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06-01-2006, 11.43.52 | #132 |
Moderatore
Data registrazione: 12-09-2004
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per odos
Odos scrive:
Come dicevano già Gest O ed Epicurus: chi ha mai negato la dipendenza della mente dal cervello? Solo un folle! (probabilemente con una lesione cerebrale) ------ Molti credono esattamente l'opposto Odos, ma ,come te, ci credono per Fede( e tra fede e follia, la distanza e' corta): Chi crede che il proprio cervello dipenda dalla propria mente dovrebbe credere anche che la propria mente non possa dipendere dal proprio cervello; dal solo fatto di constatare fisicamente un'alterazione fisica dopo essere intervenuti materialmente su oggetto fisico ( il cervello) non ci puo' condurre alla certezza che anche eventuali altri stati "metafisici" siano stati alterati insieme a quelli fisici…; esempio:… se io viaggio su un un'auto e mi esprimo attraverso l'uso dei fari abbaglianti , agisco fisicamente sui circuiti dell'auto a partire dalle mie intenzioni (metaautomobolistiche), che vengono espresse ed intese dagli altri autisti in maniera fisica; ora , se inverto qualche componente elettrico , o sostituisco qualche lampadina , o faccio in modo di invertire fisicamente i comandi di accensione dei fari, io continuero' a mantenere inalterato il mio stato intenzionale di comunicare la stessa cosa, sara' solamente l'espressione fisica di questa intenzione che mutera' nella percezione fisica degli altri automobilisti, i quali pero' , a rigor di logica ,non potranno essere certi che la variazione dei miei messaggi luminosi sia per forza dovuta ad una alterazione delle mie intenzioni ( metaautomobilistiche),…puo' essere che la mia auto dia i "numeri"…e che io non sia piu' in grado di controllarla; I meno cavillosi prenderanno per buono cio' che la mia auto esprime collegandolo direttamente alle mie intenzioni e alla mia mente , ma i meno superficiali si chiederanno se ho dei problemi con i comandi. Quindi, non esistono ,secondo me, a rigor di logica, motivi razionali per affermare con certezza la consistenza fisica delle nostre intenzioni facendole dipendere dal cervello; Esistono motivi religiosi e fideistici di chi crede alle divinita' e alla cabala della scienza ( materia, energia…costanti e magici operatori matematici…)per affermare una cosa e altrettanti motivi fideistici di chi crede alle divinita' religiose tradizionali per affermare il contrario: e' Tutto questione di Fede. Saluti a tutti Ultima modifica di and1972rea : 06-01-2006 alle ore 11.49.35. |
06-01-2006, 11.56.53 | #133 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Citazione:
Questa è una mancanza di rispetto e di coerenza personale! Per cui vi lascio, quello che potevo dire l'ho detto ed ho la coscienza a posto, anche perchè ho visto che ci sono altre persone ragionevoli con le quali potete discutere, tipo Jack ed anche Andrea (se vuole). |
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06-01-2006, 12.25.06 | #134 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Citazione:
Nexus, io capisco il tuo entusiasmo per queste scienze. Effettivamente dicono cose interessanti. Ma dicono solo una cosa: se vuoi camminare devi avere delle gambe. Mi spiego? E allora non c'è bisogno che mi vada a leggere tremila libri di neurologia se l'unica cosa che vi posso trovare è un'affermazione simile, se lo sfondo teorico rimane questo. Siamo in un forum di filosofia, lo chiedo a chi ne sa, chiedo se si può trovare qualcos'altro rispetto a questo, chiedo se oltre al dipendere del pensiero (della morale ad esempio) dal cervello ci dicono qualcos'altro. Allora ti chiedo dicono qualcos'altro rispetto a questo? A parità di cervelli, senza lesioni o quant'altro, si pensano cose diverse, si hanno diversi atti intenzionali. E allora bisognerebbe chiarire: è nelle intenzioni del neuroscienziato andare a vedere se corrispondono anche stati fisici differenti? Ci sono questi studi? E se sì cosa sono arrivati a capire? Una prova di questo tipo potrebbe essere pregnante per il nostro discorso, perchè dimostrerebbe che la mente è sempre cervello. Ma fin quando tutti avranno lo stesso cervello e penseranno diversamente, le neuroscienze non potranno dire granchè, e spetterà proprio ai miti platonici parlare. E a giudicare da come vanno le cose, parleranno ancora a lungo. Ultima modifica di odos : 06-01-2006 alle ore 12.30.48. |
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06-01-2006, 14.05.26 | #135 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
Dai nex, non incavoliamoci per queste faccende Non mi sembra che nessuno voglia lapidare nessun'altro, c'è solo gente che vuole sostenere e argomentare le proprie tesi Se vuoi continuare a seguirci ne sarò ben lieto... epicurus |
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06-01-2006, 14.20.30 | #136 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
Vedi Jack il fatto è che non basta dire "secondo certi stimoli presi in input allora avrò un determinato output" che si ha una spiegazione antiagenziale, questo volevo dire: questa proto-spiegazione è troppo generica, perchè anche la prospettiva agenziale può parlare di input (percezione, memoria, stati intenzionali) e output (azioni, altri stati intenzionali). Per quanto riguarda le tue domande, prima di tutto non posso che esprimere la mia stima per le neuroscienze come tutte le altre scienze d'altra parte (che mi appassionano molto). Per quanto rigurdano le menti disincarnate, come puoi ritrovare più e più volte scritto qui io non sostengo per nulla una tesi che prevede tali menti senza corpo (come non esistono sistemi economici disincarnati). Infine non posso che ribadire che (come dice odos) il cervello è di certo la condizione grazie alla quale possiamo avere una mente (cioè c'è dipendenza forte tra cervello e mente), ma non può esserci riduzionismo, cioè la mente non è il cervello (cioè la mente non è un insieme di particelle subatomiche). Vedi Jack, un conto è dire che il cervello (o una sua sottosezione) è condizione per la morale delle persone, un'altra è dire che è possibile trovare nel cervello un valore ben preciso. cioè lo stato intenzionale (a) è o non è scovabile nel cervello? (Però non voglio dire che cose più di 'basso livello' come provare dolore o altro non siano riducibili al cervello.) Qualche post fa, inoltre, ti chiesi che tipo di teoria sostenessi precisandola ben bene. grazie epicurus |
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06-01-2006, 14.33.57 | #137 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
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Citazione:
La stessa (inter)relazione che c'è tra mente e cervello. Quello che voglio dire io è una banalità: le scienze hard - per principio - possono seguire un qualsiasi evento senza invocare prospettive agenziali. Ma ovviamente non è che stanno spiegando tutto, o meglio: stanno spiegando tutto ma non da tutti i punti di vista. Un'altro punto di vista importante è quello agenziale e questo ci permette di seguire (razionalizzare) l'azione. ciao epicurus |
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08-01-2006, 00.32.23 | #138 | ||||
Pirate of the Caribbean
Data registrazione: 23-05-2005
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Citazione:
ma tu l'acidità di una soluzione la troveresti nei quark e nei leptoni di una soluzione? no? nemmeno io. quando "vedrai" gli stati intenzionali allo stesso modo di come "vedi" l'acidità di una soluzione, capirai il mio punto di vista. Citazione:
io non vedo "bassi e alti livelli", ma solo differente complessità; dunque se il dolore è rintracciabile e la morale no, potrebbe darsi che non ne siamo ancora capaci. a tal proposito vi faccio ancora una domanda: io credo che l'individualità di un uomo sia "costituita" principalmente dalla sua memoria e dalle sue capacità cognitive; se vi ponessero davanti a - il corpo inerme di vostro nonno - una bambola parlante con tutti i ricordi di vostro nonno, che vi chiama per nome e vi racconta le storie credereste che l'anima di vostro nonno è passata alla bambola...? e se la bambola non c'è? se un individuo subisce un danno all'ippocampo e alla corteccia acquistando un'amnesia anterograda e retrograda (cioè non ricorda niente e non può acquisire nuovi ricordi) le attribuireste un'anima o no? e se si, a metà? per quanto riguarda la sindrome di tourette citata da nexus, ci sarebbero delle storie anche divertenti; persone che cercano ingoiare lo spazzolino (e quasi si strozzano) per "gustarlo" fino in fondo; altre che leccano tutto ciò che incontrano, anche per strada; altre ancora che si causano ferite al palato per assaggiare ben benino una forchetta e così via... e il bello è che i tourettici sono coscienti del loro disturbo; eppure è tutto "più forte di loro"; e che fine hanno fatto gli stati intenzionali??? Citazione:
beh, intanto c'è da specificare che si tratta di idee, non di ideologie (tanto care invece in certi altri forum... ). dunque sono soggette a continue verifiche e "aggiustamenti" (ebbene si, anche se non sembra i vostri post spesso le fanno vacillare). per rispondere alla tua domanda sugli stati intenzionali, potrei sintetizzarle così: gli "stati intenzionali" di un essere umano hanno tanta autonomia dalla materia quanta ne hanno due atomi di idrogeno che "decidono di abbracciarsi" per formare H2. e tuttavia noi, esseri autocoscienti e con una capacità di elaborazione spaventosa, creiamo intorno ad essi (stati) un mondo di illusioni (a dir poco meraviglioso) cui diamo il nome di realtà, senza accorgerci della sua umanizzazione e del suo antropocentrismo. (a tal proposito, quando ho un po' di tempo vorrei aprire un topic per chiedervi se altri "sistemi di elaborazione" possano essere autocoscienti; magari un giorno scopriremo degli insetti talmente organizzati che un loro sciame è "autocosciente"...) infine Citazione:
siamo tutti curiosi di sentire anche la tua! (e non dire di esserti già espresso; è una discussione e in quanto tale ci aspettiamo che tu risponda ai post degli altri con critiche e suggerimenti!!) saluti! Ultima modifica di Jack Sparrow : 08-01-2006 alle ore 00.35.00. |
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08-01-2006, 00.42.42 | #139 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Faccio un po' il positivista anch'io:
Cervelli uguali, senza lesioni, e stati intenzionali differenti. Cosa mi dicono le neuroscienze a riguardo. vorrei mi si rispondesse a questo senza tirare fuori speranze o cose che non si vedono. Voglio cose che si vedono se no non ci credo, se no si specula. grazie, un saluto |
08-01-2006, 01.05.53 | #140 | |
Pirate of the Caribbean
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Messaggi: 363
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Citazione:
esistono cervelli simili, ma dire che esistono due stati cerebrali uguali è come dire che esistono due galassie uguali; mica solo perchè due galassie sono entrambe a spirale esse sono identiche; allo stesso modo, affermare che possano esistere anche solo due cervelli uguali è privo di senso. la domanda più interessante è un'altra, e te la faccio io (per dimostrarti che sono qui per capire e non per difendere ciecamente una dottrina): due stati intenzionali uguali vogliono forse significare strutture uguali (o comunque simili) nei cervelli? trovare due stati cerebrali uguali non credo sia possibile (vedi sopra); e allora la sensazione di paura viene generata da stati cerebrali non uguali ma simili? significherebbe che ognuno ha la "sua" paura... saluti |
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