ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
30-09-2011, 22.45.50 | #182 | |
prof
Data registrazione: 28-05-2011
Messaggi: 221
|
Riferimento: Della probabilità
Citazione:
certo che si, anche se quel teorema non credo pesi molto sulle motivazioni della discussione (almeno dal mio personale punto di vista). Se invece tu la pensi diversamente, scrivi pure il tuo pensiero. Grazie. |
|
04-10-2011, 09.37.20 | #183 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
|
Riferimento: Della probabilità
Citazione:
D'accordo con te, sarebbe un discorso lungo ed estraneo alla discussione. |
|
13-10-2011, 12.58.14 | #184 | |
prof
Data registrazione: 28-05-2011
Messaggi: 221
|
Re: Riferimento: Della probabilità
Citazione:
Grazie |
|
13-10-2011, 15.53.36 | #185 | |
prof
Data registrazione: 28-05-2011
Messaggi: 221
|
Re: Riferimento: Della probabilità
Citazione:
Questa discussione e questa giusta precisazione di aristotele87 mi danno spunto per altre precisazioni ai fini di una interpretazione più estensiva del concetto. Si devono considerare questi punti: A) Rex cogitans (volgarmente: oggetti del pensiero) e la rex eensa (volgarmente: oggetti del reale tangibile), sono, in senso qualitativo, oggetti omogenei, tutti tali oggetti sono oggetti logici, cioè corrispondenti ad una unica struttura logica. B) La teoria è una supposizione (cioè una proposizione, formulata in termini del sitema logico di cui si parla) che necessità, però, di una dimostrazione di validita (dal punto di vista dell'Osservatore) cioè di una conferma consistente nel raggiungimento del senso della proposizione mediante passi coerenti lungo un percorso logico ammesso dal sistemalogico stesso. C) Fatto questo percorso dimostrativo, è necessaria una conferma, diciamo così, sperimentale; in pratica, di un secondo (o più d'um) percorso, che raggiunga l'obiettivo descritto dalla proposizione, ma per via che l'Osservatore ritiene più "diretta", cioè non così rigorosa, come la prima, quanto a rispondenza piena ai canoni logici (molto meglio sarebbe se lo fosse), ma che approssimi l'obiettivo cercato in modo che l'Osservatore giudichi soddisfacente. Per quanto meno formale, questo secondo percorso rimane pur sempre una teoria approssimata che potrebbe, sempre a giudizio dell'Osservatore, richiedere una ulteriore riprova. D) L'Osservatore coincide con l'IO, che non è DIO, ma è il giudice unico dell'Ossservazione globale dell'universo, il quale ultimo è una struttura logica entro la quale vale quanto detto in questi quattro punti; errati giudizi sono esiziale per l'I]IO[/i]. |
|
27-11-2011, 20.51.43 | #186 |
prof
Data registrazione: 28-05-2011
Messaggi: 221
|
Riferimento: Della probabilità
Il cosiddetto "calcolo delle probabilità -che è una evoluzione di tipo matematico della più naturale "stima della probabilità"-, è un'iteressante ramo della matematica, che direi "applicata", che, seppure nei limiti delle rispettive competenze, molti di noi sanno almeno abbozzarne le formule più elementari. Questo "calcolo delle probabilità" cerca, normalmente, di rispondere alla domanda: "Qual'è la probabilità che.....?". Da pochi, per non dire proprio da nessuno, ho sentito formulare un'altra domanda: "Quanto devo investire (o pagare) affinchè la mia conoscenza di in sistema aleatorio (ovvero la probabilità di un evento atteso) possa essere accresciuta da .. a....?"; in questo secondo contesto di domane la lettura delle equazioni del calcolo delle probabilità cambia completamente. Faccio l'esempio più elementare possibile:
la formuletta: p(n)=1-q^n dove p è la probabilità iniziale di un evento E (favorevole per l'osservatore) q=1-p e p(n) è l'accresciuta probabilità di veder realizzato l'evento E se l'osservatore disponesse di "n" tentativi da spendere. Si fa presto a capire che la differenza P(n)-p è il "guadagno" di conoscenza (o, se si vuole, l'aumento di probabilità) del sistema ed "n" il capitale da investire per l'obiettivo dell'osservatore. Faccio osservare che l'obiettivo E puo essere conseguito dopo un numero di tentativi minore di n. |
23-01-2012, 15.58.41 | #187 | |
prof
Data registrazione: 28-05-2011
Messaggi: 221
|
Riferimento: Della probabilità
Citazione:
*giocare una partita contro uno o più avversari per vincere una postaaro *lanciare una moneta per passatempo; Può anche darsi che l'azione osservativa miri ad altri obiettivi immediati, per esempio, giocare una serie di partite per vincere quanto più è possibile, in tal caso l'obiettivo primo non si conclude alla lettura dell'esito del primo lancio bensì ad una serie di lanci perdenti e vincenti al termine (aperto) dei quali l'osservatore deciderà, consultando il suo portafogli, se sospendere il gioco o proseguire con una seconda sserie di lanci (obiettivo successivo al primo che ho definito "immediato"). In generale un'osservazione di più lanci può avere obiettivi come questi: *Giocare per una posta *Verificare il bilanciamento della moneta per convincersi del suo bilanciamento *Ammazzare il tempo per non annoiarsi. A proposito dell'eventualità che la moneta si fermi sul bordo, che si smarrisca o si rompa dopo un lancio, probabilità che nel loro insieme possono essere ritenute insignificanti, nondimeno talvolta potrebbe volerne tener conto. Qui dobbiamo richiamare l'attenzione sul sistema approntato. Un sistema di osservazione comprende: a) l'osservatore (con o senza la O maiuscola) b) il sottosistema sistema generatore degli eventi c) i sottosistemi di lettura e memorizzazione degli eventi d) il sottosistema di protezione del sistema stesso. Quest'ultimo sottosistema assolve la funzione di definire i limiti del sistema osservativo e protegerne i confini da turbative ritenute esterne al medesimo; infatti, se l'osservazione consistesse nell'accertare un rumorino all'interno di un'apparecchiatura è chiaro che questo controllo lo si faccia in un ambiente riparato da rumori ambientali più grandi di quello da rilevare; nel caso del o dei lanci della moneta, un influenza da ritenere tra le esterne dall'osservatore ci sono proprio i casi precedentemente elencati con i numeri 1),2),3),4) per definizione non devono avere possibilità e non solo probabilità di verificarsi, in altre parole se accadono l'osservatore non deve tenerne alcun conto e ciò segnatamente in un gioco. |
|
18-04-2013, 13.24.12 | #188 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
|
Riferimento: Della probabilità
Citazione:
|
|
18-04-2013, 22.49.03 | #189 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-05-2009
Messaggi: 164
|
Riferimento: Della probabilità
Citazione:
non credo che il campo giuridico possa basarsi su probabilità troppo distinguibili da certezze nel suo giudicare l'imputato. Alla base del diritto sta la presunzione d'innocenza cioè se non si hanno prove praticamente certe di colpevolezza, questi è da giudicarsi innocente. Alla base del diritto c'è anche quella concezione antropocentrica a salvaguardia del singolo che come esprime Beccaria riportando un detto comune mi pare: "meglio che dieci colpevoli sfuggano alla pena piuttosto che un innocente ne debba patire ingiustamente" |
|
19-04-2013, 07.57.14 | #190 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
|
Riferimento: Della probabilità
Citazione:
però quel "praticamente" associato alla parola "certe" rivela che anche qua, in fondo, si ragiona in modo probabilistico |
|