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01-09-2007, 00.39.04 | #62 | |
novizio
Data registrazione: 10-10-2006
Messaggi: 371
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Riferimento: credenti o non credenti
Citazione:
Tu dirai, ma come fa a dire è? Lo dice perchè ci crede! |
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01-09-2007, 19.30.25 | #63 | |
novizio
Data registrazione: 10-10-2006
Messaggi: 371
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Riferimento: credenti o non credenti
Citazione:
Il credente sa solo che Dio esisteva prima della sua esistenza e che ci sarà anche dopo di lui; Gesù infatti ha detto, quando era in contatto con il Padre,io sono l'alfa e l'omega, come per dire io sono ( o in me c'è) la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto, [(perchè si pensava che Dio materializzasse il pensiero parlando o scrivendo solamente quello che pensava, cioè puro pensiero ( il mondo delle idee)] che racchiudono tutte le altre, che, secondo me, saremmo noi. Quindi per tornare a noi, è vero che chi crede da per scontato che ci sia un inizio e una fine, ma lui sa che nella vita li deve cercareno indagando la creazione con le sue leggi per comprenderne il significato nascosto. E qui secondo me, anche se con metodi diversi, credenti e non credenti vanno a braccetto. ozner |
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02-09-2007, 23.43.30 | #64 | |
Ospite
Data registrazione: 19-04-2007
Messaggi: 15
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Riferimento: credenti o non credenti
Citazione:
Sono d'accordo con te. Intanto approfitto per dirti che mi dispiaceva un pò di averti escluso dalla mia personalissima lista dei "postanti", in quanto hai dato con i tuoi messaggi un prezioso apporto a questo 3d. La mia lista era ovviamente parziale perchè citava solo quelli i cui discorsi suonavano bene per le mie orecchie. Detto questo mi sono subito accorto che la mia affermazione era troppo perentoria e quindi facilmente contestabile con validi argomenti. Penso anch'io che molti credenti operino secondo i loro valori religiosi per sentirsi in armonia con tali valori, non per il meccanismo di premio/punizione. E non importa neanche quale sia la loro percentuale, forse la stragrande maggioranza. Tuttavia uno dei capisaldi della religione è che saremo giudicati per le nostre opere (lo ha ribadito anche di recente il Papa) quindi, insomma, mi sembrava plausibile senza sminuire nessuno dire che il credente agisce per la ricompensa divina. La mia frase era comunque rivolta ad un lontanissimo futuro, nel quale arriveremo se e solo se l'uomo si evolverà. In quel futuro l'uomo arriverà per via del ragionamento a stabilire come valore supremo un bene condiviso tra tutti invece di un privilegio goduto da solo o da pochi. Disprezzerà come crimini il lusso e lo spreco. Misurerà il progresso unicamente dal benessere di ciascuno e non dalla quantità di merci prodotte. Detto questo mi permetto di darti anche una frecciatina. Questa morale utopistica coinciderà solo in parte con i valori del cristianesimo. Infatti nonostante siano struggenti e commoventi, in realtà i reali principi del cristianesimo non sono realizzabili nella vita. Ovviamente sarebbe troppo faticoso tentare di dimostrare dialetticamente questa mia affermazione e non tenterò nemmeno di controbattere a super discorsoni contrari. Ripiego solo su un piccolo esempio. Per essere cristiano 100 % devi porgere l'altra guancia. E' contro la vita. Se uno ti dà uno schiaffo non puoi porgere l'altra guancia. Un sistema sociale funzionante non potrebbe poggiare su questa morale. Ma allora un principio che và dosato un tanto al chilo, che và applicato in modica quantità, che razza di ideale è ?. Chiudo qui questa divagazione fatta, come si dice, solo per amore della discussione. Un saluto con simpatia. |
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03-09-2007, 01.51.06 | #65 | |
novizio
Data registrazione: 10-10-2006
Messaggi: 371
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Riferimento: credenti o non credenti
Citazione:
Oppure come diresti tu: è tutto falso. Contraccambio oznerenzo |
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03-09-2007, 12.04.40 | #66 | |||||||||||||||
Moderatore
Data registrazione: 23-05-2007
Messaggi: 241
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Riferimento: credenti o non credenti
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Comunque speravo di dibattere a livelli un pochino più elevati che non quelli dei fondamenti della logica su cui non dovrebbero esservi dubbi. Una volta di più vale ciò che diceva Ermete e che per mia memoria riporto un'altra volta: "La conoscenza universale può essere rivelata solo ai nostri fratelli che hanno affrontato le nostre stesse prove. La verità va dosata a misura dell’intelletto, dissimulata ai deboli, che renderebbe pazzi, nascosta ai malvagi, che solo potrebbero afferrarne qualche frammento di cui farebbero arma letale. Racchiudila nel tuo cuore, e che essa parli attraverso le tue opere. La scienza sarà la tua forza; la fede la tua spada; e il silenzio la tua corazza impenetrabile." saluti |
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03-09-2007, 13.03.32 | #67 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 22-08-2007
Messaggi: 152
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Riferimento: credenti o non credenti
Spesso è solo apparente la contraddizione tra scienza e fede, in realtà entrambe declinazioni di una razionalità oggettivante che de-finisce per astrazione tanto attraverso un metodo scientifico che non attinge dal "reale" se non le risposte coerenti con la griglia metodologica adottata e con le sue anticipazioni, quanto (la seconda) attraverso una metafisica sostanzialista che riduce Dio ad ente (non si salva nemmeno l'Uno neoplatonico, che si distingue per la sua indistinzione ma, appunto, si distingue).
La grande mistica, apofatica o speculativa, vive di quella coincidentia oppositorum, di quella dialettica antinomica di cui parlava Pavel Florenskji, nell'In-distinzione, oltre ed attraverso le opposizioni e le con-fusioni. E la fede non è mai contenuto astratto, nè fede "in" qualcosa ma semmai fede in Ni-ente, oltre ogni ente, sia pure il Sommo. |
03-09-2007, 13.33.02 | #68 |
Credente Bahá'í
Data registrazione: 26-02-2007
Messaggi: 447
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Riferimento: credenti o non credenti
Continuo a leggere post in cui i credenti dicono come agiscono i non-credenti e viceversa.
Pare che ciascuno "giudichi" l'operato altrui secondo i propri parametri, così non và. Ciascuno ha la propria esclusiva visione di verità, resta la sua esclusiva verità non di altri, vi sono infinità di grigio e talvolta la stessa tonalità si trova in due persone che però stanno sulle sponde opposte. Cosa voglio dire con ciò, semplicemente che ogni individuo dovrebbe esprimere le proprie opinioni senza ritenere di conoscere l'opinione altrui. Tra credenti e non-credenti vi sono molteplici posizioni simili ma che conducono a sintesi diverse, ciò è normale ed umano. Il punto fondamentale è se riteniamo giuste quelle leggi morali e scritte con cui, pur limitando la libertà, vi è un vivere civile che possa portare alla convivenza pacifica mondiale. Porrei a tutti, indistintamente se credenti o non, la seguente domanda: Vi và che nel mondo continui ad esistere la Guerra, se "NO" cosa fareste per eliminarla? Vi prego di rispondere indicando la vostra appartenenza a credente o non-credente, senza entrare in merito a cosa farebbe qualcun altro. Saluti, Hetman |
03-09-2007, 15.22.47 | #69 | |
Moderatore
Data registrazione: 23-05-2007
Messaggi: 241
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Riferimento: credenti o non credenti
Citazione:
Non esiste in linea di principio contraddizione fra scienza e fede, a patto che la scienza non si arroghi la facoltà di indagare un ambito che i propri metodi sono inadatti a conoscere, che riconosca che il proprio non è l'unico metodo per raggiungere la conoscenza e che non metta in dubbio conoscenze raggiunte diversamente e che il metodo scientifico non può confutare. Io non rifiuto la scienza per principio, anche se la ritengo estremamente sopravvalutata rispetto ai risultati ottenuti fin qui, ma il suo ergere il proprio metodo a giudice unico della conoscenza universale. |
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03-09-2007, 17.40.55 | #70 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: credenti o non credenti
Parte 1 di 2
Citazione:
Prima di emettere un giudizio così perentorio dovresti aver letto qualche mio post o articolo in cui parlo di cristianesimo non credi ? Spero che questo non sia lo stesso metro che hai per misurare la realtà altrimenti sei nei guai. Chiunque mi conosca in questo forum sa che sono un appassionato proprio di religioni e in particolare di cristianesimo, difatti una formazione scientifica non preclude affatto l'avere una passione sin da giovanissimo per filosofia e religione e, guarda un po’, questo è proprio il mio caso. Citazione:
Be almeno dal punto di vista intellettuale la cosa si fa interessante. Vedi, di teologie e di varianti ne esistono infinite. Ovviamente occorre comprendere quali siano quelle “ortodosse” o almeno storicamente e numericamente importanti, di singoli che inventano ogni sorta di visione “mistica” di Dio ve ne sono infiniti, è quindi del tutto inutile sostenere che anche nel cristianesimo vi sia stata una visione simile (che poi vedremo non esserlo) a quella taoista quando essa è quella di un singolo mistico o di un gruppo che non ebbe alcun seguito. Parlando di cirstianesimo ci si riferisce ovviametne alle ottrine magisteriali o “ufficiali” delle correnti più numerose e importanti, come cattolicesimo, protestantesimo (luterani, anglicani, valdesi, et similia) e ortodossia. Venendo a noi, citi Eckhart, il qual, fu processato per aver sostenuto idee eretiche e non poteva essere altrimenti vista la sua lontananza dalla CCR. La teologia per viam negationis, se portata alle estreme conseguenze, che secondo il tuo ragionamento si avvicinerebbero alla filosofia taoista, contraddice il cuore del cristianesimo che necessita di una descrizione precisa di Dio. Tutte le cristianità concordano su quella che lo stesso Dionigi ammetteva e che chiamava “Tearchia divina”, ovvero il Dio Uno e Trino. Questa è tutt'oggi la conditio sine qua non che le chiese riunite hanno stabilito per poter definirsi cristiani, ti sembra una teologia solo lontanamente paragonabile all’insostanzialità taoista ? Mi parli di Dionigi e della sua teologia negativa. Costui era pesantemente contraddittorio perché, nonostante sosteneva che teologia affermativa e negativa fossero due vie per giungere all’Uno, concludeva che l’Uno stesso è del tutto inconoscibile, una divinità che trascende ogni affermazione ma anche ogni negazione ! Dunque non rimane che la conclusione logica a cui arrivò Eckhart seguendo Dionigi: negatio negationis, ovvero Dio è il nulla ! Ma il nulla non è assolutamente compatibile con il Dio padre consistente predicato da Gesù, questo implica semplicemente che tali teologie non sono cristianesimo ma elaborazioni filosofiche che nascono dalla filosofia platonica e che giungono a distaccarsi completamente dall’essenza del cristianesimo, se per essa intendiamo ovviamente ciò che Gesù insegnò. Dionigi, inoltre, cita, ma poi dimentica, che tra i cardini delle tradizioni giudeo-cristiane vi sono numerosissime teofanie. Ognuna di queste ultime ci rende il divino accessibile, “reale” e definibile seppur negli aspetti che egli stesso ha deciso di svelare, tutto ciò è completamente incompatibile con l’assenza assoluta di divinità propria del taoismo e della sua cosmogonia, che non prevede nessun ente “creatore”. Il taoismo non contempla nemmeno la possibilità di una gnoseologia del divino poiché non esiste alcuna divinità da conoscere. Per quanto possa essere interpretato in chiave anagogica il NT propone invece una precisa visione del divino ed una escatologia molto chiara che sfocia in una irrinunciabile ricerca soteriologica, elementi del tutto assenti nel taoismo. Prevedo che mi porterai, come ulteriore freccia al tuo arco, il “coincidentia oppositorum” di Cusano. Devo dire che questa idea è realmente affine al pensiero taoista, occorre però ribadire due concetti: in primis nella via del Tao non esiste divinità, dunque quando Cusano sostiene, teisticamente, che Dio è la coincidenza degli opposti, il taoista obbietterà, panteisticamente e dunque in una visione non-teistica, che è il reale, il tutto stesso ad esistere per coincidenza degli opposti; in secundis, punto nodale, la visione di Cusano è del tutto incompatibile con la visione “ufficiale” del cristianesimo delle varie chiese. La stessa figura teandrica di Gesù, dunque del fondatore stesso del cristianesimo, è completamente inconcepibile nella mente di un taoista. I parallelismi che artatamente cerchi di scovare tra la visione taoista e quella cristiana, sono figli della tua volontà di modellare le religioni esistenti alla tua personale visione della Verità ultima. fine prima parte |
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