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11-09-2005, 16.00.53 | #126 | |
iscrizione annullata
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Citazione:
anche se da quanto ho capito hai qualche anno meno di me, l'appiattimento si sente... ma come dice Chimera è diffuso sia tra le donne che tra gli uomini... e questo credo si sia sempre un po' sentito, perchè da sempre esistono persone che prendono la vita in modo diverso, da sempre sono esistite persone più superficiali ed altre più riflessive e profonde... persone che si sentono di rischiare la vita e rimettersi in discussione ed altre che dopo una delusione si chiudono a riccio e diventano acidi... poi vedo che con l'andare avanti delle esperienze le cose non migliorano... poi si c'è una sorta di paura latente o più che paura di mancanza di speranza e fiducia...una fase un po' così...scoglionata... non è che la situazione globale intorno a noi sia di aiuto all'ottimismo...ed allora vedo in alcuni una sorta di rifiuto di cose che sentono più grandi di loro ed un rifuggiarsi in un mondo un po' più superficiale, ma credo sia una sorta di meccanismo di difesa... e d'altra parte non si può chiedere alle persone di essere quello che non si sentono di essere...specialmente ad un organismo delicato come può essere un uomo... perchè su questo non credo ci siano giochetti che tengano...la comunicazione vera va ben oltre, anche se non li esclude... di certo è che se senti come la maggior parte delle persone sarà più facile per te incontrare persone con le quali entrare in relazione... se invece vai un po' fuori dalle righe è più difficile trovare qualcuno con cui avere una vera risonanza, semplicemente perchè sono minori numericamente... è un po' come parlare inglese o sanscrito antico... se ti piace una conversazione in sancrito devi essere pronto al fatto che la maggior parte delle persone non conosce neanche l'esistenza della lingua e che la potrai fare con pochi... alternative non ce ne sono... è una questione di scelte personali... e non è neanche da dire che ci si possa mettere ad insegnare il sanscrito a tutti...sia perchè non a tutti va di impararlo...sia perchè non tutti sono in grado di impararlo... se si vuole una strada 'sopra le righe' dobbiamo per prima cosa essere in grado di fare buoni tratti del percorso da soli... alternative non ne ho mai trovate... ma se qualcuno avesse scoperto il modo di salvare 'capra e cavoli' mi piacerebbe conoscere il metodo... |
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11-09-2005, 16.45.32 | #127 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Le donne: o amarle o conoscerle. Non c'è via di mezzo. (N. de Chamfort) Jon |
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11-09-2005, 17.26.16 | #128 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Noi Ingegneri dei Materiali andiam d'accordo con le architette. Non siamo Ingegneri Civili. In dipartimento nostro della mia annata su 12 uomini 3 hanno la ragazza che studia architettura. |
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11-09-2005, 17.40.14 | #129 |
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Messaggio originale inviato da rodi
anche se da quanto ho capito hai qualche anno meno di me, l'appiattimento si sente... ma come dice Chimera è diffuso sia tra le donne che tra gli uomini... e questo credo si sia sempre un po' sentito, perchè da sempre esistono persone che prendono la vita in modo diverso, da sempre sono esistite persone più superficiali ed altre più riflessive e profonde... persone che si sentono di rischiare la vita e rimettersi in discussione ed altre che dopo una delusione si chiudono a riccio e diventano acidi... poi vedo che con l'andare avanti delle esperienze le cose non migliorano... poi si c'è una sorta di paura latente o più che paura di mancanza di speranza e fiducia...una fase un po' così...scoglionata... non è che la situazione globale intorno a noi sia di aiuto all'ottimismo...ed allora vedo in alcuni una sorta di rifiuto di cose che sentono più grandi di loro ed un rifuggiarsi in un mondo un po' più superficiale, ma credo sia una sorta di meccanismo di difesa... e d'altra parte non si può chiedere alle persone di essere quello che non si sentono di essere...specialmente ad un organismo delicato come può essere un uomo... perchè su questo non credo ci siano giochetti che tengano...la comunicazione vera va ben oltre, anche se non li esclude... di certo è che se senti come la maggior parte delle persone sarà più facile per te incontrare persone con le quali entrare in relazione... se invece vai un po' fuori dalle righe è più difficile trovare qualcuno con cui avere una vera risonanza, semplicemente perchè sono minori numericamente... è un po' come parlare inglese o sanscrito antico... se ti piace una conversazione in sancrito devi essere pronto al fatto che la maggior parte delle persone non conosce neanche l'esistenza della lingua e che la potrai fare con pochi... alternative non ce ne sono... è una questione di scelte personali... e non è neanche da dire che ci si possa mettere ad insegnare il sanscrito a tutti...sia perchè non a tutti va di impararlo...sia perchè non tutti sono in grado di impararlo... se si vuole una strada 'sopra le righe' dobbiamo per prima cosa essere in grado di fare buoni tratti del percorso da soli... alternative non ne ho mai trovate... ma se qualcuno avesse scoperto il modo di salvare 'capra e cavoli' mi piacerebbe conoscere il metodo... Sono d'accordo con tutto quello che hai scritto, Rodi, non so se sono piu' o meno giovane di te, e non voglio mettermi sopra le righe, forse mi sto rendendo conto di questa situazione soltanto da poco perche ho avuto un matrimonio e dopo una convivenza sino a poco tempo fa e quindi non avevo occasione di relazionarmi con altri uomini in modo se non amichevole o lavorativo...quindi posso valutare tutto questo da non molto e restare perplessa e non cerco chissa' che cosa ma soltanto rapporti meno superficiali e piu' profondi....ma con la voglia di provare ancora, senza paura Con simpatia Vaniglia Ultima modifica di Vaniglia : 11-09-2005 alle ore 17.50.28. |
11-09-2005, 18.56.30 | #130 |
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nel corso della vita
incontriamo , credo, milioni di persone non si può certo pretendere che tutti quelli che "conosceremo" entrino in sintonia con noi o noi con loro, è impensabile a mio avviso, proprio come ha scritto rodi: la comunicazione va ben oltre.
Se ci si accontenta di quel che troviamo in giro nei supermercati è chiaro che tutti troveremo, magari anche con lo sconto , un "accompagnatore", se invece prediligiamo le rarità (il mercatino dell'antiquariato vicino a casa mia non è male) è chiaro anche qui che gli ambienti sono diversi e che essendo delle rarità è probabile che le ricerche vengano effettuate in solitudine. Una cosa però la vedo un pò diversa: non capisco perchè "aver paura" di vivere l'amore, paura di soffrire ancora, perchè? Perchè chiudere il proprio cuore agli altri, se lo chiudiamo è certo che non entrerà mai nessuno e poi se non proviamo anche "noi" a parlare a chiedere a dire ad aiutare l'altro nel comunicare con noi "streghe" è "tanto per dar aria ai denti" che si parla spesso di incomunicabilità tra sessi diversi, senza però almeno provare a farlo? Anch'io vedo l'uomo fragile più della donna, il principe azzurro l'ho fatto a pezzi tanti anni fa ed ho scoperto quanto possa essere meraviglioso l'uomo senza cavallo e senza scorta. Non voglio esagerare.... non è che ce ne siano molti però.... |