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22-01-2008, 13.59.34 | #142 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Un'ipotesi sostenuta da argomentazioni più che solide. Ma ripeto la domanda, in base a cosa sostieni che Galielo aveva ragione e Bellarmino torto ? Saluti Andrea |
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22-01-2008, 15.38.23 | #143 | ||||||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Scienza e fede
[quote=spirito!libero]
Citazione:
Citazione:
Ci sono cose molto più importanti dei mòniti del papa e molto più imprescindibili degli assunti scientifici che la gente dovrebbe sapere e che non sa, dunque la discriminazione dei media non si focalizza sulla "scienza" ma è di tipo generalista, cioè aspecifica e trasversale.I media seguono la notizia e certo non stanno al vaticano in modo esaustivo ed esclusivo, allo stesso modo in cui le decennali divulgazioni televisive di piero angela non hanno intento primariamente anticlericale.Dopodichè questo papa, pur detestabile in modo particolare, è pur sempre il papa con quanto si porta dietro di iconografico e simbolico e questa non è una colpa da potergli essere ascritta! Citazione:
Il fatto che il papa abbia eco mediatica ma sia nel contempo percepito come e rappresenti l'anticristo versus il credo scientifico è solo una sovrapposizione casuale rispetto ai media e alle loro scelte.Altrimenti bisognerebbe postulare che il papa fa notizia espressamente e specificamente (e quindi ottiene più visibilità mediatica) perchè è contro il metodo scientifico.A torto o a ragione rispetto alla sua gènesi come figura pubblica nei secoli, mi sembrerebbe oggettivamente riduttivo. Citazione:
Citazione:
reciproco ignorarsi se lo sguardo è gettato su due mondi così strutturanti e reciprocamente delimitanti come la scienza e la fede. Citazione:
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22-01-2008, 15.48.25 | #144 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-06-2007
Messaggi: 60
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
La scienza con le sue scoperte di volta in volta forse toglie credibilità a vescovi e affini? La credibilità è per i creduloni non per gli scienziati… a meno che non consideri gli scienziati dei ....creduloni… La gente non va più a Lourdes ma si va a curare nelle cliniche specializzate? ….Lourdes è sempre piena di gente…mentre per andare nelle cliniche specializzate ci vogliono soldi e raccomandazioni… Le malattie non fanno più la fortuna di chiese e apparati turistici religiosi? Gli ecclesiastici lo hanno capito da un pezzo…. ti dice niente il Policlinico Gemelli, il S. Raffaele, ecc..? Non mi pare in realtà che la gente sia tanto più propensa ad affidarsi totalmente alla scienza e disertare le scuole private cattoliche per iscriversi in massa alle facoltà scientifiche, anzi … Allora qual è il problema reale? Che esista una parte di comunità che non intende abbandonare la fiducia nei propri mezzi, nel proprio intelletto per affidarsi totalmente alla provvidenza? Che la collettività non è totalmente manipolabile? Perché sarebbe nichilista chi affida a se’ la soluzione dei problemi che di volta in volta sorgono piuttosto che invocare l’intervento divino? Perché gli anatemi e le denigrazioni partono all’indirizzo di chi reclama solo la libertà di affrancarsi da qualsiasi credo religioso? Maddai… la tua libertà è irriducibile… (tu ci devi credere nella tua irriducibile libertà) … anatemi e denigrazioni allora diventeranno … barzellette…. anche un po’ fiacchine... ma un sorriso glielo puoi concedere… per educazione. |
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22-01-2008, 19.13.35 | #145 | |
Ospite
Data registrazione: 05-01-2008
Messaggi: 31
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
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23-01-2008, 11.26.21 | #146 | |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: Scienza e fede
Perché gli anatemi e le denigrazioni partono all’indirizzo di chi reclama solo la libertà di affrancarsi da qualsiasi credo religioso?
Citazione:
http://www.uaar.it/news/2008/01/22/m...residenza-cnr/ la nomina del fisico Luciano Maiani alla presidenza del Cnr è stata sospesa: … “Sono stato io stesso a chiedere una pausa di riflessione” ha spiegato Giuseppe Valditara, Senatore di An e segretario della commissione. E ha spiegato: “ho pensato fosse importante questa pausa per rasserenare gli animi e consentire al professor Maiani di chiarire la sua posizione”. Non mi viene da sorridere, mi inquieta profondamente, suona tanto come inquisizione e richiesta di abiura, pena l’esclusione dalla ricerca scientifica, in nome di cosa? Della santa inquisizione?pare proprio che il pontefice abbia addestrato una intera classe politica con insegnamenti del sant’uffizio della congregazione della fede, la richiesta dei professori condivisibile o meno, può essere soggetta a contestazione, a dissenso, ma non all’esclusione di un professore da una presidenza del cnr per aver espresso l’opinione che il sapere scientifico non sia sottomesso a dottrine di fede. http://www.petitiononline.com/386864c0/petition.html |
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23-01-2008, 11.48.35 | #147 | ||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Scienza e fede
Citazione:
Non è un'opinione, si da il caso che conosca anche lui come si svolgono quegli eventi. Inoltre non c'entra l'equidistanza, occorre leggere le argomentazioni senza pre-giudizi. Citazione:
Non mi interessano i motivi per cui i tg continuano a dare spazio al vaticano, sto solo affermando un dato di fatto, e lo faccio per far capire a coloro che parlano di “censura” che dicono una sciocchezza. Citazione:
Ma cosa stai dicendo ! Un dibattito interno su chi invitare all'inaugurazione dell'anno accademico dovrebbe essere pubblico ? Probabilmente non sai di cosa stai parlando. Citazione:
Dibattito si, ingerenza no. Citazione:
Ho capito, siccome non hanno pubblicamente “abiurato” la loro ideologia comunista, allora significa che approvano le stragi comuniste, complimenti per la logica stringente. Citazione:
Ti faccio rispondere dal direttore Direttore del Dipartimento di Fisica, destinatario, non firmatario, della lettera dei docenti: l 14 novembre del 2007 il professor Marcello Cini, docente emerito dell'ateneo, inviò una lettera aperta al rettore, pubblicata dal manifesto. La lettera esprimeva il disappunto per la decisione del rettore di invitare Benedetto XVI a tenere la Lectio magistralis di apertura dell'anno accademico dell'Università La Sapienza. Pochi giorni dopo, alcuni docenti hanno sentito il dovere di appoggiare l'iniziativa, inviando una seconda lettera al rettore Renato Guarini nella quale si chiedeva di rinunciare all'invito. In queste due lettere non c'era alcun intento censorio nei confronti del Papa, bensì il desiderio di una parte della comunità accademica di esprimere la propria opinione sulla decisione del rettore. Queste lettere, infatti, erano rivolte al rettore che aveva fatto la scelta di inaugurare l'anno accademico, momento simbolico per l'inizio di un percorso formativo, proponendo come docente Benedetto XVI, ossia il maggior rappresentante culturale di una confessione specifica. L'inaugurazione dell'anno accademico, cui partecipa un pubblico di docenti e studenti di diversa formazione politica e religiosa, non sembra essere il giusto contesto per una visita del Papa, o di qualsiasi altra autorità religiosa o politica che non si rapporti direttamente all'accademia. Infatti, insegnare ai giovani è una grande responsabilità che richiede di prescindere in ogni momento dalle proprie convinzioni religiose e ideologiche. La presenza del Papa alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico propone invece una interpretazione e lettura del mondo ben precisa, che pone la fede innanzi a ogni percorso della conoscenza. Tale posizione può risultare, come troppo spesso è avvenuto in passato, fonte di censura della conoscenza e non di confronto libero del sapere. In un altro, diverso contesto la visita sarebbe benvenuta, come qualsiasi forma di dialogo e confronto fra culture diverse. Nessuno, tantomeno i docenti della Sapienza, vuole esercitare un arrogante diritto censorio sulla libertà di espressione del pensiero religioso, o politico che sia, in nome di un laicismo di stato, come afferma Galli della Loggia sul Corriere della Sera di ieri. I mezzi di comunicazione di massa, che raramente rivolgono la loro attenzione al mondo scientifico e universitario, dedicano l'apertura dei giornali e dei telegiornali a una lettera che si intendeva essere una lettera privata di un gruppo di docenti al loro rettore, ignorando invece la lettera aperta, pubblica, di Marcello Cini, inviata due mesi fa come quella qui in oggetto. Questa posizione da vigore e incoraggia schieramenti estremisti che nulla hanno a che vedere con la discussione avvenuta due mesi fa tra docenti e rettore. Speriamo che questo evento, che sulla stampa ha acquisito connotati che non favoriscono il dialogo, possa invece incoraggiare un confronto sulla libertà del pensiero laico, non confessionale né politico, nelle istituzioni di formazione dei giovani, per arrivare nel caso a un confronto sui luoghi della fede e i luoghi della conoscenza, e su come e quando e dove sia lecito intrecciare fede e ragione. Saluti Andrea |
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23-01-2008, 13.40.04 | #148 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Scienza e fede
Segnalo un ulteriore punto di vista, questa volta da parte di un filosofo ricercatore della Sapienza:
"Mi dispiace di vedere da taluni (colleghi e politici papisti) attaccati a quei colleghi, circa sessanta, che hanno firmato il documento di protesta. Se fossi stato messo al corrente della loro iniziativa (siamo in tutto 5000 docenti strutturati) e fosse stata chiesta mia adesione, mi sarei aggiunto di buon grado. Per me, come "filosofo", è mortificante la visita di un papa in quello che ritenevo dovesse essere il Tempio residuale della Scienza e di quel "sapere filosofico" con il quale per me papa Ratzinger non ha nulla a che fare. So già quali potrebbero essere le obiezioni di determinati colleghi, ma io mi professo filosofo pre-cristiano e ritengo affatto distinti fede religiosa e filosofia o addirittura fede e scienza nel senso galileiano. Chi vuol praticare una filosofia ancillare, faccia pure, sono affari suoi: ognuno rischia in proprio! E lo stesso dicasi per chi intende la scienza come mero sapere pratico, allo stesso modo del sapere di un calzolaio o di un droghiere Mi dispiace molto vedere espugnato e sacrificato l¹ultimo tempio della laicità e del libero filosofare. Che molti colleghi, più tecnici che non scienziati e filosofi, ad incominciare dal Rettore, pensino nel loro privato di andarsi a genuflettere nelle innumerevoli chiese romane o in Vaticano, è cosa che riguarda il loro concetto di scienza e di filosofia, non ho nulla da obiettare loro, ma che non capiscano la "incongruità" dell'invito ad un soggetto che è la negazione vivente della scienza e del filosofare e parlino perfino del tutto a sproposito di "censura" (ma da quale pulpito viene la predica!) è cosa che insieme alle immondizie napoletane dà la misura del degrado totale al quale è giunto il nostro Paese. " Antonio Caracciolo Ricercatore di filosofia del diritto alla Sapienza |
23-01-2008, 15.14.25 | #149 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Scienza e fede
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23-01-2008, 15.58.30 | #150 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Scienza e fede
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