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16-01-2008, 11.46.04 | #51 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Qualche informazione allora non ti dispiacerà: L’attuale vescovo di Roma, durante il papato polacco, chiese ed ottenne la revisione del processo canonico a Galileo Nel 1990, proprio all'università romana, l'allora prefetto della congregazione della dottrina delle fede Joseph Ratzinger disse esattamente il contrario di ciò che gli si è attribuisce da parte dei 67 docenti. “La Chiesa all'epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica se ne può legittimare la revisione “: queste sono parole di Feyerabend, tratte dall'edizione tedesca del suo saggio, Contro il metodo. E non parole del dottor Ratzinger L'epistemologo, allievo ribelle di Karl Popper, non stava però tessendo l'elogio dell'Inquisizione. Si proponeva semmai di dimostrare che non esistono regole invariabili nello sviluppo della conoscenza scientifica ... Quanto a Ratzinger, è evidente dal contesto della citazione che il papa non sposa la visione di Feyerabend, né intende usarla retrospettivamente per giustificare la condanna di Galileo. Ma vuole affermare che la razionalità scientifica ha dei limiti, posti in rilievo dalla critica più spregiudicata, e quindi va ricompresa «in una ragionevolezza più grande» di carattere filosofico e aperta alla trascendenza. http://www.corriere.it/cronache/08_g...ba99c667.shtml |
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16-01-2008, 12.19.18 | #53 | |
Ospite
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
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16-01-2008, 12.23.15 | #54 |
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: Scienza e fede
A voi la lettura dell'interessante articolo che vi propongo nel link di seguito, il quale riporta eloquentemente, e di certo più integralmente, anche il discorso di Ratzinger, allora ancora cardinale, all'università di Parma sul riferimento alla citazione del filosofo agnostico P. Feyerabend, strumentalizzato dagli attivisti politici ( ed oppositori del Rettore della Sapienza ), nonché occultisti del pensiero umano ( gli unici a meritare - a mio vedere - l'estromissione da un tal Tempio e Simbolo della conoscenza umana ):
La polemica infondata contro Ratzinger su Galilei |
16-01-2008, 12.26.07 | #55 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Basterebbe questa affermazione per cozzare con l'idea di ricerca scientifica... |
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16-01-2008, 12.34.35 | #56 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Non ancora, infatti ho citato articoli di un giornale che come tutti i giornali non garantisce una informazione corretta... ma è sufficientemente credibile. Può darsi che non ci sia una registrazione sonora a disposizione, ma il testo integrale, stenografato o sbobinato dovrebbe essere a disposizione verso le ore 18. |
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16-01-2008, 13.21.56 | #57 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Senza il testo integrale a disposizione non posso dire né no né sì . |
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16-01-2008, 13.25.07 | #58 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Vedete chi alza i toni ? Vi rendete conto che costui sta dicendo che il libero dissenso di un docente verso sua maestà il Papa lo dovrebbe portare all'estromissione dall'insegnamento che ha meritato sul campo ? Questo da la misura delle spinte motivazionali in campo, da una parte un dissenso che dall'altra viene punito con la perdita della cattedra, i miei più vivi complimenti. Ricordati che i docenti hanno scritto una lettera al rettore, nulla di più. Saluti Andrea |
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16-01-2008, 13.26.37 | #59 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Questa affermazione non è di Ratzinger ma di un commentatore. |
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16-01-2008, 14.40.05 | #60 |
Ospite abituale
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Riferimento: Scienza e fede
Se non abbiamo paura di quel po’ di cinismo che ci può essere nelle seguenti parole sarei tentato di dirle….ma quali sono queste parole? Semplicemente il consiglio di fare come quel saggio cinese che si sedeva sulla riva del fiume ad ascoltarne il monotono mormorio ossia, in altre parole, l’avvertimento che tutto si muta, o meglio che tutti siamo destinati a morire, imperatori e pezzenti, e con noi le nostre verità e le nostre fedi….
Detto più esplicitamente – di fronte alla furia contrapposta dei sostenitori e dei detrattori del papa: non c’è nulla, nessun individuo, nessun popolo, nessun impero, nessuna scienza e nessuna religione che possa pretendere di essere eterna, tanto da consigliare a coloro che onorevolmente cercano di sostenere le proprie idee di non imporsi il ruolo di incorruttibili eroi ma piuttosto di apparire così deboli da mostrare pietà verso gli altri. E se qualcuno manifesta disprezzo per chi non osa assumere una scelta decisa, vi dirò che ho sentito quel vecchio una volta affermare che due e non solo una sono le strade che si aprono a chi cerca la verità: credere nell’assoluto o credere nell’infinito. Forse questo non sarà per i contendenti particolarmente gradevole, visto che da nessuna delle due parti si vede qualcosa che assomigli alla meta sognata da martiri o eroi ma piuttosto un cammino lungo e difficile, che se prende la strada dell’assoluto cioè la strada della religione rischia di dover oltrepassare ogni dogma, catechismo e decalogo perdendosi nella tenebra di una santa ignoranza, e chi prende la strada dell’infinito, cioè la strada della scienza e della filosofia, rischia di dover procedere per migliaia se non milioni di anni solo per trovare un piccolo sprazzo di verità. Ma questo, evidentemente, è solo un apologo, esile e tremolante come i dipinti che quel popolo sapeva eseguire in una beata e tramontata età. |