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Vecchio 17-09-2007, 09.35.50   #91
visechi
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Messaggi: 1,150
Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?

Forse è vero, anche se non mi è mai accaduto di assistere al salmodiare ispirato di qualche rosaiante, le litanie inducono in me una profondissima noia. Anche la scipita litania del Sé Coscienziale, dell’Osservatore e del Testimone, del Centro immobile, alla lunga si traduce in analgesico o addirittura in induttore del sonno: quello della mente e, ancor più grave, del sentimento.
La spiritualità tradotta in verbi, avverbi, sostantivi ed aggettivi è una ‘scienza’ sofistica, ma ancor di più lo diventa quando questa non colloquia più con il sentimento. Quando si riduce a negazione della vita, quando non colloquia con l’esperienza quotidiana, quando rinnega e ricusa il ctonio, relegandolo nell’area dell’illusione, celandolo sotto la coltre di Maya. Quando sconfina nel campo della psicoanalisi, forse addirittura della psicopatologia, quasi non fossimo qui tutti i giorni a scorgere questo demone che macera, che assedia il bello e disputa con il sentimento e la meraviglia.
L’Assoluto orientalizzato che traspare dalle pagine di questo forum è sostanzialmente l’oggettivazione più immediata del desiderio. In tal senso hai ragione nel sostenere l’onnipotenza del desiderio. Ho provato a più riprese a far notare che il dolore, quello reale, non quello raccontato con distacco tenendo sulle gambe una calda coperta, se ne strafotte dell’Io Superiore. Ho provato più volte a insinuare il dubbio – più che un dubbio una sconcia realtà – che in certe latitudini l’imperativo di esistere, la sussistenza in vita, non lasciano troppo tempo alla meditazione trascendentale, la quale, con una spallata intrisa di rabbioso dolore, è spazzata via e soverchiata dall’imperativo di sopravvivere, da quanto è necessitato dall’esistenza di persone non più umane, che hanno incisi nel loro DNA il dolore e la sofferenza, poiché si è vocati fin dalla nascita ad un’attività che non consente distrazioni di sorta, lasciando poco spazio al gioco metafisico.
Il discorso si è tradotto in una litania che alla lunga mi ha annoiato.
Ciao
visechi is offline  
Vecchio 18-09-2007, 14.31.16   #92
emmeci
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Data registrazione: 10-06-2007
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?

Sì, anche me. Ma talvolta si può superare la noia non solo sospendendo le litanie ma aumentando lo spruzzo di veleno che è sulla punta delle nostre penne. Quindi un ultimo intervento - e poi basta? - sul dibattito in corso d’opera.
Che, come mi pare, ha tradito il tema di base, cioè quel “perché non si può concepire un dio malvagio” (che è stato subito polverizzato da coloro che ricordano che sì, è stato concepito, rappresentato, servito – non solo dagli gnostici e dai dualisti asiatici ma, più realisticamente, da quelli che, fedeli alle loro divinità, offrono loro il cuore di amici e nemici sacrificati).
Ma quello che è peggio è che il tema di questo forum si è trasformato in un’accusa, non una difesa di Dio come era probabilmente negli auspici di chi l’ha introdotto. Ma si può rimediare così: “perché, nonostante le accuse che tutti rivolgono a Dio, egli rimane come un misterioso faro di luce?” Ossia, qualunque cosa sia Dio, anche se ci sembra un dio ingiusto e cattivo, anche se siamo certi che non esiste, perché il pensarlo induce a credere nella bontà se non addirittura a crederci buoni? Forse perché – come diceva Feuerbach – Dio è il prodotto di un desiderio, che è desiderio di perfezione quindi di immortalità, felicità, potenza, magari anche di giustizia e di amore? Anche se forse quello che l’uomo vorrebbe avere da Dio è qualcosa di ancora più desiderabile, quello che cerchiamo con l’ultimo nostro respiro e che potremmo chiamare pietà. E proprio perché nelle bibbie Dio non appare così dedito alla pietà, ma piuttosto un Dio di potenza e magari un Dio di giustizia ma non di pietà, egli può essere visto come chi ci ha tradito e ci lascia soli davanti allo scandalo della morte, così che la pietà, se ha ancora una chance, non può che essere un sentimento o forse un errore o una debolezza degli uomini: come non solo i profeti dell’odio ma popoli interi oggi pensano nelle loro vampe di crudeltà.
Ma forse sta proprio qui il mistero di Dio: che egli resta al di fuori dei nostri gaudi e delle nostre sventure ….un Dio del bene che può diventare – senza cessare di rimanere adorabile – il Dio stesso del male: quasi che, nel momento che l’abbiamo pensato, fosse solo una maschera: una misteriosa, comica e tragica, ambigua maschera dell’assoluto.
emmeci is offline  
Vecchio 18-11-2009, 11.45.36   #93
alienoatomico
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Messaggi: 1
Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?

Il post iniziale chiama in causa differenti concetti.

Innanzitutto il fatto che le varie popolazioni abbiano sempre immaginato un Dio buono è spiegato dal fatto che la nozione di trascendenza dalla quale elaborano il concetto di Dio parte sempre dal loro bisogno di aggrapparsi a qualcosa di superiore in situazione di imponenza.

E' chiaro che se io mi aspetto di essere sostenuto da qualcosa di trascendente, la descrivero come qualcosa piena di bontà.

Diverso il discorso se possa esistere una divintà malvagia.

Qui la questione si rivolve comprendendo come i termini bene e male sono concetti della mente umana che possono applicarsi ad altri esseri umani, ma la divinità trascende ogni nozione umana, e quindi non è lecito dire che Dio è cattivo ma neppure che è buono.

Non è lecito neppure attribuire a Dio dei desideri, una volontà, e tutti quegli attributi antropomorfi che in genere gli attribuiamo.

Il guaio non è che noi siamo fatti a immagine e somiglianza con Dio, ma che tendiamo a vedere Dio a nostra immagine e somiglianza.

Questi di cui vi sto prlado sono concetti che potete trovare spiegati più esaurientemente a seguente sito:

http://www.esistenza-dio.com
alienoatomico is offline  
Vecchio 19-11-2009, 15.29.29   #94
Giorgiosan
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?

Il primo ha intuire il pericolo sembra essere stato Senofane che aveva avvertito di non pensare la divinità ad immagine dell’essere umano, forse perché così facendo Omero ed Esiodo, hanno attribuito agli dèi tutto quanto presso gli uomini sono vergogna e biasimo, rubare, fare adulterio e ingannarsi a vicenda.

Aristotele non parlava male di Dio ma lo aveva sospinto nei lidi della metafisica definendolo “pensiero di pensiero".
Non che la metafisica non possa concettualizzare Dio, ma un concetto rimane un concetto anche se è elaborato a regola d’arte.
Difficilmente scalda il cuore o riesce ad alleviare l’angoscia la sofferenza e non riesce a capire l’essere umano con le sue fragilità e tutto il resto.
Per secoli si è costruito un mirabile ponteggio metafisico, coerente, elegante, senza contraddizioni.

Su quel ponte sono passate sempre meno persone, si è preferito alle dotte disquisizioni il sacro cuore di Gesù, le sue ferite, i suoi dolori, le sue angosce.
Mirabile esempio di come la fede semplice e diretta degli umili vede sempre meglio.

Poi è arrivato Feuerbach con la sua bomba atomica:
Dio non è che la proiezione, in un essere che non esiste, delle caratteristiche dell' uomo. Se studi a fondo l'essenza di Dio, ti rendi conto che si tratta della stessa essenza umana."

Infatti di cosa può parlare l’essere umano se non dell’umanità ( qualcuno disdegna questo inevitabilmente unico linguaggio e lo bolla con una parola che solo esseri non umani potrebbero pronunciare a diritto e con proprietà: antropomorfismo. )
Convertito a metà, ma non del tutto per la sua dipendenza dalla metafisica…ma come si può rimproverare ad un filosofo di non sapere rinunciare alla metafisica…impensabile.

Con più rozzezza Fiedrich Nietzsche, in preda ai fumi dionisiaci, ha affermato che Dio è invenzione dell'uomo ed ha annunciato la mala notizia : “Dio è morto” sic et simpliciter.


Senofane aveva ragione: non si dovrebbe attribuire a Dio il male.

Aristotele aveva ragione: il Dio metafisico è pensiero di pensiero ( secondo me bastava dire “pensiero”)
La metafisica ha ragione cercando gli attributi di Dio a modo suo e riservando a Dio il meglio del meglio

Feuerbach aveva ragione: Dio è l’essere umano

Nietzsche aveva ragione: Dio è morto.

E’ Cristo a rendere ragione a tutti costoro: lui è l'uomoDio, se studi a fondo l’essenza di Dio ti accorgi che è l’essenza dell’essere umano e ti è confermato dalla storia, assai più rivelativa della metafisica.
Chi può trovare del male in Cristo (sono sue parole), di lui non si può che parlare bene come insegnava Senofane.
Cristo è morto come ha detto Nietzsche.


Nell’epoca moderna, espandendosi all’infinito l’universo nel tempo e nello spazio, sembra concepirsi un dio-natura-universo, un DNU.
Al mito della creazione si sostituisce il mito del big bang.
E si ragiona su cosa ci fosse prima del big bang e non potendo affermare l’esistenza di Dio, che ci starebbe benissimo prima del big bang, si sposano vaghe affabulazioni che quasi sempre tirano in ballo una nuova religione:
la Fisica Quantistica, a cui si attribuiscono poteri magici come la Casualità, la comparsa dal nulla di strane particelle, il Caos creativo.. A ben vedere anche questa è una religione ma sembra nient’altro che il negativo di quella tradizionale

Sì! L’essere umano è un essere religioso, non lo si può negare.

Ultima modifica di Giorgiosan : 20-11-2009 alle ore 12.01.52.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 23-01-2012, 22.15.48   #95
paul11
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?

Ho letto questa interessante discussione e mi permetto di fare un intervento.
Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?


Che cosa riteniamo per bene e per male?
Io , per quanto possa seguire gli argomenti spirituali parto sempre dalla prospettiva umana; dall’ esperienza della vita.
Se non fossimo esseri con capacità di intelligere saremmo solo legati ai codici biologici istintivi del “bisogna sopravvivere a tutti i costi” . Io vedo nella natura soprattutto nell’atto riproduttivo, l’orgasmo, il piacere e l’amore. Se l’atto procreativo fosse stato e lo dico per paradosso malvagio sarebbe cambiata la logica che costituisce la natura organica della vita. E’ necessario che due cellule portati da individui diversi anche nel sesso, per creare nuova vita, si incontrino.
Quindi penso che l’evoluzione dei viventi che ha portato a individui con sessi diversi e al dimorfismo sessuale abbia di fatto costituito una base codificata della regola dell’esistere per gl ianimali più evoluti e vediamo che il piacere e l’amore necessario per riprodursi funzionano. Gli animali che vivono in branchi e quindi hanno un istinto di gregarialità aumentano questa necessità con la comunicazione.
Gli animali più intelligenti hanno forme di corteggiamento e rituali più complessi: lo insegna l’etologia, cioè le scienze del comportamento animale.
Se il piacere e l’amore e la convivenza “sociale” sono alla base della sopravvivenza e funzionano , allora significa che ciò che chiamiamo bene deve essere legato a ciò che per noi è bello, buono, amorevole, compassionevole, ecc.: a ciò che ci fa star bene. La ferocia, l’odio sono atteggiamenti di contrapposizione, rompono le necessarie comunicazioni e i rapporti, non sono nell’efficacia del processo naturale , anche se ne fanno parte.
Ora, se Dio è Colui che ha creato, o emanato l’universo e la regola della semplicissima sopravvivenza è quanto ho espresso precedentemente, non può essere malvagio.
Un animale non si chiede cosa sia giusto o sbagliato, bene o male, segue l’istinto.Prova il piacere e il dolore , ma non penso proprio che si faccia domande, semplicemente lo accetta cercando ovviamente il piacere.
Se esiste il dolore e la sofferenza deve esserci una “necessità”.
Se non esistessero saremmo già nel “paradiso”. Se nel simbolismo cristiano il demonio incarna il male e il principe della luce, Lucifero si è ammutinato con “gli angeli caduti” deve esserci un significato . Dio costruisce la regola del libero arbitrio e accetta l’ammutinamento :sta alla regola, anzi lascia il simbolismo del bene e del male nell’albero della conoscenza, ma non conosciamo l’albero della vita. Ho già detto che non credo alla Genesi così come è stata scritta, anche perché traposta da quella più antica sumerica.
Per inciso gli Ebrei furono deportati dai babilonesi divenendone schiavi più volte e il primo patriarca ,Abramo, veniva dalla Caldea e precisamente Ur.Ma non cambia l’interpretazione. Il serpente nell’antichità simboleggia la sapienza, il colubro di Esculapio(il caduceo) è un esempio. Il serpente invita verso la conoscenza.
Il dio che caccia l’uomo dal paradiso ,non è Dio.
L’umanità vive quindi fra l’istinto della biologica materialità e ricerca la trascendenza di un messaggio salvifico in un Dio che lo lascia esposto alla sofferenza e al dolore e alla libertà della decisione e della scelta fra ciò che è bene e ciò che è male.
E quì mi fermo per non uscire dal 3d.
paul11 is offline  
Vecchio 25-01-2012, 07.47.17   #96
Tempo2011
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?

Questo thread è inevitabilmente unidirezionale, poiché non si possono postare che argomenti metafisici o strettamente religiosi. In ogni caso, per rispondere al quesito in modo semplice e comprensivo mi sono posto questa domanda: se una super identità intervenisse ogni qual volta l'uomo si trovasse in difficoltà, in quel caso come ci dovremmo catalogare? Ci dovremmo definire; uomini/bambini, poiché abbiamo continuamente bisogno di essere corretti, aiutati, guidati, allontanati dai pericoli ecc., come si fa, appunto, con i bambini? Questa è l'ipotesi del dio buono e protettivo verso i propri figli. Mentre, nella dinamica religiosa che cosa ha combinato questo dio? In pratica, in modo semplice ma nello stesso tempo con una bellezza incommensurabile, ha affermato: "Vi faccio a mia immagine e mia somiglianza".
Ebbene! Se noi analizzassimo questa volontà sotto un profilo di bontà, che cosa vi potrebbe essere di più grande in questo mondo dell'intenzione dichiarata? Nella pratica, quando qualcuno regala tutto ciò che ha, non avendo più altro da dividere, credo che questo sia il più bel pensiero che fino a oggi un uomo abbia espresso. Qualcuno potrà obbiettare che, è vero che vi è tanto bene in questo, ma è anche vero che vi è tanto male. Bene! A quest’osservazione io farei notare che esiste, presumibilmente, il libero arbitrio che potremmo pilotare o, in un senso o, in un altro, a nostro piacere.
Per terminare: valutando la situazione, sotto le due scelte descritte, in quale delle due potremmo individuare un dio cattivo? In quello che interviene sempre e comunque mantenendoci bambini, o in quello che ci ha donato tutto se stesso per farci diventare dei veri uomini se lo volessimo? Per altro, è vero che vi sono milioni di bambini che non diventeranno mai uomini, perché magari moriranno nella pancia della madre prima ancora di essere partoriti, o nei primissimi giorni, mesi o anni della loro vita ma, se questa catastrofe ci fa tanto orrore e disgusto, perché, a immagine e somiglianza di quel dio, non interveniamo direttamente come vorremmo che lui facesse in nostra difesa? Il mondo ha tutte le possibilità tecnologiche, sanitarie e alimentari per fermare la catastrofe, però noi non facciamo nulla, salvo accusare quel dio che non interviene, anche se sappiamo benissimo di essere a sua immagine e somiglianza, potendo intervenire efficacemente nel risolvere le problematiche. Anche se il quesito è stato valutato soltanto sotto un profilo religioso, noi abbiamo veramente la possibilità d’intervento: domandiamoci per quale forma di egoismo non lo facciamo e, solo quando ci saremo dati una risposta potremmo andare a reclamare dal padreterno.
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Vecchio 25-01-2012, 19.15.25   #97
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?

Citazione:
Originalmente inviato da Tempo2011
in quale delle due potremmo individuare un dio cattivo? In quello che interviene sempre e comunque mantenendoci bambini, o in quello che ci ha donato tutto se stesso per farci diventare dei veri uomini se lo volessimo? Per altro, è vero che vi sono milioni di bambini che non diventeranno mai uomini, perché magari moriranno nella pancia della madre prima ancora di essere partoriti, o nei primissimi giorni, mesi o anni della loro vita ma, se questa catastrofe ci fa tanto orrore e disgusto, perché, a immagine e somiglianza di quel dio, non interveniamo direttamente come vorremmo che lui facesse in nostra difesa? Il mondo ha tutte le possibilità tecnologiche, sanitarie e alimentari per fermare la catastrofe, però noi non facciamo nulla, salvo accusare quel dio che non interviene, anche se sappiamo benissimo di essere a sua immagine e somiglianza, potendo intervenire efficacemente nel risolvere le problematiche. Anche se il quesito è stato valutato soltanto sotto un profilo religioso, noi abbiamo veramente la possibilità d’intervento: domandiamoci per quale forma di egoismo non lo facciamo e, solo quando ci saremo dati una risposta potremmo andare a reclamare dal padreterno.


Fammi capire Tempo2011, parti dal presupposto che la tragedia è sempre possibile evitarla ? Perchè vedi, sono dell'idea che nel momento in cui vieni concepito sei sottoposto a rischio inevitabilmente durante tutta la vita.

Poi c'è anche la questione paradossale dell'onnipotenza di un Dio che tra le infinite funzioni ne ha una veramente peculiare: l'onniscenza. Come si giustifica in tal caso Dio ?
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Vecchio 25-01-2012, 19.43.48   #98
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?

Il Dio che vorremmo o che ci piace pensare ,non esiste. Infatti come osserva l'ospite non sarebbe plausibile con tutta una serie di eventi storici. Pertanto non
esistendo un Dio buono svanisce per converso un Dio malvagio. Non sono cosi' stupido da negare cio' che definiamo bene e male. Ne' e' solo sbagliata la lettura attraverso il sentire comune. Il limite e' sempre il medesimo e cioe' l'umanizzazione dell'Olimpo. Idealizzare un dio con attributi tipicamente umani e' piuttosto banale. ''Dio'' non esiste perche' e' piu' e' molto di piu'.
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Vecchio 25-01-2012, 21.49.22   #99
Tempo2011
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?

Citazione:
variabile + fisso
Fammi capire Tempo2011, parti dal presupposto che la tragedia è sempre possibile evitarla? Perchè vedi, sono dell'idea che nel momento in cui vieni concepito sei sottoposto a rischio inevitabilmente durante tutta la vita.
No! Non parto dal sicuro presupposto che la tragedia è sempre possibile evitarla ma, evidenzio l'ambiguo comportamento dell'essere umano, poiché, pur essendo in grado di intervenire per eliminare la stragrande maggioranza di questo spreco di vite umane, si limita a essere spettatore inerme, egoista e vigliacco. Salvo poi imprecare dio, magari, rilevando la sua potenza.
Citazione:
Poi c'è anche la questione paradossale dell'onnipotenza di un Dio che tra le infinite funzioni ne ha una veramente peculiare: l'onniscenza. Come si giustifica in tal caso Dio ?
Perché paradossale? Da quello che ho affermato nel penultimo post, secondo me, è stata fatta una scelta: o accudire degli eterni bambini, il che vorrebbe significare eterni imbelli (tanto vi è lui che aggiusta tutto), o diventare degli uomini con l’U maiuscola, a sua immagine e somiglianza. Per altro, per il solo fatto di essere quattordici miliardi di occhi, anche noi siamo onniscienti. Forse nel mondo, vi è qualcosa di cui non conosciamo la dinamica? Ti porto un piccolo esempio: il popolo ebraico, pur avendo subito nell'ultima guerra delle perdite maggiori di altri popoli (cosi affermano), nonostante ciò sono settanta anni che sta martirizzando il popolo palestinese, davanti agli occhi del mondo e di tutti gli organismi predisposti, che dovrebbero intervenire affinché questo non potesse avvenire, fino a renderlo schiavo in casa propria. Le Nazioni unite hanno emanato decine di risoluzioni a favore dei palestinesi, ma senza che Israele ne rispettasse una e senza che nessuno intervenisse per fargliele rispettare. Il mondo tace. Come tace davanti alla morte di milioni di bambini per fame, malattie, violenze di ogni tipo ecc. Ecco! Personalmente, se fossi stato dio, anch'io avrei scelto la seconda soluzione, perché mi sembra l'unica che ci attribuisca un po’ di dignità. Tutte le altre sono improponobili
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Vecchio 26-01-2012, 11.31.53   #100
Giorgiosan
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Riferimento: Bene & Male. Perchè è impensabile Dio malvagio?

E' difficile sostenere che l'esistenza dell' Essere onnipotente, onnisciente infinitamente buono sia compatibile con gli innumerevoli accadimenti dell'esistenza umana in cui sembrano prevalere il male, il dolore, la tragedia, l'ingiustizia.
Coloro che ripongono la loro fiducia nell' esistenza di quell'Essere personale e nel suo operare nonostante la contradditoria esperienza storica hanno sempre cercato di costruire delle apologie che rendessero ragione dell'esistenza del male.
Le argomentazioni apologetiche si scontrano contro il muro di coloro che non nutrono quella fiducia. Gli agnostici ne traggono motivi di perplessità.

Una considerazione, che non ha certo la pretesa di dirimere dialetticamente le contrapposizioni, ma che nasce da un dato, da un fatto, questo sì innopugnabile, si muove dalla constatazione che la fede non è originata dalla ragione o dall'intelligenza o dalla persuasivività dialettica di altri.

La fede/fiducia nasce da una esperienza esistenziale, puntuale e storica e cioè precisamente dall'incontro, qui ed ora, con una Persona e con una Realtà spirituale. Perciò si afferma che la fede è un dono.

Le individuali esperienze di questo incontro possono anche essere catalogate in un certo numero di modalità, per genere e specie ma ogni individuale esperienza non è mai sovrapponibile perfettamente ad ogni altra come lo è, del resto, ogni esperienza umana.
Come da ogni altra esperienza l'intelletto ne deduce dei principi, dei corollari, delle conseguenzialità, delle teorie, delle previsioni, delle filosofie che nel corso dei secoli vengono revisionate o affinate o aggiornate ecc. ecc. .

Perchè questo incontro-dono venga offerto in un momento piuttosto che in un altro, in un modo o in un altro, ad un essere umano invece che ad un altro, non è domanda a cui si può rispondere perchè rientra nella libera volonta di chi si offre all'incontro.

Che poi questa esperienza venga derubricata come allucinatoria, patologica, come illusione, come frutto di debolezza intellettuale, come condizionamento, come plagio, come illogica o assurda o altro, è un tipo di giudizio a priori cioè senza probanti elementi che gli diano validità.

Storicamente lo inficiano le qualità intellettuali e morali di personalità che hanno dichiarato o dichiarano di possedere quella fede ed anche la vastità del "fenomeno fede" nel tempo e nello spazio.

D'altra parte un atteggiamento di incomprensione, di accusa, di denigrazione dello stesso tipo ma di segno opposto verso chi non condivide la fede, è altrettanto discutibile, e, certamente, assai poco filosofico.


Questa è la mia opinione.

Ultima modifica di Giorgiosan : 27-01-2012 alle ore 00.01.10.
Giorgiosan is offline  

 



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