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22-05-2014, 10.04.00 | #22 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 28-05-2012
Messaggi: 198
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Riferimento: Sarà sano (non credere nel rapporto di coppia e sentirsi bene) ?
Citazione:
La cultura non puo' che limitarsi a registrare l'esistente , non puo' inventare nulla . Il mito fa parte di quel complesso olistico che e' l'uomo , fatto di biochimica e di mistero detto anche divino , partecipazione al TUTTO , chiamiamolo come vogliamo . E cosa sarebbero quei meccanismi ulteriori rispetto ai fattori biochimici che regolano non solo la vita sociale direi ma anche la nostra vita interiore , cui accenni ? Non siamo assolutamente distanti in quello che diciamo ma anche una piccola differenza porta a conseguenze rilevanti . Perché partecipiamo ad un mito che condiziona la nostra esistenza? Da dove viene questa struttura che favorisce o impedisce la vita di coppia idealizzando l'altro per poi detronizzarlo col tempo ? Ti sembrano corrette queste domande? |
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24-05-2014, 02.15.42 | #23 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-04-2014
Messaggi: 268
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Riferimento: Sarà sano (non credere nel rapporto di coppia e sentirsi bene) ?
Citazione:
Appunto. Chobbygarl e Nikelise...siete così magicamente nel cuore del cuore di ciò che davvero mi chiedevo ...che posso soltanto sperare di continuare a leggervi in religioso quanto ammiratissimo silenzio... GRAZIE |
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25-05-2014, 02.16.11 | #24 | |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Sarà sano (non credere nel rapporto di coppia e sentirsi bene) ?
Citazione:
- condividere il vissuto interiore. - proiettare ad infinito paure e difficoltà. - rendere all'uomo la consapevolezza della propria dimensione/ impotenza rispetto al corso naturale delle cose. In tale scenario non sorprende che il bisogno di riconoscere (dunque di giudicare prima) il buono dal cattivo, abbia decretato la necessità ontologica di dare un valore condiviso ai sentimenti. E di caricare gli stessi di significati parimenti funzionali. La stabilità, quindi la fedeltà all'interno della coppia (con tutte le sue implicazioni) è stata, è, uno di questi. Evolvendo ci si è accorti che crescere la prole in due era meglio che da soli. Per fare in modo che ciò accadesse però non sarebbero bastate le scariche ormonali in grado di farci desiderare tra sessi e riprodurre, nè l'aiuto materiale contro le difficoltà offerto dal partner. Ci volevano modelli in grado di ispirarci, e allora nulla di meglio di quelli religiosi ed umanistici, spesso legati a doppio filo. Non c'è sarcasmo nelle mie parole, credo davvero che questi modelli abbiano funzionato perfettamente e in quanto tali fossero indispensabili. La mente evolve assieme al corpo. In epoca moderna ai modelli di comportamento basati sull'appartenenza a nuclei (coppie;gruppi) si affianca sempre più la focalizzazione sull'identità del singolo, sulla sua centralità come chiave alternativa di lettura della società rispetto all'io di coppia. In epoca contemporanea il fenomeno esplode, rimaniamo in balìa 'tra' una coppia eticamente svincolata dall'esserlo e un singolo che cerca la sua dimensione a due. Abbiamo capito cioè di non aver più bisogno di modelli religiosi e umanistici per stare assieme a qualcuno, l'autoinganno a mezzo di quei modelli è finito. Non abbiamo capito però che per stare con qualcuno dei 'modelli' credibili ci vogliono comunque, perchè tolti quelli noi siamo ancora sangue e ormoni. In realtà lo abbiamo capito benissimo e ne stiamo elaborando di nuovi. A suo di testate nel muro, abbagli, miraggi, retaggi di credenze e chissà cos'altro. Ovviamente quegli archetipi originari di coppia sono stati poi centrifugati nei bilioni di letture che ognuno ne ha dato grazie anche all'ambiente nel quale è cresciuto. L' esperienza di vanina traduce a mio avviso una di tali letture, raffigurando il bisogno di credere ad un superuomo per accumulare un'inerzia di coppia forse altrimenti introvabile. Una memoria biologica ? Un annesso della sua cultura di appartenenza ? Non lo so e forse non c'interessa. Quello che dovremmo a mio avviso sapere oggi è che la umanità intesa come carattere precipuo della nostra specie in raffronto alle altre esistenti non è tanto l'intelligenza, perchè ciò è con evidenza opinabile, ma la consapevolezza. Noi non stiamo più con l'altro/a per necessità, per paura, per solitudine (o meglio, molti di noi non lo fanno). Ci stiamo spesso in ossequio di quello che veneriamo in quanto 'amore', salvo poi dover tornare sui passi perchè 'non era vero amore', 'non era grande amore'. Quando probabilmente è finita una chimica ed è finita perchè altro non abbiamo da offrire ad un rapporto, una volta spiazzati dalla 'fine' di un amore. Ultima modifica di nevealsole : 25-05-2014 alle ore 11.19.12. |
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26-05-2014, 10.17.16 | #25 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 28-05-2012
Messaggi: 198
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Riferimento: Sarà sano (non credere nel rapporto di coppia e sentirsi bene) ?
Citazione:
Vero quello che dici ma a mio parere vale soprattutto per le epoche piu' recenti in cui la morale delle religioni monoteistiche ha preso il sopravvento procurando una vera e propria scissione tra la coppia ed il singolo. Nel senso che si imopone l'idea che l'evoluzione della coppia possa prescindere dall'evoluzione del singolo , come fosse un dato a sé inconfutabile dal quale partire , intangibile . Le cose stanno cambiando non c'e' dubbio . Il problema , pero' , la saggezza degli antichi l'aveva gia' affrontato nei termini corretti cioe' senza contaminazioni di natura religiosa o morale . Basta leggere quel meraviglioso dialogo tra Diotima e Socrate nel Convivio di Platone . E' una lettura entusiasmante nella quale si trova anche la chiave di lettura '' biochimica '' che non e' il nucleo centrale del dialogo pero' ( v. il mito narrato da Aristofane sull'uomo a forma di palla tagliato a meta' da Zeus e alla ricerca della completezza con spostamento dei genitali sul davanti per rendere possibile la procreazione e piu' gradevole , diciamo , la vita di quest'essere diviso ) . Il nucleo centrale del dialogo e' l'iniziazione che Diotima descrive in modo esemplare da un eros tra corpi ad un eros tra anime fino alla contemplazione della bellezzain sé . Da leggere per chi non lo conosce . Comunque e' un esempio di trattazione del problema dell'amore in chiave legata all'evoluzione dell'uomo . Ma un altro grande scritto nel quale , senza cedere ad alcun tema morale od etico della coppia come nucleo di base ma solo al dramma psicologico del rapporto tra Amore e Psiche e' lo scritto di Apuleio . In questo scritto si tratta proprio del drammatico momento di passaggio tra un Eros che gode delle bellezze di Amore ma senza vederlo ( IDEA DELL'ALTRO )al momento della caduta quando cede alla volonta' di conoscere l'Amato . Dall'idea dell'altro alla sua detronizzazione . Dunque MITI aventi ad oggetto il nostro tema staccati da alcun impianto religoso ed etico : tutto era gia noto e discusso dunque . Mi fermo . |
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31-05-2014, 00.34.58 | #26 | |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Sarà sano (non credere nel rapporto di coppia e sentirsi bene) ?
Citazione:
Tornando a noi, a mio avviso la mitizzazione dei sentimenti effettuata in epoca moderna e contemporanea ha avuto come corollario la loro trasformazione in categorie vuote di significato, allo stesso tempo in traguardi irraggiungibili se non a fatica, sempre un pelo più in alto di dove ci troviamo. La prospettiva del sentimento assoluto quale punto ideale dal quale proiettare la nostra vita di relazione ha creato aspettative assurde e confusione emozionale. Con la conseguenza che molte/i passano la vita a cercare il grande amore, in attesa di sensazioni letteralmente... inimmaginabili, come tali impossibili da desiderare e raggiungere, distruttive e fuorvianti. Questa dissoluzione dell'io di coppia nel peggior ego "romantico" e narcisistico getta le premesse, sempre a mio avviso, delle difficoltà di relazione attuali. Ovvero da quando al conformismo tabuistico che teneva unita la coppia al prezzo dell'omertà sulle peggiori nefandezze si sono sostituiti teoria e prassi della gratificazione edonistica. Io credo che la relazione più solida sia fatta di consapevolezza, ma soprattutto di volontà, di scelta responsabile, assai più che di affinità e di emozioni 'uniche'. |
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03-07-2014, 15.23.56 | #27 | |
Utente bannato
Data registrazione: 23-06-2014
Messaggi: 147
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Riferimento: Sarà sano (non credere nel rapporto di coppia e sentirsi bene) ?
Citazione:
Hai una costruzione del rapporto di coppia abbastanza precisa e chiara e la ritieni perfettamente percorribile per te: "non credo più nel rapporto di coppia". Cosa lecitissima, nemmeno particolarmente rara. Eppure, soffri, soffri non per questa costruzione ma per la costruzione che gli altri hanno di te che costruisci in questo modo il rapporto di coppia. Quindi, il tuo problema, in fonso, sta nel giudizio che gli altri hanno di te. A me, per esempio, la tua costruzione, non mi sembra né insana, né bisognevole di soccorso. E' la TUA costruzione, la tua "idea" di coppia e va bene a te. Giusto? Siamo sicuri di questo? :-)))) Ti sei guardata bene dentro? Hai focalizzato? Facciamo finta che ti vada bene, ma allora, il tuo cruccio, è quel che pensano gli altri. Allora, è questo il tuo problema e non la tua idea di coppia. Soffri per il GIUDIZIO degli altri, per le costruzioni degli altri che sono DIVERSE dalle TUE. Lavora su questo. FMJ |
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03-07-2014, 19.26.11 | #28 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
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Riferimento: Sarà sano (non credere nel rapporto di coppia e sentirsi bene) ?
** scritto da FMJ:
Citazione:
Sarà pure certo, ma a volte si soffre per il giudizio della propria coscienza ("casualmente" mai in errore!), e con lei, se le costruzioni sono le più convenienti e solo opportuniste, non la si vince, per quanto uno ci voglia lavorare. L'unica cosa per coincidere serenamente e allegramente con essa è il cambio dei desideri del cuore (la mente per te), e per far questo si necessita la trasformazione del fondamento che dirige le nostre scelte e le nostre relative opinioni. Pace&Bene |
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13-07-2014, 23.38.35 | #29 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-04-2014
Messaggi: 268
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Riferimento: Sarà sano (non credere nel rapporto di coppia e sentirsi bene) ?
Citazione:
Grazie, sei andato molto vicino a qualcosa che trovo vero. Hai detto benissimo : sicuramente io soffro per la diversità tra alcune mie costruzioni e quelle altrui. E' così. Ma non perchè queste comportino un "giudizio", no. Su questo argomento come su altri che comportano "diversità" - credimi - se mi ponessi il problema del "giudizio altrui sulla mia persona" esso mi tornerebbe in gratificazione, nel senso che ho prova della stima e del rispetto, e anche dell'affetto, del mio prossimo e non il contrario. Però è verissimo che mi intristisce la non condivisione del sentire, e mi intristisce tanto più quanto più sento la mia "costruzione" come ...sensata al punto da essere pressochè priva di alternative sensate (dal mio punto di vista, naturalmente). C'è un parallelo banalissimo che faccio volentieri , anche per alleggerire: io non amo affatto i viaggi-vacanza, e me lo spiego con il fatto che sto bene nella mia città e tra i miei luoghi (casa inclusa) in cui riesco a rilassarmi o a divertirmi molto di più di quanto mi sia mai riuscito di fare in vacanza, sia da bambina con la famiglia e sia da ragazza e poi da adulta con amici e poi marito o compagno. So bene che viaggiando si scoprono anche visuali o emozioni mozzafiato, però... ... la sola idea di adeguarmi agli orari dell'hotel e alle abitudini degli amici in comitiva....che devo dire???? A me fa passare la fantasia (e lo dico per averlo sperimentato mille volte, sia chiaro!). Aggiungo (e forse questo non è irrilevante, anche in riferimento al discorso coppia) che io ho sempre molto chiaro quel che a me piacerebbe davvero, però ...con gli amici come con i familiari e compagni... forse troppo spesso mi adeguo col sorriso ai loro desiderata, anche quando non collimano con i miei. E forse questo nel tempo pesa moltissimo, anche se nessuno può accorgersene). Ok, torno al punto : lasciam da parte i veri Esploratori Avventurosi (non parlo di loro) e anche i Vacanzieri a livello Dubai (non parlo neanche di loro), ma ...Dio mio...quando vedo padri o madri di famiglia, lavoratori, a cui gioverebbe chi sa quanto poter stare finalmente in pace, fermi, indisturbati, e li vedo faticare più di quando lavorano per farsi la vacanza stentatella da cui torneranno più stanchi e stremati di prima....per me è inevitabile chiedermi stranita "ma cosa pensano?" (= ma quale "costruzione" può portarli a questa scelta che per me è assurda?) . E anche in questo caso : quel che mi intristisce è la mancanza di fondamentali in comune, non altro. |
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14-07-2014, 00.42.11 | #30 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Sarà sano (non credere nel rapporto di coppia e sentirsi bene) ?
Citazione:
Perdonami se prendo in prestito questo tuo dubbio : in realtà sono un po' conturbata da Duc (di cui però stimo tantissimo il saluto Pace&Bene) per le granitiche certezze. Grazie del dubbio, intanto. Però...avrei da suggerire un dubbio nel dubbio, e cioè : poichè qui nessuno conosce la realtà e la vita vera della maggior parte degli altri...sarà o non sarà doveroso porsi il dubbio metodologicamente d'obbligo (prima di tutti gli altri dubbi e ancor più di tutte le altre certezze) che ciascuno è prodotto della propria indole E della propria esperienza, e che ...se l'indole del Boninconti (tanto per dirne uno: è il marito della povera Elena Ceste) non ha nulla in comune con quella di Odifreddi.... c'è poi da aggiungere che ...magari il Boninconti resta più o meno uguale a se stesso malgrado tutto, ma ...ci potremmo scommettere che Odifreddi a 15 anni era solo lontano parente di Odifreddi oggi (perchè Esperienza e Cultura son cresciuti in una Testa che poteva crescere) ? Davvero parlo per rigore metodologico, in un ambiente che mi sembra tanto votato al rigore... e poi....sembra perdersi in fondamentali come questo! Io non sono Odifreddi , ma non sono neanche una sedicenne alle prese con la prima delusione d'ammmmore.... Io chiedo "ma vi pare strano non credere nella coppia?" e trovo un esercito che risponde alla domanda mai fatta (perchè la risposta deo gratias ritengo di averla) "ma sei sicura che la pensi davvero così? Proprio proprio vero vero vero vero?".... Insomma: avrei capito (o meglio avrei accettato, sostanzialmente non condividendola) la risposta "bah..no, non è sano, perchè blablabla...". Non capisco, invece, chiedere se "sono proprio sicura"! Sono più che sicura (qui ed ora, poi la Vita va) di quel che ho affermato. E non voglio assolutamente personalizzare , ma ...saprò io quanti tomi utili alla Psichiatria potrei scrivere di TUTTE le relazioni di coppia che ho sia vissuto personalmente e sia osservato da distanza ravvicinatissima (e perchè richiesta amicalmente o professionalmente di farlo)!!! NON HO SEDICI ANNI.... |
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