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25-03-2007, 10.45.52 | #132 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-01-2005
Messaggi: 100
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Riferimento: ho paura di Dio
Metto nel "razzolare male" anche il presentare un volto di dio-giudice-legge-padrone-castigatore-religione-dogmi-paura-sensi di colpa-castigo ecc. più che Amore verso l'umanità
A tale proposito ricordo: " Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità! " Lett.Corinzi 13,13 Penso che in questo brano sia riassunto tutto il concetto del cristianesimo. Buona domenica a tutti |
25-03-2007, 13.20.20 | #133 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-06-2006
Messaggi: 88
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Riferimento: ho paura di Dio
per Acquario
non mi è mai piaciuto tanto s.agostino. ma capisco il senso della tua citazione. Come dire: Dio è Dio, e l'uomo è l'uomo, ognuno al suo posto. Certo. Secondo la fede cristiana ci basta ascoltare Gesù Cristo per capire molto di Dio. Non occorrono lunghe passeggiate meditabonde in riva al mare. E' un Dio da accogliere e da cui farsi amare. |
27-03-2007, 20.35.36 | #134 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-01-2007
Messaggi: 92
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Riferimento: ho paura di Dio?
Citazione:
Davide ma se pensi questo allora perchè ti 'spaventi' per quel Dio che ogni tanto ( purtroppo) sentiamo ancora descriverci ( e come tu hai accennato, con tutti quella sfilza di nomi orrendi, nell'altro tuo intervento) ? mi pare che con la frase sopra riportata da te su Gesù, è tutto detto: è di lì che si parte per essere cristiani scusami se mi permetto ancora di aggiungere una cosa ( che forse personalmente non te la direi, ma con questi mezzi informatici uno osa di più... ) volevo dirti : hai 50 anni, hai dei ricordi, diciamo, non piacevoli che affermi che ti hanno fatto sfalsare l'immagine di Dio ( come hai accennato all'inizio) però se ora dici che te ne sei accorto, credo che il gioco è fatto o quasi rimane solo da finire l'opera, da ritoccare l'immagine: però, se forse il raziocinio viene poco alla volta corretto, rimane poi la psiche che è un po' più restia ad accettare e soprattutto a cambiare ma se sai già dove andare, non ti pare già parecchio? spero solo che il tutto non rimanga solo un pio desiderio e vago sentimento: ma da quanto dici mi pare che la cosa è un po' più approfondita l'importante è non voler fare la cosa tutto da solo può essere un libro o una rivista, può essere un amico o un prete o altro, anche se non sempre è facile trovare chi ci aiuta veramente auguri di buon lavoro scusa i se mi son permesso e permettimi ancora di citare quell'Agostino che a te non piace molto, con alcune sue battute che a me sono sempre piaciute: "Tardi ti ho amato, o Bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco tu eri dentro di me ed io ero fuori:... Tu eri con me e io non ero con te. Ti ho gustato ed ora ho fame e sete di Te Fa', o Padre, che anch'io ti cerchi, preservami dall'errore: che nella mia ricerca non si presenti a me nient'altro che Te. Donami le energie per cercarti, tu che ti sei fatto trovare, ........... Davanti a Te stanno la mia fermezza e la mia debolezza: custodisci la prima e guarisci la seconda. Davanti a Te stanno le mie conoscenze e la mia ignoranza: dove mi apristi la via, accetta che entri; dovre mi hamno chiuso, apri al mio bussare. Fa' che continui a cercarti. ciao |
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29-03-2007, 09.30.45 | #135 |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-09-2006
Messaggi: 46
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Riferimento: ho paura di Dio
Innanzittutto ringrazio Erasmo, per aver citato le bellissime parole di Sant' Agostino e consiglio a Davide di leggerle attentamente e di comprenderle.
Gesù ci ha presentato Dio, come un Padre, buono e misericordioso, quindi non ha nulla a che vedere con la descrizione del giudice severo ed inflessibile, che tanto spaventa Davide. Forse, la tua visione è prettamente biblica, ma ti ricordo che la Bibbia è stata scritta dagli uomini.... per cui ritengo che la versione di Gesù, sia più attendibile.... " chi può conoscere bene il Padre, se non il figlio " e viceversa. Ma sono sicura che questo non basta.... la ricerca di Dio, non la si conquista per adesione incondizionata, non lo è stato nemmeno per i grandi Santi, come Sant' Agostino, figuriamoci per noi semplici esseri umani, ma è il risultato di un cammino interiore personale.... dove, credo che la nostra capacità di amare la vita e tutto ciò che essa comporta, sia il nostro unico e indiscutibile metro di valutazione. |
29-03-2007, 19.05.59 | #136 |
Ospite
Data registrazione: 19-03-2007
Messaggi: 14
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Riferimento: ho paura di Dio
Scusate tutti del forum se i permetto nuovamente d’esprimere la mia.
È un problema che mi ha toccato e che oggi, per fortuna, sento con più distacco. Mi rivolgo a principalmente a Davide. Ho letto in qualche intervento che le paure vanno affrontate chiarendole. Sono perfettamente d’accordo! Chi non sarebbe confuso dopo un quarto di secolo trascorso ascoltando predicatori, servendo messa, leggendo un unico libro, professando un solo verbo? Chi non troverebbe difficoltà e rimorso verso il nuovo pensiero che s'affaccia prepotente a soverchiare i vecchi sui quali avevamo poggiato fiduciosi le membra? Che implosione strana credere in Dio e temere di essersi paragonati a Lui, perché così è scritto. Se dubito della mia fede in Lui, il mio mondo cede e comincio a domandarmi, preso da sensi di colpa sprofondati nell’abisso del mio Io: chi sono mai io per chiedermi chi sono? Non è forse tutto scritto? «Questo è peccato di superbia, figliolo», immaginati tutto questo detto con un dito accusatore che ti balla fra gli occhi, con voce autorevole e ferma, e tu, ma principalmente io, piccolo e spaurito con le spalle al muro che temi persino a pensare, «e come Lucifero, sei da considerarti ribelle in eterno! Il Satana, che ha osato dubitare e paragonarsi al Dio, che sia dannato a bruciare pari tempo alla sua ribellione, giù in basso!» Eternità, eternità. Che cos'è l'eternità se non una parola indefinibile ai nostri sensi? Come stabilire il sempre quando attorno a noi non distinguiamo nulla che sia com'è sempre stato? Una delle basi della religione cristiana è questa: sei libero di scegliere, puoi andare dove meglio ti garba, costruirti la vita migliore che ti auguri ma, mai e poi mai dubitare delle parole scritte. L'Uomo è libero ma sempre schiavo, tutto gli è permesso tranne vacillare sulle "Verità". L'Uomo ha bisogno di credere l'incredibile, di fantasticare su mondi migliori affinché le paure siano quietate. Ma l'Uomo ha principalmente paura di se stesso, dei suoi impulsi, delle sue passioni; ha paura di sentirsi in armonia con il mondo e usa tutto tranne quello che più gli sarebbe utile: il buon senso! Per quanto riguarda l’Inferno e Lucifero, le cui paure perseguitano gli animi pii più di chiunque altro, estrapolo un brano dal libro di Piergiorgio Odifreddi dal titolo: Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) E mentre siamo in tema di oscure confusioni a proposito della luce e di Dio, tanto vale chiarire anche quella che ha portato invece a chiamare Lucifero il Diavolo. Per i romani, infatti, Lucifero, «Portatore di luce» da lux, «luce», e fero, «porto»), era semplicemente ciò che Fosforo (analogamente, da phos e phero) era per i Greci: la Stella del Mattino, cioè Venere. E poiché, a parte il Sole e la Luna, essa è l’oggetto celeste più brillante insieme a Giove, ma essendo un pianeta interno non si vede la notte, le venne associato il mito secondo cui Lucifero era stato cacciato dal Cielo perché aveva voluto prendere il ruolo di Giove. Una volta identificato Giove con Dio Padre, diventa naturale identificare Lucifero con l’Angelo Ribelle che viene scacciato dal paradiso. O meglio, lo diverrebbe, se da qualche parte nella Bibbia ci fosse scritta questa storia, che è invece molto posteriore a quelle dell’Antico Testamento e del Nuovo Testamento. Non a caso, in entrambi Lucifero indica ancora semplicemente Venere: ad esempio nella Seconda lettera di Pietro, che parlando di Gesù ai fedeli augura loro: «Lucifero si levi nei nostri cuori», o nell’Apocalisse, in cui Giovanni fa dire a Gesù stesso: «Io sono Lucifero». A causa della balzana identificazione col Diavolo, popolarizzata da Dante nella Divina Connedia e da Milton nel Paradiso perduto, quando oggi si sente Lucifero non si pensa certo più a Venere. L’edizione ufficiale della CEI evita dunque accuratamente di menzionare questo nome dove lo usa invece la Vulgata, soprattutto in riferimento a Gesù. Ma lo mantiene furbescamente in questo brano di Isaia: [Isaia, XIV 12-15] Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell’aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore dei popoli? Eppure tu pensavi: «Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell’assemblea, nelle parti più remote del settentrione. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all’Altissimo». Invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell’abisso! In accordo con la loro nuova mitologia, i vescovi spiegano farisaicamente che «la tradizione cristiana applica il testo alla caduta di Satana», pur sapendo benissimo che esso non è invece altro che un canto riferito al re di Babilonia, che gli Ebrei speravano di intonare quando fossero stati liberati dall’esilio. Questo che hai letto non vuol dir nulla, lo so, ma allo stesso tempo mi fa riflettere e pensare come Nietzsche, che scrisse che «in teologia non ci sono fatti, solo opinioni» e “la verità è determinata da un accordo non con le cose, ma tra le persone”. |
29-03-2007, 22.04.37 | #137 |
Ospite
Data registrazione: 28-02-2006
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Riferimento: ho paura di Dio
La religione deve rispondere alla necessità di insegnare all'uomo a stare al mondo ed è nata con lo scopo primario di erudirci riguardo quello che è giusto e quello che è sbagliato fare nella vita di società, che essendo tale richiede la coesistenza con l'altro. L'unico modo per insegnare dei precetti agli esseri umani è quello di spiegare loro non solo cosa è giusto fare ma anche spiegare loro che il libero arbitrio, se usato male, porta alla punizione.
Non c'è niente da fare, se non ci fosse il rischio di rimetterci qualcosa tante, troppe persone farebbero quel che gli pare. basta osservare la vita di tutti i giorni: il furbetto è sempre dietro l'angolo, idem il ladro e l'assassino. Quanti di noi se non ci fosse stato insegnato che se sbagli poi paghi (rischi di pagare) sarebbero dei delinquenti con le briglie sciolte? Ci sono persone che si comportano bene perchè ben educate, se andassero contro i principi loro insegnati verrebbero sopraffatte dal senso di colpa, altre invece hanno bisogno di avere paura della punizione. C'è ovviamente anche chi non soffre troppo i sensi di colpa nè la paura della pena. Ai primi e agli ultimi l'inferno non serve, ai secondi si Lo stato usa le leggi e il carcere , la religione l'inferno e la tortura eterna. |
02-04-2007, 00.40.45 | #138 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2007
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Riferimento: ho paura di Dio
Ciao Davide50,
ho letto da poco questa discussione e vedo che parte già dall'anno scorso... Volevo provare a darti uno spunto diverso per il tuo lavoro interiore. Dici che hai paura di Dio, le mie orecchie sentendo questa frase la trasformano in "HO PAURA DI MIO PADRE!!" Come va con lui? Hai delle cose in sospeso da risolvere o irrisolte? Ti mandava maledizioni o ti ricattava di non volerti/amarti più se non obbedivi? Io ti consiglio di pensarci, hai tutto il mio appoggio e ti dico che saresti pure un grande se ne hai il coraggio perchè è certamente una cosa dolorosa. Un saluto Shahruz |
02-04-2007, 17.50.27 | #139 |
Nuovo ospite
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Riferimento: ho paura di Dio
Per Davide50
Ciao a tutti, sono una nuova iscritta, e sono rimasta colpita da questa discussione perchè reputo la religione, per i credenti, una sfera molto importante. preciso subito che non amo i preti tantomeno la chiesa come istituzione e spesso mi sono messa in discussione anche sulla mia fede. Voglio raccontare la mia storia perchè credo che forse ti possa aiutare. per un breve periodo ho lavorato in un carcere minorile praticando attività sportiva all'interno della struttura, in questo contesto ho avuto la fortuna di conoscere un collega, ora mio caro amico, che di mestiere fa il teologo, ed è innamorato della teologia per cui è sempre in continua evoluzione e studia moltissimo questa materia. Nelle rare ore di "buco" ossia senza lavorare, gli fatto mille domande cercando di colmare tutti quei vuoti che per anni e anni mi hanno costruito i nostri cari preti. Devo dire che a sentire lui è tutta un'altra storia. la religione è basata sui simbolismi e non tutto quello che sembra farci paura è in realtà quello che la religione vuole trasmetterci. secondo lui non esiste l'inferno o il paradiso ma sono dei simbolismi e ricordo bene che lui mi disse che le pene finiscono sulla terra, in un'altra vita c'è solo la purificazione dell'anima. non voglio dire cose di cui so veramente poco, ma voglio farti capire che la religione non è qualcosa che si legge e si capisce ma va studiata e interpretata nel modo corretto. Prova a parlare con un bravo teologo innamorato del suo lavoro e forse riuscirai anche tu a colmare le tue lacune o paure. |
07-04-2007, 19.06.49 | #140 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-06-2006
Messaggi: 88
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Riferimento: ho paura di Dio
ti ringrazio dell'attenzione e del consiglio, anche se ti devo confessare che sono poco portato per la teologia. Ma hai ragione: nel cattolicesimo ci sono tante teologie, e in nome di quella "fides et ratio" è bene non rinunciare all'esercizio della nostra intelligenza. Grazie
E buona Pasqua |