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Vecchio 10-01-2006, 01.59.29   #1
un popazzo
Ospite
 
Data registrazione: 09-01-2006
Messaggi: 5
Question coscienza della materia?

prendo in esame i bisogni primari dell'uomo
1)sopravivere(premettendo che tutti gli istinti dell'uomo:nutrirsi,dormire,dif endersi,comunicare(questo bisogno e' anche a scopo riproduttivo)etc.
sono tutti annessi alla sopravivenza
2)riprodursi
se lo scopo principale della vita fosse solo quello di sopravivere non si capirebbe il motivo di avere
l'istinto di riprodursi,se invece lo scopo di tutto cio che vive fosse la riproduzione,la sopravivenza sarebbe invece
fondamentale.
possiamo dire che per esempio il bisogno di nutrirsi e' essenziale,e che senza di esso
andremmo a nuocere la nostra vita stessa con conseguenti disagi fisici alla propia persona.
se invece mancasse in noi l'istinto della riproduzione (pilotato nell'uomo dal piacere sessuale),non ne avremmo nessun
disagio ne psicologico ne fisico(prendendo in considerazione un prototipo di uomo senza questo istinto,quindi non considerando
l'evoluzione del fisico e il conseguente adattamento a questo impulso).
traendo una conclusione a questo discorso,affermo che lo scopo della vita non e'la sopravivenza(con tutte le sue
sfumature intelletuali),ma bensi la riproduzione,pur non essendo un bisogno,una volta soddisfatto,che vada a migliorare
la nostra esistenza da un punto di vista fisico.(chiaramente per questo e'necessario sopravivere)
qualunque istinto si prenda in considerzione si capisce che non e'un fenomeno razionale,quindi questo ragionamento
sugli istinti che ho analizzato per l'uomo e applicabile a tutto cio che e' vivente.
prendiamo in considerazione una fascia di esseri viventi piu semplice da analizzare: i vegetali
l'evoluzione dei vegetali e l'adattamento all'ambiente in cui si trovano ci mostra gia'di per se un'istinto di sopravivenza
che nella maggior parte dei casi si tramuta in soluzioni geniali per poterla preservare.
sapendo che un vegetale non puo pensare, non si riesce a spiegare come una pianta non cresca passivamente,o muoia
passivamente rispetto all'ambiente che la circonda non preocupandosi(processo razionale)di come risolvere i proplemi e quindi
evolversi per sopravivere.
non riuscendo a spiegare questo tipo di processo,e partendo dalla premessa che sive per riprodursi,mi viene ancora
piu' difficile intuire come un essere vivo ma non pensante abbia la facolta'di mirare,attraverso la sopravivenza,addiritura alla
riproduzione,dato che come detto prima un istinto non e' razionale,ma il modo per poterlo soddisfare ha bisogno di un processo
razionale. allora mi chiedo cosa e' che spinge la vita a generare altra vita e sopratutto perche?
quale e'la forza che vuole questo?da dove nasce? e se fosse nella natura stessa delle cose si potrebbe definire come coscienza intrinseca alla natura stessa?
un popazzo is offline  
Vecchio 10-01-2006, 14.11.54   #2
odos
Ospite abituale
 
L'avatar di odos
 
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
La riproduzione delle piante è perfettamente riducibile a leggi fisiche e chimiche (basta vedere la composizioni di terreni e concimi necessare alla crescita di queste). Perchè si riproducono? Si può rispondere o religiosamente (ricordiamoci che Neewton, così come Zichichi, spiegavano la causa delle leggi fisiche scoperte con Dio)
o ateamente (invocando quello che i nostri antenati greci chiamavano pneuma, ed è quello che fai tu).
Oppure si può dire: accade semplicemente così, come per tutte le nostre leggi fisiche. Tutto si dà, come la nostra vita.
La riproduzione è un fatto, come le leggi fisiche.


Ma per l'uomo il discorso è diverso. Dire che il fine dell'uomo è la riproduzione è appiattire un mondo irriducibile a leggi fisiche. Significa ontologgizzare un criterio, un'aspetto della vita umana.

Quando deciderò di fare un bambino non lo farò per riprodurmi, o continuare la specie umana. Prima noi facciamo i figli, e poi qualcuno decide a posteriori che il fine della nostra vita è la riproduzione, isolando solo un aspetto della complessa vita umana, irriducibile nella sua complessità a leggi fisiche.

Un saluto
odos is offline  
Vecchio 11-01-2006, 17.10.20   #3
SebastianoTV83
Utente bannato
 
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
ooh, hai colpito in pieno il ruolo del metodo nella Scienza contemporanea!
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 12-01-2006, 21.29.00   #4
un popazzo
Ospite
 
Data registrazione: 09-01-2006
Messaggi: 5
Cosa vuoi dire riguardo al ruolo della scienza ?
un popazzo is offline  
Vecchio 13-01-2006, 01.24.03   #5
epicurus
Moderatore
 
L'avatar di epicurus
 
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Citazione:
Messaggio originale inviato da SebastianoTV83
ooh, hai colpito in pieno il ruolo del metodo nella Scienza contemporanea!

la scienza contemporane va bene così com'è, non ha nulla che non va (nei suoi metodi e criteri, ovviamente). è ovvio che poi sui risultati forniti si possono dare varie interpretazioni.

la fisica, ad esempio, non ha mai detto che tutto quello che esiste è quello che essa studia e tutto quello che essa studia è quello che esiste. io e odos pensiamo, ad esempio, che esistano altre cose che non sono propriamente fisiche (nel senso che non sono meri oggetti d'indagine della fisica): organizzazioni economiche o sociali, persone, la cultura in generale, etc. ma quest'ultime tesi non sono anti-fisiche, bensì a-fisiche, cioè non vanno contro la fisica ma si voglio porre (almeno in parte) fuori dal suo dominio.

in questa concezione si capisce perchè non è possibile appiattire la persona a mero essere riproducente.


epicurus
epicurus is offline  
Vecchio 15-01-2006, 13.00.49   #6
Rolando
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
Re: coscienza della materia?

Citazione:
Messaggio originale inviato da un popazzo
allora mi chiedo cosa e' che spinge la vita a generare altra vita e sopratutto perche?
quale e'la forza che vuole questo? da dove nasce?
e se fosse nella natura stessa delle cose si potrebbe definire come coscienza intrinseca alla natura stessa?
Penso che queste domande siano molto interessanti, e io penso che la tua ultima conclusione sia giusta.
Per comprendere i processi natuarli su tutti i livelli, nel microcosmo e nel macrocosmo, ed i processi nel mondo vegetale ed animale, penso che sia necessario essere aperto per l'idea che ci sia una "coscienza intrinseca" nella natura.

Visto che tutti i processi della natura sono logici e portano allo sviluppo sia delle vegetali che degli animali verso sempre più alte forme di vita, sembra ovvio che c'è qualcosa che "vuole questo".

Questo qualcosa si rivela indirettamente attraverso la logica nei processi della natura, i quali quindi in realtà sono espressione di un "piano" secondo cui gli esseri si evolvono, cioè secondo cui l'evoluzione ha luogo.

Questo fatto rivela a sua volta l'esistenza di qualcosa che non è materiale nel senso fisico, e che deve esistere prima dei processi evolutivi logici della natura.

Secondo Martinus tutto l'univeso è un essere vivente in cui l'evoluzione ha luogo secondo eterni principi e leggi spirituali, e lo sviluppo degli esseri viventi, le vegetali gli animali, i minerali ecc è basato sul principio della fame e sazietá, e quindi sono gli esseri viventi stessi che sono "la forza che vuole questo".
www.martinus.it

Ciao
Rolando is offline  
Vecchio 15-01-2006, 15.19.43   #7
nexus6
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Re: Re: coscienza della materia?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Rolando
Visto che tutti i processi della natura sono logici e portano allo sviluppo sia delle vegetali che degli animali verso sempre più alte forme di vita, sembra ovvio che c'è qualcosa che "vuole questo".
Non vorrei rompere il magico incanto fatato, ma qui siamo in un forum di Filosofia e dunque, come forse capirai, "sembra ovvio che c'è qualcosa..." è un discorso senza alcun fondamento che male si adatterebbe pure alla sezione Spiritualità. Tutti i processi della natura sono "logici", semplicemente poichè sono conosciuti da noi e noi stessi vi applichiamo le nostre categorie, la nostra logica, i nostri limiti; la "logica" nei processi di natura è palesemente la nostra logica.

Attribuire una "coscienza" alla natura, senza peraltro specificare il senso profondo di questa ipotesi, può essere affascinante, ma è chiaramente un mero tentativo di antropomorfizzare tutto ciò che ci capita a tiro.

Possiamo solo argomentare e inferire sulla presunta necessità delle leggi naturali, senza peraltro poter con sicurezza attribuirvi tale necessità, se non con qualche "salto nel buio". Pur compiendo tale salto, nulla ci garantisce sull'esistenza di un "piano" o ancor più di un "qualcosa che vuole questo." Questo sarebbe un ulteriore "salto nel buio", molto più azzardato e fideistico, a mio parere, del primo.

La "logica" nei processi della natura non rivela nulla che non sia la nostra logica; le nostre specul-azioni ci mostrano che la natura riflette l'uomo, proprio come uno specchio. Tutto il resto, secondo me, sono azzardi più o meno giustificati e/o giustificabili.


Buon azzardo.
nexus6 is offline  
Vecchio 15-01-2006, 16.53.10   #8
Rolando
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Re: Re: Re: coscienza della materia?

Citazione:
Messaggio originale inviato da nexus6
Tutti i processi della natura sono "logici", semplicemente poichè sono conosciuti da noi e noi stessi vi applichiamo le nostre categorie, la nostra logica, i nostri limiti; la "logica" nei processi di natura è palesemente la nostra logica.
Secondo te, Basato su che cosa si è evoluta la "nostra logica"?
Rolando is offline  
Vecchio 15-01-2006, 18.19.20   #9
nexus6
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Sui "principi naturali".

Per non fraintendere questo mio azzardo, leggiti con calma questa discussione, soprattutto i posts del 22/10 12:38, del 31/10 17:31 e del 03/11 12:09; penso che quella discussione ti possa interessare.

La parola chiave è necessità, che dovrebbe ragionevolmente escludere le parole "finalità", "coscienza intrinseca", "piano", "legislatore", ecc...


nexus6 is offline  
Vecchio 15-01-2006, 19.52.13   #10
Rolando
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Citazione:
Messaggio originale inviato da nexus6
Sui "principi naturali".

Per non fraintendere questo mio azzardo, leggiti con calma questa discussione, soprattutto i posts del 22/10 12:38, del 31/10 17:31 e del 03/11 12:09; penso che quella discussione ti possa interessare.

La parola chiave è necessità, che dovrebbe ragionevolmente escludere le parole "finalità", "coscienza intrinseca", "piano", "legislatore", ecc...
Spero che mi scusa, ma non ho letto i link che sicuramente sono molto interessanti.

Secondo me la tua affermazione:
"La "logica" nei processi della natura non rivela nulla che non sia la nostra logica; le nostre specul-azioni ci mostrano che la natura riflette l'uomo, proprio come uno specchio. Tutto il resto, secondo me, sono azzardi più o meno giustificati e/o giustificabili"
è un malinteso che si basa sulla sopravalutazione dell'importanza dell'uomo.
Tu credi che sia la natura che riflette l'uomo, mentre in realtà è la mente dell'uomo che comincia a capire, e con ciò riflettere, la logica della natura.
Ogni cosa che la scienza sa, in tutti i campi, consiste di sapienza della natura. E visto in una prospettiva più ampia tutta la coscienza dell'uomo, e di tutti gli esseri coscienti, riflette la struttura della natura, le leggi ed i principi della natura.
La parte, molto microscopico rispetto all'universo infinito, non può sapere più della totalità. E la logica e quindi l'intelligenza e la coscienza non possono nascere ed evolversi in un universo "caotico". In realtà la stessa esistenza della coscienza umana costituisce una prova irrefutabile del fatto che l'universo è una struttura logica o un sistema logico.
Ciao
Rolando is offline  

 



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