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22-07-2004, 13.45.04 | #103 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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No, non chiedere niente. Prova ad ascoltarle allora, quando ti parlano spontaneamente. Se ti capiterà.
Per il resto credo a quello che queste persone mi hanno detto. Credo nella loro esperienza, che vale come quella di un'altra persona. E' questo che ti sfugge, le mie erano considerazioni con tanto di "forse" e punti interrogativi. Ma tu estrapoli la parte per il tutto e non riesci a "sentire" ciò che uno scrive. No, non è questa la dialettica che mi piace. Puoi buttarla nel cesso. |
22-07-2004, 13.48.31 | #104 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Re: ***
Citazione:
Fatto! Ciao, Giulio |
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22-07-2004, 15.21.51 | #105 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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per Giulio.....
Vedi Giulio... il punto è proprio che si tratta di una scelta, che sia giusta o sbagliata è pur sempre una scelta.
Io posso essere per la qualità della vita... tu per la sacralità della vita... ognuno ha le proprie opinioni di cui però bisogna tener conto, perché si tratta di scelte a livello personale. Si tratta di valori e principi che fanno parte della propria coscienza e ogni persona capace d'intendere e di volere deve essere libera di compiere le proprie scelte, giuste o sbagliate che siano. Si tratta di rispetto nei confronti delle scelte altrui, anche se estreme. Ciao |
22-07-2004, 15.44.01 | #106 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Re: per Giulio.....
Citazione:
Nessuno vuole non rispettare nessuno. Si stanno dando solo dei pareri, ognuno come può, con le proprie conoscenze, le proprie esperienze, ecc... ecc... Ottimo. Siamo tutti daccordo. Ti faccio vedere la cosa da un altra angolazione: Sappi che quando un essere vive in una società questa società è regolata da leggi che vengono decise dagli esseri stessi. Allora, è giusto o sbagliato uccidere un altra persona? E' solo una provocazione, no? ... Bene, E' sbagliato? Per alcuni è giusto. In questa società è sbagliato, dunque, non si può fare. Ogni persona capace di intendere e di volere non è vero (come dici tu) che può essere libera di fere quello che vuole, bisognerebbe cambiare le leggi, prima. Poi ci sono le leggi, non umane. Ma quelle, sono tutta un'altra cosa. Ciao, Giulio |
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22-07-2004, 18.43.45 | #107 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Re: Re: per Giulio.....
Aspetta un attimo... una persona capace di intendere e di volere può fare ciò che vuole sulla 'propria' persona... non in senso generale... per convivere in una socetà è necessaria l'esistenza di leggi e regole che devono essere rispettate.
Continuo a dire che io e te diciamo le stesse cose. Tornando alla validità delle leggi... ti do la mia opinione scrivendoti una Massima Capitale (XXXVII) di Epicuro che esprime perfettamente ciò che penso (lui è sicuramente più bravo di me): "Di quelle prescrizioni che sono sancite come giuste dalla legge, quella che sia confermata come utile nei bisogni dei comuni rapporti, ha il carattere del giusto, sia essa uguale ovunque no. Laddove, invece, alcuno stabilisca una legge che non rissulti corrispondente all'utilità dei comuni rapporti, essa non ha più la natura del giusto[...]". Beh... cos'altro aggiungere? Ciao Giulio |
23-07-2004, 08.13.18 | #108 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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Già, le leggi… E si, iris, è proprio per questo che certe persone andrebbero ascoltate, perché, ripeto, vivono su di un piano che è già arduo comprendere per chi non sperimenta quella stessa situazione, ma che comunque va compreso, soprattutto quando ci viene chiesto di farlo. Persino la loro percezione del tempo è alterata, a tratti… ma il tempo, si sa, è relativo, e può persino essere illusione. Allora perché ascoltarle? Perché la legge deve tener conto di questi stati d’animo, di queste percezioni, delle sofferenze… Non esiste legge morale, secondo me, che possa impedire il suicidio. Il “conosci te stesso” può e deve essere applicato per ognuno di noi, ma si tratta di situazioni diverse… c'è tempo per tutto, anche per gli altri, soprattutto quando ci invitano all'ascolto. E comunque non possiamo aspettare l’illuminazione per poter decidere legalmente cosa deve o non deve fare una persona in certe condizioni.
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23-07-2004, 10.39.45 | #109 | |
Utente bannato
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Messaggi: 558
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Re: Re: Re: per Giulio.....
Citazione:
“Aspetta un attimo... una persona capace di intendere e di volere può fare ciò che vuole sulla 'propria' persona... non in senso generale...” In realtà no: se una persona si sta suicitando e c’è qualcuno nei dintorni, ad esempio la polizia, è tenuta a salvarlo andando quindi contro la sua volontà, questo perché è questa la cosa da fare in questa società. Una persona non può fare ciò che vuole perché vive in una società e deve stare nelle regole della società: che si possono sempre cambiare, comunque. Può suicidarsi, certo, alla fine se vuole lo fa, ma solo isolato completamente dalla società: la società non lo deve scoprire altrimenti non gli lo permetterebbe: interverrebbe. OK? E questo intervenire è legittimo, ufficiale, legale, giusto, ecc.. ecc… per quella società. Nessuno cioè lo condannerebbe. Ciao, Giulio |
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23-07-2004, 13.12.09 | #110 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 493
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per Giulio..... e Agora
Citazione:
Nessuno lo condannerebbe tranne una persona... cioè la persona a cui è stato impedito di esercitare il proprio diritto alla libertà personale! *** Con questo non voglio dire... "sguinzagliamo chi si vuole suicidare"... anche io, se mi trovassi davanti ad una persona che vuol tentare il suicido, cercherei di trovare un modo per evitarlo... ad una persona alla quale si prospetta una intera vita da vivere... scelte da compiere... possibilità di miglioramento dello suo stato attuale ecc... direi che probabilmente non sarebbe giusto compiere un simile gesto dettato dalla disperazione del momento, ma che sarebbe il caso di affrontare la situazione di petto, piuttosto che fuggirla. Ogni volta, però, che mi sono trovata difronte a persone per le quali il 'senso della vita' si riduce alla sola sofferenza... a cui restano poche ore, giorni o anche mesi da vivere in un letto di ospedale... attaccate ad un ventilatore meccanico... con una nutrizione artificiale ecc... e queste persone quando ci ritrovavamo soli mi chiedevano di smettere con 'questi assurdi interventi'... che quando il primario era di spalle e programmava gli interventi della giornata, mi guardavano e mi dicevano 'NO' con le lacrime agli occhi... che mi prendevano la mano e dicevano 'BASTA CON QUESTA TORTURA'... come pensi che mi sia sentita? Ti senti nascere un dolore interiore che riflette la loro sofferenza (anche se non potrà mai essere paragonato alla loro effettiva sofferenza)... non riuscirei neanche a spiegarti la sensazione che ho provato ogni volta che mi sono ritrovata in queste situazioni... ti senti impotente... vorresti aiutarli... ma non sei in grado di fare niente... solo di stare lì... a guardare la morte che ogni attimo avanza sempre di più... avanza e si nasconde... e da una parte vorresti che si allontanasse... dall'altra vorresti che la smettesse di nascondersi ad ogni passo e che si rivelasse all'improvviso in modo che questa sofferenza finisca... li guardi negli occhi e ti ringraziano perchè sei una delle poche persone che li comprendono... ma al tempo stesso vorrebbero che tu facessi qualcosa... ma la legge... la morale... la coscienza... la paura... ti impedisce di smettere di torturarli... e ti ritrovi a piangere mentre sei lì a diluire uno dei tanti farmaci che cercano di curarli... fai finta di essere tranquillo... e quando ti giri non più una lacrima... solo sorrisi, ma carichi di dolore... somministri il farmaco... fai il prelievo... una carezza sulla testa e dici "ci vediamo dopo"... esci da quella stanza e ti senti morire! Ecco perché io, pur attribuendo un immenso valore alla vita, mi sono ritrovata a pormi delle domande... a dubitare... e ti assicuro Giulio che questo non è disprezzo per il significato che ha la vita... è l'esatto opposto... perché è l'esatto opposto? Non te lo saprei spiegare... si tratta di sensazioni così forti che non posso essere descritte... ma sento che è così. |
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