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30-12-2005, 13.54.51 | #95 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-11-2003
Messaggi: 125
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"Il pensiero ha creato il pensiero"
be', nexus, allora a questo punto non te la puoi cavare così facilmente..poiché dunque si potrebbe anche dire che il pensiero ha creato tutto..ma questo é già stato detto, solo che l'ansia di novità (e la pigrizia intellettuale) porta ad ignorare hegel e ad avere una fiducia ingiustificata nelle magnifiche sorti e progressive delle scienze "esatte". Io non sono neanche moderato come epicurus, soprattutto di fronte ad argomentazioni come le tue: altro che dignità ontologica della mente, per quello che ne sappiamo al di fuori di essa potrebbe non esserci proprio nulla! semmai bisogna parlare di PRIORITA' ontologica del pensiero. A tal proposito consiglio a tutti di comprare la repubblica di oggi 30/12 in cui la signora rita levi montalcini, in un articolo dal magniloquente titolo "Così si forma il pensiero umano" blatera di enormi progressi nello studio dei processi neuronali. Ebbene, tale articolo é di una vacuità imbarazzante: con tutto il rispetto sembra di leggere alcuni dei post di questa discussione. I potenti calcolatori a disposizione della scienza ci permettono di analizzare accuratamente i meccanismi di formazione del pensiero? Ma dove?ma quando? In realtà tutto ciò che la montalcini può affermare con certezza é in questa frase, staccata dal resto delle "argomentazioni" e zeppa di parolone esoteriche dietro le quali si nasconde la volontà di mantenere l'attuale status che non esito a definire sciamanico-sacerdotale: "Le attività intellettuali al più alto livello filogenetico sono elaborate a livello della componente neocorticale". Davvero molto interessante! I progressi scientifici, dunque, ci consentono di sapere che quel MISTERO chiamato pensiero é collegato a qualcosa che avviene nella nostra testa(ma questo lo sapevano già i greci) e in particolare nella corteccia esterna(scoperta frutto delle mirabolanti scoperte della neurologia). Ebbene, quello che la montalcini non vuole ammettere é che in effetti la scienza brancola nel buio più totale. Grazie mille, ma il mito platonico del carro alato é MIGLIAIA di vole più utile per la comprensione di ciò che ci rende uomini. Ma qui torniamo all'ansia per la novità, categoria del moderno che mi appare anacronistica ormai. |
30-12-2005, 15.12.37 | #96 | |
Moderatore
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Re: X Epicurus
Citazione:
Oh che bella che è questa discussione, mi entusiasma molto Tu dici che la mente è SOLO il risultato di processi del cervello, ma quando diciamo che è il risultato del lavoro del cervello ci riferiamo inesorabilmente al cervello studiato e concepito dalla scienza. Quindi mi basterò mostrare come il progetto riduzionista sia irrealizzabile. E' irrealizzabile perchè - come ho già detto - non si vede proprio come (a) possa essere descritta, analizzata e studiata solo utilizzando un vocabolario fisico-chimico. Il problema qui non sembra essere contingente (come la domanda se sia o meno unificabile la relatività con la meccanica quantistica): devi ammettere che il problema di trovare una traduzione di (a) nel vocabolario della fisica e quello di trovare la teria del tutto siano su piani differenti. Se vuoi metterla già più softly allora potremmo dire: da quanto sappiamo oggi risulta ragionevole e razionale credere che la mente non sia descrivibile/studiabile tramite il vocabolario della fisica-chimica. E d'altra parte è questo che credo io (come diretta conseguenza della tesi fallibilistica). Ci basti ammettere che oggi come oggi non sappiamo neppure come dovrebbe essere una teoria fisico-chimica che parli della nostra mente in modo dettagliato: è un non-so-che! Se lo stato cerebrale E' il nostro stato mentale dobbiamo minimo superare questo problemi: 1) come sono disposto a riconoscere che sia io che un'altro individuo possiamo credere che Roma è la capitale d'Italia, senza avere nulla in comune nel nostro cervello? 2) come possono Oscar1 e Oscar2 avere differenti stati mentali ma uguali stati cerebrali? Ti consiglio di riflettere sull'analogia mente-sistema economico che ti ho proposto, allora potrai capire che la tesi che vado a difendere non ha nulla di spirituale o irrazionale, anzi è il modo più naturale di concepire il mondo ed è ciò che le nostre pratiche sociali e personali presuppongono continuamente epicurus |
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30-12-2005, 15.24.13 | #97 | |
Moderatore
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Citazione:
Gest, se ti piace Aristotele (e il suo conosciuto detto riguardo la virtù), allora sono orgoglioso del complimento, altrimenti vabbè Comunque mi sembra che passare da "il pensiero ha creato il pensiero" a "il pensiero ha creato tutto" ce ne passa di acqua sotto i ponti. Non credi che sia ora di superare lo scetticismo cartesiano e di essere più un 'uomo comune'? epicurus |
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30-12-2005, 15.59.08 | #98 |
Ospite abituale
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come ho già avuto modo di sottolineare, l'atteggiamento acritico (il senso comune) può valere come punto da tenere in considerazione in partenza, ma non bisogna certo annacquare le conclusioni solo per salvare l'uomo della strada...
e comunque avevo in mente hegel più che cartesio: non si tratta dunque di scetticismo, ma di fare i conti col sistema filosofico per certi versi definitivo e insuperato. Insuperato per un semplice motivo: contraddire hegel é "logicamente" impossibile, ovvero non si può discutere l'intrascendibilità del pensiero. Si può al massimo ricorrere a categorie(!!!) come il "sentire" soggettivo nella consapevolezza, però, che qualsiasi discorso ne risulti sarà necessariamente poetico, non più analitico. La presunzione di dominare l'essere (quindi anche le componenti del cervello) tramite il pensiero dovrebbe essere eliminata da qualsiasi procedimento razionale. Parlare dell'essere non é la stessa cosa che far parlare l'essere.. vallo a spiegare agli scienziati..(ma soprattutto all'uomo comune, sempre in attesa della spiegazione definitiva, da dio alla scienza passando per la politica). Quello che reclamo (e che esercito nei limiti del possibile) é un'attenzione generalizzata per tutti i campi del sapere, contro la cieca e accecante specializzazione estrema dei nostri tempi, evitando di ricondurre tale esplosione di strade e significati ad un unico punto di vista. |
30-12-2005, 16.38.17 | #99 | |
Moderatore
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Citazione:
Brevemente off-topic: Va bene accettare ed esaltare tutti i campi del sapere, ma mi sembra che tu finisca per negare la loro legittimità. Per di più non mi sembra sensato proporre di stare in silenzio su tutto ciò che ci circonda: il tuo agnosticismo a tutto tondo mi sembra che non ci lasci molto da fare. |
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30-12-2005, 16.40.00 | #100 | |||
like nonsoche in rain...
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Re: Re: X Epicurus
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Ho capito pure che se ci fermiano solo ai furgoni delle banche non potremmo mai comprendere il sistema economico mondiale; va bene... ok...? Ma questo mi sembra chiaro e scontato... bisogna prescindere "dalla disposizione atomica" degli atomi del furgone sennò non si va da nessuna parte; ma non è che le neuroscienze si propongano di studiare il cervello partendo dagli atomi e perchè no dagli elettroni! Vi sono molecole, neuroni, connessioni tra di essi, ecc... Non ho compreso però le tue due domande (c'è qualche trabocchetto?); gli Oscar chi sono, quelli di Putnam? Come possono avere differenti stati mentali ma uguali stati cerebrali?? Semplice: non possono! E poi se non hai nulla in comune nel cervello, con quell'altro, come è possibile che tutti e due sappiate cosa è Roma? C'è qualcosa che mi sono perso? |
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