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20-02-2012, 22.33.39 | #142 | ||
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?
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Fede: termine che, nella sua accezione più generale, indica quelle forme di conoscenza che non possono essere garantite né da controlli empirici né da procedimenti, e si riconducono perciò o a intuizioni soggettivamente convincenti, o a postulazioni assunte come principi di dimostrazione, o ancora a testimonianze degne di fiducia… . Come decisione, la fede è atto libero, e la sua autenticità umana comporta ancora la sua ragionevolezza, come coerenza con le esigenze fondamentali della spiritualità e della razionalità umana. Di qui la possibilità di un ritorno riflessivo sulla decisione di fede, nella quale si tematizza quanto è stato prima vissuto e compreso in forma pre-riflessiva. Questo è il lemma fede non in un dizionario di teologia e neanche nelle elucubrazioni di un cristiano, di un mussulmano, o di induista ma nella Enciclopedia Filosofica Garzanti. Tutta gratuita la contro lista che hai pubblicato, Tempo, senza alcun fondamento razionale. Se non fossero le tue affermazioni sgangherate e quindi da non prendere in considerazione, le troverei offensive per i fedeli di ogni religione. La fede del Mahatma Gandhi, nella non violenza, la fede dei ricercatori scientifici, la fede umanistica in un mondo migliorabile, la fede degli alunni nei confronti del maestro, dei figlioletti nella guida genitoriale è un fenomeno umano senza il quale non vi sarebbe alcuna società ma solo una sterile accozzaglia di esseri umani. Lo dico per assurdo perché è evidenza lampante che anche ogni quotidiana prassi è sotto la dimensione fede. Persino quando attraversi un incrocio hai fede che l’essere umano che trova il rosso si fermi. La fede è anche credere fermamente in qualcuno o qualcosa: fede politica, fede nel progresso, fede nella scienza, ecc. ecc. Cosa sarebbe il mondo umano senza queste fedi? Solo l’incoscienza intellettuale, la mancanza di riflessione possono farti fare affermazioni del genere. Ad Aggressor dico che il panda non mangia le canne di bambù per fede ma per istinto ed esperienza. Ci sono persone che hanno fede nella salvaguardia di quella specie e non è detto che si estingua, in ogni modo che si estingua o meno la fede c’entra come i cavoli a merenda. Quanto alle canne in genere, se tu avessi anche solo una qualche pratica di agronomia, ti renderesti conto di quanto esse siano infestanti e quanto sia difficile fermarne l’espansione. Non so se le canne di bambù si estingueranno…ma se tu hai questa fede… a me non provoca alcun fastidio a differenza degli intolleranti. C'è fanatismo religioso e lo conosciamo bene ma c'è per converso fanatismo anti religioso ed anche questo lo conosciamo bene. Tutte e due i fanatismi continuano a perseguitare l'umanità! Il fanatismo non ha intelligenza, non ha sensibilità né umanità. ( Se Xella dichiara che la Bibbia non ha nulla di storico lo colloco senza alcun dubbio fra i fanatici e mi guarderò bene dal perdere del tempo leggendolo. E' solo un traduttore ..se è un traduttore.) Quanto alla fede e alla evoluzione credo che tu confonda come Tempo la fede e i suoi contenuti vale a dire , la fede e l'insieme delle cose in cui si crede ed inoltre, come Tempo confondi fede e religione, la fede e i dogmi, ed anche fede e fideismo. La fede, in quanto tale, non è soggetta ad essere interpretata con un discorso evolutivo,… sarebbe come dire che l’’intuizione, in quanto tale, non evolve. Sui contenuti della fede che possono o possono non essere di natura dogmatica c’è una certa evoluzione conosciuta come “evoluzione dei dogmi”. Ci sono fedi religiose che possono essere più o meno conservatrici ma solo uno sguardo superficiale direbbe che non subiscono evoluzione. Di fatto tutto evolve, panta rei, e mai come nei nostri tempi si è compreso che l’evoluzione è strutturale alla materia, allo spirito, alla scienza, alla conoscenza. Ultima modifica di Giorgiosan : 21-02-2012 alle ore 20.51.08. |
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21-02-2012, 21.59.10 | #143 | ||||
Ospite abituale
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?
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Ultima modifica di Tempo2011 : 22-02-2012 alle ore 20.26.25. |
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23-02-2012, 11.02.10 | #144 | |||
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?
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Che renda principalmente” l’idea di confidenza, fiducia, ferma persuasione” lo puoi ricavare da un qualsiasi dizionario d’italiano con qualche variazione non significativa o da un dizionario dei sinonimi; che sia la traduzione del greco pistis non vedo cosa aggiunga al fine di spiegare il concetto di fede. (Se intendevi, in qualche modo darne l’etimologia, fede deriva dal latino fides che con il greco pistis deriva dal greco arcaico feithe. Sia fides che feithe derivano dal sanscrito.) Come definizione non filosofica, cioè non critica,la fede, in tutte le sue accezioni, è anche la sicura aspettazione di cose sperate. Un sinonimo di fede è, infatti, speranza. Siccome avevi citato la versione Diodati, ( prima di editarlo), immagino che tu abbia consultato un sito degli evangelici, e immagino una nota che si riferiva al greco della Lettera agli Ebrei .... ma ancora non capisco come quello che scrivi possa essere dirimente. Citazione:
Per tutte le fedi vale anche la definizione, non filosofica, che hai preso dalla Lettera agli Ebrei. La fede in Dio è una fede particolare in quanto all’oggetto della stessa, particolare come lo è la fede politica. L'oggetto (della fede) non cambia il concetto di fede in sé e lo dimostra proprio la citazione biblica che si attaglia a qualsiasi fede. A proposito di Gandhi: “La non violenza è il primo articolo della mia fede e l’ultimo del mio credo” ( Gandhi parla di se stesso, EMI, Bologna, 1998, p.63) Prova ad esplicare cosa vuoi significare con " la fiducia si basa su cose concrete perchè non sono riuscito a decifrarlo ... sono curioso Citazione:
Cita da dove hai tratto quello che attribuisci a Debray per verificare se dal contesto si evince che la sua affermazione è quella da te riportata. Mi sembra strano che Debray, che ho imparato a conoscere all’epoca della cattura di Che Guevara e che stimo come intellettuale abbia potuto dire delle cose così evidentemente inesatte...ma non si può mettere la mano sul fuoco per nessuno. Lo stesso Debray che ha affermato: «Non ho mai creduto alla tesi della secolarizzazione intesa come scomparsa del religioso. Ci può essere trapianto del religioso, non scomparsa. Una società, anche se si crede irreligiosa, ha bisogno di totem, di dei al tempo stesso evocatori e riparatori e di luoghi dove si fa silenzio, dove ci si raccoglie e dove ci si toglie il cappello, un luogo e un momento in cui non si ride» E a proposito di fede oppressiva: «La mia prima scoperta in America latina è che c’è l’altro, altre culture, abitudini di vita alle quali sono estraneo. Tutte queste culture sono arcaiche, ancestrali, di una profondità di tempo considerevole e sono sempre lì. Dunque l’idea molto da XIX secolo secondo la quale quando si apre una scuola si chiude una chiesa, ovvero che la credenza si dissolve nel razionalismo, è un’idea falsa. C’è invece una permanenza del religioso che bisogna cercare di capire. Tutto ciò pone delle domande, tanto più quando si proviene, come me, da un ambiente ateo in cui la religione è considerata l’oppio del popolo, una forza reazionaria e conservatrice. Scopro che essa è anche la vitamina del debole, una forza attiva di proposta, e che la religione può portare la gente a resistere all’oppressione». (Da Régis Debray: «Il cristianesimo è il passaggio dalla legge della natura alla legge della grazia» intervista a Régis Debray a cura di Emmanuel Rolland) .... che puoi trovare in rete. Per adesso mi fermo qui ma proseguirò nell’analisi del tuo post assai poco logico e tutto di pancia ( a proposito di logica ) anche per evitare che allarghi il discorso.... . Cerca di non sbragare come hai fatto nell'ultimo post. Ultima modifica di Giorgiosan : 23-02-2012 alle ore 17.36.12. |
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24-02-2012, 14.25.03 | #145 |
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?
Giorgiosan
"Come definizione non filosofica, cioè non critica,la fede, in tutte le sue accezioni, è anche la sicura aspettazione di cose sperate. Un sinonimo di fede è, infatti, speranza. " Ma l'spettazione non e' sicura solo nel momento in cui si ha la riprova concreta della speranza divenuta realtà? Si ripone fiducia in un politico, in un insegnate, in un alunno, in un genitore, in un figlio perchè si spera. La speranza fa riporre fiducia. Ma la fiducia diventa fede quando si concretizza, quando si hanno dimostrazioni concrete. Ma se io attraverso la strada con la speranza di arrivare incolume al marciapiede senza essere investita, non posso dire di aver fede, posso solo dire che questa volta, o anche questa volta, m'ha detto bene. E posso sperare che anche le prossime volte non sarò investita, e posso estendere la mia speranza a tutti gli altri. Sarebbe fede se mai nessuno fosse stato investito, e quindi potrei attraversare la strada senza patemi d'animo. Una fede concreta, senza ombra di dubbio. Dovrebbe essere cosi' anche per la non violenza. Si può sperare che nessuno mai ricorra alla violenza, la non violenza si può predicare, la si deve praticare, ma non si può avere la sicura aspettazione che ciò che si spera che non accada, non accada davvero. Fede e speranza forse non dovrebbero significare la stessa cosa. La fede dovrebbe essere la conseguenza di una fiducia ben riposta, con prove concrete e ripetute. Ultima modifica di jador : 24-02-2012 alle ore 17.10.09. |
24-02-2012, 18.43.48 | #146 | |||||
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?
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Al momento in cui la fede o la cosa sperata si realizza si cessa di sperare o avere fede. Si può constatare, al più, che quella fede era ben riposta. Esempio: se ho fede o spero di vederti, nel momento in cui ti vedo tu diventi una evidenza e non sei più oggetto della mia fede (di vederti). Citazione:
Sarebbe meglio dire che la fede (o fiducia) che ripongo in qualcuno si prolunga, rimane fino a quando non sia contraddetta dalla realtà. Esempio: se credo (altro sinonimo di avere fede) che il mio maestro sappia insegnarmi il modo di saltare un ostacolo, nel caso non mi riesca di saltarlo non avrò più fede/fiducia/speranza che me lo sappia insegnare. L'impiccio nel tuo ragionamento è dato dal fatto che tu attribuisci arbitrariamente al termine fiducia un grado inferiore al termine fede . L'uso di uno o dell'altro vocabolo dipende dalla preferenza individuale o dall'uso prolungato. Fiducia si usa più sul piano psicologico, fede più su quallo filosofico, fiducia nel parlare comune ma non è sempre così...ecc. ecc. Il significato "essenziale" è però sempre lo stesso. Citazione:
Sono sempre, mutandis mutanda quegli argomenti a cui ho già risposto. Citazione:
Tu non l'avresti, ma è una questione soggettiva. Gandhi l'aveva e l'ha affermato esplicitamente, come puoi leggere dalla citazione. Praticarla senza la speranza o la fede che sia efficace a raggiungere lo scopo è una ben strana situazione....diciamo "a rimorchio"? Citazione:
Fede, fiducia, speranza, credenza, ecc. sono sinonimi anche se non ci fermiamo a riflettere molto sui termini che usiamo nel linguaggio, diciamo, comune. Ultima modifica di Giorgiosan : 24-02-2012 alle ore 23.52.57. |
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24-02-2012, 21.27.22 | #147 | ||||
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?
jador
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27-02-2012, 22.27.54 | #149 |
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?
Perché Dio non può essere malvagio.? Rispondo con altri concetti ,dopo un mio precedente post.
Esiste la teologia negativa o apofatismo la cui premessa è che l’uomo non può parlare di Dio essendo incommensurabile. Noi possiamo solo proiettare su un essere superiore ciò che noi riteniamo bene e male e tutti i nostri attributi migliori e peggiori. Per cui diventa il super della conoscenza, l’onniscenza e così via. Si ritiene malvagio perché non porta giustizia in terra. Non interviene e noi chiediamo intercessioni. Siamo sofferenti, oppure facciamo crimini: non interviene ugualmente. L’assenza è una premesa giustificativa dell’ateismo, a me personalmente dice l’opposto. Se intervenisse che senso avrebbe la vita? La sua assenza giustifica il principio di libertà. Dio non ha necessità della bontà o della malvagità, dei dualismi e dei contrasti che creano il movimento , il “ penta rei” di Eraclito; lo ying e lo Yang del taoismo; Brahma che crea, Shiva che distrugge e Vishnu che mantiene l’ordine, nell’ Induismo. Potrei limitarmi a dire che torneremmo ai miti prima che nascesse la filosofia. Non diamo colpe ad altri quando le colpe sono puramente dell’umanità . Sublimiamo le nostre violenze nelle ritualità, quando non riusciamo più a fare guerre, che comunque continuiamo ostinatamente a perseguire.Dovremmo imparare dai nostri limiti umani e da qui partire , indipendentemente che esista o meno Dio. |
28-02-2012, 01.26.41 | #150 | |
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?
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