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23-07-2004, 13.54.46 | #113 | |
Utente bannato
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Re: ***
Citazione:
Ma cosa centra. Socialmente è giusta, e tu vivi in una società. Poi puoi anche dire che per te non è così, ma ha più valare il discorso sociale, capito? E non si può far finta che non esista. Bisogna prendere coscienza anche e specialmente di questo. Tutto si può cambiare. Ma è difficile che si cambi dicendo che l'omicidio è un diritto e dunque non và più condannato, no? Certe cose rimangono delle conquiste che possono solo essere migliorate, da tutti i punti di vista. Come la pena di morte: secondo mè è una conquista il fatto che sia stata levata in molti paesi. Sono sicuro che con il tempo, si estenderà anche per tutti gli altri. Ciao, Giulio |
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23-07-2004, 15.09.15 | #114 | |
Ospite abituale
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Citazione:
E' vero anche questo Paolo... ed è proprio perchè non è così semplice comprendere queste situazioni che ancora oggi non siamo in grado di dare una risposta alla domanda "è giusto o sbagliato?" P.S.:scusa se ti ho risposto tardi |
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23-07-2004, 15.44.40 | #115 | |||||
Ospite abituale
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Re: Re: per Giulio..... e Agora
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Non posso dire che non lo è perché la penso diversamente da loro. E' giusto che sia chiamata così quando la persona a cui è rivolta la sente come tale, ed è altrettando giusta la definizione opposta quando chi si trova in questo stato non lo definisce come una tortura... non possiamo dare pareri personali in questo caso, perchè la definizione giusta è quella che ognuno attribuisce alla propria esperienza; ogni caso è un'esperienza individuale e perciò separato dagli altri. Citazione:
Citazione:
Mi trovo anche d'accordo con te su molti punti, ma c'è sempre qualcosa che non mi torna. Perché pur credendo in ciò che faccio (continuare a curare pensando che stai facendo 'il bene' della persona... facendo finta di non sapere che è inutile, perché è ovvio che ciò che fai non porta alcun miglioramento... non ti arrendi e continui a curare...), mi ritrovo a dover affrontare una serie di conflitti interiori e dilemmi morali? Ciao Giulio |
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23-07-2004, 16.21.07 | #117 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Infatti. Anzi... non reputo assolutamente la morte come un evento drammatico che interrompe il senso dell'esistenza. Certo piango le persone che amo e che oggi non sono più su questa terra, ma mentre prima non potevo sopportare il fatto che fossero morte, oggi ho capito che ciò che sento è la mancanza della loro presenza fisica, perché a volte vorrei 'abbracciarle' e non lo posso più fare; non attribuisco più la colpa del mio dolore alla morte, ma solo ai miei pensieri. |
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23-07-2004, 16.52.57 | #118 | |
Utente bannato
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Re: Re: Re: per Giulio..... e Agora
Citazione:
“ però non sono d'accordo col dire che se la società non ammette un diritto, questo effettivamente non lo sia.” E’ il tuo pensiero. Il vero valore delle cose lo scopri dentro. La vita ha valore di essere vissuta fino all’ultimo istante, questo per me è un diritto. Darai il valore a questa cosa nel tempo. “Come ho detto una legge non deve essere ritenuta giusta solo perché è una legge, ma è la giustizia che dovrebbe, invece, essere tradotta in legge. Se una legge lede la libertà altrui... allora perde il carattere del giusto.” Io posso dire che vorrei uccidere un'altra persona e se mi dicono che questo non si può fare direi: perché, è la legge? Ma in questo modo sta invadendo la mia libertà di fare ciò che voglio. Dunque? Non sarebbe giusto? Viviamo in una società, e le regole e le leggi che in essa esistono vanno comunque seguite e rispettate. Poi, con il tempo, sempre suscettibili di modifiche. Le leggi, inoltre, nelle società, sono frutto di tempo, esperienza, sacrificio, dolore, e tanto tanto altro. Sono comunque una sintesi che rispecchia un percorso che è sempre in “evoluzione”. “Ma loro Giulio la sentono come una tortura... è questo il punto!” No, il punto è ciò che tu senti. Gli altri servono per far conoscere te. Non conoscerai mai l’altro. Non fino a quando vivrai la tua anima. “E' giusto che sia chiamata così quando la persona a cui è rivolta la sente come tale, ed è altrettando giusta la definizione opposta quando chi si trova in questo stato non lo definisce come una tortura...” Tortura è un termine dettato dalla mente. Gli eventi che propone la vita sono un insegnamento, è l’essere che li vive come una tortura. E’ un vocabolo che si può anche dire, per dare un significato, illusorio, di ciò che non è: è solo insegnamento. “Io non soffro perché ritengo che queste persone vengono torturate... ma perché loro stesse soffrono... non parlo di un dolore fisico e non credo neanche che si tratti di un dolore esclusivamente mentale... posso anche sbagliarmi però... tu pensi che si tratti solo di un dolore 'dettato dalla mente'?” Il dolore è solo della mente. "Anche se è 'solo' il tuo pensiero a me interessa! Mi trovo anche d'accordo con te su molti punti, ma c'è sempre qualcosa che non mi torna. Perché pur credendo in ciò che faccio (continuare a curare pensando che stai facendo 'il bene' della persona... facendo finta di non sapere che è inutile, perché è ovvio che ciò che fai non porta alcun miglioramento... non ti arrendi e continui a curare...), mi ritrovo a dover affrontare una serie di conflitti interiori e dilemmi morali? " Perché vivi sempre in presenza della mente, che ti domina. Devi essere tu a dominare la tua mente. Il pensiero insorge, è brutto, fa male, ti dà fastidio, senti ingiustizia, impotenza, non ce la fai. Illusione. E’ solo Dio che rende possibile tutto ciò che accade. Tu non stai facendo niente, eppure lo fai. Ottimo. Ti do un piccolo aiuto, sempre illusorio, però: la prossima volta, che ti senti proprio male, magari per una persona che ti fa stare proprio tanto male, rivolgi a Dio le tue domande. Nessuno ti potrà mai veramente rispondere. Io ti posso solo dire questo: la risposta, ascoltala dentro, non cercarla fuori. Fuori, c’è solo tanto chiasso, e confusione. E io, sto solo aumentandone il rumore. Poi, stanca di tanto chiasso, finalmente, cercare un po’ di silenzio (interiore). Mi raccomando, io qualche fesseria l'ho detta. Ciao, Giulio |
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23-07-2004, 17.09.27 | #119 | |
Ospite abituale
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Re: Re: Re: Re: per Giulio..... e Agora
Citazione:
No Giulio... questo non sarebbe giusto... dobbiamo valutare il significato del termine libertà. Essere liberi non significa poter fare tutto ciò che si vuole indiscriminatamente... ognuno di noi è libero... ma la propria libertà finisce dove comincia quella di un altro... libertà implica responsabilità... e nell'essere liberi dobbiamo essere responsabili e capire che la libertà non racchiude solo diritti, ma anche doveri dettati da valori e principi che fanno parte della nostra coscienza. *** Per quanto riguarda il resto del tuo post... grazie! |
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23-07-2004, 17.15.20 | #120 | |
Utente bannato
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Re: Re: Re: Re: Re: per Giulio..... e Agora
Citazione:
E la tua coscienza, cosa ti suggerisce, di vivere? ... Ciao, ... a lunedì. Giulio |
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