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19-06-2011, 13.35.24 | #162 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: Della probabilità
Citazione:
Va bhe... le astrazioni sono così, chiamale pure irrazionali se vuoi. Una delle massime posizioni positiviste che si possa portare a favore della tua tesi è che in fin dei conti i modelli matematici (e geometrici) astratti, sono alla base della fisica. Se poi diciamo, senza accorgerci di dire una cosa molto astratta, che la Terra ruota attorno al Sole con una traiettoria "ellittica", non ci facciamo caso se sia "realmente" ellittica. Infatti la traiettoria della Terra attorno al Sole, solo approssimativamente lo è. In questo caso il dogmatismo, che tu immedesimi anche nell'astrazione matematica, ha un suo riscontro reale e fisico.Tuttavia se non ci facciamo caso alle approssimazioni tutto fila liscio, se invece ci teniamo a comprendere anche le approssimazioni, dobbiamo entrare all'interno di una realtà astrattiva. Il fatto che la mente sia al centro di questo paradosso è un dato di fatto. Da un lato creiamo modelli astratti e dall'altro riceviamo da essi i comportamenti approssimati delle realtà fisiche. Una delle domande che si può fare a questo punto sarebbe: perchè non creiamo direttamente modelli approssimati? Eccoti accontentato: tieniti della probabilità |
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19-06-2011, 21.12.25 | #163 | ||||
Ospite abituale
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Riferimento: Della probabilità
Citazione:
Mi scuso di entrare in questa discussione...non perchè il Dubbio abbia bisogno di un mio supporto, ma solo perchè mi sembra strano discutere di qualcosa di tanto ovvio... o è solo il mio pragmatismo che mi fà superare d'un balzo certe ipotesi di incongruità che altri notano? Citazione:
Un progettista che pensa una macchina ne rappresente la funzionalità su carta o sullo schermo del computer: non si perde fin dall'inizio in particolarità come possono essere viti e perni...schematizza il meccanismo per poi ragionarci sopra e magari discuterne con altri. Idem quando diciamo che l'orbita della terra è ellittica e ne scriviamo l'equazione che un computer ci risolve e ci rappresenta sullo schermo: se gli diamo tutte le equazioni ...magari ci rappresenta tutto il sistema solare, ma sappiamo benissimo che è un modello astratto e che le ellissi non sono affatto così perfette, ma ci serve per dare una idea...magari solo a scopo didattico. Nella realtà una tale perfezione non esiste...nessuna perfezione esiste nella realtà: solo Aristotele nel suo dogmatismo ideologico poteva descrivere il cielo come scaturente da sfere perfette l'una dentro l'altra: semplicemente il grande Aristotele non sapeva come stavano le cose. Magari forse nemmeno noi lo sappiamo oggi esattamente, ma puoi giurarci che ci siamo un poco più approsimati...pur coi nostri modelli. Del resto non saprei come potrebbe un pur esperto matematico scrivere l'equazione di una orbita della terra, o di qualsiasi altro pianeta, nella sua realtà...per'altro irripetibile. Citazione:
Citazione:
Ma vorrei prioprio vedere se qualcuno ci riesce! Ma credo che la realtà sia continuamente mutevole entro i range che possiamo sopportare con le nostre rappresentazioni: non è un paradosso! Modelli realistici della realtà sarebbero troppo complessi forse impossibili...comunque dispendiosi: d'altra parte la modellazione, qualunque sia il campo in esplorarazione, serve a facilitarci non a complicarci l'esistenza. In ogni caso badiamo bene a strutture un modello conforme alla supposta realtà quanto basta: anche l'economia di danaro, tempo ed energia mentale ha la sua importanza. In ogni caso non vedo alcuna contraddizione, antinomia, dogmatismo irrazionale, paradosso o altro nell'uso di modelli: solo scopo è riposto semplicemente nella comodità sia nel caso di modelli fisici che mentali: del resto per rappresentrci un progetto di una zona residenziale ancora da costruire non facciamo forse un plastico?...non credo che ci si mettano anche le maniglie delle porte!...questo sì sarebbe un'antinomia!...del resto dipende da quanto vogliamo zumare o meno. |
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19-06-2011, 21.16.46 | #164 | |
Moderatore
Data registrazione: 12-09-2004
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Riferimento: Della probabilità
Citazione:
...se e' per questo ,non e' nemmeno verificabile che il sole sorga domani, o che dopo una delle tante domeniche trascorse in famiglia nostra madre non ci accoltelli a tradimento nel cuore della notte; nulla e' deduttivamente e logicamente verificabile dal passato verso il futuro. |
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20-06-2011, 09.00.15 | #165 | ||
Ospite abituale
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Messaggi: 1,706
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Riferimento: Della probabilità
Citazione:
Anche una "modella" è una modella Bisogna vedere cosa intendi con quel termine. Citazione:
La statistica (che muove proprio dal concetto di probabilità) è un modello approssimativo della realtà (almeno secondo me). L'interrogazione che i filosofi si fanno è se la realtà sia interamente conoscibile ma non avendo gli strumenti adatti ci accontentiamo delle l'approssimazione, oppure se quest'ultimi siano imprescindibili dalla realtà. Certo è che se noi non avessimo l'astrazione e l'idealizzazione di modelli assoluti, la domanda non si porrebbe nemmeno. Non potrei dire per esempio che X esiste se non avessi un modello assoluto di riferimento. L'esistenza è legata secondo me infatti a quel modello assoluto. La relatività dei concetti assoluti vien fuori dalla discontinuità tra il pensato e i pensanti. Una dualità che ha un terzo incomodo. Quindi possiamo dire che c'è un pensato "assoluto" (modello astratto) e la realtà. Di mezzo c'è la mente che li concepisce entrambi e accomoda il suo pensiero ora in senso assoluto ora in riferimenti alla realtà intellegibile. La realtà è intellegibile solo con il supporto di modelli assoluti. La domanda che la mente si fa è: esiste solo il mio modello assoluto di X-->esiste o l'esistenza di X implica la mia conoscenza della realtà? Siamo fra l'incudine ed il martello e non si comprende (per ritornare in tema) con quale metodo vengano fatte le scommesse , con modelli assoluti e astratti, o attraverso conoscenze relative della realtà? Sarà un misto? E che modello sarà mai questo? |
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20-06-2011, 11.30.38 | #166 | ||
Ospite abituale
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Messaggi: 63
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Citazione:
Quindi pensare a qualcosa di certo è come una medicina, ma una medicina tristemente illusoria.... Citazione:
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20-06-2011, 17.11.58 | #167 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Della probabilità
Citazione:
Mha... non so cosa intendi, a me sembra che da questa discussione non ne usciamo visto che hai apertamente detto di non comprendere-condividere gli assiomi, uno in particolare il "punto". Forse sei la prima persona che lo dice apertamente. Non comprendere cos'è "astratto" è "grave" , anche perchè non c'è alternativa per spiegarlo. Anzi mi piacerebbe comprendere questo fenomeno... è così tanto tempo che dico la stessa cosa: come avrebbe potuto fare un computer a comprendere l'astrattezza del punto se non c'è alcun modo di spiegarlo o descriverlo? Mi ricorda un po' la discussione, avviata con Albert, sulla "stanza cinese". Però se vuoi continuare a parlarne forse è meglio spostarci qui: https://www.riflessioni.it/forum/filo...primitivo.html altrimenti poi passa Koli e ci mena |
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20-06-2011, 20.31.28 | #168 | ||||
Ospite abituale
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Riferimento: Della probabilità
Citazione:
D'altra pare è un postulato, per definizione indimostrato e indimostrabile...ma poco importa... purchè funzioni: i postulati sono proposizioni strategiche di cui ci accorgiamo a posteriori della loro indispensabilità. Se un tal postulato non dovesse essere vero o fosse sconosciuto o persino inutile, la geometria non sarebbe Euclidea...sarebbe la geometria di Pinco Pallino o di qualche altro. Del resto è lapalissiano: è come se dicessi che la mia auto fa i 200 km/ora...ma c'è un postulato..."ci devi mettere benzina": infatti se non lo sai prima e la benzina non c'è… te ne accorgi subito: non funziona! E' come la geometria di Euclide: senza il 5° postulato non funziona: se Euclide non ci avesse pensato prima... avrebbe dovuto pensarci dopo altrimenti la geometria non era la sua...come poi altri hanno tentato di fare...con le geometrie non euclidee. Citazione:
Ad ogni modo, se proprio vogliamo dar retta ad un grande nel campo delle previsioni probabilistiche (e non è Nostradamus) ed anche qualcosa volessimo anticipare… una delle fondamentali leggi di Murphy dice che "tanto più reputiamo improbabile che l'evento disastroso accada e tanto più esso è disastroso, tanto più è probabile che accada." (vedi nota in calce) Citazione:
Tuttavia, in relazione alla probabilità di accadimento e verifica degli eventi futuri, esiste una linea di demarcazione fra due tipologie di eventi: 1) -Gli eventi descritti dalle leggi fisiche che seguono, appunto, le leggi della fisica già per gran parte definite ...per lo meno nell'ambito del macro-universo. Per questi eventi la probabilità di accadimento del previsto è pressochè "certezza" e l’inadempienza non è nemmeno presa in considerazione come probabilità, tanto che se cominci a dire, magari in pubblico, che domani il sole non sorgerà... è molto facile che arrivino gli uomini in bianco e ti portino via. 2)- Gi eventi di ordine individuale e sociale che, nostante gli algoritmi ed i modelli elaborati, restano comunque di stocastico accadimento e per i quali, se vogliamo qualcosa prevedere circa il piu’ o meno vicino o lontano futuro, non possiamo prescindere da rilievi minuziosi e complessi calcoli probabilistici…spesso destinati al fallimento…tanto che sempre più spesso ci si affida al naso del leader carismatico di turno…finchè il fiuto ce l'ha...poi a schifio finisce. Infatti vale tanto più quì la legge di Murphy citata: quando consideriamo le azioni ed i comportamenti degli essere umani, la sequenza di eventi che osserviamo ogni giorno è talmente complessa e non esplicabile in modelli sia pure approssimati, che sembra misteriosa e confondente...al limite tragica... proprio come appariva, suppongo, il movimento dei pianeti fino al XV secolo…a prescinbdere dalle stelle fisse ...cosiddette. Citazione:
Possiamo solo “auspicare” che la cosa avvenga o non avvenga…in ogni caso non possiamo “verificare” oggi che domani sia ciò che oggi abbiamo previsto e progettato per noi o per altri. Alcuni fanno la danza della pioggia, altri pregano reliquie o toccano amuleti, ma non è che si possa influire più di tanto...se non sei preveggente. A proposito di imprevedibilità comportamentale ed in relazione alla legge di Murphy citata, consiglierei vivamente agli appassionati di non andare la domenica a mangiare i manicaretti della mamma e tanto più raccomando di non fermarsi la notte a dormire. NOTA: Notare quanto, oltre alla sua validità storica, la legge di Murphy si attagli proprio all’attualità: rivoluzioni nei paesi arabi, guerra di Libia, risultanze di votazioni e referendum e, soprattutto, caso Fukuscima e centrali nucleari in genere. Ultima modifica di ulysse : 21-06-2011 alle ore 13.35.38. |
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21-06-2011, 17.10.46 | #169 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Della probabilità
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Le scommesse dunque vengono fatte in base a come noi interpretiamo quel contenuto che percepiamo attraverso l'esperienza: se l'interpretazione sarà corretta probabilmente vinceremo, al contrario probabilmente perderemo. Credo questo... |
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21-06-2011, 20.42.45 | #170 | ||||||||
Ospite abituale
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Riferimento: Della probabilità
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Un “modello” è una rappresentazione o interpretazione fisica, matematica, descrittiva o immaginaria delle realtà...in genere di parte di essa e in modo approssimato entro certo range…range magari economicamente definito. I modelli possono essere di diverso tipo: morfologici o funzionali...magari le mappe del navigatore. Più in generale un “modello” è orientato a rappresentare e interpretare la parte del tutto che ci interessa. Oppure può essere “modello” il primo oggetto di una serie in riferimento al quale riprodurre gli altri, pressoché identici, oggetti della serie. Una persona può essere presa a modello per le sue qualità fisiche , intellettuali e morali o anche costituire modello di vita per altre persone quando se ne raccomandi il perseguimento del comportamento, degli esempi e degli insegnamenti. Difficilmente, comunque, direi mai, le copie arrivano ad riprodurre perfettamente l’originale…ma, nella diversità, si può migliorare. Tutto, comunque, che si trovi sotto il Sole è un prodotto o un derivato del sole e poichè il Sole non ha caratteri di assolutezza niente è assoluto..nemmeno i modelli. Citazione:
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In realtà, per quanto ci paia di conoscere tanto, non sappiamo quantizzare quale sia il percento di conoscenza rispetto al “tutto”: sembra che ad ogni svolta o grande scoperta, questo “tutto” si allontani piuttosto che avvicinarsi. Lo scienziato/filosofo è uno scalatore che ad ogni conquista della creduta ultima cima, scorge all’orizzonte nuove catene montuose e lunghe teorie di cime da conquistare. Citazione:
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I modelli ce li facciamo noi…sperimentalmente…magari anche approssimati o idealizzati e semplificati. La prima ameba che ha visto o sentito, incontrato, un’altra ameba ha detto: toh …un’ameba! La mia gatta che è perseguitata dall’altra gatta nel giardino si è fatta nelle testa vari modelli dei gatti noti incontrati, modelli approssimati quanto basta. Sul modello della gatta nemica rompiballe ci ha fatto una croce: gatta cattiva!...e quando la riconosce… in rif. a quel modello memorizzato… scappa. Lo stesso per me: ho nella testa il modello di X, perché l’ho incontrato e me ne sono fatto il modello, magari generico, così se incontro un altro X, come l’ameba, dico: toh! un altro X. Ma posso farmi anche un modello specifico coi suoi lineamenti e lo chiamo X1…così quando l’incontro di nuovo potrò dire: ciao… X1! Ecc… Quindi la metterei così: cresciamo in un ambiente che si lascia percepire da noi e che percependo lo ricostruiamo in modelli astratti (memoria). Con riferimento a questi modelli, che anche miglioriamo man mano e ampliamo, riconosciamo il mondo. Quindi non esistono dualità o terzi incomodi o modelli assoluti ..che non si sa di dove vengano. Esistiamo noi HSS e il mondo/ambiente/realtà in cui siamo immersi con cui interagiamo e abbiamo interagito evolutivamente, magari interattivamente per millenni, milioni di anni, fino ad oggi: il mondo/ambiente/realtà ha strutturato noi HSS fisicamente ed intellettivamente…praticamente ha strutturato il nostro corpo ed il nostro cervello. Il rovescio della medaglia è che noi, oltre al resto, abbiamo sensi e psiche adatti a percepire e conoscere il mondo utilizzando varie strategie di pensiero…compresa quella del modellismo. Ma non credo che i modelli siano genetici…è genetica la capacità di farli, di pensare e memorizzare anche per modelli…via via che incontriamo gli originali. Citazione:
Esisto io pensante, esiste la realtà percepita e pensata che io conosco indago e interpreto anche per le protesi che la scienza mi offre…quanto basta…ma sempre più. Citazione:
Citazione:
Come per tutti i viventi! Il resto, …poesia, teatro, arte, Cappella Sistina, scienza, filosofia, politica, tecnica, ecc…. è un sottoprodotto! ] |
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