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 Riflessioni sul Senso della Vita - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica


Vecchio 10-07-2011, 18.08.45   #51
ulysse
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Riferimento: che senso ha ?

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Originalmente inviato da Sirviu
Il guaio (ammesso che lo sia) è che siamo teleologicamente orientati, in senso genetico intendo. Perciò il pensare o credere ad un dopo/prima seppur ipotetico o mitico, ci aiuta a gestire il terrore dell'ignoto. Abbiamo (tendenzialmente, mediamente) un bisogno innato di animare il dopo, o ciò che non è più probabilmente animato.
Certo che abbiamo paura del'ignoto, ma la razionalità dovrebbe oramai affrancarci dalle fantasie e paure che le varie culture religiose ci hanno inculcato per millenni...e non sempre per pure ragioni spirituali: le caste sacerdotali, profittando delle supertizioni popolari, hanno dominato dai primordi della preistoria e della storia umana.
Del resto anche oggi i governanti o aspiranti tali inculcano e profittano di ogni possibile egoismo e paura per legare a sè la parte meno evoluta di una popolazione.
Credo, infatti, che la cosa sia più culturale che genetica: anche la razionalità è genetica e non capisco perchè dobbiamo sempre ricorrere alla scusante di una genetica irrazionale.
Occorre imparare a gestirlo razionalemnte questo ignoto...magari facendolo scomparire nel nulla.
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Vecchio 11-07-2011, 00.00.07   #52
Sirviu
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Riferimento: che senso ha ?

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Originalmente inviato da ulysse
Certo che abbiamo paura del'ignoto, ma la razionalità dovrebbe oramai affrancarci dalle fantasie e paure che le varie culture religiose ci hanno inculcato per millenni...e non sempre per pure ragioni spirituali: le caste sacerdotali, profittando delle supertizioni popolari, hanno dominato dai primordi della preistoria e della storia umana.
Del resto anche oggi i governanti o aspiranti tali inculcano e profittano di ogni possibile egoismo e paura per legare a sè la parte meno evoluta di una popolazione.
Credo, infatti, che la cosa sia più culturale che genetica: anche la razionalità è genetica e non capisco perchè dobbiamo sempre ricorrere alla scusante di una genetica irrazionale.
Occorre imparare a gestirlo razionalemnte questo ignoto...magari facendolo scomparire nel nulla.

Intanto mi complimento per la brevità del tuo intervento.
Ma permettimi di dissentire dalla tua "fede" nella razionalità.
In primis non credo si possa individuare un unica modalità razionale: ne esistono diverse ed anche in contrasto fra di loro, come dimostra nel suo piccolo anche questo forum.
Ma se anche intendessimo la razionalità come aderenza a conoscenze scientifiche universalmente riconosciute, giammai tramite essa potrai nell'immediato affrontare l'ignoto.
Per nulla ti può essere d'aiuto nel risolvere gli interrogativi esistenziali.
Infine sarebbe ingenuo, e spesso lo è, ritenere che tramite la nostra modalità razionale possiamo vivere una vita felice.
Non è filosofando o razionalizzando che possiamo esimerci dall'affrontare le nostre emozioni che, anche se tu non volessi, guidano la nostra vita.
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Vecchio 17-08-2011, 21.01.06   #53
ulysse
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Riferimento: che senso ha ?

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Originalmente inviato da Sirviu
Intanto mi complimento per la brevità del tuo intervento.
Ringrazio!...ma ora cerco di allungare....
Amico Sirviu, spigolando spigolando ho trovato questa perla!
Citazione:
Ma permettimi di dissentire dalla tua "fede" nella razionalità.
In primis non credo si possa individuare un unica modalità razionale: ne esistono diverse ed anche in contrasto fra di loro, come dimostra nel suo piccolo anche questo forum.
I contrasti nel forum dimostrano soltanto che diamo diverse interpretazioni agli eventi in riferimento a pulsioni, interessi, esperienze e culture diverse che cio' che chiamiamo "razionalità" cerca di controllare e ordinare.
Certo che certa parte del contrasto è dovuta al fatto che non vogliamo perdere la faccia o dialetticamente cedere...c'è sempre un argomento che ci salva!

E' anche vero che le sfaccettature degli argomenti o dei fenomeni sono talmente tante che è difficile tenerne conto in contemporanea...ma solo "logicamente" possiamo eprimerci...estrinsecarci...ag ire sinergicamente, comunicare...ecc...è sempre la stessa logica anche se in diverse lingue.
E' la logica di Aristotele? la logica matematica? la logica dell'universo?
Qualcosa del genere insomma!
Se non fosse per la mq, ci metterei la mano sul fuoco!
Citazione:
Ma se anche intendessimo la razionalità come aderenza a conoscenze scientifiche universalmente riconosciute, giammai tramite essa potrai nell'immediato affrontare l'ignoto.
Diciamo che le conoscenze scientifiche ci aiutano parecchio a restrigere (o allargare!?) l'ignoto.
In effetti la piu' parte dell'ignoto è cio' che "ancora" non conosciamo... personalemente o universalmente e che conosceremo prima o poi...fra mille annni magari! Per ciascuno di noi l'ignoto è più o meno vasto a seconda dell'acculturamento o vissuto esperienziale piu' o meno scientifico.
La restante parte dell'ignoto è immaginaria: non esiste!
Citazione:
Per nulla ti può essere d'aiuto nel risolvere gli interrogativi esistenziali.
Gli interrogativi esistenziali sono culturalmente indotti: forse li possiamo culturalmente eliminare! comunque possiamo cercare di farcene una "ragione".
Citazione:
Infine sarebbe ingenuo, e spesso lo è, ritenere che tramite la nostra modalità razionale possiamo vivere una vita felice.
Prafrasando un famoso detto...la razionalità è come i quattrini, certo non fa la felicità, ma serve!
In altro modo si potrebbe dire razionalmente: io ...speriamo ...che me la cavo!
Citazione:
Non è filosofando o razionalizzando che possiamo esimerci dall'affrontare le nostre emozioni che, anche se tu non volessi, guidano la nostra vita.
Ma non credo che possimo permetterci di concedere all'emotività la guida della nostra vita. Credo piuttosto che sia un mix: godiamoci pure le nostre emozioni...suscitiamole...razi onalmente, ma "cum grano salis"

Sospetto che nel nostro cervello ci sia un centro di controllo che guida le nostre azioni, i nostri pensieri, le nostre emozioni: non puo' che usare la logica! Se questo centro "sbaracca" sbaracchiamo anche noi: non è detto che lo sbaraccamento sia improvviso...puo' anche essere graduale, ma se non si ritrova presto la rotta è un guaio!
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Vecchio 14-09-2011, 01.10.39   #54
Ciroemilio
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Originale (è il link 1 di questa riflessione) scritto da: Solechemuore


1*)Cari amici, sono nuova e per me sarebbe bellissimo poter dialogare con persone che come me si pongono continuamente domande sul senso della vita.
I miei dubbi sull’esistenza sono tali da rendere la mia stessa vita un vero inferno. Mi piace pensare che io sia nata nel posto sbagliato e nel tempo sbagliato. ...........


2*)Mi sarebbe piaciuto essere un essere semplice senza nessuna conoscenza che vive per il suo lavoro e che non si contorce la mente con mille e più pensieri che si accavallano fra di loro fino a farmi impazzire.......


3*)Mi chiedo continuamente che senso abbia alzarsi la mattina, andare al lavoro, tornare a casa la sera, e andare a dormire. Perché? Per mangiare e poi? Non capisco. Tutto questo esce fuori dal mio livello di comprensione......


4*)Cosi ho fatto un ragionamento. Quando DIO parlò con Adamo ed Eva.... gli disse...... morirete..... e se la morte stessa non fosse che la fine della pena. L’aver scontato la nostra condanna, e rinascere …... perché io non trovo nessun senso nelle cose che faccio ogni giorno.


5*)Mi alzo la mattina e so come sarà esattamente la mia giornata. A cosa servo? Fossi un medico senza frontiere, un volontario che si prodiga per il prossimo, forse la mia vita avrebbe un senso, forse davvero allora starei scontando la mia pena. Si col sacrificio rinunciando a noi stessi. Per gli altri........


6*)A volte sento persone che indicano l’amore come il senso della vita, poi....ti chiedi come mai quella persona che prima viveva per te e solo per te, adesso quasi non ti vede.. il suo sorriso non è più acceso come prima.. le sue braccia non sono più protese verso te.. e allora capisci che non è l’amore il senso della vita. Non è l’amore il senso della felicità.


7*)Forse credi che un figlio potrebbe essere il senso delle cose. In parte lo è ma un figlio è un’altra vita, a parte i primi anni, dove dipende completamente da te, poi si allontana, giustamente compie la sua vita. E tu devi starne fuori per non sconvolgere gli equilibri che il nostro universo ha imposto.
E allora, dopo aver vissuto queste esperienze che non hanno fatto altro che moltiplicare i pensieri che ogni secondo si sovrappongono nella tua testa fino a farla esplodere, ti ritrovi ad alzarti la mattina per andare al lavoro. E ti chiedi ancora una volta che senso ha tutto questo?





(1*): Se tu fossi nata nel luogo e tempo sbagliato,il senso sarebbe il caso e quindi ti suggerirei di non angosciarti tanto, perchè.....così per caso.....tutto è in disordine, ed è inutile cercare d'incontrarlo: che senso ha!!
E come tu dici, l'inferno lo crea uno stesso, allontanandosi da quello che si suppone, s'immagina, si fantastica sia il paradiso, quindi sono sicuro che anche tu hai un ideale di paradiso, quindi l'inferno è quando fai qualcosa che t'allontani da quella tua visione. Riavvicinati.

(2*): Se penso è perchè esisto e se amo è perchè sono vivo; quindi se pensi solo con la testa, non dimenticare che c'è un'altro organo, il cuore, che ti può aiutare a pensare; usali insieme, sforzandoti, e vedrai che non impazzirai.

(3*): Il senso a tutto ciò, se per caso per te non è il caso, sei tu a darglielo..

(4*): Prova, iniziando a pensare come consigliato sopra, se il fine del tutto, cioè, la morte, è proprio la fine completa o la rinascita come tu hai ben proposto?!?!

(5*): Se la routine non ti soddisfa, cambia, forse stai vivendo la volontà d'un altro.
Se i fatti e la teoria non concordano, cambia i fatti.

(6*): Quando soffri d'un amore non corrisposto, così come denunciano le tue frasi, non arrenderti nella ricerca dell'amore totale, perchè forse il caso ha deciso che lui/lei non era il/la più idoneo/a, ma il destino è dietro l'angolo.
Solo l'amore da un senso alla vita, chi ti dice che non è così o è impaurito (dall'amore e dall'amare) o è cattivo.

(7*): Per un figlio, il genitore è sempre un esempio da seguire, o come idolo, o come icona, attraverso il genitore, ogni figlio può elevarsi nel nulla o nell'amore, tocca a noi decidere che esempi dare.

Per me il senso della vita è donarla, il tuo prova a chiederlo al tuo Angelo, non avere paura, altrimenti non t'accorgerai qual'è una volta incontratolo!!



DUC IN ALTUM


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Vecchio 16-09-2011, 21.18.54   #55
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ulysse
Diciamo che le conoscenze scientifiche ci aiutano parecchio a restrigere (o allargare!?) l'ignoto.
Decidi che cosa vuoi fare da grande: le conoscenze scientifiche ci aiutano o no a restringere l'ignoto?
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In effetti la piu' parte dell'ignoto è cio' che "ancora" non conosciamo... personalemente o universalmente e che conosceremo prima o poi...fra mille annni magari! Per ciascuno di noi l'ignoto è più o meno vasto a seconda dell'acculturamento o vissuto esperienziale piu' o meno scientifico.
La restante parte dell'ignoto è immaginaria: non esiste!
Se ci pensi bene la scienza aiuta molto ad allargare l'ignoto, poiché una volta si sapeva
che la terra era al centro della nostra galassia, mentre la scienza astrofisica ci informa che ne esistono miliardi. Altro che restringere l'ignoto (sic!).
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Gli interrogativi esistenziali sono culturalmente indotti: forse li possiamo culturalmente eliminare! comunque possiamo cercare di farcene una "ragione".
Invece io credo che tali interrogativi esistono e basta. Per altro, indotti da chi o che cosa?
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Parafrasando un famoso detto...la razionalità è come i quattrini, certo non fa la felicità, ma serve!
Ma in fin dei conti, lo sappiamo veramente che cosa sia la razionalità? Ne potrei aver una piccola spiegazione?
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Sospetto che nel nostro cervello ci sia un centro di controllo che guida le nostre azioni, i nostri pensieri, le nostre emozioni: non puo' che usare la logica! Se questo centro "sbaracca" sbaracchiamo anche noi: non è detto che lo sbaraccamento sia improvviso...puo' anche essere graduale, ma se non si ritrova presto la rotta è un guaio!
Allora, siamo tutti razionali per nascita?
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Vecchio 23-09-2011, 22.08.47   #56
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ulysse
Diciamo che le conoscenze scientifiche ci aiutano parecchio a restrigere (o allargare!?) l'ignoto.
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Tempo 2011
Decidi che cosa vuoi fare da grande: le conoscenze scientifiche ci aiutano o no a restringere l'ignoto?
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ulysse
In effetti la piu' parte dell'ignoto è cio' che "ancora" non conosciamo... personalemente o universalmente e che conosceremo prima o poi...fra mille annni magari! Per ciascuno di noi l'ignoto è più o meno vasto a seconda dell'acculturamento o vissuto esperienziale piu' o meno scientifico.
La restante parte dell'ignoto è immaginaria: non esiste!
Citazione:
Tempo 2011
Se ci pensi bene la scienza aiuta molto ad allargare l'ignoto, poiché una volta si sapeva che la terra era al centro della nostra galassia, mentre la scienza astrofisica ci informa che ne esistono miliardi. Altro che restringere l'ignoto (sic!).
Non facciamo a tempo di chiudere un discorso ed ecco che la ricerca scientifica manda al diavolo, contemporaneamente, la relatività di Einstein e la teoria del Big/Bang in un sol colpo. Infatti, si è scoperto che il neutrino, nonostante sia un corpo, è più veloce della stessa. Cosa negata dal più famoso e simpatico linguacciuto. Caro ulysse, allora è vero, come affermo io, che la scienza allarga l'ignoto, e la paura dello stesso, e non lo restringe? Il povero Albert si starà girando nella tomba per colpa di quell’imprecisione.
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Vecchio 25-09-2011, 12.51.13   #57
Ciroemilio
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Originale scritto da: Tempo 2011.
Non facciamo a tempo di chiudere un discorso ed ecco che la ricerca scientifica manda al diavolo, contemporaneamente, la relatività di Einstein e la teoria del Big/Bang in un sol colpo. Infatti, si è scoperto che il neutrino, nonostante sia un corpo, è più veloce della stessa. Cosa negata dal più famoso e simpatico linguacciuto. Caro ulysse, allora è vero, come affermo io, che la scienza allarga l'ignoto, e la paura dello stesso, e non lo restringe? Il povero Albert si starà girando nella tomba per colpa di quell’imprecisione.


Ma Einstein, oltre ad essere simpatico e famoso, era anche ebreo ed aveva intuito che, parole sue:-La Scienza senza religione è zoppa....."!!--quindi, saranno sicuramente turbati i suoi allievi e chi profetizza che l'evoluzione sia la risposta al "Tutto", per quell'imprecisione, ma lui è sereno, dato che aveva ben capito che senso ha la vita.


<"Chiunque consideri la propria e l'altrui vita come priva di significato è non soltanto infelice ma appena degno di vivere".>--(Albert Einstein)





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Vecchio 27-09-2011, 10.07.39   #58
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Tempo 2011.
Non facciamo a tempo di chiudere un discorso ed ecco che la ricerca scientifica manda al diavolo, contemporaneamente, la relatività di Einstein e la teoria del Big/Bang in un sol colpo. Infatti, si è scoperto che il neutrino, nonostante sia un corpo, è più veloce della stessa. Cosa negata dal più famoso e simpatico linguacciuto. Caro ulysse, allora è vero, come affermo io, che la scienza allarga l'ignoto, e la paura dello stesso, e non lo restringe? Il povero Albert si starà girando nella tomba per colpa di quell’imprecisione.

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Ciroemilio
Ma Einstein, oltre ad essere simpatico e famoso, era anche ebreo ed aveva intuito che, parole sue:-La Scienza senza religione è zoppa....."!!--quindi, saranno sicuramente turbati i suoi allievi e chi profetizza che l'evoluzione sia la risposta al "Tutto", per quell'imprecisione, ma lui è sereno, dato che aveva ben capito che senso ha la vita.

<"Chiunque consideri la propria e l'altrui vita come priva di significato è non soltanto infelice ma appena degno di vivere".(Albert Einstein)
Per la verità, di cose sulla religione ne ha partorite parecchie; si potrebbe sottoscrivere che ha affermato tutto e il contrario di tutto, come, per esempio, nell'estrapolazione sotto riportata. Per'altro, come puoi affermare che aveva compreso il senso della vita?
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Io non posso concepire un Dio che ricompensa e punisce le sue creature e che esercita una volontà simile a quella che noi sperimentiamo su noi stessi. Né so immaginarmi e desiderare un individuo che sopravviva alla propria morte fisica: lasciate che di tali idee si nutrano, per paura o per egoismo, le anime fiacche. A me basta il mistero dell’eternità della vita, la coscienza e il presentimento della mirabile struttura del mondo in cui viviamo, insieme con lo sforzo incessante per comprendere una particella, per piccola che sia, della Ragione che si manifesta nella natura.

Albert Einstein.
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Vecchio 08-10-2011, 15.46.50   #59
chalom
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Originalmente inviato da ulysse
Occorre imparare a gestirlo razionalemnte questo ignoto...magari facendolo scomparire nel nulla.

della violenza del vicino ho "paura"
di chi gestisce e ordina le vicende della ns vita ho "paura"
avrei al limite paura di un "dio" che mi giudica
ma..l'ignoto non lo conosco,perché temerlo??
chalom is offline  
Vecchio 09-10-2011, 13.50.07   #60
ulysse
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Originalmente inviato da chalom
della violenza del vicino ho "paura"
di chi gestisce e ordina le vicende della ns vita ho "paura"
avrei al limite paura di un "dio" che mi giudica
ma..l'ignoto non lo conosco,perché temerlo??
Al vicino violento e a chi gestisce la nostra vita possiamo...dobbiamo reagire, mettere in atto una qualche strategia...magari portarlo dalla nosta parte...o aspettarlo all'angolo una sera con nodoso bastone...
A un dio ed all'ignoto invece come reagire?
Solo con la razionalità possimo dominare la paura oscura e incontrollata che ci assale dentro, come un sentimento di impotenza, in prossimità dell'evento ...ignoto ...che puo' annullarci: solo la nostra razionalità ha senso.
ulysse is offline  

 



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