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15-01-2008, 09.21.24 | #13 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: Scienza e fede
A me fa piacere che si decida di manifestare contro quello che non è gradito, sia l’ingerenza papale o le tasse troppo alte. È un diritto in democrazia. Ma mi preoccupa il solito teatrino che invece si è svolto nei tg dove i politici sempre più antidemocratici criminalizzano quei manifestanti. Si è persino sentito che Volontè avrebbe richiesto la bocciatura della promozione al CNR di uno dei fisici firmatari, mi pare si tratti di Andrea Frova.
In un altro tg invece si spiegavano i motivi per cui fu fatta quella affermazione di Feyerabend, e cioè che Galileo non si espresse secondo i moderni canoni della scienza ma utilizzò delle tecniche che oggi la scienza non ammetterebbe. Per questo concludeva il cronista Ratzinger ha citato Feyerabend che sostenne in contro il metodo che il processo a Galileo fu giusto anche perché Galileo non dimostrò la sua teoria. In contro il metodo Feyerabend volle certamente portare il caso di Galileo a supporto della scienza come dovrebbe essere secondo lui, cioè dovrebbe accogliere anche quelle tecniche come la propaganda e i trucchi psicologici, tutto ciò per andare contro un unico metodo, mentre il papa ha usato la Scienza moderna come capo d’accusa verso Galileo e giustificazione del processo. Penso che bisognerebbe ricordare, a Feyerabned e a Ratzinger che la scienza non ha mai fatto nessun processo, ne ha mai costretto all’abiura, se qualcosa non è provata semplicemente non passa, ma chi propone teorie non viene certo esiliato o vessato in alcun modo. Bisognerebbe anche che si limitasse questa alzata di scudi che si legge qui http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=233807 Dove quei manifestanti vengono additato come pecore, non aperti al confronto senza che si citi in nessun modo la lettera in cui le ragioni del dissenso sono espresse. Se questa è gente che può permettersi di criticare gli altri che non si aprono al confronto giudicatelo voi. Io sottolineerei quello che questi ragazzi e docenti stanno contestando quando la verità scientifica entra in contrasto con la verità rivelata, la prima deve fermarsi. È o non è un diritto democratico della scienza quello di dissentire? Inoltre la lettera era indirizzata al rettore, il rettore ha deciso di invitare il Papa e parte della sua università gli ha fatto presente il dissenso. Quello che fa Guarini è quindi un abuso. Rettore che ricordiamo è già indagato per altro genere di abusi http://roma.repubblica.it/dettaglio/...ettore/1412010 Qualcuno sa dirmi se è anche un ciellino? Non mi stupirebbe affatto scoprire che è di comunione e liberazione che ha l’abitudine di agire in questa maniere ed è abitudine dei giornalisti censurare sempre da questo genere di notizie l’appartenenza ai cl |
15-01-2008, 09.59.47 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-10-2007
Messaggi: 98
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Riferimento: Scienza e fede
Sono contro ogni impedimento alla libertà di parola.
A meno che questa parola sia istigazione a delinquere ossia ad arrecare danno agli altri membri della comunità (ed anche in questo caso ci andrei con i piedi di piombo in quanto non sempre è facile individuare questi casi). Quindi si all'intervento papale. E naturalmente anche si alla sua contestazione. Ma la contestazione deve rimanere tale e non deve far tacere chi vuole esprimere il proprio pensiero, anche se non condiviso. |
15-01-2008, 10.27.05 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Non si tratta, almeno per come la vedo io, di discutere le sue opinioni scientifiche o le sue opinioni morali, si tratta invece di valutare dal punto di vista politico che significato ha la visita del vescovo di Roma alla Sapienza di Roma. Non voglio fare il processo alle intenzioni dei 67, che hanno ogni diritto comunque di manifestare pubblicamente il loro dissenso per le decisioni prese dal rettore e dal senato accademico, ma è per me evidente che questa è una posizione politica. E quando si parla di politica e di politica reale allora l'opportunità diventa una categoria rilevante, non certo la ricerca della verità e neanche l'amore della verità...purtroppo. Secondo me la società italiana non trae alcun giovamento politico da queste contrapposizioni...ciò di cui ha bisogno è invece una pace sociale a tutti i livelli. Le "cose" della politica vanno in questa direzione che è la direzione giusta Creare delle fratture fra studenti, fra insegnanti e ulteriori fratture politiche significa sabotare il dialogo e sabotare la pace...in un momento storico che di pace ha quanto mai bisogno. Ritengo perciò che tirare fuori l'epistemologia o l'episteme sia completamente fuori luogo. |
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15-01-2008, 10.47.13 | #18 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Sul discorso della pace politica sono d'accordo. Però ribadisco che degli intellettuali, come i docenti di una università, non possono che reagire a certe affermazioni. Io credo che la loro reazione sia dovuta all'esasperante bombardamento mediatico che Ratzinger fa quotidianamente nei telegiornali ove continua questa sorta di delegittimazione del pensiero scientifico rispetto alla Verità dogmatica cattolica. Poi, per quanto mi riguarda, il Papa può andare dove gli pare, non è la presenza a costituire problema, ma ciò che dice e come lo dice ! Questo Papa non è visto come portatore di pace ma come portatore di zizzania, di conflitti tra saperi diversi, di ingerenze nella politica laica degli stati, ecc... Questa purtroppo è l'immagine che si è costruita anche a seguito delle dichiarzioni fatte proprio in visita ad altre università e centri di ricerca. La ricerca scientifica deve rimanere obbligatoriamente libera da ogni ingerenza che sia politica o religiosa, altrimenti addio ricerca stessa. Saluti Andrea |
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15-01-2008, 10.55.34 | #19 | |
Moderatore
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Si`, questa e` una presa di posizione politica e soprattuto etica. E non c'e` niente di male in questo. La questione e` molto semplice, e non c'e` molto da dire. Un gruppo di studenti e professori e` indignato dal comportamento del papa nei confronti della scienza, e chiede che non venga accettato il suo discorso durante l'apertura dell'anno accademico alla Sapienza. Questa, ovviamente, e` una richiesta assolutamente lecita e democratica (contrariamente a quanto hanno detto molti politici). D'altro canto la questione non e` "il papa puo` esprimere il suo pensiero oppure no?", bensi` "il papa puo` fare il dialogo d'apertura dell'anno accademico della Sapienza?", che sono questioni nettamente differenti (io non potrei fare tale dialogo d'apertura, per esempio). Gli antidemocratici sono coloro i quali vorrebbero impedire queste proteste. Come ho gia` detto, la questione mi sembra di una semplicita` inaudita. |
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15-01-2008, 11.00.05 | #20 |
Ospite abituale
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Riferimento: Scienza e fede
Ciao Spirito, anche per me è un piacere ritornare, anche se al solito ho più da leggere che da scrivere.
riguardo alla frase di Feyerabend io ho trovato questa fonte del discorso di Ratzinger http://www.culturanuova.net/filosofi..._ratzinger.php Dal testo mi è difficile attribuire al Papa la posizione di Feyerabend, anche perchè Ratzinger stesso evita di prendere una posizione chiara. Mi pare più circostanziata la lettera del prof Cini, che va al nocciolo del problema. Non riesco invece a capire perchè questa lettera di protesta dovrebbe avere un senso 'politico'. O per lo meno non riesco a comprendere di quale 'politica' stiamo parlando. Le posizioni di questi 67 sono chiare, ritengono che il Papa e l'ecclesia si stiano spendendo per una riduzione dell'importanza del metodo scientifico a favore di una maggiore dedizione alla tradizione cattolica. Ed essi ritengono ciò in netto contrasto con il significato dell'apertura dell'anno accademico, un po' come se Fidel Castro fosse invitato ad aprire i lavori di confindustria. |