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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 19-03-2007, 01.36.55   #111
Jade_de_Montaigne
Ospite abituale
 
Data registrazione: 21-02-2007
Messaggi: 131
Red face Riferimento: ho paura di Dio

L'argomento è sicuramente molto, forse troppo delicato e so che molti non saranno d'accordo con quanto dirò.

Ho abbandonato la fede Cattolica molto tempo fa (premessa: non ho ancora compiuto 20 anni) e mi sono molto avvicinata a quella Buddhista; il motivo è che la mia vecchia religione mi inquietava oltre modo.

Una religione ti aiuta nel momento in cui ti da conforto e sostegno, cosa che ho cercato in vano per molto tempo nel Cattolicesimo e così, passando per laicismo prima e ateismo poi, ho abbracciato il Buddhismo.

Da circa un anno, ho intrapreso un percorso interiore che, giorno dopo giorno, mi spinge ad amare tutto ciò che mi circonda e che, allo stesso tempo, mi aiuta a trovare un equilibrio interiore.

Mi dispiace andare contro le opinioni dei più, ma vivere la mia vita col timore di essere annichilita, non mi donava stabilità.

Jade
Jade_de_Montaigne is offline  
Vecchio 19-03-2007, 07.58.11   #112
Disat
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 10-03-2007
Messaggi: 40
Riferimento: ho paura di Dio

In questi giorni sento spesso dire in Chiesa:

"Dio non può che donare il suo amore... Dio che perdona... Dio è tenerezza"
Disat is offline  
Vecchio 19-03-2007, 13.36.03   #113
eclissi
Ospite
 
Data registrazione: 03-03-2007
Messaggi: 6
Riferimento: ho paura di Dio

x Davide,
ho frequentato per 8 anni una scuola/istituto religioso e pur non avendo mai avuto problemi e trovandomi in quell'età in cui piu' facilmente si assimila, facendola proprio, l'educazione ho dovuto "staccarmi" da quel mondo. Personalmente, forse per carattere, indole, educazione, avrei anche aderito
a tutto ciò che veniva trasmesso con l'educazione cattolica ma mi sono resa conto che non era sempre possibile. Le prime avvisaglie che quel mondo da loro raccontato e predicato era come un universo ovattato ma irreale le ho avute proprio lì dentro, poi fuori le conferme non sono che aumentate. Ora posso dirti che Dio è ancora per me un grande putno di riferimento, io credo fermamente che Dio esiste, così come credo che l'inferno e altro siano argomentazioni usate dal potere religioso, fra l'altro uno dei poteri piu' influenti, per strumentalizzare e fidelizzare le masse. Ma la religione è tante cose e non è una leggerezza, ma di qui ad avere paura di Dio il passo è ancora grande. Penso che hai avuto la sfortuna di incontrare un cattolicesimo troppo rigido ed esasperato e permettimi, un po' fuorviante. Così come esiste un cattolicesimo che inneggia al dolore quasi come strumento di conquista di meriti esiste un cattolicesimo che lo contempla in una cultura diversa, ovvero un conto è dire che bisogna accettare passivamente il dolore un altro, a mio avviso, dire che bisogna combatterlo con tutte le nostre forze per poi affidarsi a Dio nell'accettazione di quel dolore che rimane. Lo stesso discorso può essere fatto per il senso di colpa, altro grande pilastro del cattolicesimo.
Il mio consiglio è di allontanarti da chi/cosa ti ha portato a pensare che Dio è un dio da temere e di cercare quelle persone, laiche e religiose, che si approcciano alla religione con impegno, dedizione, ma anche gioia e serenità.
La religione chiede tanto, in termini di impegno e coerenza, ma può darti molto di piu' come conforto, ristoro, serenità, gioia di essere per sè e per gli altri. La vita è già difficile ed a volte, credimi, il dolore la può rendere quasi insopporatabile, non vale la pena renderla ancora piu' cupa e paurosa rivolgendosi con un timore lacerante a quel Dio che non vuole il nostro male e credo fermamente riesca a perdonarci anche quando, con la nostra umana fragilità, sbagliamo.
Un abbraccio e buona fortuna.
eclissi is offline  
Vecchio 19-03-2007, 18.24.30   #114
marcoriccardi1980
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-12-2004
Messaggi: 199
Riferimento: ho paura di Dio

Citazione:
Originalmente inviato da davide50
In tutta onestà devo riconoscere che c’è stata anche una responsabilità mia, nel senso che non ero un bambino quando tutto è cominciato, avevo circa 25 anni, e io mi sono lasciato condizionare senza porre a loro dei limiti, semza obiettare nulla o quasi nulla.
Stupidamente mi sono lasciato lavare il cervello, per troppo tempo, senza rendermi conto che scherzavo col fuoco. Certe prediche in chiesa ho scelto io di ascoltarle; certi libri li ho letti e comprati io. Quindi ho sbagliato anch’io.
Tornassi indietro, è chiaro che agirei diversamente.
La cosa che temo è che alla mia età sia un po’ tardi per poter rimediare al guasto. Vorrei recuperare serenità e libertà, autonomia, autostima, una visione più serena, non terrorizzante e più vera di Dio, la possibilità di essere me stesso senza farmi più influenzare dalle paure e dai sensi di colpa che mi ha trasmesso un certo cattolicesimo. Ma mi chiedo se sia ancora possibile.




terapia:

iscriviti ad un corso di paracadutismo sportivo, quelli che per intenderci si lanciano dagli aerei a 4000 mt di quota e fanne la tua passione.

ti sembrerà di rinascere.


Ciao
marcoriccardi1980 is offline  
Vecchio 19-03-2007, 19.20.46   #115
davide50
Ospite abituale
 
Data registrazione: 12-06-2006
Messaggi: 88
Riferimento: ho paura di Dio

Elisa
Jade
Eclissi

grazie per i vostri interventi, tutti diversi ma ognuno con un contributo.

per Eclissi
giusto il consiglio di distaccarmi un po' da gruppi ambienti persone con un certo tipo di religiosità devozionistica colpevolizzante e terroristica

per Jade
beh, io non potrei mai cambiare religione.

per Elisa
verissimo: abbiamo coscienza e intelligenza, vanno usate, e secondo la mia fede sono un dono di Dio anch'esse, non solo la fede.
"fides ET ratio".
davide50 is offline  
Vecchio 19-03-2007, 20.57.01   #116
Jade_de_Montaigne
Ospite abituale
 
Data registrazione: 21-02-2007
Messaggi: 131
Riferimento: ho paura di Dio

Rejoice In questi giorni sento spesso dire in Chiesa:

"Dio non può che donare il suo amore... Dio che perdona... Dio è tenerezza"
Oggi 02.36.55


Anche io lo sentivo dire spesso e ho anche cercato di crederci ma, purtroppo, non ce l'ho fatta.
Jade_de_Montaigne is offline  
Vecchio 20-03-2007, 14.18.15   #117
oiggas
Ospite
 
Data registrazione: 19-03-2007
Messaggi: 14
Riferimento: ho paura di Dio

Caro Davide
Ho zampettato per oltre due ore all'interno di questa discussione e mentre scrivo, non sono ancora convinto se questo mio intervento sia giusto farlo o meno.
Siamo coetanei; alla mostra età due anni di differenza si equivalgono.
La prima cosa che mi è venuta da pensare leggendoti, ai commenti non avevo ancora dedicato tempo, è stata: ecco uno che comincia a capire.
Dici: «... non sono più disposto a dare sempre ragione a certi solo perché sono preti o vescovi, perché sono certo che Cristo mi vuole libero e vero, me stesso, non un uomo spaventato da loro e dalle loro parole».
Io non ho il sapere necessario per dirti se Dio esista o no, se il suo vero nome sia Allah, Elohim, Em-anu-el, e neanche se il figlio prediletto sia Gesù Cristo, Maometto, o quanti altri, ma sono certo che di favole non n’esistano di migliori su questa terra; e chi le ha raccontate, vai a capire poi il perché, essendo uomo vulnerabile nel pensiero come noi, è stato un abile cantastorie che ha giocato sulle parole attribuendovi significati mistici che non avevano, consapevole dell’effetto che l’ammirazione ha sull'ignoranza. Gli uomini guardano meravigliati e venerano unicamente ciò che non intendono.
Come è possibile infatti, che Dio sia così assurdo e malvagio, anche tu lo definisci tale, che dopo aver creato i suoi figli li abbandona e li distrugge con tutto il male con cui affligge il mondo?
Com’è possibile, essendo un Dio che tutto può, tutto vede, che in questo momento guida la mia mano, il pensiero stesso, detta ciò che leggi perché già prima di me conosce cosa leggeremo, che mi dica: ti concedo il libero arbitrio?
Non credo pensi, se pur pensi, sapendo chi sarei diventato nel cosiddetto miscuglio di bene e male nel quale Lui stesso mi ha messo, d'aver creato un deficiente. Nel qual caso, due sono le ipotesi: o mi sta prendendo per i fondelli, il che mostrerebbe quanto è spiritoso e mi vuole bene, tipo un padre giocherellone; o si sta illudendo e torturando Lui stesso per la Sua imperfezione, il che limiterebbe di molto la sua onnipotenza.
Come te penso che Dio, se esiste, mi voglia libero, creato libero; libero persino dal Suo pensiero a tal punto da condurmi dall'astenermi nell'affermare con certezza la Sua esistenza.
E se un giorno lo incontrerò, cosa di cui dubito d'aver coscienza, considerando il fatto che prima di nascere non mi preoccupavo d'averla quella che oggi chiamo coscienza, non potrà che esser contento di me. Non può dichiarasi infallibile e perfetto nel creato e lamentasi del mio comportamento dopo aver programmato la mia vita.
Perché ti sto scrivendo? Perché domani, anzi fra un attimo, senza neanche il tempo di postarti queste quatto parole, può chiamarmi a Se e poi essere scontento dei pensieri che Lui stesso ha istigato in me? Perché mi fa nascere in Iraq o in Sierra Leone, mi permette di giocare con le bombe a mano, i mitra, i mortai, mettendomi fra dolori e la disperata legge della sopravvivenza ad ogni costo, dove l'unica cosa che imparo fin dalla culla è che la vita umana non vale una cicca, e poi mi detta leggi che tanto hanno di sensato ma poco di pratico, e mi accusa di non averle rispettate? Perché la sua città, e non parlo di Roma, ma di Gerusalemme, è piena di gente che si massacra in suo nome da millenni?
Un disegno tutto Suo? Bene! Quando riterrà il caso, sempre che lo desideri, se me ne metterà a conoscenza, forse capirò il perché mi ha fatto trascorrere un così infinitesimale periodo di tempo, in proporzione all'eternità, in quest'inferno. Gliene sarò sicuramente grato, ma Lui questo già lo sa. Sono pur sempre suo figlio.

Per quanto riguarda le tue paure sulla dannazione nell'inferi, non mi par vero, per le stesse ragioni succitate, che l'Onnipotente prima mi dice di esserlo, Onnipotente, e poi mi dimostri il contrario.
Credo, per usare un’espressione dei tempi nostri, che sia tutta un’invenzione giornalistica; in fondo la Bibbia è una raccolta d'avvenimenti scritta e raccontata da un popolo che errava nel deserto. Sai, col sole che picchia, a volte capita di vedere lucciole per lanterne.
Il fatto è, che l’uomo ha perso contatto con se stesso. Le uniche creature che vedo libere di essere attorno a me sono gli animali, i quali non si preoccupano affatto dell’aldilà ma molto dell’aldiquà, non volgono lo sguardo al cielo ma alla terra, cosa che noi abbiamo disimparato a fare. Non conoscono, beati loro, il dualismo fra bene e male; vivono la natura, la cui sostanza porta all’agire ed al concepire e che può far benissimo a meno di un creatore più sconosciuto di quanto non sia ai nostri sensi la percezione di ciò che ci circonda.
E se poi i veri princìpi della morale sono quelli che hanno bisogno d’esser dettati da teologi, profeti e divinità mai statis in contrasto persino con l’aria che respirano, preferisco il disonesto, l’indecente, il turpe soliloquio del mio pensiero.
«Che gli uccelli dell'ansia e della preoccupazione volino sulla vostra testa, non potete impedirlo; ma potete evitare che vi costruiscano un nido». (Proverbio Cinese)
oiggas is offline  
Vecchio 21-03-2007, 13.15.31   #118
paolo di abramo
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Data registrazione: 20-03-2007
Messaggi: 162
Riferimento: ho paura di Dio

il messaggio del vangelo(lieta novella) e di Gesù (dio è liberazione) è un messaggio di speranza per la salvezza dell'uomo e non per il suo castigo,dobbiamo quindi avere fede che questa si adempie in quanto Dio è fedele.Io consiglio di approfondire particolarmente le sacre scritture ispirate da Dio per la nostra salvezza mediante Gesù Cristo e poi perchè non chiedere a Dio di darci la vera fede ? ciao!
paolo di abramo is offline  
Vecchio 21-03-2007, 17.06.12   #119
davide50
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Data registrazione: 12-06-2006
Messaggi: 88
Riferimento: ho paura di Dio

per
paolo di abramo
e per il saggio-oiggas


grazie per le vostre risposte, che richiamano alla libertà dell'uomo. E un grazie speciale per il fatto che, entrambi nuovi iscritti, dedicate proprio a questa discussione il vostro primo intervento.

non è facile per me coniugare religione e libertà.
Forse c'è da imparare a mettere un po' da parte la religione, e coltivare la fede. Sono due cose collegate, ma non sempre.
davide50 is offline  
Vecchio 23-03-2007, 00.27.19   #120
Guido
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Riferimento: ho paura di Dio

Da piccolo ovviamente mi hanno insegnato che esistono i 10 comandamenti. Ho dovuto pure mandarli a mente! Coercizione, fanatismo, tradizione, niente di tutto ciò, solo un ricordarsi un elenco di cose cattive da non farsi e…attenzione, peccato!… Cresciuto, i 10 comandamenti li ricordo ancora, ma d’altro canto ricordo le poesie di Dante, Petrarca Leopardi …. e pure Baudeler, Pascal, Shiller e l’elenco sarebbe infinito…e che differenza c’è con i 10 comandamenti? Le citazioni poetiche sono semplicemente lì…. così per sognare, quelli , i dieci, invece sono lì, dove da piccolo li avevo accuditi, in quell’angolino, pronti ad emergere quando qualche cosa che facevo era discordante da quelli… che poi questo abbia nel subconscio, alimentato la paura di Dio ne sono convinto. Ma continuando a crescere e con le nuove conoscenze (istruzione, formazione, scambi culturali e di lavoro etc.) che si acquisiscono, questo retaggio (non necessariamente negativo) si dissipa, almeno così sembra. Rimane solo quella strana sensazione di malcelata paura a cui non riesco più dare un riferimento così immediato.
Poi, poi incontro la donna dei miei sogni, accetto un lavoro di responsabilità, mi sposo con quella, tre anni dopo mi diagnosticano un tumore maligno… miracolosamente (nel vero termine cattolico della parola) ne vengo fuori, abbiamo finalmente una bambina…tralascio tutto quello che ne consegue, chi ha figli lo sa benissimo! Battesimo e qui vengo al punto: comunione!
Non che prima non ci fossero stati gli approfondimenti religiosi ma questa volta c’è, si la preparazione della figlia ma ancor più impegnativa, quella serale dei genitori (si avete capito bene dei genitori con tanto di corso).
È qui che quell’amico prete (un biblista innamorato) che mi era stato vicino nei momenti delicati, mi scombina. È qui che i 10 comandamenti vengono presi dalla mia infanzia e compresi come adulto! (ovviamente sintetizzo e i comandamenti sono quelli mnemonici, che tutti conoscono)

- Vedete siamo abituati a vedere i 10 comandamenti come dei perentori ordini: se non li osservate sarete dannati! Dio sotto questa visione è il giudice padrone che con suo gesto ti scaraventa nell’inferno se non gli obbedisci! Retaggio di certa tradizione giudaica. Nella Bibbia sembra spesso di cogliere questo aspetto terrificante di Dio! Proviamo a rileggere questi benedetti/terribili 10 comandamenti!
Dio ci parla e ci rivolge la sua parola con parole umane. Si è preoccupato che qualcuno scrivesse e comunicasse a noi la sua voce ed ecco le tavole della legge! Già “legge” è qui comincia l’idea severa dell’imposizione. Eppure se ben leggiamo, ci rendiamo conto che c’è solo una imposizione: l’enunciato, ”Io sono il signore Dio tuo” e chi è questo Dio? Noi non potremmo “parlare di Dio” perché se rientra nel nostro linguaggio, nel linguaggio dell’uomo, che Dio è, dov’è il suo infinito? Ed allora come si fa a credere, adorare l’innominabile? Ecco che viene chiarito nei successivi enunciati “Non avrai altro Dio all’infuori di me” “Non nominare il nome di Dio invano.” “Ricordati di santificare le feste” E poi vengono gli altri, i vari non, non, non… Che ci dicono? Che ci sono dei limiti, sono come dei paletti lungo una pista. Delimitano il campo d’azione, come per dire: attenzione! se vai oltre sei fuoripista e ti puoi perdere! Ma all’interno, all’interno di questi puoi tutto! Se ci pensiamo bene è enorme lo spazio concessoci. Letti così sono meno paurosi no? Ma noi oggi, siamo anche più fortunati, abbiamo modo di sentire Gesù che come uomo usa il nostro linguaggio e finalmente col linguaggio dell’uomo ci spiega lo spirito dei comandamenti.
Quando gli si pone la domanda: "Qual è il più grande comandamento della Legge?", Gesù risponde: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti".
Ecco l’interpretazione, “ Il Decalogo” deve essere compreso alla luce di questo duplice ed unico comandamento della carità: i precetti, non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassumono in queste parole: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della Legge è l'amore. Ed ora ditemi un Dio che si rivela a noi con l’amore che ci indica l’amore come legge, può farci ancora paura?


Questa esperienza personale forse può aiutare. E ci sarebbe pure “il vangelo nel vangelo” Luca 15, stupendo!
Guido
Guido is offline  

 



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