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13-06-2006, 11.46.38 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
Le religioni orientali, solitamente, in questo senso, sono meno oppressive. Conosco gente molto incline alla devozione, che non poteva fare a meno di riti, formule e preghiere, che ha lasciato il cattolicesimo ed ha trovato in esse ristoro. L’imprinting non lo cambi, ma come dici tu se senti oppressione con un “certo cristianesimo”, forse è ora di cambiare compagnia, e quello è già un qualche cosa che fai per te. Ultima modifica di VanLag : 13-06-2006 alle ore 11.48.37. |
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13-06-2006, 11.50.44 | #18 |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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ciao davide,anchio sento di dirti la mia..intanto credo che non sia affatto vero che a 50 non si possa cambiare perche nel tuo caso quello che stai cercando e' la verita e la verita non ha tempo ne spazio per chiunque,quando SENTI come ORA d'altronde che sei piu vicino alla verita,le tue congetture mentali si cancellano fidati!piano piano ma sara' cosi!...vorrei anche consigliarti un libro da leggere,la conoscenza e' fondamentale,la conoscenza rende liberi e appunto lignoranza ci tiene schiavi e questo lo sapevano e lo sanno molto bene i detentori del potere qualsiasi esso sia,nel tuo caso quello "cristiano-religioso"..il libro in questione e':la nuova psicologia di pierre daco..a me ha dato tantissimo quindi perche non consigliartelo anche a te,tentar non nuoce giusto?!
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13-06-2006, 12.30.31 | #19 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Re: ho paura di Dio
Citazione:
Abbastanza tipico per il mondo cattolico - ma non solo -, inculcare ancora nelle persone la paura, il terrore, il timore nei confronti di Dio. E onestamente parlando, questo è anche quanto troviamo nell'Antico Testamento. Prima che arrivasse il Messia, Dio - le persone - lo temevano, avevano paura di Lui, dell'Onnipotente, del tre volte Santo, del Dio degli Eserciti. Un esempio come un altro: "Or tutto il popolo udiva i tuoni, il suono della tromba e vedeva i lampi e il monte fumante. A tal vista, tremava e stava lontano. 19 E disse a Mosè: «Parla tu con noi e noi ti ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo». 20 Mosè disse al popolo: «Non temete, Dio è venuto per mettervi alla prova, perché ci sia in voi timore di Dio, e così non pecchiate». 21 Il popolo dunque se ne stava lontano, ma Mosè si avvicinò alla nuvola dov'era Dio." (Esodo 20:18-21) Il timore nei confronti di Dio era la base della fede, come si può leggere in vari passi: "Il popolo perciò ebbe timore del SIGNORE, credette nel SIGNORE e nel suo servo Mosè." (Esodo 14:31) "Il timore del SIGNORE conduce alla vita." (Proverbi 19:23) "Il timore del SIGNORE è il principio della scienza." (Proverbi 1:7) Ma... cosa cambia con l'arrivo del Messia? E, tra le altre cose, come si può anche interpretare questo timore che bisogna avere nei confronti di Dio? Significa aver paura di Dio stesso? "Il timore del SIGNORE è odiare il male; io odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa." (Proverbi 8:13) "La paura degli uomini è una trappola, ma chi confida nel SIGNORE è al sicuro." (Proverbi 29:25) Il timore di Dio, non è da intendere, o almeno di certo non più da quando è arrivato Gesù, come paura allo stato puro. Aver timore di Dio, significa decidere di propria volontà di stare lontani dalla superbia, dall'arroganza, dal rubare, dal commettere del male, dal seguire il male... Questo significa aver timore di Dio: Non seguire determinati atteggiamenti, ma non significa aver timore direttamente di Dio.*** Questo in quanto, con l'arrivo del Messia, è cambiato qualcosa: La bontà e la verità si sono incontrate, la giustizia e la pace si sono baciate. (Salmo 85:10) Dio, il tre volte Santo, prima non poteva sopportare la vista dei peccati, appunto in quanto Santo, Giusto e Veritiero, non poteva accettare il male presente nell'uomo, per questo la Sua Santità lo "obbligava" ad avere certi "atteggiamenti", che oscuravano la Sua Bontà, la Pace che voleva darci, e per questo l'uomo aveva timore di Dio - o doveva averne -, ma con Gesù... Il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. (1 Giovanni 1:7) Avendo, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. (Ebrei 10:19-23) Con Gesù, la Santità di Dio e il Suo Amore, hanno potuto mettersi assieme, e congiungersi in una cosa sola, cosa che prima non era possibile. Ora il peccato nell'uomo non è più - e non deve essere più - fonte di timore. Avere adesso ancora timore direttamente nei confronti di Dio, significa voler mettere in dubbio il Suo Amore, la Sua promessa, significa voler mettere in dubbio Gesù e il suo atto, il Suo sacrificio, quello che ci ha liberati dalla maledizione della Legge, dal peccato. Gesù - la Parola fatta carne, Dio incarnato - esorta inoltre e dice le seguenti cose: Perché avete paura, o gente di poca fede? (Gesù in Matteo 8:26) Coraggio, sono io; non abbiate paura! (Gesù in Matteo 14:27) Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. (Gesù in Giovanni 12:47) È Dio fatto carne che ti dice di non temere... Infine, caro Davide, leggendo il seguente passo, dovresti comprendere una volta di più su cosa si basa l'Amore, e la vera fede in Dio, e nel Suo Figlio, come nello Spirito Santo. 7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. 8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9 In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo. 10 In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. 11 Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. 12 Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi. 13 Da questo conosciamo che rimaniamo in lui ed egli in noi: dal fatto che ci ha dato del suo Spirito. 14 E noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo. 15 Chi riconosce pubblicamente che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. 16 Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. 17 In questo l'amore è reso perfetto in noi: che nel giorno del giudizio abbiamo fiducia, perché qual egli è, tali siamo anche noi in questo mondo. 18 Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore. 19 Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. 20 Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto. 21 Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello. (1Giovanni 4:7-21) La paura fa parte del passato... Shalom, Solo in Dio ritrova riposo l'anima mia. (Salmo 62:1) P.S.: *** La parabola del figliol prodigo in Luca 15:11-32 riassume assai bene tutto il discorso esposto. In particolar modo, si può intuire in cosa consiste il timore sano nei confronti di Dio, e in cosa consiste l'Amore di Dio. Ultima modifica di Elijah : 13-06-2006 alle ore 12.42.22. |
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13-06-2006, 13.01.41 | #20 |
iscrizione annullata
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Messaggi: 2,913
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Mi sembra che Davide abbia ben chiaro che il suo concetto di Dio non corrisponde ad una visione "teologicamente corretta". Mi sembra che quello che sta dicendo sia: "con la testa lo so, ma non riesco a sentirlo con il cuore".
Una volta, un monaco molto saggio con cui ho parlato mi ha detto una frase che per me è stata illuminante. Mi ha detto che "fede" non significa credere in qualcosa, ma che significa fiducia. Fiducia nella vita!! La fiducia non si costruisce con un processo cognitivo, ma con un processo di trasformazione interiore! Possiamo citare tutte le scritture del mondo, portare tutte le possibili argomentazioni teologiche. Ma non credo che questo possa cambiare veramente le cose. Quello che serve veramente è un'esperienza interiore. Una "conversione", nel senso di cambio di direzione, di orientamento. E' una cosa possibilissima in ogni momento della vita. E' il fine di un atteggiamento religioso autentico ma anche di una buona psicoterapia. E' possibilissima, ma la si può realizzare solo con un processo, con un percorso, con un lavoro. Buon lavoro. |