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17-09-2007, 18.33.33 | #152 | |
Credente Bahá'í
Data registrazione: 26-02-2007
Messaggi: 447
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Riferimento: credenti o non credenti
Egregi amici/che
Continuo a non capire l'approccio al tema da voi espresso nei post. Da un certo punto di vista anch'io potrei confutare le credenze di altre religioni ivi incluse le teorie ateistiche, ma ciò non servirebbe ad un bel niente. Vorrei fare un esempio banale, diciamo che su un'isola deserta approdano esponenti singoli di diversi credi religiosi ed un ateo, dovranno trovare degli accordi penso, o si faranno la guerra per superarsi a vicenda. Sorge però un problema, ciascuno chede di avere la "Verità Assoluta" e cercherà di imporla agli altri i quali si comporteranno di conseguenza senza giungere a niente distrugendo se stessi. Questo 3d mi sembra proprio quell'isola deserta. Qui non si tratta di convincere gli altri che si sbagliano, ma di trovare punti in comune per creare una piccola società su quell'isola deserta. Cosa dovrebbe essere alla base di una corretta convivenza? Penso sia trovare dei "valori o principi" comuni, dopo di chè ciascuno dovrà darsi le proprie risposte in base a quei principi, parlo di principi sociali e non religiosi. I principi religiosi, non finirò mai di ripeterlo, sono strettamente intimi e personali, mentre quelli sociali sono di tutti e dovrebbero essere condivisi da tutti per un quieto vivere sociale. Tornando a credenti o non-credenti, titolo del 3d, consiglierei gli uni e gli altri di riflettere su cosa per ciascuno è prioritario in una società, anche se potrebbe sembrare "Utopistico", qui possiamo permettercelo, alcuni punti che ritengo assodati da millenni, pur se l'umanità non vi si è attenuta, potrebbero essere: 1 - non uccidere un altro essere umano ( alcuni direbbero nessun essere vivente). 2 - non rubare, forse e meglio chiedere. 3 - non dire il falso, anche perchè prima o poi si viene scoperti. 4 - etc............... (a voi inserire altri) Come vedete io se pur credente, non sono interessato a convertire qualcuno, ma solo a vedere se vi sono modelli sociali condivisibili sia tra credenti e con i non-credenti. Vorrei far capire che, pure io che mangio carne animale, se nel futuro la maggioranza concorderà che sia meglio essere vegetariani, mi adeguerò senza tante storie, non perchè accetti la tesi Induista o Buddista, ma solo perchè la riterrei scelta di maggioranza da rispettare. Mi si può contestare che la maggioranza non sempre ha ragione, tutto sta nel vedere se hanno rispettato i "valori e principi" base di cui sopra. Se ciò non fosse io non rispetterei la maggioranza inquanto non havrà tenuto conto di detti valori e principi. Citazione:
Alla luce di quanto richiesto da daria, nel post d'apertura, cosa ne pensate voi non-credenti ed atei? Come ritenete si possa convivere su un'isola deserta dovendo fondare una nuova civiltà pluralista in tutti i sensi? Vi prego, anche i credenti, di riflettere sull'esempio dell'isola inquanto implica un accantonamento delle proprie credenze rispetto ad una situazione di sopravvivenza che necessita di collaborazione tra i naufraghi. Cerchiamo di "riflettere" visto che ci troviamo nel forum dove "il web riflette". Saluti, Hetman |
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