trovino in ogni luogo e in ogni società.
Nella chiesa ci sono persone straordinarie, ma questo non cambia di certo il danno che la chiesa stessa continua a fare a questo mondo.

Le persone straordinarie possono dare una svolta, passo per passo, gesto su gesto, giorno per giorno. Credo negli esseri umani, personalmente pure con i tantissimi momenti di sconforto, di debolezza, di ripensamento, ho deciso di credere in tutti per un semplice fatto che già ho ripetuto in passato: che tutti sono stati bambini. Osama, Adolf, Luciano, Madre Teresa, tutti. Son riuscito a cambiare io. Non ho assolutamente nulla di più dei primi tre che ho citato. Anzi con la rabbia che avevo in corpo se avessi trovato le vie "giuste" avrei fatto di "meglio" rispetto a loro. Non so se l'hai detto tu in un altro post, ma ognuno di noi con un piccolo gesto può innescare delle reazioni a catena, dei circoli virtuosi che possono provocare cambiamenti enormi. Cristo mille volte al giorno abbiamo queste opportunità. Quante volte mandiamo a fare in culo qualcuno per strada quando siamo in macchina? Io ho iniziato anche quando ho ragione, ad affiancarmi a chi mi fà il torto e a rispondergli con un sorriso, o semplicemente alzando la mano come segno di pace. Mi sono sempre tornati indietro sorrisi che sicuramente verranno rilanciati ad altre persone. Abbiamo un bisogno enorme di essere perdonati e di perdonare. Siamo sempre pronti a scagliarci contro qualcuno o qualcosa. Chi contro abbandona gli animali, chi contro abortisce, chi contro spara ad un poliziotto, chi contro i poliziotti stessi (per anni ho odiato la loro divisa), chi contro la persona che ti urta per strada, ma noi di quante piccole nefandezze ci macchiamo ogni giorno? E quanto siamo disposti a perdonarci? Poco Mary, è molto più semplice e umanamente comprensibile cercare il motivo, pur a ragione, dell'ingiustizia nel mondo negli altri, nelle istituzioni, nel nostro vicino di casa, nel nomade che elemosina ai semafori, nell'impiegato del comune scortese, nel cane di nostro cognato, nell'agire del nostro governo, e via dicendo. Le persone straordinarie non sono le persone senza macchia ma quelle che le loro macchie le hanno riconosciute e continuano a riconoscerle quotidianamente e riescono a perdonarsele. Mi domando: riusciamo a fare questo?
Citazione:

Aiutare una donna in difficoltà è molto ma molto importante, ma bisogna evitare di suggerirle quel che noi vogliamo senza essere capaci di ascoltare il suo problema e la sua volontà.

Chi sà ascoltare veramente difficilmente cade in questo errore, ma chi ci cade è perchè nella sua vita non ha avuto qualcuno che lo abbia saputo ascoltare allo stesso modo.
Citazione:

Io, per me stessa, in questo momento non abortirei , però...... la scelta deve essere fatta sul momento e non si può mai sapere.
Uno stupro, per esempio. La vita è sacra ma un essere generato dalla violenza che vita avrebbe? Alle difficoltà della vita dovrebbe aggiungere un altro marchio indelebile. Ma anche qui la scelta può essere solo personale.

Personale si ma non in solitudine.
Citazione:

Ma torno a ripetere che si dovrebbe adottare una campagna a tappeto e il supporto necessario per prevenire e non per abortire.

Anche in caso di violenza vi è sempre la pillola del giorno dopo. Se si è nella possibilità di prenderla. Restare incinta, oggi come oggi, senza volerlo può essere solo frutto di ignoranza e pregiudizio o ubbidienza ad una sciocca imposizione religiosa.

Mary

Condivido pienamente, anche se non ci si deve fermare solo a quello. Un lavoro di comprensione e di perdono che inevitabilmente porta ad una crescita interiore dovrebbe avere poi seguito. E l'ultima domanda che mi pongo è questa: ma a chi ci si potrebbe affidare se non comunque ad imperfetti per quanto meravigliosi esseri umani?

Ultima modifica di nicola185 : 08-08-2004 alle ore 11.05.06.
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Vecchio 08-08-2004, 22.24.32   #102
pisquo85
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IN GENERALE

Non confondiamo la condanna di un atto con la condanna di chi compie l'atto...Io posso condannare l'aborto, ma provare compassione, sofferenza, amore, e quant'altro verso chi ha compiuto quell' atto...
Ciao
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Vecchio 08-08-2004, 22.33.43   #103
pisquo85
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"La gravidanza è un fatto personale. Non lo è più quando nasce un altro essere. Allora quell'essere non è più di proprietà della madre ma ne diventa la custode, la protettrice."
Detta così sembrerebbe che vuoi una legge che permetta alla madre di abortire fino a che il bambino non è nato...
Allora mi chiedo...perchè è possibile farlo fino al terzo mese???
Perchè al terzo mese "quella" è vita?
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Vecchio 08-08-2004, 23.21.21   #104
dana
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Secondo me è vita fin dal primo istante, in quanto possibilità di vita.
E non penso che una donna possa scegliere di abortire a cuor leggero.
Per questo si dovrebbe riuscire a rimuovere alcune cause che possono far pensare all’aborto: se ci sono problemi economici, si dovrebbero poter risolvere. Se ci sono difficoltà psicologiche, la donna potrebbe essere aiutata a superarle. Molti problemi sono risolvibili, se c’è un aiuto esterno nel momento dello smarrimento e del dolore.
L’aborto spesso è una decisione presa in totale solitudine, spesso non è una scelta veramente libera.

Copio alcune frasi che mi sembrano spunti interessanti di riflessione dal libro - Un clandestino a bordo – di Dacia Maraini:
"Ho scoperto che stavo pensando al bambino non nato come al clandestino della nave di Conrad che viene accolto dal capitano nel suo battello ….
Non si può parlare di aborto senza parlare di maternità. Sono legati l’uno all’altra come due gemelli siamesi: l’uno la faccia del sole, l’altra la faccia dell’ombra dello stesso astro rotolante nell’universo femminile.
Mi sono chiesta tante volte se in un mondo costruito a misura di donna l’aborto esisterebbe affatto. Probabilmente no, perché l’aborto, sconosciuto fra gli animali, è un prodotto storico, la conseguenza dell’appropriazione da parte dei padri, della capacità di riprodursi, codificata attraverso la costruzione di norme etiche, di abitudini mentali.
Il desiderio di aborto comincia lì dove comincia il benessere, dove la mortalità infantile è ridotta al minimo.
L’aborto è dolore e impotenza fatta azione. E’ autoconsacrazione di una sconfitta."
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Vecchio 08-08-2004, 23.29.14   #105
nicola185
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Messaggio originale inviato da dana
L’aborto è dolore e impotenza fatta azione. E’ autoconsacrazione di una sconfitta."

Eh si una sconfitt che ci tocca tutti indistintamente. E' la vita che perde e di conseguenza noi tutti. Nicola
nicola185 is offline  
Vecchio 09-08-2004, 09.56.10   #106
pisquo85
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Domanda

Perchè è possibile abortire fino al terzo mese?
Perchè da lì in poi quella vita è considerata una persona?
pisquo85 is offline  
Vecchio 10-08-2004, 11.08.09   #107
paperapersa
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Oggi ho riflettuto sui miei errori di mamma e sul perchè
(a mio parere) mio figlio secondogenito che è un bellissimo ragazzo di 25 anni è poco comunicativo, restio ad ogni
espressione d'amore da parte mia, poco incline all'obbedienza,
all'ordine e tanto altro e mi sono colpevolizzata e ho pianto
perchè nonosgtante io mi sia imposta nel volere un secondo figlio
evidentemente lui deve essersi sentito poco amato ed ha percepito spesso la sua presenza nel mondo e nella famiglia come
superflua , soffrendo e mai manifestando il suo disagio a parole
ma con azioni che per noi genitori a volte risultano inspiegabili.
Ho pianto ripensando alle sue urla e ai suoi pianti di bimbo di due anni e mezzo lasciato al nido perchè la mamma doveva
andare a lavorare e ho pensato che forse il suo malesserte è cominciato allora, eppure quanto lo amavo e quanto lo amo ancora, ma è così difficile dirglielo ora eppure so che lo farò
perchè sarà la mia catarsi per avere ai suoi occhi preferito
servire mammona e non Dio (cioè l'Amore). Come siamo imperfetti nell'Amore anche quando il figlio lo vogliamo con tutte noi stesse,
lo accudiamo e crediamo di dargli tutto ciò che desidera e invece
ai suoi occhi di bambino deve essere successo un disastro tanto
che per anni ha temuto di essere abbandonato e se io tardavo
di cinque minuti lo trovavo paonazzo e disperato .
Questa mia testimonianza vuol dimostrare soltanto come sia difficile amare un figlio desiderato. Come sarà allora amare
una creatura imposta da convenzioni morali o leggi che
non ci sentiamo di accettare???
paperapersa is offline  
Vecchio 10-08-2004, 12.44.35   #108
shakespeare
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Data registrazione: 17-06-2004
Messaggi: 421
come hai notato dalla tua esperienza cara paperapersa, il vero amore non è "dare tutto ciò che il figlio desidera, o si desidera per lui", perchè forse poi ci accorgeremo anni dopo che soffre di un malessere interiore in cui forse è mancato qualcosa da parte nostra;
Come sarà allora amare una creatura "imposta" da leggi che non ci sentiamo di accettare?
se racchiudiamo il nostro amore in leggi, convenzioni morali e quant'altro non sia di nostro gradimento secondo una nostra "moralità", allora sarà davvero difficile spogliarci di questo mondo illusorio e amare indifferentemente da ciò che la vita può donarci nel bene e nel male;
vi sono genitori, molti, che inizialmente quando scoprono che il figlio nato è handicappato non lo accettano perchè vissuti entro questo recinto di leggi "morali" e convenzioni, in realtà così chiamate ipocritamente da noi che vorremo sempre il meglio(per noi stessi non per il nascituro); poi solo dopo, uscendo fuori da questo recinto(egoismo) ci accorgiamo che sappiamo amare, ma amare svisceratamente qualsiasi essere il Signore ci ha donato, che forse proprio per quel problema è riuscito a cambiare persone col cuore indurito e che ora sanno amare come prima non sapevano, è la loro vita diviene meravigliosa;
questo perchè, sebbene inizialmente non si sentivano di "accettare", subito dopo hanno capito che, fuori da qualsiasi discorso, sapevano amare.
shakespeare is offline  
Vecchio 11-08-2004, 15.18.27   #109
Gianfry
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-06-2003
Messaggi: 401
Caro shekespeare,

finalmente concordo con quello che hai scritto nel tuo ultimo intervento, in cui mi riconosco personalmente. Vedi che qualcosa in comune ce lo abbiamo, anche se per il resto sono in totale disaccordo con te.
Riguardo l’aborto la mia opinione è la seguente.
Dio ci ha dato la libertà senza alcuna restrizione e ci ha dato il potere di creare la nostra realtà, cioè la nostra vita come la desideriamo, tramite il pensiero. Ovviamente questi doni comportano anche una responsabilità che ci dobbiamo assumere per le nostre creazioni. Se quello che noi creiamo va a danno della libertà e dell’incolumità altrui, allora interviene la Giustizia divina, la legge del karma appunto (che è registrata nella nostra genetica e che ci portiamo appresso), secondo la quale se non vogliamo “…amare il nostro prossimo come noi stessi..”, prima o poi dovremo subire sulla nostra pelle quello che abbiamo causato ad altri. E’ di una semplicità unica, poiché Dio non è complicato. I dieci comandamenti non li ha dati Dio, poiché Egli non comanda nulla a nessuno, ma sono stati un’invenzione di un uomo (Mosè) il quale ha creduto di averli ricevuti da Dio, mentre in realtà gli sono stati ispirati da una qualche Entità Eterica. Tuttavia Dio lo ha consentito perché lascia ai Suoi figli la libertà di creare essi stessi le condizioni della loro evoluzione. E questo vale per tutte le cosiddette “verità rivelate” esistenti in tutte le religioni e spesso in contraddizione fra loro.
Detto questo sono dell’avviso che una donna che decide di abortire è libera di farlo e non debba essere punita per questo. Sta a lei capire che abortire vuol dire sopprimere una vita, così come chi decide di uccidere qualcuno è libero di farlo, ed infatti lo fa. E’ un’esperienza come tante altre. Se chi sopprime una vita non comprende l’errore che ha commesso e magari insiste nel commetterlo, prima o poi pagherà sulla sua pelle ciò che ha inflitto ad altri, magari tramite una malattia o perché viene perseguito per legge con la galera, o addirittura la sua stessa vita verrà soppressa. La legge del karma si serve di tanti strumenti a sua disposizione, comprese le leggi umane che sottostanno ad essa. Quando uno comprende da sé l’errore commesso e cambia modo di pensare (di concepire la vita) cancella il suo karma dalla propria memoria genetica e non deve più fare quella esperienza.

Purtroppo le leggi umane il più delle volte non servono a rieducare, cioè ad aiutare l’essere umano a comprendere e a superare i propri errori, ma sono state promulgate di fatto solo per punire, ottenendo il risultato opposto di fomentare l’odio verso la società.
Tutte le leggi umane sono imposizioni e quindi limitazioni, più o meno estese, della liberta che Dio ha donato ai suoi figli senza restrizioni.

Ciao
Gianfry
Gianfry is offline  
Vecchio 11-08-2004, 18.19.08   #110
shakespeare
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Ho parlato di amore Gianfry, non di leggi karmike;
il vero amore, quello che non ha confini e che non è egoistico come quello umano, che ricerca il meglio per gli altri chiunque essi siano, non per noi stessi.
Il Signore ci ha donato questo amore e mediante il Figlio a riscoprirlo dato che lo abbiamo ben seppellito con le nostre virtù e vanità;
Chi, essendo amato e conoscendo tale amore, è povero?
shakespeare is offline  

 



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