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09-07-2010, 09.14.19 | #3 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 04-05-2010
Messaggi: 2
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Riferimento: che senso ha ?
No, in realtà non è così. Non sto vivendo una delusione d’amore. Assolutamente. Io sono sempre stata delusa dalla vita. Sempre. Sin da bambina, come quando a sette anni scrivevo i miei primi racconti tragici che evidenziavano il non senso delle cose. Mi sono sempre posta domande che gli altri non si ponevano. Forse non dovrei parlare di senso della vita, quanto di senso delle cose. C’è una cosa che io considero e che gli altri si ostinano ad ignorare. Ho come l’impressione di parlare una lingua differente. Nonostante sia ancora relativamente giovane sono cosciente che la fine di tutto è dietro l’angolo. Quando acquisto i giornali leggo attentamente i necrologi. Vedo volti di giovani che non si aspettavano di certo di terminare cosi la loro vita. Penso, potrebbe accadere anche a me. Nessuno è immune dalla morte. Allora occorre fare qualcosa per non buttare via questa occasione. La vita intendo. E come? Nel lavoro dici? ma se una persona come lavoro sta tutto il giorno attaccata ad un macchinario a montare piccoli pezzi ricoperti di grasso su di un rumoroso meccanismo meccanico, in una fabbrica dove la temperatura sfiora i quaranta gradi, che gioia potrebbe trarne se non il magro stipendio a fine mese, che basta appena per la sopravvivenza? È cosi che dobbiamo utilizzare la nostra occasione? Non è buttare via la vita? Poi non sono cosi pessimista nei confronti dell’amore. Conosco coppie che stanno assieme da sessant’anni e si amano più di prima. Non vuol dire, in amore come in tutte le cose è questione di fortuna. Di sopportazione. Di umiltà. Di sacrificio. Di altruismo. Però, si, il vero amore esiste. Ma si tratta di una coppia su un milione. E per gli altri 999.000 che non sono stati cosi fortunati cosa resta? Quando esco, preferibilmente da sola, osservo le persone, mi accorgo di quanto ridicoli siamo. Di come stiamo davvero buttando via la vita. Soprattutto se si è giovani. Si ha la possibilità di spaccare il mondo. E invece vedo questi giovanissimi di oggi. penso al senso della loro vita. Se ne vanno in giro viziatissimi con i loro super cellulari costosissimi, con i pantaloni abbassati a mezza coscia cosi si può mostrare l’ultimo modello di mutanda Dolce & Gabbana. Li vedo scorrazzare con i motorini fino all’una del mattino. Mentre i genitori lavorano tutto il giorno. Ma l’idea del sacrificio non la comprendono. Sento la vita scorrere come sabbia fra le dita, ogni giorno sempre più velocemente, e non faccio assolutamente nulla per reagire. Anche io in fondo, sono come gli altri..
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09-07-2010, 14.28.13 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2008
Messaggi: 92
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Riferimento: che senso ha ?
Buongiorno, il tuo messaggio è toccante.
Credo che ciò che tu esprimi sia comune a tutte le persone. In un certo senso credo che questo malessere che sicuramente ha i suoi cicli sia strettamente collegato con le limitazioni del corpo materiale. Quando l'anima si incarna è costretta a soffrire e a gioire, cioè sperimenta la vita per mezzo del corpo ma ogni esperienza è limitata nel tempo. Quando si passa un momento critico si può solo aspettare che finisca. Molte persone soffrono di oscillazioni umorali molto ampie, dolorose e a volte pericolose, con momenti in cui non riescono neppure a lavorare..ciò che penso è che non si dovrebbe pensare di essere diversi per questo, ma piuttosto cercare indipendenza. Spesso queste sono menti creative che possono dare molto alla società. Sull'amore la mia opinione è che quello vero si basi sulla rinuncia, sul sacrificio e sulla libertà dal sentimento di possesso. Un abbraccio. |
09-07-2010, 18.29.39 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: che senso ha ?
Citazione:
Amica mia, già l'ho detto: le cose in sè non hanno senso inutile cercarlo... e chi lo cerca, non lo trova e cerca guai: questo vale per tutti. Invece il senso della vita è saper vivere, ma non intedo un vivere leggero, inconscio e menefreghista, intendo un saper vivere cosciente e responsabile: non essere succubi, ma essere protagonisti...anche in una propria vita particolare...anche in un'altra lingua...che importa! Ognuno è unico! Sostanzialmente siamo noi che costruiamo il nostro futuro e insieme la nostra personalità, sia col nostro preseguire in continuo la nostra formazione interiore (studiare, leggere, musica, spetttacoli, interessi vari) sia esteriore: (frequentazioni, amici, corsi di qualche cosa, pittura, disegno, ballo, comunicazione, informatica, giochi, ecc...)...serve per imparare, ma lo scopo primo è soprattutto per frequentare, per non restare soli..per imopegnarsi. Se il lavoro attuale è deprimente e non presenta possibilità occorre fare corsi per apprendere altri lavori, altre attività, ecc.. A te sembra che la vita ti sfugga inesorabilmente e inutilmente e probabilmente è vero e sarà sempre vero se non ci poni riparo e il riparo sta nel tuo modo di pensare che devi ricostruire...inutile e dannoso rifugiarsi nel "sono stata sempre così": sfuggi i pensieri tetri , cerca di non coltivarli cerca inveve di coltivare pensieri piu confortanti...primaverili, non autunnali e vesti colorato sgargiante, mangia cioccolata, nutella tutte le mattine...o forse un cagnolino da portare in giro: le ho dette tute?....resta ancora la stravganza dei giovani...piu' che altro è posa...inutile perdersi a criticare....anche loro sonpo privi di riferimenti ed esempi costruttivi che dovremmo dare noi o dovrebe dare concretamente la società . Comunque è questione di allenmento psichico e intelettuale piu' che altro...la strada è lunga e dura, ma ce la puoi fare...ce la possiamo fare! Non cercare sui giornali i necrologi, cerca piuttosto le nascite. Ma certo non sò darti suggerimenti efficaci che colpiscano nel segno per ora...anche perchè non ti conosco, ma molti sono così come ti descrivi...amorfi e sfiduciati in tempi privi di ideologie..soprattutto privi di possibilità...ma anche qui non è da rifugiarsi nella tristezza dei tempi vuoti ...occorre che qualcuno cominci e fare ogni giorno qualcosa di autorealizzante, di confortante che dia fiducia e autostima: vincere una partita magari: a carte, a golf, scacchi, tennis, ecc...occorre osare e provarsi...magari jogging ogni mattina Sforzati per l'inizio di aiutarti a pensare che il bello, il brutto, il buono o il attivo non stanno nelle cose stesse, ma nella nostra mente...convinciti di ciò! Infatti non è il lavoro che è brutto, sei tu che non l'affronti con allegria e se proprio non ci riesci ..cambia lavoro (per quanto i tempi non siano propizi....purtroppo!) Di fronte a qualcosa che rattrista cerca subito di pensare a qualcosa che ralleggra: magari fatti un elenco...vari elenchi: cose allegre da pensare, cose buone da mangiare e confortevoli da fare,da sforzarsi a fare, gente da conoscere, da frequentare... luoghi da visitare...non cimiteri però, post-it incoraggianti attaccati per casa...racconti non tragici, ma a lieto fine: non serve quello che ci scrivi... serve il farlo. Il predicozzo è finito...per ora! dimmi cosa ne pensi, se qualcosa puoi fare! ma si puo' fare anche altro...anzi sei proprio tu che devi invenare qualcosa di diverso. Ultima modifica di ulysse : 10-07-2010 alle ore 11.03.06. |
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23-07-2010, 07.18.49 | #6 |
Ospite
Data registrazione: 10-12-2006
Messaggi: 16
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Riferimento: che senso ha ?
Cara Solechemuore, anch'io, da sempre, ho le sensazioni e i dubbi che hai espresso, ma non ho l'appoggio psicologico della fede, che hai tu. Le domande che mi pongo sul senso della vita, e che sono pressocchè identiche alle tue, mi portano alla fine alla conclusione che la nostra vita (e il mondo in generale) non è altro che un teatrino tragicomico nel quale siamo piombati per caso. L'unico suo senso può essere che qui siamo e qui dovremo restare fino alla fine, cercando di barcamenarci alla meno peggio, cercando di non venir meno ai nostri doveri verso i nostri cari, e aspettando che pian piano (o, chi lo sa... magari alla svelta) arrivi il giorno di chiudere gli occhi. Tutto ciò che possiamo fare è mettere un piede davanti all'altro, camminando pazientemente verso il compimento del nostro destino (che, sia un bene o no, non è scritto) che ci aspetta là in fondo: sotto una croce sulla collina. Siamo come attori intrappolati in una rappresentazione teatrale che siamo obbligati a recitare vita natural durante, che, se un senso ha, è solo quello di esistere... fine a sè stessa.
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25-07-2010, 09.34.56 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-08-2009
Messaggi: 154
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Riferimento: che senso ha ?
Se cercare il senso della vita e' chiedersi :"da dove veniamo e dove andremo a finire", significa che non stiamo vivendo, ma solo impiegando il tempo a farci domande alle quali non possiamo rispondere con nessuna certezza.
Nessun dio ancora si e' mostrato in maniera inconfutabile all'essere umano per svelare il mistero e il significato della vita. Possiamo invece chiederci "chi siamo", riferito a se stessi, scoprendolo ogni giorno, attraverso tutto cio' che gli eventi della vita suscitano in noi, e quanto noi siamo in grado di trasformarci attraverso essi. Cerchiamo rassicurazioni nell'amore eterno quando cio' che caratterizza l'essere umano e' proprio la sua mutevolezza, intesa come continua scoperta di se', crescita, cambiamento. E smettere di amare qualcuno puo' far parte di questo processo. E' l'amore il senso della vita, ma dipende dal senso che si dà all'amore. E' la nostra capacita' di amare la vita anche nelle sue piu' piccole sfumature che dovrebbe essere eterna. E trovare in noi il senso delle cose potrebbe significare aver trovato il senso della nostra vita. Ogni giorno il sole muore, ma ogni giorno risorge. |
27-07-2010, 19.21.40 | #8 |
Moderatore
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Messaggi: 706
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Incrocio di destini
J'adore,
condivido a pieno il tuo messaggio e invito Solechemuore e tutti gli altri che hanno risposto "sfiduciati" dalla vita a darle una chance. Abbiamo spesso delle aspettative, e altrettanto spesso ci accadono cose - diverse od opposte rispetto alle nostre aspettative. Quasi sempre interpretiamo per il peggio questi accadimenti non previsti, talvolta difficili. Il destino cinico e baro si accanisce contro di noi. Alle volte si chiudono porte, nostro malgrado. In amore e non. In amore il chiudersi delle porte ci fa più male, perché è più forte il nostro voler incastrare l'altro in un puzzle che è solo il nostro. Credo fermamente che ogni porta che si chiude sia un aiuto della vita a trovare la giusta direzione quando la nostra cecità rallenta il cammino, e rendere più lontana la meta. Ogni giorno incontriamo persone ed ogni giorno poniamo l'accento sul nostro riflesso. Negli ultimi due anni la mia vita è stato un continuo incontro con anime "luminose", sul lavoro e nel privato. Sono stata fortunata? Non credo, sono semplicemente cambiata io. Questa cosa accade a ciascuno di noi, al momento giusto. Solitamente, quando il momento non è ancora arrivato, i discorsi positivi, gli incoraggiamenti (tipo il mio) irritano, o sembrano inutile buonismo. Il mio augurio per Solechemuore (lo cambierei in SolecheVive, se posso) è che arrivi presto il momento in cui vedrai per prima la luce dell'altro, e solo dopo l'ombra, perché ognuno di noi conosce entrambe. |
03-08-2010, 10.10.07 | #10 | ||||||||||||||||||
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Non sai quello che dici. Citazione:
Altra affermazione di chi non desidera fermarsi a cogliere la profondità di ciò che ci muove al di dentro ed al di sopra di ogni più futile apparenza. Citazione:
Ah, sì! La realizzazione attraverso la carriera (”prospettiva strategica di formazione”).. è di certo la strada per.. Il Senso, per.. Essere! Citazione:
Citazione:
No. Non di “sopportazione” né di fortuna. Tantomeno di “altruismo”. Citazione:
Ho una sola risposta: quando uccidiamo i nostri sogni (il potere di proiettare la nostra energia, noi stessi, la nostra essenza, nelle “cose”) uccidiamo nella (apparente) ragione la passione e segniamo la fine della potenza di essere: l’amore mistico che è puro, poiché “dentro“ (senza un “fuori“). La passione non va domata ma accolta, scoperta sviscerata seguita abbracciata amata.. allora siamo! Siamo senza tempo né spazio ed ogni senso si rivela a noi. La vita, la coscienza, è Mistica (>sostantivo), laddove ci limitiamo e la limitiamo “si vendica“ richiudendoci nei confini angusti di una mente troppo piccola per accogliere l’infinitezza e la bellezza stessa, la potenza! Eppure ti comprendo bene. perché la mente è bastarda, anzi.. “ha pedigree“, e fa fatica a riconoscersi oltre le concatenazioni dei geni e della cultura (e autocultura) acquisita, così segue negli ostacoli la via più facile seppure umiliante della regressione rinunciando ad essere.. profondamente essere. Le scuse possono essere molteplici.. Quella apparente, il dolore; quella reale la paura di potere! Temiamo di essere, perché essendo ci consegniamo al mondo del potere immenso dove l’io (“sociale”) non ha più spazio.. Ed allora di colpo sentiamo che varcato nuovamente (per chi già l’ha sperimentato) il confine non ci sarà più nessun io ad accoglierci, più nessuno potrà applaudire i nostri gesti, il mondo delle vecchie certezze si fa piccolo e si allontana ed abbiamo paura di non essere pronti ad amare per davvero. Temiamo quel Fuoco perché in quel fuoco noi così come eravamo pronti a riconoscerci con gli altri non lo potremo più. Non sentimentalismo ma passione, non un cero che consuma se stesso ma il fuoco inestinguibile che solo ai pazzi o ai disperati è dato di accedere. Il senso si rivela insostenibile eppure mai tanto bramato.. E la mente-certezza come il tempo-spazio consente il ponte tra la percezione e l’essere: lo specchio nel quale ‘affogare’ distinti, abbracciati da quello stesso abisso ; abìsso come voragine, abisso come profondità; solo ora “colmabile” nella reciprocità dell’accoglimento che la percezione di coscienza (individuale) rende possibile.. ( l’insostenibile leggerezza del/di essere..) Citazione:
Conosco una persona che si è fatta saltare le dita dal desiderio di essere.. (inter-essere/fluire) con una macchina che ruotava.. No, non c’è posto per l’uomo-oggetto. La coscienza è rivoluzione, rovesciamento del mondo degli esseri-oggetto. Allora la passione può spingere non verso l’autodistruzione ma verso l’autoaffermazione. E l’autoaffermazione (reale) scopre la radice della potenza dell’io ben al di là del mero individualismo consumistico dove l’oggetto di consumo è l’essere stesso! Citazione:
Citazione:
No, non guardare gli altri come se fossero possibili fari durante la notte.. Guarda dentro i tuoi occhi “quei giovanissimi che invece”, guarda la tua paura, il tuo terrore.. la tua mente.. la tua cultura.. Non : “io penso positivo”. Ma.. Pensare, sul serio.. Sorprendersi ancora ed ancora.. Chi se non noi medesimi possiamo essere all’altezza dei nostri “eroi“, della visione che vorremmo bramare..?! Chi se non noi possiamo sentire di non avere la forza di guardare, di scegliere di guardare.. eppure guardare ugualmente! Volerla quella forza e nella sete di essere veri, nella sete di vedere, liberarla (scoprirla libera) dall’impotenza che ci trascina a terra! Citazione:
Sì, lo è.. Se non sapremo vivere nella dimensione dell’essere allora tutto finirà.. Tutto è già finito.. Si ha la possibilità di spaccare il mondo Spacchiamo il mondo: spacchiamo il nostro cuore (mente)! Spacchiamo i confini angusti che una mente insana (ci) ha consegnato alla nostra vita, come virus alle nostre percezioni, ai nostri (nostri!) pensieri! Questo è il senso del matrimonio: io dico “Sì!” “Sia fatta non la mia (=mente) ma la Tua (=in verità) volontà” Citazione:
Gìà! Ma non come lo intendiamo comunemente, del sacrificare la totalità di noi in favore del particolare, ma sacrificio come: rendere sacro! Allora la frase suonerebbe: In tutte le cose (le questioni/ la realtà) è questione di rendere sacro, di portare luce di conoscenza (amore, imprescindibile dall‘essere) -e quindi verità intesa come trasparenza ad ogni moto (accadimento/ “cose”) ! Citazione:
Citazione:
Credo che non tutti sono disposti ad assumersi l‘onere di rispondersi realmente (non affrettatamente da circostanza). Ma ancora più.. non tutti sono disposti a mutare il proprio vedere (sentire) se la risposta lo richiedesse.. Citazione:
E di certo è così, perché così affermi. Citazione:
Già! Ma ci è dato l’onere di questo dono o di questa disgrazia: Il paradiso e l’inferno, il posto ed il tempo giusto o sbagliato. E’ tutto qui. Citazione:
Sì. L’albero della conoscenza rende immortali o da la morte, Secondo chi è a cibarsene. Citazione:
Citazione:
Mi rammenta il Dio triste che cerca di abbracciare attraversando tempo e spazio il suo stesso cuore, di toccarlo, di risvegliarlo attraverso le coscienze individuali e sente e vede chiudersi le porte da un’apparenza resa (da sé medesima) come foschia tangibile a sigillare le bocche assetate.. Grazie per avermi donato la possibilità di condividere tutto questo.. |
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