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23-12-2005, 13.11.51 | #63 |
like nonsoche in rain...
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"Apprendere la mente" sarebbe fuorviante? Ma non è quello che, in sostanza, stai sostenendo?
CITO: "apprendere la mente" è un po' forviante, infatti vede la mente come un oggetto ed in più qualcuno potrebbe chiedersi "ma chi è che apprende la mente?". la mente non è un oggetto, bensì un sistema di capacità. Un sistema di capacità da apprendere, ok; ma come ben puoi capire il discorso non cambia, pur essendo meno fuorviante: "apprendere le capacità, il cui sistema costituisce la mente", non è diverso in sostanza. Il problema della coscienza si potrebbe risolvere subito così: essa è inutile ovvero non esiste, ma lasciamo stare... |
23-12-2005, 14.15.25 | #64 | ||
Moderatore
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Citazione:
ma una proposta di questo genere dovrebbe essere ben motivata, anche perchè per ora non vedo come sia sostenibile. Citazione:
anche qui andiamo un po' off-topic, anche se capisco che è sempre attinente al riduzionismo-antiriduzionismo, ma dato che il discorso è veramente vastissimo in questo topic avevo deciso di affrontarlo solo da un piccolo punto. comunque lo slogan "esistono tanti tipi di causa quanti sono i sensi di 'perchè'" potrebbe - se analizzato e elaborato abbastanza - farci uscire da questo apparente problema. (spunti: il concetto generale di 'causa' deriva da verbi quali 'rompere', 'spingere', 'masticare', 'tagliare', etc...; il concetto di causa è interdipendete a quello di spiegazione). epicurus |
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24-12-2005, 11.27.42 | #65 | ||
like nonsoche in rain...
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Re: un po' di Wittgenstein...
Citazione:
Per quanto riguarda le molteplici cause, questa la trovo una proposta un pò problematica... Inoltre hai detto che è fuorviante la distinzione tra un "dentro di me" ed un "fuori di me"; forse, il "dentro di me" può essere visto come uno spazio metaforico che la nostra mente si è creato ed a questo si potrebbe dare il nome di coscienza. Le tue tesi sono ragionevoli, anche se mi sembrano improntate troppo all'esterno, all'ambiente.... boh.... forse sarà così, visto che l'uomo è un animale sociale. Dici che si impara ad avere un "contenitore", che dunque è un qualcosa di interno, che si rivolge poi verso il contenuto (esterno); l'unione di contenitore e contenuto formano uno "stato intenzionale": voglio (il desiderio come capacità appresa di desiderare) qualcosa (oggetto esterno). Una domanda: hai detto che la mente è un sistema di capacità; ma la capacità non corrisponde allo stato intenzionale... o no? La capacità è il "contenitore" ovvero la potenzialità di avere stati intenzionali; dunque la mente non è l'insieme degli stati intenzionali... o no? Ma qui dici: Citazione:
Gli stati intenzionali non sono altro che i nostri stati mentali quando essi sono riferiti ad oggetti; le capacità (apprese, innate, boh...) sono proprio quelle che ci permettono di attuare questi riferimenti; questo insieme di capacità rappresenta una delle caratteristiche principali della mente (se non la principale)....... potrebbe essere così? Comunque buone vacanze! |
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24-12-2005, 11.48.13 | #66 | |||
Moderatore
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Re: Re: un po' di Wittgenstein...
Citazione:
condivido. Citazione:
Diciamo che il contenitore non è caratterizzato dall'esterno, solo l'oggetto del nostro volere (credere, temere, etc...) sono caratterizzabili esternamente, quindi si imparano seguendo le regole sociali della comunità dei parlanti. Citazione:
Gli stati intenzionali sono composti da forma e contenuto: il secondo non può che essere caratterizzato esternamente. Quindi lo stato intenzionale non è caratterizzato solamente da ciò che sta dento la testa. Gli stati intenzionali non sono processi del cervello, ma capacità, parzialmente caratterizzate dall'ambiente. Gli stati intenzionali non sono altro che i nostri stati mentali quando essi sono riferiti ad oggetti; le capacità (apprese, innate, boh...) sono proprio quelle che ci permettono di attuare questi riferimenti; questo insieme di capacità rappresenta una delle caratteristiche principali della mente (se non la principale)....... potrebbe essere così? Come ho detto sopra, io uso capacità per caratterizzare gli stati intenzionali, per distinguerli da stati/processi mentali o stati/processi cerebrali. Quindi posso dire che la mente è un sistema di capacità, o un sistema di stati intenzionali. Buone vacanze anche a te epicurus |
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24-12-2005, 12.00.24 | #67 | |
like nonsoche in rain...
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Citazione:
Forse sarebbe meglio dire semplicemente "intenzionalità" = capacità di riferire stati mentali a oggetti. Vabbè questioni di terminologia... Ultima modifica di nexus6 : 24-12-2005 alle ore 12.06.45. |
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24-12-2005, 15.15.05 | #68 |
Moderatore
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Sì forse hai ragione tu, nel senso che ci stiamo solo fraintendento a livello terminologico.
Comunque io sono approdato a questa mia teoria solo da pochissimo tempo e quindi non l'ho spulciata ancora ben bene: essa è nata come reazione quando mi sono accorto che una teoria riduzionista della mente non può essere vera. |
25-12-2005, 11.39.17 | #69 |
Moderatore
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Messaggi: 781
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Noi e il Milan
Anche se riuscissimo a scoprire che il gioco del Milan e' riconducibile ,anche se non riducibile, al gioco delle sue singole componenti (giocatori), o che dalle relazioni delle singole componenti "emerga" la personalita' della squadra , …noi non potremmo affermare di aver sminuito o diversamente compreso lo statuto ontologico di quella squadra di calcio;
Questo perche' ,"credendo" di scoprire le parti, noi in realta' non scopriamo null'altro che infinite altri parti e relazioni che mai smetteranno di poter essere frazionate e ridotte…( Milan, giocatori, cervelli, cellule neurali, molecole complesse, atomi, particelle subatomiche,..etc..?!); parlare di riduzionismo o di olismo avrebbe senso solo se noi riuscissimo a cogliere le "ultime" parti irriducibili del tutto, e le relazioni che diversamente emergono dal loro disporsi l'una in rapporto alle altre; in realta' noi ci fermiamo sempre e solo alla nostra credenza e alla nostra incrollabile fede che fra il tutto( che non conosciamo) e le sue parti (che ci immaginiamo) ci sia comunque un qualsiasi tipo di relazione(che noi mai riusciremo a dimostrare)… Saluti a tutti Ultima modifica di and1972rea : 25-12-2005 alle ore 11.42.49. |
26-12-2005, 19.10.29 | #70 |
Utente bannato
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[quote]Messaggio originale inviato da nexus6
[b]Altra domanda (forse per voi sarà ingenua): voi ammettete che eventi mentali possa causare eventi fisici; ordunque bisogna pure ammettere che ogni evento fisico è causato da un altro evento fisico. La conclusione: che ogni evento mentale è un evento di tipo fisico. Qual è la via d'uscita? Salve, nel forno a microonde,qualcosa di invisibile cuoce il pollo. Nel mondo,la mente più potente condiziona tutte le altre. Ma lo spirito è più potente di quella mente e la domina,se ritiene necessario. Siti consigliati per capire meglio: www.akhenaton.it/loggia/index.htm www.montesion.it/index.php Saluti. Kant-Ay. |