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21-04-2013, 18.36.06 | #192 |
Ospite abituale
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Riferimento: Della probabilità
La giustizia si muove fra la presunzione d'innocenza e la certezza della pena.
In realtà ha ragione Albert, la certezza è una arroganza. Infatti la giustizia ha diversi gradi di giudizio, cioè esiste la possibilità di appellarsi a un giudizio più alto in grado proprio perchè non ha la certezza del giudizio che è sempre e comunque interpretativo tanto da creare la giurisprudenza. Così ammette nella pragmatica che il giudizio finale sia la più alta probabilità lasciata al ruolo delle parti contendenti, parte lesa e reo sulla base del diritto vigente.Le prove "schiaccianti" non sono certezze, è vero nemmeno il dna è in assoluto certo ma ha una altissima probabilità di essere legato ad un solo individuo. Ho letto molto velocemente la lunghissima discussione. Condivido alcuni punti: -nno c'è certezza, semmai altissima probabilità -la conseguenza è l'esercizio del dubbio -noi viviamo continuamente in un sistema dove calcoliamo nelle circostanze in cui ci troviamo sul momento con l'esperienza di eventi simili il come agire in funzione di una finalità come procedimento probabilistico Non essendo solo elaboratori di dati noi decidiamo o creiamo aspettative mettendo in gioco tutte le nostre funzioni che non solo logiche ma ad esempio anche emotive e no solo nostre. Quando ad esempio chiediamo consigli a conoscenti per poter eseguire una scelta, non facciamo altro che Avere da altre esperienze emotivo/probabilistiche matematiche un conforto o meno a una potenziale scelta. Ma se lo chiedessimo all’intera umanità probabilmente entreremmo nella logica dei grandi numeri, cioè non faremmo altro ciò che lo standard comune conformistico propone in quel momento. Ciò crea delle condizioni che hanno un peso relativo all'interno di più variabili per "calcolarne"(non mi viene in mente un termine più appropriato non essendo l'uomo un semplice elaboratore di dati) un risultato. E' utilizzabile anche nel campo della religione e della filosofia? In un qualche modo sì, se questi campi vengono processati con sistemi logici e cioè con la logica modale delle credenze. Come esperienza personale ho notato che ciò che esce in qualunque campo dalla reiterazione di un fenomeno regolare , ma che si presenta come anomalia allora comincio a studiarne le cause . Mi affascina l’originalità da sempre, l’evento che esce dalla regolarità. Potrebbe essere nel lancio della moneta del testa e croce, il ripetersi di sei volte la croce; potrebbe essere la ripetizione fra i 37 numeri della roulette del numero 1 per tre volte di fila, ecc. Della statistica quindi m interessano anche gli strumenti più analitici come lo scarto quadratico medio(utilizzato fra l’altro nelle analisi a campione orario dai controlli qualità industriali) o l’analisi della varianza . Spesso sono proprio le anomalie probabilistiche che aprono a nuovi studi scientifici, come ad esempio colture in vitro di batteri,ecc Noi "ritariamo" continuamente il nostro comportamento quasi inconsciamente ma anche con questo "calcolo" probabilistico in funzione del " mi ha dato,o non mi ha dato, soddisfazione in passato” Penso che i nostri comportamenti abitudinari e perfino i conformismi siano in qualche misura dettate anche da scelte probabilistiche. Altra cosa che mi interessa è la nostra arbitrarietà all’interno di un procedimento probabilistico. Perché anche dal punto di vista strettamente matematico siamo noi che decidiamo il peso nell’algoritmo di variabili, delle suddivisioni . Per esempio il costo della vita e il suo paniere come viene calcolato ? Chi lo decide ha una oggettività indiscussa oppure una soggettività discutibile?. C’è un automatismo che decide quando debba essere aggiornato?Sicuramente è frutto di dati statistici rilevati dalla realtà, ma c’è sempre una soggettività umana, magari di convenienza (rendere pubblico un dato che in realtà non è quello), come quando si passò dalla lira all’euro. Ho forse allargato il concetto di probabilità all’intera statistica, ma a favore di questa disciplina è che l’analisi statistica comunicata con buon grafico (istogramma, torta,ecc) rende immediata la comprensione e l’interpretazione dei dati |
24-04-2013, 10.56.01 | #193 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Della probabilità
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